zman (1)

Name

zman - Interfaccia riga di comando per la gestione dei prodotti Micro Focus ZENworks, inclusi Asset Management, Configuration Management, Endpoint Security Management e Full Disk Encryption.

Descrizione

L'interfaccia riga di comando zman consente di eseguire rapidamente la maggior parte delle operazioni di gestione di ZENworks. Grazie all'utilizzo dei comandi zman negli script, è possibile automatizzare molti task di gestione di ZENworks.

Nelle sezioni che seguono vengono fornite informazioni su tutti i comandi disponibili nei prodotti ZENworks I comandi sono applicabili a tutti i prodotti, con le eccezioni che seguono.

  • Comandi per ZENworks Asset Management: sono validi solo per ZENworks Asset Management.

  • Comandi per i pacchetti ZENworks: sono validi solo per ZENworks Configuration Management.

  • Comandi per l'imaging ZENworks: sono validi solo per ZENworks Configuration Management.

  • Comandi per ZENworks Endpoint Security Management: sono validi solo per ZENworks Endpoint Security Management.

  • Comandi per ZENworks Full Disk Encryption: sono validi solo per ZENworks Full Disk Encryption.

Sintassi

zman <categoria>-<comando> [-opzioni] [argomenti]

Generalmente i comandi zman possono avere un formato lungo e breve. Il formato lungo viene definito nel formato categoria-azione. Ad esempio il comando registration-list elenca tutte le registrazioni di una cartella registrazioni. Benché esistano molti comandi, è generalmente semplice ricordarli poiché sono raggruppati in categorie (workstation, server, pacchetto, policy, amministratore, registrazione, ecc.) e molte delle azioni (elenca, crea, modifica, cancella) sono comuni.

La forma abbreviata di ciascun comando usa una lettera di ogni parola nel formato lungo. Ad esempio, admin-list viene abbreviato in al. Questa regola presenta delle eccezioni che hanno lo scopo di mantenere l'univocità dei nomi brevi. Ad esempio, bc è il formato breve di bundle-create, mentre bcp è il formato breve di bundle-copy.

I comandi possono essere usati con opzioni e argomenti. Le opzioni possono essere specificate in qualunque punto del comando. Gli argomenti dipendono dalla posizione.

Opzioni

Le opzioni sono di due tipi: switch e flag. Entrambi i tipi possono avere un formato breve e lungo. Il formato breve è preceduto da un unico trattino, mentre il formato lungo è preceduto da due trattini. Ad esempio, -n e --namefilter sono il formato breve e lungo di un'opzione flag che permette di filtrare la visualizzazione dei risultati del comando bundle-list in base al nome.

Switch: parametro che non assume alcun valore. La sua presenza è già sufficiente a indicare il significato. Ad esempio, se si specifica lo switch -recursive in bundle-list verranno visualizzati anche i contenuti delle sottocartelle.

Opzione con flag: questo parametro viene usato per impostare un valore per un'opzione. Il valore è seguito da uno spazio o dal simbolo uguale dopo il flag breve o lungo dell'opzione. Esempio: zman bundle-list -namefilter "bundle*" -r

Argomenti

Gli argomenti per un comando vengono generalmente ordinati come il comando stesso. Nel caso ad esempio di server-add-bundle viene innanzitutto nominato il server e quindi il pacchetto.

Guida per l'uso

Questa sezione fornisce una descrizione generale della formattazione e delle convenzioni.

Amministrazione

Ciascuna azione di zman è controllata dalle limitazioni di accesso definite dall'amministratore. L'account Amministratore creato durante l'installazione iniziale ha diritti di accesso su tutti gli oggetti. Per default gli account amministratore aggiuntivi creati successivamente dispongono solo di diritti di sola lettura. Per consentire a questi account di gestire oggetti, è necessario assegnare loro diritti specifici.

Guida

L'interfaccia della riga di comando zman offre assistenza a numerosi livelli. Visualizzare la Guida tramite il comando nativo more del sistema per ottenere l'output in formato visibile.

  • A livello alto elenca tutte le categorie di comandi disponibili in zman e le opzioni globali per i comandi.

    Esempio: zman

  • A livello di tutte le categorie, elenca tutti i comandi disponibili in zman organizzati per categorie (workstation, server, pacchetto, policy, ecc.).

    Esempio: zman-h

  • Elenca, per ciascuna categoria, i comandi disponibili specifici per la categoria.

    Esempio: zman policy /?

  • A livello di ciascun comando fornisce istruzioni dettagliate sull'uso e esempi di comandi specifici.

    Esempio: zman policy-list --help

  • -h e --help sono le opzioni disponibili per ottenere aiuto.

Cartelle

Se non si specifica una cartella per i comandi che possono accettare un argomento cartella, il comando utilizza la cartella radice. Per specificare il percorso di una ciascuna cartella, occorre elencare ciascuna cartella partendo dalla cartella radice e separare le singole cartelle con una barra in avanti (/).Ad esempio se si dispone di una cartella denominata cartella1 nella cartella radice e la stessa contiene una sottocartella denominata sottocartella1, il riferimento di questa cartella sarà cartella1/sottocartella1. Tutte le cartelle specificate devono già essere presenti.

Argomenti obbligatori e facoltativi

Gli argomenti racchiusi tra parentesi ( ) sono obbligatori, mentre quelli racchiusi tra parentesi quadre [ ] sono facoltativi.

Ellissi (...)

L'ellissi indica che il comando può accettare più voci dell'ultimo tipo di argomento. Gli argomenti devono essere separati da uno spazio o da virgole, a seconda del comando. Ad esempio:

zman server-add-bundle [opzioni] (server) (pacchetto) [...]

I punti di sospensione indicano che server-add-bundle può accettare più pacchetti. Per maggiore chiarezza nella guida dei comandi, le voci multiple sono indicate nel formato [(pacchetto) (pacchetto) ... (pacchetto)].

Tutti i comandi che hanno più voci dell'ultimo argomento contengono anche un'opzione - f|--folder. Questa opzione è particolarmente utile se tutte le voci dell'argomento si trovano all'interno della stessa cartella. Il percorso delle voci viene calcolato tenendo conto del percorso della cartella. Ad esempio:

zman server-add-bundle server1 bundlefolder/bundle1 bundlefolder/bundle2

può essere specificato anche come:

zman server-add-bundle server bundle1 bundle2 --folder bundlefolder

Percorso degli oggetti di ZENworks

Se l'argomento richiesto è il percorso di un oggetto di ZENworks, è necessario specificare un percorso relativo alla cartella radice dell'oggetto separato da una barra ('/'), a meno che la guida del comando non specifichi che è necessario inserire il percorso assoluto. Ad esempio:

zman server-add-bundle serverfolder/server bundlefolder/bundle1

dove i percorsi assoluti degli argomenti sono:

/devices/servers/serverfolder/server e /bundles/bundlefolder/bundle1

Esportazione degli oggetti in file

È possibile usare i comandi di zman, come bundle-export-to-file, policy-export-to-file e settings-export-to-file per esportare rispettivamente definizioni di pacchetti, policy e impostazioni in un file specificato in formato XML. Il file viene creato con il nome e l'estensione specificati. Se l'estensione del file non è specificata, viene aggiunta per default l'estensione xml. È possibile usare questi file per creare pacchetti, policy e impostazioni.

Servizio zman

È ora possibile eseguire zman come servizio. Quando si esegue zman come servizio, è possibile eseguire i comandi zman in modalità di servizio, riducendone i tempi di esecuzione.

I comandi del servizio zman, raggruppati nella categoria shell, sono i seguenti:

zman shell-start-as-service (ssas) [opzioni]

Avvia il servizio zman.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -s o --servicePort: specificare la porta per l'esecuzione del server zman. La porta di default è la 2020
zman shell-stop-service (sss)

Arresta il servizio zman.

zman shell-status (ssts)

Visualizza lo stato del servizio zman.

Per eseguire i comandi zman come servizio, è necessario effettuare le operazioni illustrate di seguito.

  • Prima di avviare il servizio zman, eseguire il comando zman admin-store-credential(asc) per salvare le credenziali. Il servizio zman utilizza le credenziali salvate per eseguire i comandi zman in modalità di servizio.

  • Se si sceglie di eseguire in modalità di servizio un comando zman che richiede percorsi di file, è necessario specificare il percorso file completo anziché quello relativo. Per default, la directory di lavoro viene inizializzata nell'ubicazione in cui viene avviato il servizio zman.

  • Se zman viene eseguito come un servizio, verificare che venga riavviato al termine dell'aggiornamento del sistema sul server.

Di seguito sono elencati i comandi zman che vengono eseguiti come processi separati anche quando il servizio zman è attivo e in esecuzione.

  • zman shell-stop-service(sss)
  • zman admin-create(ac)
  • zman admin-store-credential(asc)
  • zman certificate-authority-export(cae)
  • zman certificate-authority-import(cai)
  • zman zenserver-backup(zsb)
  • zman zenserver-restore(zsr)
  • I comandi zman zenserver-backup(zsb) e zman zenserver-restore(zsr) sono obsoleti. Utilizzare la utility zen-backup-restore per il backup e il ripristino del server ZENworks.

Comandi di gestione risorse

Questi comandi vengono utilizzati per caricare file di record acquisti e aggiornare il motore di conformità. Si applicano solo a ZENworks Asset Management.

asset-management-import-contract|amic (-f|--fileName=Filepath)

Importa un contratto in un file. Il comando mette in coda il task di importazione in modo che venga elaborato dal caricatore. Il caricatore quindi carica i contratti dal file.

Questo comando è asincrono, ovvero zman viene eseguito immediatamente senza attendere il completamento dell'importazione. Il completamento del comando potrebbe richiedere molto tempo. È possibile verificare lo stato di avanzamento dell'importazione nel file di log creato dal comando.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --filename=[Percorso file]: specificare il percorso completo del file (.csv o .txt), con valori separati da virgole, da importare.
asset-management-load-purchase-record (amlpr)

Carica un file di record acquisti. Il caricatore di record acquisti cerca il file di record acquisti da caricare sul server primario nella cartella ZENWORKS_HOME/temp/PurchaseRecordImport/uploaded. Se non è ancora stato utilizzato il caricatore di record acquisti dal Centro di controllo ZENworks, è necessario creare questa cartella.

Questo comando è asincrono, ovvero zman ritorna immediatamente senza attendere che il comando venga completato. Il completamento del comando potrebbe richiedere molto tempo. È possibile verificare lo stato del processo dal centro di controllo ZENworks.

asset-management-refresh-compliance-data (amrcd)

Avvia il software del motore di conformità per aggiornare i dati della licenza software.

Questo comando è asincrono, ovvero zman ritorna immediatamente senza attendere che il comando venga completato. Il completamento del comando potrebbe richiedere molto tempo. È possibile verificare lo stato del processo dal centro di controllo ZENworks.

Comandi per le impostazioni di revisione

Questi comandi vengono utilizzati per importare ed esportare i dettagli di configurazione della revisione. I comandi per la revisione iniziano con audit- nel formato lungo o con la lettera a nel formato breve. I seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.

audit-settings-export-to-file|asetf [-s|--source=percorso dispositivo o cartella dispositivo di origine] [-a|--auditEventStatus=Event status] [-t|--type=Type] [-e|--effective] (percorso file XML) [<nome impostazioni> <nome impostazioni>... <nome impostazioni>]

Esporta le impostazioni degli eventi di modifica e di revisione dell'agente in un file XML per una zona, una cartella o un livello di dispositivi.

-s, --source=<percorso dispositivo o cartella dispositivo di origine>: percorso del dispositivo o della cartella dispositivo relativo a /Devices da cui devono essere esportate le impostazioni. Se non si specifica questa opzione, le impostazioni vengono esportate dal livello della zona di gestione.

-a, --auditEventStatus=<Stato evento>: stato dell'evento, ovvero enabled, disabled o all. Il valore di default è all.

-t, --type=<Tipo>: il tipo di evento può essere AgentEvents, ChangeEvents o all. Il valore di default è all.

-e, --effective: se si specifica questa opzione, vengono recuperate le impostazioni effettive. In caso contrario, verranno recuperate solo le impostazioni definite o ignorate nel percorso di origine.

(percorso file XML): file nel quale verranno memorizzati i dati delle impostazioni in formato XML. Se il file non esiste, viene creato un nuovo file.

[nome impostazioni] [...]: nomi delle impostazioni da esportare. Se non si specifica alcun nome, verranno esportate tutte le impostazioni. Se si specificano dei nomi, vengono recuperate le impostazioni effettive. In caso contrario, verranno recuperate solo le impostazioni definite o ignorate nel percorso di origine.

audit-settings-import-from-file (asiff)[opzioni] (percorso file XML) [percorso dispositivo o cartella dispositivo di destinazione][...]

Importa le impostazioni degli eventi di modifica e di revisione dell'agente da un file XML per una zona, una cartella o un livello di dispositivi.

(percorso file XML): file XML che contiene le informazioni sulle impostazioni esportate. Utilizzare audit-settings-export-to-file (asetf) per esportare le informazioni sulle impostazioni in un file XML.

[percorso dispositivo o cartella dispositivo di destinazione][...]: percorso del dispositivo o della cartella dispositivo relativo a /Devices in cui devono essere configurate le impostazioni. Se non si specifica questa opzione, le impostazioni vengono impostate al livello della zona di gestione.

Comandi per gli amministratori

Questi comandi vengono usati per creare e gestire gli account degli amministratori. I comandi per gli amministratori iniziano con admin- nel formato lungo o con la lettera a nel formato breve.

Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.

admin-clear-credential (acc)

Elimina il nome utente e la password di ZENworks memorizzati con il comando admin-store-credential. Generalmente è sempre consigliabile e più sicuro cancellare le credenziali salvate dopo aver eseguito i comandi desiderati.

admin-create (ac) <amministratore o utente> [opzioni]

Crea un account amministratore ZENworks.

(amministratore o utente) - Nome dell'amministratore o percorso completo di un utente in un'origine utente.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -f, --fullname=[nome completo] - Nome completo dell'amministratore di ZENworks.
  • -a, --assign-same-rights - Assegna al nuovo amministratore gli stessi diritti dell'amministratore che esegue il comando.

Il comando richiede la password dell'amministratore per evitare che venga immessa in formato non cifrato. Se l'account dell'amministratore è basato su un utente, verranno usate le stesse credenziali definite nell'origine utente, quindi non verrà richiesta alcuna password.

admin-delete (ad) <nome amministratore ZENworks> [...]

Cancella un account amministratore ZENworks.

(nome amministratore ZENworks) [...] - Nome dell'amministratore ZENworks. Il carattere jolly * può essere usato per i nomi degli oggetti solo se è racchiuso tra virgolette. Utilizzare i caratteri jolly con molta cautela durante la cancellazione degli oggetti.

admin-list (al) [opzioni]

Elenca tutti gli account amministratore di ZENworks.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -n, --namefilter=[stringa filtro] - Visualizza i risultati che corrispondono al nome specificato. I caratteri jolly * e ? possono essere usati solo se racchiusi tra virgolette.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
admin-list-roles (alr) <nome amministratore ZENworks> [opzioni]

Elenca i ruoli assegnati a un account amministratore ZENworks.

Accetta la seguente opzione:

  • -l, --longnames - Visualizza i nomi dei diritti. Per default viene visualizzata la forma abbreviata dei nomi dei diritti.
admin-rename (ar) <nome amministratore ZENworks> (nuovo nome)

Rinomina l'account dell'amministratore di ZENworks.

admin-rights-delete (ard) <nome amministratore ZENworks> [opzioni] [percorso oggetto]

Cancella i diritti assegnati al conto amministratore di ZENworks.

[percorso oggetto] [...] - Percorso dell'oggetto ZENworks che inizia con una barra (/).

Accetta la seguente opzione:

  • -c, --category=[categoria diritti] - Nome della categoria in cui sono raggruppati i diritti. Per visualizzare un elenco delle categorie, eseguire il comando zman admin-rights-set --help | more.
admin-rights-info (ari) <nome amministratore ZENworks> [percorso oggetto] [opzioni]

Visualizza i diritti assegnati a un account amministratore di ZENworks.

[percorso oggetto] [...] - Percorso dell'oggetto ZENworks che inizia con una barra (/).

Accetta le seguenti opzioni:

  • -c, --category=[categoria diritti] - Nome della categoria in cui sono raggruppati i diritti. Per visualizzare un elenco delle categorie, eseguire il comando zman admin-rights-set --help | more.
  • -e, --effective - Visualizza i diritti effettivi dell'amministratore. I diritti effettivi includono i diritti ereditati dai ruoli assegnati all'amministratore. Se questa opzione non è specificata, vengono visualizzati i diritti assegnati direttamente all'amministratore.
  • -l, --longnames - Visualizza i nomi dei diritti. Per default viene visualizzata la forma abbreviata dei nomi dei diritti.

NOTA:questo comando consente di visualizzare l'elenco dei diritti assegnati all'account amministratore. Tuttavia, per elencare i diritti dell'account di un gruppo di amministratori, il percorso dell'oggetto non deve essere incluso nel comando.

admin-rights-set (ars) <nome amministratore ZENworks> [categoria diritti] [percorso oggetto] [...] [opzioni]

Consente o rifiuta i diritti per il conto amministratore di ZENworks.

[categoria diritti] - Nome della categoria in cui sono raggruppati i diritti. Per visualizzare un elenco delle categorie, eseguire il comando zman admin-rights-set --help | more.

[percorso oggetto] [...] - Percorso completo dell'oggetto ZENworks che inizia con una barra (/) su cui devono essere applicati i diritti. Per visualizzare la cartella radice dei tipi di oggetto cui è possibile assegnare i diritti in ciascuna categoria, eseguire il comando zman admin-rights-modify --help | more.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -a, --allow=[diritto ][...] - Elenco separato da virgole dei nomi brevi o lunghi dei diritti da consentire. Per visualizzare i diritti di ciascuna categoria, eseguire il comando zman admin-rights-set --help | more.
  • -A, --allow-all - Consente tutti i diritti della categoria Diritti.
  • -d, --deny=[diritto][...] - Elenco separato da virgole dei nomi lunghi o brevi dei diritti da negare. Per visualizzare i diritti di ciascuna categoria, eseguire il comando zman admin-rights-set --help | more.
  • -D, --deny-all - Nega tutti i diritti della categoria Diritti:
  • -f, --folder=[nome cartella] - Percorso completo di una cartella. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti nella stessa cartella.
  • -H, --help - Visualizza informazioni dettagliate sulle categorie dei diritti disponibili, unitamente ai nomi brevi e lunghi dei diritti all'interno di ciascuna categoria. Se si specifica il nome di una categoria, vengono visualizzate informazioni dettagliate di aiuto sulla categoria specificata.
admin-store-credential (asc) <nome amministratore ZENworks>

Memorizza il nome utente e la password di ZENworks per utilizzarli con tutti i comandi in modo da evitare di immettere le credenziali per tutti i comandi. Le credenziali vengono archiviate nella home directory dell'utente collegato e utilizzate solo per l'utente in questione. In Linux, verificare che l'utente abbia una home directory. Se si condivide lo stesso login con altri amministratori di ZENworks, è necessario cancellare le credenziali con il comando admin-clear-credential dopo aver eseguito tutti i comandi.

Comandi per le assegnazioni

Questi comandi vengono utilizzati per calcolare le assegnazioni per tutti i dispositivi nella zona. I comandi per le assegnazioni iniziano con assignments- nel formato lungo o con la lettera a nel formato breve.

Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali.

assignments-compute-effective-assignments (area)

Esegue il calcolo delle assegnazioni effettive per tutti i dispositivi gestiti nella zona.

assignments-bundle-status-recompute (absr)

Calcola lo stato delle assegnazioni del pacchetto per tutti i dispositivi gestiti nella zona.

Comando batch

Il comando batch è un comando di utility utilizzato per eseguire un elenco di comandi zman da un file di testo. I comandi vengono eseguiti più velocemente perché è necessario eseguire il login a ZENworks una sola volta e non per ciascun comando. I comandi batch iniziano con batch- nel formato lungo e con la lettera b nel formato breve.

Questo comando accetta i flag delle opzioni elencante nella sezione Opzioni globali. Accetta inoltre le singole opzioni elencate con il comando.

batch-execute (bex) (percorso file) [...] [opzioni]

Esegue i comandi zman da file di testo in batch (da non confondere con i file batch di Windows).

(percorso file) [...] - Percorso dei file di testo che contengono i comandi zman da eseguire. Le righe che iniziano con "#", rem, REM, ; e // sono considerate commenti e non vengono elaborate. Per un file di esempio, fare riferimento al file BatchExecuteCommands.txt ubicato in:

In Windows: %ZENSERVER_HOME%\Micro Focus\Zenworks\share\zman\samples\batch

In Linux: /opt/microfocus/zenworks/share/zman/samples/batch

Accetta la seguente opzione:

  • -e, --exit-on-failure - Interrompe l'esecuzione dei comandi ed esce in caso di errore parziale o completo del comando. Un comando viene considerato come parzialmente non eseguito se si verificano errori su più comandi che possono acquisire più argomenti durante l'elaborazione di uno o più argomenti. Ad esempio nel caso di bundle-delete, il comando viene considerato come parzialmente non eseguito se gli argomenti non sono stati trovati oppure sono stati cancellati. Per default i comandi del file vengono eseguiti in continuo senza la ricerca di errori.

Esempi:

  • Per eseguire comandi zman in più file:

    zman bex c:\filetxt c:\filetxt

    I file vengono eseguiti nell'ordine di input.

  • Per eseguire comandi zman in più file, ma uscire in caso di errore di un comando:

    zman bex /home/user1/file1 /home/user1/file2 -e

    I file vengono eseguiti nell'ordine di input.

Comandi per i pacchetti

Questi comandi possono essere usati per creare, modificare e gestire pacchetti. I comandi per i pacchetti iniziano con bundle- nel formato lungo o con la lettera b nel formato breve.

Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando. Questi comandi sono validi solo per ZENworks Configuration Management.

bundle-add-actions (baa) (percorso pacchetto) (file XML azione) [...] [opzioni]

Aggiunge azioni a un pacchetto.

(file XML azione) [...] - I file XML che contengono informazioni sulle azioni da aggiungere. Le azioni sono raggruppate sotto uno dei seguenti gruppi di azioni: Distribuzione, Installa, Avvia, Verifica, Disinstalla o Termina. Il file XML contiene un elemento ActionSet che include le informazioni delle azioni da aggiungere per un gruppo di azioni. È possibile specificare più file XML come input per aggiungere azioni a più gruppi di azioni del pacchetto. I file XML possono essere creati esportando le azioni di un pacchetto esistente tramite il comando bundle-export-actions.

Accetta la seguente opzione:

  • -a, --actioninfo=[contenuto e dipendenza per azioni] - File XML che include il contenuto e le informazioni sulle dipendenze del pacchetto per le azioni che comprendono il contenuto o la dipendenza di un altro pacchetto. Ad esempio per l'azione Installa MSI, il file MSI da installare è il contenuto del file. L'azione Installa pacchetto utilizza un altro pacchetto come dipendenza, pertanto è necessario specificare i dati per un corretto funzionamento delle azioni. Per il modello del formato XML, fare riferimento al file ActionInfo.xml ubicato in:
  • Su Windows: %ZENSERVER_HOME%\Micro Focus\Zenworks\share\zman\samples\bundles
  • Su Linux: /opt/microfocus/zenworks/share/zman/samples/bundles

NOTA:se si sceglie il tipo gruppo azioni Disinstalla, le opzioni seguenti non sono supportate per i pacchetti Linux e per i pacchetti patch Linux: DaysBeforeUninstallWhenNotUsed, DisplayUninstallMessage, IgnoreUninstallAfterUnassociation, IgnoreChainedDependencies e AllowToCancelUninstall.

bundle-assign (ba) (tipo utente o dispositivo) (pacchetto o gruppo pacchetti) (percorso dispositivo o oggetto Utente) [...] [opzioni]

Assegna un pacchetto o un gruppo di pacchetti a uno o più oggetti dispositivo o utente.

(tipo di dispositivo o di utente) - I valori validi sono dispositivo, server, workstation e utente.

(percorso dispositivo o oggetto Utente) [...] - Percorso del dispositivo o degli oggetti utente relativo alla cartella radice del tipo di dispositivo o utente specificato.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -f, --folder=[cartella pacchetto] - Percorso della cartella pacchetto riferito a /Bundles. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti pacchetto viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti pacchetto nella stessa cartella.
  • -I, --icon-location=[file XML ubicazione applicazione] - File XML che contiene le ubicazioni dell'icona per l'applicazione pacchetto. Per il formato di file XML, fare riferimento al file IconLocation.xml ubicato in:
  • Su Windows: %ZENSERVER_HOME%\micro focus\zenworks\share\zman\samples\bundles
  • Su Linux: /opt/microfocus/zenworks/share/zman/samples/bundles
  • -d, --distribution-schedule=[file XML pianificazione distribuzione] - File XML che contiene la pianificazione della distribuzione.
  • -l, --launch-schedule=[file XML pianificazione avvio] - File XMLche contiene la pianificazione dell'avvio.
  • -a, --availability-schedule=[file XML pianificazione disponibilità] - File XML che contiene la pianificazione della disponibilità. Per i modelli dei file XML di pianificazione, fare riferimento ai file XML ubicati in:
  • Su Windows: %ZENSERVER_HOME%\Micro Focus\Zenworks\share\zman\samples\ schedules
  • Su Linux: /opt/microfocus/zenworks/share/zman/samples/schedules
  • -i, --install-immediately - Installa il pacchetto subito dopo la distribuzione. Per utilizzare questa opzione, è anche necessario specificare la Pianificazione distribuzione. È possibile specificare la Pianificazione distribuzione utilizzando l'opzione --distribution-schedule, --distribute-now o --distribute-on-device-refresh
  • -L, --launch-immediately - Avvia il pacchetto immediatamente dopo l'installazione. Per utilizzare questa opzione, è anche necessario specificare la Pianificazione distribuzione. È possibile specificare la Pianificazione distribuzione utilizzando l'opzione --distribution-schedule, --distribute-now o --distribute-on-device-refresh
  • -n, --distribute-now - Imposta la pianificazione della distribuzione in modo che il pacchetto venga distribuito immediatamente. Se si specifica questa opzione, le opzioni --distribution-schedule e --distribute-on-device-refresh vengono ignorate. Le opzioni --distribute-now, --distribute-on-device-refresh e --distribution-schedule si escludono a vicenda e vengono usate per impostare la pianificazione della distribuzione. Viene prima considerata l'opzione --distribute-now, seguita dalle opzioni --distribute-on-device-refresh e --distribution-schedule.
  • -r, --distribute-on-device-refresh - Imposta la pianificazione di distribuzione in modo che il pacchetto venga distribuito al momento dell'aggiornamento del dispositivo. Se si specifica questa opzione, l'opzione --distribution-schedule viene ignorata.
  • -s, --launch-on-device-refresh - Imposta la pianificazione di avvio in modo che il pacchetto venga avviato al momento dell'aggiornamento del dispositivo. Se si specifica questa opzione, l'opzione --launch-schedule viene ignorata.
  • -w, --wakeup-device-on-distribution - Riattiva il dispositivo usando Wake-On-Lan se è stato arrestato durante la distribuzione del pacchetto. Per utilizzare questa opzione, è anche necessario specificare la Pianificazione distribuzione. È possibile specificare la Pianificazione distribuzione utilizzando l'opzione --distribution-schedule, --distribute-now o --distribute-on-device-refresh
  • -B, --broadcast=[Indirizzo di diffusione][...] - Elenco separato da virgole degli indirizzi utilizzati per diffondere i magic packet Wake-On-LAN. Questa opzione può essere utilizzata solo se si è scelto di riattivare il dispositivo mediante la tecnologia Wake-On-LAN. Un indirizzo IP valido è un valore valido.
  • -S, --server=[Percorso degli oggetti server primario o server proxy relativo a /Devices][...] - Elenco separato da virgole degli oggetti server primario o proxy utilizzato per riattivare il dispositivo. Questa opzione può essere utilizzata solo se si è scelto di riattivare il dispositivo mediante la tecnologia Wake-On-LAN.
  • -C, --retries=[Numero di tentativi] - Numero di volte in cui vengono inviati i magic packet WOL al dispositivo o ai dispositivi. Questa opzione può essere utilizzata solo se si è scelto di riattivare il dispositivo mediante la tecnologia Wake-On-LAN. Il valore deve essere compreso tra 0 e 5. Il valore di default è 1.
  • -T, --timeout=[Intervallo di tempo tra i tentativi] - Intervallo di tempo tra due tentativi. Questa opzione può essere utilizzata solo se si è scelto di riattivare il dispositivo mediante la tecnologia Wake-On-LAN. Il valore (in minuti) deve essere compreso tra 2 e 10. Il valore di default è 2.
  • -N, --app-installation-now-schedule - Imposta la pianificazione dell'installazione dell'app in modo che il pacchetto venga installato immediatamente. Se si specifica questa opzione, l'opzione -app-installation-schedule viene ignorata.
  • -M –app-installation-schedule=<file XML per la pianificazione dell'installazione dell'app> - La pianificazione dell'installazione è inclusa in un file XML. Per ulteriori informazioni sul modello di pianificazione, vedere:
  • Su Windows: %ZENSERVER_HOME%\Micro Focus\ZENworks\share\zman\samples\schedules
  • Su Linux: /opt/microfocus/zenworks/share/zman/samples/schedule
  • -c, --conflicts=[ordine di risoluzione dei conflitti di pacchetti] - Determina come vengono risolti i conflitti di pacchetti.
  • I valori validi sono userprecedence o 1, deviceprecedence o 2. Per userprecedence, vengono applicati per primi i pacchetti associati all'utente, seguiti dai pacchetti associati al dispositivo. Per deviceprecedence, vengono applicati per primi i pacchetti associati al dispositivo, seguiti dai pacchetti associati all'utente. Se questa opzione non è specificata, userprecedence è il valore di default.
bundle-copy (bcp) (percorso pacchetto) (nome pacchetto) [cartella superiore] [opzioni]

Copia un pacchetto.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -d, --desc=[descrizione] - Descrizione del pacchetto.
  • -i, --icon-file=[file icona pacchetto] - Percorso del file immagine che contiene l'immagine che deve essere utilizzata come icona pacchetto. Se l'opzione non viene specificata, il contenuto delle sottocartelle non viene elencato.
bundle-create (bc) (nome pacchetto) (file XML pacchetto) [cartella superiore] [opzioni]

Crea un nuovo pacchetto.

(file XML pacchetto) - File XML che contiene le informazioni sul pacchetto esportato. Utilizzare il comando bundle-export-to-file (betf) per esportare le informazioni su un pacchetto esistente in un file XML. Se si desidera riutilizzare i file, è possibile creare i file XML del modello dai pacchetti creati mediante il Centro di Controllo ZENworks. Per un esempio di file XML, fare riferimento al file WindowsMSIBundle.xml ubicato in /opt/microfocus/zenworks/share/zman/samples/bundles su un server Linux o Directory_installazione :\Micro Focus\Zenworks\share\zman\samples\bundles su un server Windows.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -d, --desc=[descrizione] - Descrizione del pacchetto.
  • -a, --actioninfo=[contenuto e dipendenza per azioni] - File XML che include il contenuto e le informazioni sulle dipendenze del pacchetto per le azioni che comprendono il contenuto o la dipendenza di un altro pacchetto. Ad esempio per l'azione Installa MSI, il file MSI da installare è il contenuto del file. L'azione Installa pacchetto acquisisce un altro pacchetto come dipendenza. È inoltre necessario specificare questi dati per consentire il corretto funzionamento di queste azioni. Per il modello del formato XML, fare riferimento al file ActionInfo.xml ubicato in /opt/microfocus/zenworks/share/zman/samples/bundles su un server Linux o Directory_installazione:\Micro Focus\Zenworks\share\zman\samples\ bundles su un server Windows.
  • -i, --icon-file=[file icona pacchetto] - Percorso del file immagine che contiene l'immagine che deve essere utilizzata come icona pacchetto.
  • -s, --create-as-sandbox=[crea come sandbox] - Crea il pacchetto come sandbox.
  • -x, --actions-as-in-xml - Crea le azioni di default per il nuovo pacchetto come specificato nel file XML del modello. Ad esempio, se si elimina l'azione di default di verifica dell'installazione (per il tipo di azione Verifica) dal pacchetto e si esportano le informazioni di quest'ultimo in un file XML, per il nuovo pacchetto verranno create tutte le azioni di default presenti nel file XML, tranne quella di verifica dell'installazione. Se non si specifica questa opzione, verrà creato un pacchetto con tutte le azioni di default, inclusa quella di verifica dell'installazione non presente nel file XML.
  • -n, --create-with-new-guid - Crea l'oggetto Policy con il nuovo GUID. Se l'opzione non è specificata, gli oggetti Policy verranno convalidati per il GUID importato nel file XML della policy. Se il GUID importato non esiste, ne verrà creato uno nuovo, altrimenti verrà mantenuto il GUID importato.

NOTA:se si sceglie il tipo gruppo azioni Disinstalla, le opzioni seguenti non sono supportate per i pacchetti Linux e per i pacchetti patch Linux: DaysBeforeUninstallWhenNotUsed, DisplayUninstallMessage, IgnoreUninstallAfterUnassociation, IgnoreChainedDependencies e AllowToCancelUninstall.

bundle-delete (bd) (percorso oggetto Pacchetto) [...][opzioni]

Cancella uno o più oggetti pacchetto.

(percorso oggetto pacchetto) [...] - Percorso degli oggetti pacchetto (pacchetto, cartella pacchetto o gruppo di pacchetti) relativo a /Bundles. Il carattere jolly * può essere usato per i nomi degli oggetti solo se è racchiuso tra virgolette. Utilizzare i caratteri jolly con molta cautela durante la cancellazione degli oggetti.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -r, --recursive - Cancella ricorsivamente gli oggetti all'interno di una cartella.
  • -f, --folder=[cartella pacchetto] - Percorso della cartella pacchetto riferito a /Bundles. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti pacchetto viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti pacchetto nella stessa cartella.
bundle-delete-version (bdv) (percorso pacchetto) [numero versione pacchetto] [opzioni]

Cancella una o più versioni del pacchetto.

[numero versione pacchetto] [...] - Versione del pacchetto da cancellare.

Accetta la seguente opzione:

  • -a --all - Cancella tutte le versioni precedenti del pacchetto.
  • -p, --previous - Cancella tutte le versioni del pacchetto che precedono la versione specificata.

Esempi:

Per cancellare la versione 5 del pacchetto zenbundle:

zman bdv zenbundle 5

Per cancellare tutte le versioni del pacchetto zenbundle:

zman bdv zenbundle -a

Per cancellare tutte le versioni del pacchetto zenbundle che precedono la versione 3:

zman bdv zenbundle version -p 3

bundle-disable (bdl) (percorso pacchetto) [...] [opzioni]

Disabilita i pacchetti.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella pacchetto] - Percorso della cartella pacchetto riferito a /Bundles. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti pacchetto viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti pacchetto nella stessa cartella.
bundle-enable (bel) (percorso pacchetto) [...] [opzioni]

Abilita i pacchetti.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella pacchetto] - Percorso della cartella pacchetto riferito a /Bundles. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti pacchetto viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti pacchetto nella stessa cartella.
bundle-export-actions (bea) (percorso pacchetto) (percorso file XML) (tipo gruppo azioni) [ubicazioni azioni] [...]

Esporta le azioni aggiunte a un gruppo di azioni del pacchetto in un file. Il file può essere usato come input per il comando bundle-add-actions.

[tipo gruppo azioni] - Tipo di gruppo di azioni. Se si specifica questa opzione, vengono elencate solo le azioni per il gruppo di azioni specificato. I valori validi sono Installa, Avvia, Verifica, Disinstalla, Termina e Preavvio.

NOTA:il gruppo di azioni Termina non è supportato per i pacchetti Linux e i pacchetti patch Linux.

[posizioni azione] [...] - Elenco separato da virgole delle posizioni delle azioni contenute nel gruppo di azioni. La prima azione corrisponde all'ubicazione 1. Usare il comando bundle-list-actions per visualizzare la posizione di un'azione specifica in un gruppo di azioni. Questo comando è facoltativo, ma se non è specificato, vengono esportate tutte le azioni nel gruppo di azioni specificato.

bundle-export-to-file (betf) (percorso pacchetto) (percorso file XML) [versione del pacchetto][-c|--export-content]

Esporta le informazioni del pacchetto (in formato XML) in un file. Il file XML può essere usato come input per la creazione di pacchetti.

(percorso file XML) - Percorso completo del file XML in cui devono essere esportate le informazioni del pacchetto.

[versione pacchetto] - Versione del pacchetto da esportare. Se questa opzione non è specificata, viene utilizzata la versione pubblicata del pacchetto. Per esportare una versione sandbox del pacchetto, specificare sandbox.

[-c|--export-content] - Esporta il contenuto del pacchetto in una sottodirectory della directory contenente il file XML in cui vengono esportate le informazioni del pacchetto. Se l'opzione non è specificata, il contenuto del pacchetto non viene esportato.

Esempi:

Per esportare la versione sandbox di un pacchetto denominato zenbundle in un file xml denominato bundle.xml:

zman betf cartellapacchetto/zenbundle C:\bundles\bundle.xml sandbox

Per esportare la versione 3 di un pacchetto denominato zenbundle in un file xml denominato bundle.xml:

zman betf cartellapacchetto/zenbundle C:\bundles\bundle.xml 3

Per esportare la versione 5 di un pacchetto denominato zenbundle in un file xml denominato bundle.xml ed esportare il contenuto del pacchetto nella directory C:\bundles\contenuto_bundle:

zman betf cartellapacchetto/zenbundle C:\bundles\bundle.xml 5 -c

bundle-folder-create (bfc) (nome cartella) [cartella superiore] [opzioni]

Crea una nuova cartella per i pacchetti.

Accetta la seguente opzione:

  • --desc=[descrizione] - Descrizione della cartella.
bundle-group-add (bga) (percorso gruppo pacchetti) (percorso pacchetto) [...] [opzioni]

Aggiunge pacchetti a un gruppo di pacchetti.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella pacchetto] - Percorso della cartella pacchetto riferito a /Bundles. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti pacchetto viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti pacchetto nella stessa cartella.
bundle-group-create (bgc) (nome gruppo) [cartella superiore] [opzioni]

Crea un gruppo di pacchetti e vi aggiunge i membri.

Accetta le seguenti opzioni:

  • --desc=[descrizione] - Descrizione del gruppo.
  • -m, --members=[percorso pacchetto][...] - Percorso dei pacchetti relativo a /Bundles.
  • -f, --folder=[cartella pacchetto] - Percorso della cartella pacchetto riferito a /Bundles. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti pacchetto viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti pacchetto nella stessa cartella.
bundle-group-members (bgm) (percorso gruppo pacchetti) [opzioni]

Elenca i membri di un gruppo di pacchetti.

Accetta la seguente opzione:

  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
bundle-group-remove (bgr) (percorso gruppo pacchetti) (percorso pacchetto) [...] [opzioni]

Rimuove i pacchetti da un gruppo di pacchetti.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella pacchetto] - Percorso della cartella pacchetto riferito a /Bundles. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti pacchetto viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti pacchetto nella stessa cartella.
bundle-increment-version (biv) (percorso pacchetto) [...] [opzioni]

Incrementa la versione dei pacchetti. Questo comando è valido per le versioni precedenti a ZENworks 11 SP1. In ZENworks 11 SP1 o versioni successive, questo comando è stato sostituito dal comando bundle-sandbox-publish (bsp).

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella pacchetto] - Percorso della cartella pacchetto riferito a /Bundles. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti pacchetto viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti pacchetto nella stessa cartella.
bundle-list (bl) [opzioni] [cartella]

Elenca gli oggetti pacchetto.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -r, --recursive - Elenca i risultati comprese le sottocartelle ricorsivamente. Se l'opzione non viene specificata, il contenuto delle sottocartelle non viene elencato.
  • -n, --namefilter=[stringa filtro] - Visualizza i risultati che corrispondono al nome specificato. I caratteri jolly * e ? possono essere usati solo se racchiusi tra virgolette.
  • -c, --count - Visualizza il totale dei risultati.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
bundle-list-actions (bla) (percorso pacchetto) [tipo gruppo azioni]

Elenca le azioni aggiunte a un pacchetto.

[tipo gruppo azioni] - Tipo di gruppo di azioni. Se si specifica questa opzione, vengono elencate solo le azioni per il gruppo di azioni specificato. I valori validi sono Installa, Avvia, Verifica, Disinstalla, Termina e Preavvio.

NOTA:il gruppo di azioni Termina non è supportato per i pacchetti Linux e i pacchetti patch Linux.

bundle-list-assignments (blas) (pacchetto o gruppo pacchetti) [opzioni]

Elenca le assegnazioni dei dispositivi e utenti di un pacchetto.

Accetta le seguenti opzioni:

-t, --typefilter=[tipo assegnazione] - Filtra in base al tipo di assegnazione. I valori validi sono dispositivo e utente.

-s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati da visualizzare.

bundle-list-groups (blg) (percorso pacchetto) [opzioni]

Elenca i gruppi di pacchetti di cui il pacchetto specificato è membro.

Accetta le seguenti opzioni:

-s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati da visualizzare.

Esempi:

Per elencare tutti i gruppi di pacchetti a cui appartiene il pacchetto bundle1 visualizzando cinque risultati alla volta:

zman blg cartellapacchetto/bundle1 -s 5

bundle-list-version (blv) (percorso pacchetto)

Elenca tutte le versioni del pacchetto.

Esempi:

Per elencare tutte le versioni del pacchetto zenbundle:

zman blv zenbundle

bundle-move (bmv) (percorso oggetto pacchetto) [percorso cartella di destinazione]

Sposta un oggetto Pacchetto in una cartella diversa.

(percorso oggetto Pacchetto): percorso dell'oggetto Pacchetto (pacchetto, cartella pacchetto o gruppo di pacchetti) relativo a /Bundles

[percorso cartella di destinazione] Percorso della cartella dei pacchetti in cui spostare l'oggetto Pacchetto relativo a /Bundles.

bundle-remove-actions (bra) (percorso pacchetto) (tipo gruppo azioni) [ubicazioni azioni] [...]

Rimuove le azioni da un pacchetto.

(tipo gruppo azioni) - Tipo di gruppo di azioni che contiene l'azione. I valori validi sono Installa, Avvia, Verifica, Disinstalla, Termina e Preavvio.

NOTA:il gruppo di azioni Termina non è supportato per i pacchetti Linux e i pacchetti patch Linux.

[posizioni azione] [...] - Elenco separato da virgole delle posizioni delle azioni contenute nel gruppo di azioni. La prima azione corrisponde all'ubicazione 1. Usare il comando bundle-list-actions per visualizzare la posizione di un'azione specifica in un gruppo di azioni. Questo comando è facoltativo, ma se non è specificato, vengono rimosse tutte le azioni nel gruppo di azioni specificato.

bundle-rename (br) (percorso oggetto Pacchetto) (nuovo nome) [opzioni]

Rinomina un oggetto Pacchetto.

(percorso oggetto Pacchetto): percorso dell'oggetto Pacchetto (pacchetto, cartella pacchetto o gruppo di pacchetti) relativo a /Bundles.

(nuovo nome): nuovo nome da assegnare all'oggetto Pacchetto.

  • -p, --publish =[pubblica] - Se si specifica questa opzione e viene modificato il nome visualizzato del pacchetto, il pacchetto viene pubblicato immediatamente. Se tuttavia il nome visualizzato corrente del pacchetto è diverso dal nome del pacchetto esistente oppure esiste già una sandbox per il pacchetto, questa opzione non produce alcun effetto.
bundle-relocate-actions (brla) (percorso pacchetto) (tipo gruppo di azioni) (tipo gruppo di azioni di destinazione) [<posizioni dell'azione>, <posizioni dell'azione>,...,<posizioni dell'azione>]

Trasferisce le azioni del tipo di gruppo di azioni di origine al tipo di gruppo di azioni di destinazione di un pacchetto.

  • (percorso pacchetto) - Percorso del pacchetto relativo a /Bundles
  • (tipo gruppo di azioni) - Tipo del gruppo di azioni che contiene l'azione di origine. I valori validi sono Installa, Avvia, Verifica, Disinstalla, Termina e Preavvio.
  • [Tipo di gruppo di azioni di destinazione] - Tipo del gruppo di azioni che contiene l'azione di destinazione. I valori validi sono Installa, Avvia, Verifica, Disinstalla, Termina e Preavvio.
  • [ubicazioni azioni]- Elenco separato da virgole delle ubicazioni di ogni azione contenuta nel gruppo di azioni. La prima azione corrisponde all'ubicazione 1. Usare il comando bundle-list-actions per individuare l'ubicazione di un'azione specifica del gruppo di azioni. Questo comando è facoltativo. Se non specifica alcuna opzione, vengono trasferite tutte le azioni contenute nel gruppo di azioni specificato.
  • Esempi:
  • Per trasferire tutte le azioni del gruppo di azioni di avvio nel gruppo di azioni di installazione di un pacchetto: zman brla bundlefolder/bundle1 Launch Install
  • Per trasferire le prime tre azioni del gruppo di azioni di installazione nel gruppo di azioni di avvio di un pacchetto: zman brla bundle1 Install Launch 1,2,3

NOTA:il gruppo di azioni Termina non è supportato per i pacchetti Linux e i pacchetti di patch Linux.

bundle-reorder-actions (broa) (percorso pacchetto) (tipo gruppo azioni) (ubicazione corrente) (nuova ubicazione)

Riordina le azioni di un gruppo di azioni di un pacchetto.

(tipo gruppo azioni) - Tipo di gruppo di azioni che contiene l'azione. I valori validi sono Installa, Avvia, Verifica, Disinstalla, Termina e Preavvio.

(posizione attuale) - Attuale posizione dell'azione nel gruppo di azioni. La prima azione corrisponde all'ubicazione 1.

(nuova posizione) - Nuova posizione in cui spostare l'azione. La prima azione corrisponde all'ubicazione 1.

NOTA:il gruppo di azioni Termina non è supportato per i pacchetti Linux e i pacchetti patch Linux.

bundle-sandbox-create (bsc) (percorso pacchetto) [versione del pacchetto] [opzioni]

Crea una sandbox a partire da una versione esistente di un pacchetto.

[versione pacchetto] - Specificare la versione del pacchetto da utilizzare per la creazione della sandbox.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --force =[forza] - Sovrascrive eventuali sandbox esistenti.

Esempio:

Per creare una sandbox dalla versione 2 di un pacchetto zenbundle:

zman bsc zenbundle 2

bundle-sandbox-publish (bsp) (percorso pacchetto) [opzioni]

Pubblica una sandbox per creare una versione pubblicata.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -f, --force =[forza] - Se un pacchetto primario dispone di pacchetti secondari dipendenti solo con versione sandbox, è necessario specificare questa opzione per pubblicare le modifiche apportate sia al pacchetto primario che ai pacchetti dipendenti. Se non si specifica questa opzione, anche la pubblicazione del pacchetto primario ha esito negativo.
  • -c, --allChild =[tutti gli elementi secondari] - Se un pacchetto primario dispone di pacchetti secondari dipendenti con la versione in sandbox, è possibile specificare questa opzione per pubblicare le modifiche apportate sia al pacchetto primario che ai pacchetti secondari dipendenti.
  • -i, --incAllParent =[incrementa tutti gli elementi superiori] - Se un pacchetto primario dispone di pacchetti superiori, è possibile specificare questa opzione per incrementare la versione del pacchetto superiore e applicare le modifiche appena pubblicate apportate al pacchetto primario ai dispositivi assegnati ai pacchetti superiori.
  • -p, --forceParent =[forza elemento superiore] - Se un pacchetto primario dispone di pacchetti superiori e si sceglie di incrementare la versione del pacchetto superiore, è necessario specificare questa opzione per pubblicare i pacchetti superiori che dispongono già di una versione sandbox.

Esempi:

Per pubblicare la versione sandbox di un pacchetto denominato zenbundle:

zman bsp zenbundle

Per pubblicare la versione sandbox di un pacchetto denominato zenbundle1 insieme a tutti i relativi pacchetti dipendenti:

zman bsp zenbundle1 -f -c

bundle-sandbox-publish-to-newbundle (bsptn) (percorso pacchetto originale) (nuovo nome pacchetto) [cartella superiore] [opzioni]

Pubblica una sandbox in un nuovo pacchetto.

Accetta la seguente opzione:

  • -s, --createAsSandbox =[crea come sandbox] - Crea il pacchetto come sandbox.
  • -g, --groups - Aggiunge il pacchetto appena creato a tutti i gruppi di cui è membro il pacchetto primario.
  • -d, --deviceAssignments - Copia tutte le assegnazioni del dispositivo dal pacchetto primario nel nuovo pacchetto.
  • -u, --userAssignments - Copia tutte le assegnazioni dell'utente dal pacchetto primario nel nuovo pacchetto.
  • -f, --force =[forza] - Se un pacchetto primario dispone di pacchetti secondari dipendenti solo con versione sandbox, è necessario specificare questa opzione per pubblicare le modifiche apportate sia al pacchetto primario che ai pacchetti dipendenti. Se non si specifica questa opzione, anche la pubblicazione del pacchetto primario ha esito negativo.
  • -c, --allChild =[tutti gli elementi secondari] - Se un pacchetto primario dispone di pacchetti secondari dipendenti con la versione in sandbox, è possibile specificare questa opzione per pubblicare le modifiche apportate sia al pacchetto primario che ai pacchetti secondari dipendenti.
  • -i, --incAllParent =[incrementa tutti gli elementi superiori] - Se un pacchetto primario dispone di pacchetti superiori, è possibile specificare questa opzione per incrementare la versione del pacchetto superiore e applicare le modifiche appena pubblicate apportate al pacchetto primario ai dispositivi assegnati ai pacchetti superiori.
  • -p, --forceParent =[forza elemento superiore] - Se un pacchetto primario dispone di pacchetti superiori e si sceglie di incrementare la versione del pacchetto superiore, è necessario specificare questa opzione per pubblicare i pacchetti superiori che dispongono già di una versione sandbox.
  • -n, --depsToNewFolder =[pubblica pacchetti dipendenti in una nuova cartella] -Percorso della cartella dei pacchetti in cui i pacchetti dipendenti vengono pubblicati come nuovi pacchetti. Questa cartella non deve contenere alcuno dei pacchetti dipendenti selezionati per la pubblicazione poiché il nuovo pacchetto viene pubblicato con lo stesso nome del pacchetto dipendente originale.

Esempi:

Per pubblicare la versione sandbox di un pacchetto denominato zenbundle1 come nuovo pacchetto denominato zenbundle2:

zman bsptn zenbundle1 zenbundle2 /Bundles/Folder1

Per pubblicare la versione sandbox di un pacchetto denominato zenbundle1 come nuovo pacchetto denominato zenbundle2 e pubblicare i pacchetti dipendenti di zenbundle1 come nuovi pacchetti:

zman bsptn zenbundle1 zenbundle2 /Bundles/Folder1 --depsToNewFolder=/Bundles/Folder2

bundle-sandbox-revert (bsr) (percorso pacchetto)

Cancella la sandbox e ripristina l'ultima versione del pacchetto.

Esempio:

Per cancellare la sandbox di un pacchetto zenbundle e ripristinare l'ultima versione del pacchetto:

zman bsr zenbundle

bundle-unassign (bua) (tipo di dispositivo o di utente) (pacchetto o gruppo pacchetti) (percorso oggetti dispositivo o utente) [...] [opzioni]

Rimuove l'assegnazione di un pacchetto o di un gruppo di pacchetti da uno o più oggetti dispositivo o utente.

(tipo di dispositivo o di utente) - I valori validi sono dispositivo, server, workstation e utente.

(percorso oggetti dispositivo o utente) [...] - Percorso degli oggetti dispositivo o utente relativo alla cartella radice del tipo di dispositivo o utente specificato.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella pacchetto] - Percorso della cartella pacchetto riferito a /Bundles. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti pacchetto viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti pacchetto nella stessa cartella.
bundle-update-assignment (bupa) (tipo dispositivo o utente) (pacchetto o gruppo pacchetti) (percorso dispositivo o oggetto Utente) [...] [opzioni]

Aggiorna l'assegnazione tra un pacchetto o un gruppo di pacchetti e un dispositivo o oggetti utente.

(tipo di dispositivo o di utente) - I valori validi sono dispositivo, server, workstation e utente.

(percorso dispositivo o oggetto Utente) [...] - Percorso del dispositivo o degli oggetti utente relativo alla cartella radice del tipo di dispositivo o utente specificato.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -f, --folder=[cartella dispositivo o utente] - Percorso della cartella dispositivo o utente relativo alla rispettiva cartella radice. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti dispositivo o utente viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti dispositivo o utente nella stessa cartella.
  • -I, --icon-location=[file XML ubicazione applicazione] - File XML che contiene le ubicazioni dell'icona per l'applicazione pacchetto. Per il formato di file XML, fare riferimento al file IconLocation.xml ubicato in /opt/microfocus/zenworks/share/zman/samples/bundles su un server Linux o Directory_installazione:\Micro Focus\Zenworks\share\zman\samples\ bundles su un server Windows.
  • -d, --distribution-schedule=[XML pianificazione distribuzione o Noschedule] - File XML che contiene la pianificazione di distribuzione NoSchedule se la pianificazione deve essere rimossa.
  • -l, --launch-schedule=[file XML pianificazione avvio o NoSchedule] - File XML che contiene la pianificazione dell'avvio o NoSchedule se la pianificazione deve essere rimossa.
  • -a, --availability-schedule=[file XML pianificazione disponibilità o NoSchedule] -File XML che contiene la pianificazione della disponibilità o NoSchedule se la pianificazione deve essere rimossa. Per i modelli dei file XML di pianificazione, fare riferimento ai file XML ubicati in /opt/microfocus/zenworks/share/zman/samples/schedules su un server Linux o Directory_installazione:\Micro Focus\Zenworks\share\zman\samples\ schedules su un server Windows.
  • -i, --install-immediately=[sì o no] - Installa il pacchetto immediatamente dopo la distribuzione oppure rimuove la stessa opzione impostata durante l'assegnazione del pacchetto. I valori validi sono vero o e falso o no.
  • -L, --launch-immediately=[sì o no] - Avvia il pacchetto immediatamente dopo l'installazione oppure rimuove la stessa opzione impostata durante l'assegnazione del pacchetto. I valori validi sono vero o e falso o no.
  • -n, --distribute-now=[sì o no] - Imposta la pianificazione di distribuzione in modo che il pacchetto venga distribuito immediatamente. Se si specifica questa opzione, le opzioni --distribution-schedule e --distribute-on-device-refresh vengono ignorate. Le opzioni --distribute-now, --distribute-on-device-refresh e --distribution-schedule si escludono a vicenda e vengono usate per impostare la pianificazione della distribuzione. Viene prima considerata l'opzione --distribute-now, seguita dalle opzioni --distribute-on-device-refresh e --distribution-schedule.
  • -r, --distribute-on-device-refresh=[sì o no] - Imposta la pianificazione della distribuzione in modo che il pacchetto venga distribuito sul pacchetto al momento dell'aggiornamento oppure rimuove la stessa opzione impostata durante l'assegnazione del pacchetto. I valori validi sono vero o e falso o no. Se l'opzione ha il valore vero o , l'opzione --distribution-schedule viene ignorata e tutte le pianificazioni di distribuzione impostate in precedenza vengono sovrascritte.
  • -s, --launch-on-device-refresh=[sì o no] - Imposta la pianificazione di avvio in modo che il pacchetto venga avviato al momento dell'aggiornamento del dispositivo. Se si specifica questa opzione, l'opzione --launch-schedule viene ignorata.
  • -w, --wakeup-device-on-distribution=[sì o no] - Riattiva il dispositivo utilizzando Wake-On-Lan se è stato arrestato durante la distribuzione del pacchetto oppure rimuove la stessa opzione impostata durante l'assegnazione del pacchetto. I valori validi sono vero o e falso o no.
  • -B, --broadcast=[Indirizzo di diffusione][...] - Elenco separato da virgole degli indirizzi utilizzati per diffondere i magic packet Wake-On-LAN. Questa opzione può essere utilizzata solo se si è scelto di riattivare il dispositivo mediante la tecnologia Wake-On-LAN. Un indirizzo IP valido è un valore valido.
  • -S, --server=[Percorso degli oggetti Server primario o Server proxy relativo a /Devices][...] - Elenco separato da virgole degli oggetti Server primario o Server proxy utilizzato per riattivare il dispositivo. Questa opzione può essere utilizzata solo se si è scelto di riattivare il dispositivo mediante la tecnologia Wake-On-LAN.
  • -C, --retries=[Numero di tentativi] - Numero di volte in cui i magic packet Wake-On-Lan vengono inviati ai dispositivi. Questa opzione può essere utilizzata solo se si è scelto di riattivare il dispositivo mediante la tecnologia Wake-On-LAN. Il valore deve essere compreso tra 0 e 5. Il valore di default è 1.
  • -T, --timeout=[Intervallo di tempo tra i tentativi] - Intervallo di tempo tra due tentativi. Questa opzione può essere utilizzata solo se si è scelto di riattivare il dispositivo mediante la tecnologia Wake-On-LAN. Il valore (in minuti) deve essere compreso tra 2 e 10. Il valore di default è 2.
  • -M --app-installation-schedule=<file XML per la pianificazione dell'installazione dell'app> - La pianificazione dell'installazione è inclusa in un file XML.
  • -c, --conflicts=[ordine di risoluzione dei conflitti di pacchetti] - Specifica come vengono risolti i conflitti di pacchetti.
  • I valori validi sono userprecedence o 1, deviceprecedence o 2. Per userprecedence, vengono applicati per primi i pacchetti associati all'utente, seguiti dai pacchetti associati al dispositivo. Per deviceprecedence, vengono applicati per primi i pacchetti associati al dispositivo, seguiti dai pacchetti associati all'utente. Se questa opzione non è specificata, userprecedence è il valore di default.
bundle-view-advanced-deployment-status (bvads) (percorso pacchetto) [opzioni]

Visualizza lo stato di distribuzione avanzato di un pacchetto.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -d, --device=[percorso dispositivo] - Visualizza lo stato di distribuzione solo per il dispositivo specificato. Percorso del dispositivo relativo a /Devices.
  • -u, --user=[percorso utente] - Visualizza lo stato di distribuzione solo per l'utente specificato. Percorso dell'utente relativo a /Users. Se è stato specificato anche il dispositivo, vengono visualizzate le informazioni dettagliate per l'utente specificato collegato al dispositivo.
  • -n, --namefilter=[nome dispositivo destinazione] - Applica un filtro in base al nome del dispositivo. Visualizza le opzioni che corrispondono al filtro specificato. I caratteri jolly * e ? possono essere usati solo se racchiusi tra virgolette.
  • --statusfilter=[tipo stato][...] - Applica un filtro in base allo stato degli eventi di installazione e distribuzione pacchetto. I valori validi Sono “S”, “E” e “S” (Eseguito, Errore e In sospeso). È possibile specificare anche un elenco separato da virgole dei tipi di stato.
  • -t, --typefilter=[dispositivo di destinazione o tipo utente][...] - Applica un filtro in base al tipo di destinazione. I valori validi sono server, workstation e utente. È possibile specificare anche un elenco separato da virgole dei tipi di destinazione.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.

-v, --version [valore]

Di seguito sono riportati i valori validi:

  • published: utilizzare questa opzione per visualizzare il numero di dispositivi non di prova sui quali è distribuito il pacchetto.

  • sandbox: utilizzare questa opzione per visualizzare il numero di dispositivi di prova sui quali è distribuita la versione sandbox del pacchetto.

  • [version-of-the-object]: utilizzare un numero di versione per ottenere lo stato della versione del pacchetto correlata.

    Il valore di default è published.

-c, --status-calculation [valore]

  • consolidated: utilizzare questa opzione per visualizzare il numero totale di dispositivi sui quali è distribuito il pacchetto.

  • version: utilizzare questa opzione per visualizzare lo stato di una versione specifica.

Il valore di default è version.

bundle-view-assignment-schedule (bvas) (tipo dispositivo o utente) (pacchetto o gruppo pacchetti) (percorso dispositivo o oggetto Utente)

Visualizza le pianificazioni di distribuzione per un pacchetto assegnato a un dispositivo o oggetto Utente.

(tipo di dispositivo o di utente) - I valori validi sono dispositivo, server, workstation e utente.

(percorso dispositivo o oggetto Utente) [...] - Percorso degli oggetti Dispositivo o Utente relativo al gruppo di pacchetti a cui appartengono.

bundle-view-summary-totals (bvst) (percorso pacchetto) [opzioni]

Visualizza un riepilogo dello stato di distribuzione di un determinato pacchetto.

Accetta le seguenti opzioni:

-v, --version [valore]

Di seguito sono riportati i valori validi:

  • published: utilizzare questa opzione per visualizzare il numero di dispositivi non di prova sui quali è distribuito il pacchetto.

  • sandbox: utilizzare questa opzione per visualizzare il numero di dispositivi di prova sui quali è distribuita la versione sandbox del pacchetto.

  • [version-of-the-object]: utilizzare un numero di versione per ottenere lo stato della versione del pacchetto correlata.

    Il valore di default è published.

-c, --status-calculation [valore]

  • consolidated: utilizzare questa opzione per visualizzare il numero totale di dispositivi sui quali è distribuito il pacchetto.

  • version: utilizzare questa opzione per visualizzare lo stato di una versione specifica.

Il valore di default è version.

linux-export-actions (lea) (Tipo di azione) (Percorso file XML di azione) (Percorso ubicazione file dei contenuti) [opzioni]

Crea un file XML per l'esportazione dei metadati del pacchetto. Utilizzare il comando baa per aggiungere al server il contenuto esportato.

  • (Tipo di azione) - Specificare l'azione per cui si desidera creare il file XML. I tipi di azioni supportati sono Installa RPM e Distribuisci RPM.
  • (Percorso file XML delle azioni) - Percorso del file XML di definizione delle azioni generato.
  • (Percorso file del contenuto) - Percorso dei file del contenuto RPM (Redhat Package Manager) nel computer locale.

Accetta la seguente opzione:

  • -t, --target - Specificare una destinazione di distribuzione valida per i pacchetti.
bundle-appdata-calculation (bac) (percorso o GUID pacchetti) [...]

Mette in coda un'azione del caricatore che consente di calcolare e memorizzare nella cache i dati dell'applicazione per i pacchetti; attende fino al termine dell'azione. I dati memorizzati nella cache vengono utilizzati per preparare le risposte del servizio Web e migliorare le prestazioni.

NOTA:il comando zman bac si applica solo alle policy della patch incluse in ZENworks Patch Management.

Comandi per le impostazioni dei pacchetti

Questi comandi vengono utilizzati per impostare e modificare le impostazioni dei pacchetti. I comandi per le impostazioni iniziano con settings- nel formato lungo e con la lettera s nel formato breve.

Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.

bundle-settings-copy (bscp) (percorso pacchetto di origine o cartella dei pacchetti) (percorso pacchetto di destinazione o cartella dei pacchetti) [...] [opzioni]

Copia le impostazioni.

(percorso pacchetto di origine o cartella dei pacchetti) - Percorso del pacchetto o della cartella dei pacchetti relativo a /Bundles da cui devono essere copiate le impostazioni.

(percorso pacchetto di destinazione o cartella dei pacchetti) [...] - Percorso del pacchetto o della cartella dei pacchetti relativo a /Bundles in cui è necessario copiare le impostazioni.

Accetta la seguente opzione:

  • -n, --names=[nome impostazioni][...] - Nomi delle impostazioni da copiare dal percorso di origine. Se non si specifica questa opzione, vengono copiate tutte le impostazioni definite nel percorso di origine.
bundle-settings-export-to-file (bsetf) [opzioni] (percorso file XML) [nome impostazioni] [...]

Esporta i dati delle impostazioni (in formato XML) in un file. Il file XML viene quindi usato come input per la creazione e la modifica di impostazioni.

(percorso file XML) - File in cui vengono memorizzati i dati delle impostazioni in formato XML. Se il file non esiste, viene creato un nuovo file.

[nome impostazioni] [...] - Nomi delle impostazioni da esportare. Se non si specifica questa opzione, vengono esportate tutte le impostazioni.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -s, --source=[percorso pacchetto di origine o cartella dei pacchetti] - Percorso del pacchetto o della cartella dei pacchetti relativo a /Bundles da cui devono essere esportate le impostazioni. Se non si specifica questa opzione, le impostazioni vengono acquisite dalla zona.
  • -e, --effective - Se si specifica questa opzione, le impostazioni effettive vengono recuperate. In caso contrario verranno recuperate le impostazioni definite/ignorate nel percorso di origine.
bundle-settings-revert (bsrt) (percorso pacchetto di origine o cartella dei pacchetti) (nome impostazioni) [...]

Ripristina le impostazioni della cartella superiore.

(percorso pacchetto di origine o cartella dei pacchetti) - Percorso del pacchetto o della cartella dei pacchetti relativo a /Bundles, del quale devono essere ripristinate le impostazioni.

bundle-settings-set (bss) (percorso file XML) [percorso pacchetto di destinazione o cartella dei pacchetti] [...]

Specifica le impostazioni a vari livelli.

(percorso file XML) - File XML che contiene informazioni sulle impostazioni esportate. Utilizzare settings-export-to-file (setf) per esportare le informazioni sulle impostazioni in un file XML.

Accetta le seguenti opzioni:

[nome impostazioni] [...] - Nomi delle impostazioni da esportare. Se non si specifica questa opzione, vengono esportate tutte le impostazioni.

  • -f, --force - Forza tutti gli elementi secondari (sottocartelle e singoli pacchetti) a ereditare queste impostazioni.
  • (percorso file zml): file XML che contiene informazioni sulle impostazioni esportate. Utilizzare bundle-setting-export-to-file (bsetf) per esportare informazioni sulle impostazioni in un file XML.
  • (Percorso pacchetto o cartella pacchetto di destinazione): percorso del pacchetto o della cartella pacchetto relativo a /Bundle in cui in cui devono essere configurate le impostazioni. Se non si specifica questa opzione, le impostazioni vengono impostate al livello della zona di gestione.

Comandi per l'autorità di certificazione

Questi comandi vengono usati per gestire il ruolo dell'autorità di certificazione dei server ZENworks. I comandi per l'autorità di certificazione iniziano con certificate-authority- nel formato lungo e con le lettere ca nel formato breve.

(certificate-authority-export/cae) (percorso file) [opzioni]

Esporta le credenziali della coppia di chiavi dell'autorità di certificazione della zona in un file e facoltativamente disabilita il ruolo Autorità di certificazione del server locale.

Accetta la seguente opzione:

  • -d, --disable-CA-role - Rimuove il ruolo Autorità di certificazione dal server locale.
certificate-authority-import (certificate-authority-import/cai) (percorso file)

Importa le credenziali chiave-coppia dell'autorità di certificazione della zona da un file e abilita il ruolo Autorità di certificazione sul server locale.

certificate-authority-role-disable (scheda)

Disabilita il ruolo Autorità di certificazione sul server locale.

certificate-authority-role-enable (manutenzione)

Abilita il ruolo Autorità di certificazione sul server locale.

certificate-authority-server (certificate-authority-server/cas)

Consente di visualizzare il server con ruolo di autorità di certificazione.

Comandi di credenziali

Questi comandi vengono utilizzati per gestire le credenziali necessarie per alcuni task e azioni di ZENworks che richiedono l'autenticazione delle risorse. I comandi delle credenziali iniziano con credentials- nel formato lungo o con le lettere cr nel formato breve.

credentials-create (crc) (Nome credenziale) [cartella]) (--userName) [--userPassword] [--desc]

Crea le credenziali.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -u, [--userName=nome utente] - Nome dell'utente per accedere alla risorsa.
  • [--userPassword=Password] - Password utilizzata per accedere alla risorsa.
  • -d, --desc - Descrizione della credenziale.
credentials-delete (crd) (Percorsocredenziali)

Elimina le credenziali.

credentials-folder-create (crf) (nome cartella) [cartella superiore] [opzioni]

Crea una nuova cartella per le credenziali.

Accetta la seguente opzione:

  • --desc=[descrizione] - Descrizione della cartella.
credentials-list (crl) [cartella]

Elenca le credenziali.

credentials-move (crm) (nome credenziale) [percorso cartella destinazione]

Sposta una credenziale.

credentials-rename (crr) (Percorsocredenziali) (nuovoPercorsocredenziali)

Rinomina le credenziali.

credentials-update (cru) (-u| --userName=nome utente) [--userPassword=password] [-d | --desc=descrizione]

Crea le credenziali.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -u, --user - Nome utente per l'accesso alla risorsa.
  • --password - Password utilizzata per accedere alla risorsa.
  • -d, --desc - Descrizione della credenziale.

Comandi per i contenuti

I comandi per i contenuti zman consentono di eseguire facilmente il debug di problemi correlati ai contenuti senza dover eseguire interrogazioni complesse all'interno del database.

content-create-pending-entry (ccpe) (serverGUID/path)

Crea una voce in sospeso per il contenuto mancante nel database per un determinato GUID o percorso del server.

Accetta i seguenti argomenti:

(serverGUID/path): specifica il GUID o il percorso server in cui si desidera creare voci in sospeso.

Esempio: zman ccpe ce979ba8949c19fd4a2fe50aaad98470

Dove ce979ba8949c19fd4a2fe50aaad98470 è il GUID del server.

content-trigger-cleanup (ctc)

Attiva l'azione di pulizia dei contenuti mediante la quale i contenuti senza riferimento vengono rimossi dal database.

content-aco-names (can) (contentGUID) (-s| --scrollsize)

Recupera i nomi degli oggetti Contenuto assegnabile (ACO) per un determinato GUID di contenuto.

Gli oggetti Pacchetti, Policy e Aggiornamento del sistema sono denominati ACO.

Accetta i seguenti argomenti:

(contentGUID): specifica il GUID di contenuto.

(-s, --scrollsize): numero massimo dei risultati da visualizzare contemporaneamente.

content-names-for-aco (cnfa) (ACOPath) (-d | --display-alias) (-v | --version) (-s | --scrollsize)

Recupera i GUID di contenuto per un percorso ACO specificato.

Accetta i seguenti argomenti:

(ACOPath): specifica il percorso ACO di pacchetti, policy o aggiornamento del sistema.

(-d | --display-alias): specifica questo argomento per visualizzare l'alias dell'ACO.

(-v | --version): specifica un numero di versione non negativo dell'ACO. I valori validi sono la versione sandbox e quella effettiva dell'oggetto. Se non si specifica la versione, viene presa in considerazione la versione sandbox pubblicata o autonoma.

(-s, --scrollsize): numero massimo dei risultati da visualizzare contemporaneamente.

Esempio 1: per visualizzare il GUID di contenuto e il nome di una versione specificata dell'oggetto ACO, utilizzare:

zman cnfa /Bundles/bundle1 -v 1

Dove Bundle1 è il nome e 1 è il numero di versione del pacchetto.

Esempio 2: per visualizzare il GUID di contenuto e il nome di una versione sandbox dell'oggetto ACO, utilizzare:

zman cnfa /Bundles/bundle1 -v sandbox

Dove Bundle1 è il nome e sandbox è la versione del pacchetto.

Esempio 3: per visualizzare il GUID di contenuto e il nome di una versione sandbox pubblicata o autonoma dell'oggetto ACO, utilizzare:

zman cnfa /Policies/policy1

NOTA:se la versione non è specificata, viene visualizzata la versione più recente dell'oggetto.

Comandi per il database

Questi comandi vengono utilizzati per gestire il database PostgreSQL incorporato. I comandi per il database iniziano con database- nel formato lungo o con la lettera d nel formato breve.

NOTA:questi comandi non possono essere utilizzati per gestire un database PostgreSQL esterno.

database-get-credentials-audit (dgca) e database-get-credentials (dgc)

Recupera le credenziali utilizzate per connettersi al database di revisioni PostgreSQL incorporato e al database PostgreSQL incorporato.

database-get-credentials-antimalware (dgcam)

Recupera le credenziali utilizzate per eseguire la connessione al database antimalware PostgreSQL incorporato.

database-get-credentials-superuser (dgcs)

Recupera le credenziali dell'utente con privilegi avanzati utilizzate per eseguire la connessione al database PostgreSQL incorporato.

database-backup (db) (directory di backup)

Esegue il backup del database PostgreSQL incorporato o dei percorsi di rete in cui è stato eseguito il backup dei file del database.

(directory di backup) - Directory locale sul server del database o ubicazione di rete dove è stato eseguito il backup dei file del database. Verificare che la directory superiore esista già e abbia uno spazio su disco sufficiente. Tutti i file database esistenti nella directory vengono sovrascritti.

Comandi per la distribuzione

Questi comandi vengono usati per eseguire task di distribuzione. I comandi per la distribuzione iniziano con deployment- nel formato lungo e le lettere dp nel formato breve.

deployment-task-abort (dpta) (nome task distribuzione) [...]

Annulla il task di distribuzione.

deployment-task-create (dptc) (nome task distribuzione) (file credenziali utente) [indirizzo IP/nome DNS] [...] [opzioni]

Crea un task di distribuzione per distribuire ZENworks Agent ai dispositivi tramite l'indirizzo IP o il nome DNS.

(file credenziali utente) - Percorso del file che contiene le credenziali necessarie per il collegamento al dispositivo. Ciascuna riga deve contenere un nome utente e una password separati da uno spazio. Ad esempio la password dell'amministratore.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -f, --file=[file indirizzo IP][...] - Elenco separato da virgole dei percorsi di file che contengono gli indirizzi IP o i nomi DNS dei dispositivi su cui ZENworks Agent deve essere distribuito. Il file può contenere un elenco di indirizzi IP o di nomi DNS di dispositivi in formato CSV (separato da virgole) o un indirizzo IP o nome DNS su ciascuna riga.
  • -s, --schedule=[file XML pianificazione avvio] - File XML che contiene la pianificazione di avvio. Per i modelli dei file XML di pianificazione, fare riferimento ai file XML ubicati in /opt/microfocus/zenworks/share/zman/samples/schedules su un server Linux o Directory_installazione:\Micro Focus\Zenworks\share\zman\samples\ schedules su un server Windows. Se non si specificano il file della pianificazione o l'opzione --run-now, l'esecuzione del task non viene pianificata.
  • -r, --run-now - Pianifica l'esecuzione del task di distribuzione subito dopo la creazione.
  • -b, --reboot=[opzione riavvio] - Indica quando il dispositivo deve essere riavviato dopo la distribuzione dell'agente. I valori validi sono immediato e manuale.
  • -d, --desc=[descrizione] - Descrizione del task di distribuzione.
  • -p, --proxy=[proxy Windows] - Percorso di un dispositivo Windows relativo a /Devices. Per distribuire gli agenti di distribuzione ai dispositivi Microsoft Windows da un server primario Linux, è necessario un dispositivo gestito che esegua Microsoft Windows. Ignorare questa opzione se il task di distribuzione viene eseguito da un server primario Windows.
  • -t, --timeout=[Timeout] - Numero di secondi di attesa del server primario di una risposta dal proxy Windows.
  • -k, --key=[Chiave di registrazione] - Chiave di registrazione per la registrazione del dispositivo.
  • [-a| --authorizationkey = Chiave autorizzazione] per autorizzare la registrazione del dispositivo.
deployment-task-delete (dptd) (nome task distribuzione) [...]

Cancella il task di distribuzione.

deployment-task-list (dptl) [opzioni]

Elenca i task di distribuzione e lo stato.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -n, --namefilter=[stringa filtro] - Visualizza i risultati che corrispondono al nome specificato. I caratteri jolly * e ? possono essere usati solo se racchiusi tra virgolette.
  • -c, --count - Visualizza il totale dei risultati.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
deployment-task-run-now (dptrn) (nome task distribuzione) [...]

Pianifica l'esecuzione immediata del task di distribuzione. Le credenziali del task devono essere state salve nell'archivio dati.

Comandi per il rilevamento

Questi comandi permettono di visualizzare le informazioni sul rilevamento dei dispositivi. I comandi per il rilevamento iniziano con discovery- nel formato lungo e con la lettera d nel formato breve.

Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.

discovery-view-discovered-devices (dvdd) [opzioni]

Elenca i dispositivi rilevati.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -n, --nameFilter=[stringa filtro] - Visualizza i dispositivi che corrispondono al filtro specificato. Il carattere jolly * può essere usato solo se racchiuso tra virgolette.
  • -t, --typefilter=[filtro tipo] - Visualizza le opzioni che corrispondono al tipo specificato. I valori validi sono server, workstation, stampante, rete, thinclient, altro, sconosciuto e distribuibile. Se non si specifica questa opzione, vengono visualizzati tutti i tipi di dispositivi.
  • -o, --osfilter=[sistema operativo] - Visualizza i dispositivi su cui è installato il sistema operativo specificato. I valori validi sono altro, win9x, winnt, wince, win2k, win2k3, winxp, nw6, nw6_5, nwoes, suse, sles, nld, rh_es e rh_as. Se non si specifica questa opzione, vengono visualizzati tutti i dispositivi.
  • -m, --management-status=[stato gestione] - Visualizza i dispositivi che hanno lo stato specificato. I valori validi sono rilevato, inventariato, gestito e disattivato permanentemente. Se non si specifica questa opzione, vengono visualizzati tutti i tipi di dispositivi indipendentemente dallo stato.
  • --modefilter=[modalità rilevazione] - Visualizza i dispositivi rilevati tramite la modalità di rilevazione specificata. I valori validi sono IP, LDAP, csvimport, ZENworks-migration e ZAM-migration. Se non si specifica questa opzione, vengono visualizzati tutti i dispositivi.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
discovery-task-list (dtl) [opzioni]

Elenca i task di rilevamento e lo stato.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -n, --namefilter=[stringa filtro] - Visualizza i risultati che corrispondono al nome specificato. I caratteri jolly * e ? possono essere usati solo se racchiusi tra virgolette.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
discovery-task-run-now (dtrn) (nome task di rilevamento)

Esegue immediatamente il task di rilevamento.

discovery-import-preapproved-devices (dipd) (nome file di importazione)

Importa i dispositivi disponibili nel file e li aggiunge all'elenco dei dispositivi preapprovati.

Il file CSV deve includere colonne nel seguente ordine: Tipo di dispositivo, Numero di serie, Indirizzo MAC, Nome DNS, Nome prodotto, Produttore, Tag della risorsa, Giorni alla scadenza, Scadenza dispositivo.

Comandi di gruppi dinamici

Questi comandi vengono utilizzati per visualizzare i gruppi dinamici e i membri dei gruppi nonché per aggiornare un gruppo. I comandi dei gruppi dinamici iniziano con dynamic-group-credentials- nel formato lungo o con le lettere dg nel formato breve.

dynamic-group-list (dgl) (tipo dispositivo) [cartella] [-n|--namefilter=stringa filtro] [-s|--scrollsize=dimensioni scorrimento] [-r|--recursive] [-c|--count]

Elenca i gruppi dinamici

Accetta le seguenti opzioni:

  • (tipo dispositivo) - I valori corretti sono server e workstation.
  • [cartella] - Elenca il contenuto della cartella specificata. Se non si specifica questa opzione, viene visualizzato il contenuto della cartella radice.
  • [-n|--namefilter=filter string] - Visualizza i risultati che corrispondono al nome specificato. I caratteri jolly * e ? possono essere usati solo se racchiusi tra virgolette.
  • [-s|--scrollsize=scroll size] - Numero di risultati da visualizzare contemporaneamente.
  • [-r|--recursive] - Elenca i risultati in modo ricorrente, incluse le cartelle secondarie. Se non specificato, il contenuto delle sottocartelle non viene elencato.
  • [-c|--count] - Visualizza il totale dei risultati.
dynamic-group-members (dgm) (tipo di dispositivo) (nome gruppo dinamico) [percorso della cartella del gruppo dinamico] [-s|--scrollsize=dimensioni scorrimento]

Elenca i membri del gruppo dinamico specificato.

Accetta le seguenti opzioni:

  • (tipo dispositivo) - I valori corretti sono server e workstation.
  • (nome gruppo dinamico) - Nome del gruppo dinamico.
  • [percorso della cartella del gruppo dinamico] - Percorso del gruppo dinamico. È possibile specificare il percorso completo o relativo della cartella radice.
  • [-s|--scrollsize=scroll size] - Numero di risultati da visualizzare contemporaneamente.
dynamic-group-refresh (dgr) (tipo dispositivo) [(nome gruppo dinamico) (nome gruppo dinamico)... (nome gruppo dinamico)] [-f|--folder=nome della cartella che comprende il percorso della cartella del gruppo dinamico] [-a|--all]

Consente di ricalcolare l'appartenenza nel gruppo dinamico in base ai criteri stabiliti per il gruppo.

Accetta le seguenti opzioni:

  • (tipo dispositivo) - I valori corretti sono server e workstation.
  • (nome gruppo dinamico) - Nome del gruppo dinamico. È possibile elencare più gruppi.
  • [-f|--folder=nome della cartella che comprende il percorso della cartella del gruppo dinamico] - Nome della cartella del gruppo dinamico, che comprende il percorso completo.
  • [-a|--all] - Aggiorna tutti i gruppi dinamici esistenti.
dynamic-group-view-query (dgvq) (percorso della cartella del gruppo dinamico)

Elenca i filtri per il gruppo dinamico specificato.

(percorso della cartella del gruppo dinamico) - Percorso del gruppo dinamico. È possibile specificare il percorso completo o relativo della cartella radice.

Comandi di Gestione sicurezza endpoint

Questi comandi vengono utilizzati per importare ed esportare policy di sicurezza ed esportare una chiave di cifratura della policy di sicurezza della zona di gestione (KMK). Sono validi solo per ZENworks Endpoint Security Management.

Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali, con l'eccezione che i comandi esmpolicy-export-to-file e esmpolicy-import non possono essere eseguiti in modalità remota e pertanto non accettano l'opzione --host.

esmpolicy-export-to-file (epetf) (percorso policy) (percorso file policy XML)

Esporta informazioni su una policy di sicurezza in un file di policy XML cifrato. Il file di policy XML può essere utilizzato per importare la policy nella stessa zona di gestione o in un'altra.

NOTA: per importare una policy, è inoltre necessario fornire la chiave di cifratura della policy di sicurezza della zona (KMK) in modo che il file di policy XML cifrato possa essere decifrato. Utilizzare il comando esmpolicy-export-kmk-to-file per creare il file della chiave.

(percorso policy) - Il percorso (incluso il nome di file) dell'oggetto Policy relativo alla cartella radice Policy. Ad esempio, FWpolicy1 o ESMpolicies/DEpolicy4.

(percorso file policy XML) - Il percorso (incluso il nome di file) dove si desidera salvare il file di policy XML. Se si specifica solo un nome di file, il file viene salvato nella directory corrente. Ad esempio, firewallpolicy.xml o c:\firewallpolicy.xml.

Esempi:

zman epetf FWPolicy1 c:\FWpolicy1.xml

zman epetf ESMpolicies/DEpolicy4 DEpolicy4.xml

esmpolicy-export-kmk-to-file (epektf) (percorso file chiave di cifratura policy)

Esporta la chiave di cifratura della policy di sicurezza della zona di gestione (KMK) in un file. Il file della chiave è necessario per decifrare un file di policy XML (che è stato esportato da una policy della zona) durante l'importazione della policy con il comando esmpolicy-import.

(percorso file chiave di cifratura policy) - Il percorso (incluso il nome di file) dove si desidera salvare il file della chiave di cifratura della policy di sicurezza (KMK). Se si specifica solo un nome di file, il file viene salvato nella directory corrente. Utilizzare qualsiasi nome di file supportato per il file. L'estensione non è importante; è possibile utilizzarne una qualsiasi o nessuna. Ad esempio, KMK.txt, key.xml, KMK, e decryption.file sono tutti nomi di file validi.

Esempi:

zman epektf c:\key.txt

zman epektf EncryptionKey.xml

esmpolicy-import(epi) (nome policy) (percorso file chiave di cifratura policy) (percorso file policy XML) [cartella superiore]

Importa una policy di sicurezza da un file XML cifrato creato dal comando esmpolicy-export-to-file.

(nome policy) - Il nome da assegnare all'oggetto Policy.

(percorso file chiave di cifratura policy) - Il percorso completo (incluso il nome di file) del file della chiave di cifratura della policy di sicurezza (KMK) per la zona di gestione da cui è stata esportata la policy. Questo file è necessario per decifrare il file XML cifrato. Se il file della chiave è ubicato nella directory corrente, specificare solo il nome di file.

(percorso file policy XML) - Il percorso completo (incluso il nome di file) del file della policy XML cifrato. Se il file è ubicato nella directory corrente, specificare solo il nome di file.

[cartella superiore] - La cartella Policy in cui creare l'oggetto Policy. Se si desidera create l'oggetto nella cartella radice, ignorare questa opzione.

Esempi:

zman epi FWPolicy c:\key.txt c:\FWpolicy.xml

zman epi DEPolicy key.txt encryptionpolicy.xml esmpolicies/encryption

esmpolicy-purge-effective-policies (epep) [(percorso dispositivo)(percorso dispositivo)...(percorso dispositivo)] [-b|--begin-date=aaaa-MM-gg HH:mm:ss] [-e|end-date=aaaa=MM-gg Hh:mm:ss] [-u|--unregisteredDevices]

Elimina i record dei rapporti sulle policy effettive dal database ZENworks. Le seguenti opzioni possono essere utilizzate per destinare i record dei rapporti per dispositivi o periodi di tempo specifici.

[(percorso dispositivo) (percorso dispositivo)...(percorso dispositivo)]: per eliminare i record dei rapporti sulle policy effettive per dispositivi specifici, specificare il percorso completo per ciascun dispositivo. Ignorare questa opzione per eliminare i rapporti per tutti i dispositivi.

Questo comando accetta le seguenti opzioni:

[-b|--begin-date=aaaa-MM-gg HH:mm:ss]: per eliminare i record dei rapporti sulle policy effettive che iniziano con una data specifica, specificare la data di inizio. Tutti i record con una registrazione orario nella data di inizio o dopo di essa vengono eliminati. Utilizzare questa opzione con l'opzione end-date per designare un periodo di tempo specifico.

[-e|--end-date=aaaa-MM-gg HH:mm:ss]: per eliminare definitivamente i record dei rapporti sulle policy effettive entro una data specifica, specificare la data di fine. Tutti i record con una registrazione orario nella data di fine o prima di essa vengono eliminati. Utilizzare questa opzione con l'opzione begin-date per designare un periodo di tempo specifico.

[-u|--unregisteredDevices]: consente di eliminare definitivamente i record dei rapporti sulle policy effettive per i dispositivi che non sono più registrati nella zona ma che includono dati dei rapporti nel database ZENworks.

Esempi:

zman epep /Devices/Workstations/device1

zman epep /Devices/Workstations/device1 -b "2010-10-10 10:10:10" -e "2010-12-31 24:00:00"

zman epep -u

Comandi di Full Disk Encryption

Questi comandi sono validi solo per ZENworks Full Disk Encryption. Oltre ai parametri elencati di seguito, i comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali.

fdepolicy-purge-eri (fpe) [(percorso dispositivo)(percorso dispositivo)...(percorso dispositivo)] [-b|--begin-date=aaaa-MM-gg HH:mm:ss] [-e|end-date=aaaa=MM-gg HH:mm:ss] [-u|--unregisteredDevices]

Elimina definitivamente i record ERI (Emergency Recovery Information) dal database ZENworks. Le opzioni che seguono possono essere utilizzate per identificare la destinazione dei record per dispositivi o periodi di tempo specifici.

[(percorso dispositivo) (percorso dispositivo) ... (percorso dispositivo)]: per eliminare definitivamente i record ERI per dispositivi specifici, specificare il percorso completo per ciascun dispositivo. Ignorare questa opzione per eliminare definitivamente i record per tutti i dispositivi.

[-b|--begin-date=aaaa-MM-gg HH:mm:ss]: per eliminare definitivamente i record ERI che iniziano con una data specifica, specificare la data di inizio. Tutti i record con una registrazione orario nella data di inizio o dopo di essa vengono eliminati. Utilizzare questa opzione con l'opzione end-date per designare un periodo di tempo specifico.

[-e|--end-date=aaaa=MM-gg HH:mm:ss]: per eliminare definitivamente i record ERI entro una data specifica, specificare la data di fine. Tutti i record con una registrazione orario nella data di fine o prima di essa vengono eliminati. Utilizzare questa opzione con l'opzione begin-date per designare un periodo di tempo specifico.

[-u|--unregisteredDevices]: consente di eliminare definitivamente i record ERI per i dispositivi che non sono più registrati nella zona ma che contengono ancora record ERI nel database ZENworks.

Esempi:

zman fpe /Devices/Workstations/device1

zman fpe /Devices/Workstations/device1 -b "10-10-2010 10.10.10" -e "31-12-2010 24.00.00"

zman fpe -u

fdepolicy-export-to-file (fpetf) (percorso policy) (percorso file policy XML)

Esporta informazioni su una policy Full Disk Encryption in un file di policy XML cifrato. Il file di policy XML può essere utilizzato per importare la policy nella stessa zona di gestione o in un'altra.

NOTA: per importare una policy, è inoltre necessario fornire la chiave di cifratura della policy Full Disk Encryption della zona (KMK) in modo che il file di policy XML cifrato possa essere decifrato. Utilizzare il comando fdepolicy-export-kmk-to-file per creare il file chiave.

(percorso policy) - Il percorso (incluso il nome di file) dell'oggetto Policy relativo alla cartella radice Policy. Ad esempio, FDEpolicies/FDEpolicy4.

(percorso file policy XML) - Il percorso (incluso il nome di file) dove si desidera salvare il file di policy XML. Se si specifica solo un nome di file, il file viene salvato nella directory corrente. Ad esempio, FDEpolicy.xml.

Esempio:

zman fpetf FDEPolicy1 c:\FDEpolicy1.xml

fdepolicy-import (fpi) (nome policy) (percorso file chiave cifratura policy) (percorso file policy XML) [cartella superiore]

Importa una policy Full Disk Encryption da un file XML cifrato creato dal comando fdepolicy-export-to-file.

(nome policy) - Il nome da assegnare all'oggetto Policy.

(percorso file chiave cifratura policy) - Il percorso completo (incluso il nome di file) del file della chiave di cifratura della policy Full Disk Encryption per la zona di gestione (KMK) da cui è stata esportata la policy. Questo file è necessario per decifrare il file XML cifrato. Se il file della chiave è ubicato nella directory corrente, specificare solo il nome di file.

(percorso file policy XML) - Il percorso completo (incluso il nome di file) del file della policy XML cifrato. Se il file è ubicato nella directory corrente, specificare solo il nome di file.

[cartella superiore] - La cartella Policy in cui creare l'oggetto Policy. Se si desidera create l'oggetto nella cartella radice, ignorare questa opzione.

Esempio:

zman fpi FDEPolicy c:\key.txt c:\FDEpolicy.xml

fdepolicy-export-kmk-to-file (fpektf) (percorso file chiave cifratura policy)

Esporta la chiave di cifratura della policy Full Disk Encryption della zona di gestione (KMK) in un file. Il file chiave è necessario per decifrare un file di policy XML (che è stato esportato da una policy della zona) durante l'importazione della policy con il comando fdepolicy-import.

(percorso file chiave cifratura policy) - Il percorso (incluso il nome) dove si desidera salvare il file della chiave di cifratura della policy Full Disk Encryption (KMK). Se si specifica solo un nome di file, il file viene salvato nella directory corrente. Utilizzare qualsiasi nome di file supportato per il file. L'estensione non è importante; è possibile utilizzarne una qualsiasi o nessuna. Ad esempio, KMK.txt, key.xml, KMK, e decryption.file sono tutti nomi di file validi.

Esempi:

zman fpektf c:\key.txt

zman fpektf EncryptionKey.xml

Comandi per le funzioni

Questi comandi vengono utilizzati per abilitare funzioni specifiche in ZENworks. Oltre ai parametri elencati di seguito, i comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali.

feature-enable-platform-ipados (fepi)...[opzioni]

Questo comando abilita la piattaforma iPadOS nella zona. Al momento dell'abilitazione della piattaforma:

  • Tutti i dispositivi iPad con iOS 13 o versione successiva vengono spostati dal gruppo dinamico iOS al gruppo dinamico iPadOS. Tutte le assegnazioni esistenti applicate ai dispositivi spostati nell'ambito del gruppo dinamico iOS non saranno più applicabili. Sarà necessario creare nuovamente tali assegnazioni per il gruppo dinamico iPadOS.

  • I dispositivi iPadOS non faranno più parte delle regole di registrazione esistenti applicate in precedenza ai dispositivi iOS. Sarà necessario creare nuovamente tali regole di registrazione per i dispositivi iPadOS.

Comando Hotlist

Questo comando consente di visualizzare l'elenco dei dispositivi con errori o avvisi non riconosciuti. Il comando Hotlist inizia con hotlist- nel formato lungo e con la lettera hl nel formato breve.

Accetta inoltre le singole opzioni elencate con il comando.

hotlist-view (hlv) [opzioni]

Elenca i dispositivi con avvisi o errori non riconosciuti.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -c, --count - Visualizza solo il totale degli elementi hotlist.
  • -t, --type=[tipo errore] - Applica un filtro in base al tipo di errore degli elementi hotlist. I valori validi sono Non compatibile, Critico e Avviso.
  • -o, --operator=[operatore di confronto] - Se specificato, questo operatore viene utilizzato per i filtri basati sul totale errori. I valori validi sono >, >=, =, <, e <=. Racchiudere gli operatori tra doppie virgolette in modo che ">" e "<" non vengano considerati operatori di reindirizzamento del sistema.
  • -e, --errorcount=[totale errori] - Filtra in base al totale del tipo di errore specificato. Se non si specifica l'operatore di confronto, per default viene usato >=. Se il tipo di errore non è specificato, il totale sarà la somma degli errori di tipo non conforme, critico e avviso.
  • -s, --scrollsize=[dimensione scorrimento] - Numero di risultati visualizzato. È possibile riconoscere gli avvisi o gli errori mediante il comando messages-acknowledge. Quando gli avvisi o gli errori di un dispositivo vengono riconosciuti, i messaggi non sono più visualizzati nell'elenco.
  • Esempio: per visualizzare i dispositivi in hotlist con più di 5 errori critici:
  • zman hlv --type critical --operator ">" --error-count 5

Comandi Intel AMT

Questi comandi vengono utilizzati per eseguire operazioni di preprovisioning, provisioning e gestione su dispositivi Intel AMT. I comandi Intel AMT iniziano con iamt- nella forma lunga o con la lettera i nella forma breve.

Le versioni iAMT supportate in ZENworks sono 3, 4, 5 e 6.

iamt-root-certificate-hash (irch)

Stampa l'hash del certificato radice ZENworks.

iamt-create-mgmtcert (icmc) [opzioni]

Crea o importa il certificato di gestione o provisioning Intel AMT nel formato .DER su ogni server primario utilizzato come server di gestione o provisioning iAMT.

Accetta le seguenti opzioni se si sta importando un certificato esterno:

  • -p, --certpath - Specifica il percorso del certificato di gestione/provisioning Intel AMT firmato dalla CA esterna. Il certificato deve essere nel formato .DER.

Ad esempio, per importare un certificato esterno, eseguire il seguente comando:

zman icmc --certpath C:\Certificate.DER

iamt-create-csr (icc) (isCA) (tipo) [opzioni]

Crea la richiesta di certificato per il server di gestione/provisioning Intel AMT o il dispositivo AMT in un ambiente con CA esterna.

  • isCA - I valori validi sono True o False. Se il valore è True, la richiesta di certificato genera il certificato per la zona di gestione Intel AMT.
  • Type - I valori validi sono mgmt o device. La richiesta di certificato viene creata per la zona di gestione o per dispositivi specifici nella zona di gestione.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -c, --country=[nome paese] - Specificare il nome del paese.
  • -s, --state=[nome stato] - Specificare il nome dello stato.
  • -o, --organization=[nome organizzazione] - Specificare il nome dell'organizzazione.
  • -u, --orgunit=[unità organizzativa] - Specificare l'unità organizzativa.
  • -n, --commonname=[nome comune] - Specificare il nome comune del certificato.
  • -d, --destination-folder=[cartella di destinazione]: specificare il percorso della cartella di destinazione in cui si desidera copiare il file della richiesta di firma del certificato.
iamt-clear-mgmtcert (idmc)

Elimina il certificato di gestione/provisioning Intel AMT.

iamt-cacert-import (icai) [isclear] [opzioni]

Importa la CA esterna o la relativa CA subordinata sul server.

  • [isclear] - I valori validi sono True o False. Se il valore è True, la CA esterna importata o la relativa CA subordinata viene cancellata.

Accetta le seguenti opzioni se viene eseguita l'importazione di una CA esterna o della relativa CA subordinata:

  • -i, --inform- Specifica se il formato del certificato è PEM o DER.
  • -p, --cacertpath - Specifica il percorso del certificato.

Comando di imaging

Questo comando consente di eseguire operazioni di imaging. I comandi per l'imaging iniziano con imaging- nel formato lungo o con la lettera i nel formato breve.

imaging-apply-assigned-imaging-bundle (iaaib) (tipo dispositivo) (nome dispositivo)

Applica il pacchetto di preavvio più recente, assegnato direttamente al dispositivo selezionato. Se non sono disponibili assegnazioni dirette, con il comando viene applicato il primo pacchetto di preavvio appartenente alle assegnazioni ereditate del dispositivo selezionato. Il pacchetto viene applicato alla successiva verifica di preavvio del dispositivo.

Accetta le seguenti opzioni:

  • (Tipo di dispositivo) - I valori validi sono server e workstation.
  • (Nome dispositivo) - Nome dell'oggetto server o workstation.

Ad esempio, per applicare il pacchetto di imaging assegnato a un server denominato server1, eseguire il seguente comando:

zman iaaib server server1

Se l'oggetto Dispositivo è ubicato all'interno di una cartella, utilizzare il seguente comando:

iaaib (Tipo dispositivo) (Cartella/percorso del dispositivo)/(Nome dispositivo)

dove Cartella/percorso del dispositivo è il percorso relativo del dispositivo nella cartella della workstation o del server.

Se sono presenti più workstation in una directory e il loro nome si differenzia per un prefisso di caratteri alfanumerici (ad esempio dev091, dev092,...dev099), è possibile utilizzare il seguente comando da un server Linux per applicare simultaneamente a più dispositivi il pacchetto di imaging assegnato:

zman iaaib workstation folderx/dev{09{1,2,3,4,5,6,7,9}}

Il pacchetto viene applicato ai dispositivi dev091, dev092 e così via.

Comandi per l'inventario

Questi comandi consentono di avviare scansioni e di inviare il modulo di raccolta dati dell'inventario ai dispositivi gestiti. I comandi per l'inventario iniziano con inventory- nel formato lungo o con la lettera i nel formato breve.

inventory-collection-wizard-run-now (icwrn) (percorso oggetto Dispositivo) [...] [opzioni]

Invia il modulo di raccolta dei dati d'inventario a uno o più dispositivi.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella dispositivo] - Percorso della cartella dispositivo relativo a /Devices. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti dispositivo viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti dispositivo nella stessa cartella.
(inventory-scan-now|isn) (<percorso oggetto dispositivo> <percorso oggetto dispositivo>...<percorso oggetto dispositivo>) [opzioni]

Avvia una scansione dell'inventario su uno o più dispositivi.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella dispositivo] - Percorso della cartella dispositivo relativo a /Devices. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti dispositivo viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti dispositivo nella stessa cartella.
inventory-export-localproducts|ielp (pathname)

Esporta le impronte digitali dei prodotti e i prodotti locali definiti dall'amministratore. Solo gli amministratori che dispongono dei diritti CDLP possono esportare i prodotti locali.

Per esportare i dati di prodotto:

zman ielp {pathname}.

Esempio:

Per esportare tutti i prodotti locali definiti dall'amministratore da ZENworks Configuration Management in un file in ./output/lpexports.txt:

zman ielp ./output/lpexports.txt.

inventory-import-localproducts|iilp (pathname) [dokbmerge]

Importa le impronte digitali dei prodotti e i prodotti locali definiti dall'amministratore. Solo gli amministratori che dispongono dei diritti CDLP possono importare i prodotti locali.

  • dokbmerge - Per avviare l'unione KB dopo l'importazione dei prodotti locali.

Per importare i dati di prodotto:

zman iilp {nomepercorso} [-U (Amministratore)] [-P (password)].

Esempio:

per importare i prodotti locali definiti dall'amministratore in ZENworks Configuration Management da un file in ./output/lpimports.txt:

zman iilp ./output/lpimports.txt -U Amministratore -P novell.

Comandi per le licenze

Questi comandi permettono di attivare il server ZENworks o di visualizzare le informazioni sulle licenze. I comandi per le licenze iniziano con license- nel formato lungo o con la lettera l nel formato breve.

Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.

license-activate (la) (nome prodotto) (chiave licenza)

Attiva i prodotti ZENworks (Asset Inventory for Linux, ZENworks Configuration Management, ZENworks Asset Management, ZENworks Full Disk Encryption, ZENworks Endpoint Security Management) o ZENworks Suite.

license-deactivate (ld) (nome prodotto)

Disattiva i prodotti ZENworks. L'unico argomento obbligatorio è il nome prodotto.

license-info (li)

Visualizza le informazioni sulla licenza.

license-refresh (lr)

Forza il sistema per aggiornare lo stato della licenza memorizzata, che di policy viene aggiornato una volta al giorno. Utilizzare questo comando in qualsiasi momento per aggiornare la cache, ad esempio quando una licenza di valutazione sta per scadere e tale informazione non corrisponde al contenuto della cache.

license-show-active-components (lsac)

Elenca gli stati delle licenze correnti di tutti i componenti conosciuti di ZENworks Configuration Management e dei plug-in DataModel (due elenchi separati).

Comandi ubicazione

Questi comandi vengono utilizzati per visualizzare e gestire le ubicazioni. Un'ubicazione è costituita da uno o più ambienti di rete. Quando ZENworks Agent determina che l'ambiente corrente corrisponde a un ambiente di rete associato a un'ubicazione, applica le eventuali policy di sicurezza e le regole del server più vicino assegnate all'ubicazione.

I comandi per le ubicazioni iniziano con location- nel formato esteso o con la lettera l nel formato breve. Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.

location-assign-device-folder (ladf) (Cartella dispositivo o percorso oggetto Dispositivo) [<Oggetto Ubicazione> <Oggetto Ubicazione>...<Oggetto Ubicazione>] [-a|--allLocations]

Assegna un'ubicazione a una cartella dispositivo o a un oggetto Dispositivo particolare.

(Cartella dispositivo o percorso oggetto Dispositivo) - Completare il percorso della cartella dispositivo o dell'oggetto Dispositivo.

[Oggetto Ubicazione] [...] - Nome dell'oggetto Ubicazione.

-a, --allLocations - Specificare questo parametro per assegnare tutte le ubicazioni e gli ambienti di rete alla cartella dispositivo o all'oggetto Dispositivo.

location-audit-upload (lau) (nome ubicazione) (stato)

Configura l'upload dei dati di revisione per un'ubicazione specificata.

(nome ubicazione) - Nome dell'ubicazione.

(stato) - Selezionare lo stato:

  • 1 per consentire ai dispositivi nell'ubicazione associata di effettuare l'upload dei dati degli eventi di revisione in qualsiasi server satellite (ruolo Collection) o server primario.

  • 2 per impedire ai dispositivi nell'ubicazione associata di effettuare l'upload dei dati degli eventi di revisione in qualsiasi server satellite (ruolo Collection) o server primario.

location-create (lc) (nome ubicazione) [-d|--desc=<descrizione>] [nome ambiente di rete] [...]

Crea un'ubicazione e (facoltativamente) le assegna ambienti di rete.

(nome ubicazione) - Nome che si desidera assegnare alla nuova ubicazione.

[nome ambiente di rete] - Nome di un ambiente di rete esistente che si desidera assegnare all'ubicazione. È possibile aggiungere più ambienti di rete diversi. L'aggiunta di ambienti di rete durante la creazione di un'ubicazione è facoltativa. È possibile aggiungere ambienti di rete dopo la creazione utilizzando il comando location-nwenv-assign.

[nome ambiente di rete] - Nome di un ambiente di rete esistente che si desidera assegnare all'ubicazione. È possibile aggiungere più ambienti di rete diversi. L'aggiunta di ambienti di rete durante la creazione di un'ubicazione è facoltativa. È possibile aggiungere ambienti di rete dopo la creazione utilizzando il comando location-nwenv-assign.

Accetta le seguenti opzioni:

-d |--desc=descrizione: specificare una descrizione per l'ubicazione.

-t | -- downloadThrottle=Velocità limite download: specificare una velocità limite per il download.

u | -- uploadThrottle=Velocità limite upload: specificare una velocità limite per l'upload.

a | -- auditUpload=Dati di upload revisione: specificare 0 per abilitare o 1 per disabilitare i dati di upload della revisione.

-e | -- Protocollo di comunicazione preferito: in base al protocollo di comunicazione preferito, specificare IPv4 o IPv6.

Specificare IPv4 se si desidera che i dispositivi nell'ubicazione specificata tentino di comunicare con i server tramite gli URL IPv4 prima di tentare con gli URL IPv6.

Specificare IPv6 se si desidera che i dispositivi nell'ubicazione specificata tentino di comunicare con i server tramite gli URL IPv6 prima di tentare con gli URL IPv4.

C | -- cifsServer=Server CIFS: specificare un server CIFS che consenta di fornire l'accesso condiviso.

-i | --proxyAddress=Indirizzo proxy HTTP IPv4: specificare un indirizzo proxy IPv4.

-p | --proxyPort= Porta proxy HTTP IPv4: specificare il numero di porta di ascolto del server proxy.

-r | --proxyCidr=CIDR proxy HTTP IPv4: specificare l'intervallo dell'indirizzo IPv4 utilizzando la notazione CIDR.

-x | --ipv6ProxyAddress=Indirizzo proxy HTTP IPv6: specificare un indirizzo proxy IPv6

-y –ipv6ProxyPort=Porta proxy HTTP IPv6: specificare il numero di porta di ascolto del server proxy.

-z | -- ipv6ProxyCidr=CIDR proxy HTTP IPv6: specificare l'intervallo dell'indirizzo IPv6 utilizzando la notazione CIDR.

location-delete (ldel) (nome ubicazione) [...]

Cancella le ubicazioni.

(nome ubicazione) - Nome dell'ubicazione che si desidera cancellare. È possibile specificare uno o più nomi di ubicazioni.

location-delete-all-network-assignments (ldana) (nome ubicazione)

Rimuove tutti gli ambienti di rete da un'ubicazione.

(nome ubicazione) - Nome dell'ubicazione da cui si desidera rimuovere tutti gli ambienti di rete assegnati.

location-delete-network-assignments (ldna) (nome ubicazione) [nome ambiente di rete] [...]

Rimuove ambienti di rete specifici da un'ubicazione.

(nome ubicazione) - Nome dell'ubicazione da cui si desidera rimuovere gli ambienti di rete.

[nome ambiente di rete] - Nome dell'ambiente di rete che si desidera rimuovere. È possibile rimuovere più ambienti di rete diversi.

location-list (ll) [opzioni]

Elenca le ubicazioni.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -c, --count - Visualizza il totale dei risultati.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
location-list-network-assignments (llna) (nome ubicazione)

Elenca gli ambienti di rete assegnati a un'ubicazione.

(nome ubicazione) - Nome dell'ubicazione di cui si desidera visualizzare gli ambienti di rete.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -c, --count - Visualizza il totale dei risultati.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
location-list-relationships (llrel) (nome ubicazione) [-c count]

Elenca gli oggetti ZENworks, quali policy e pacchetti, associati all'ubicazione specificata.

(nome ubicazione) - Nome dell'ubicazione di cui si desidera visualizzare gli oggetti ZENworks.

Accetta la seguente opzione:

  • -c, --count - Visualizza il totale dei risultati.
location-network-assign (lna) (nome ubicazione) (nome ambiente di rete) [...]

Aggiunge ambienti di rete a un'ubicazione.

(nome ubicazione) - Nome dell'ubicazione a cui si desidera assegnare gli ambienti di rete.

[nome ambiente di rete] - Nome di un ambiente di rete esistente che si desidera aggiungere all'ubicazione. È possibile aggiungere più ambienti di rete diversi.

location-rename (lrn) (nome precedente) (nome nuovo)

Rinomina un'ubicazione.

(nome precedente) - Nome dell'ubicazione che si desidera rinominare.

(nome nuovo) - Nuovo nome dell'ubicazione.

location-response-recompute|lrr [<Percorso cartella dispositivo o oggetto Dispositivo> <Percorso cartella dispositivo o oggetto Dispositivo>...<Percorso cartella dispositivo o oggetto Dispositivo>] [-f|--forceRecompute]

Richiede al server di ricalcolare la risposta di configurazione dell'ubicazione in modo che i dispositivi richiedenti possano ottenere le ultime modifiche.

[Cartella dispositivo o percorso oggetto dispositivo][...]: specificare il percorso di una cartella dispositivo o di un oggetto dispositivo.

-f, --forceRecompute: forza il ricalcolo di tutte le risposte di configurazione delle ubicazioni.

location-throttle (lt) (nome ubicazione) (velocità limite)

Imposta la velocità limite della larghezza di banda da utilizzare per distribuire contenuto ai dispositivi identificati con l'ubicazione specificata. Per massimizzare le prestazioni dei server ZENworks e del sistema di rete, è possibile fare in modo che gli ambienti che richiedono una larghezza di banda elevata utilizzino un gruppo di velocità limite e quelli che richiedono una larghezza di banda bassa ne utilizzino un altro. È possibile ignorare la velocità limite per un pacchetto per consentire una distribuzione più rapida del contenuto delle patch e dei pacchetti con priorità più alta.

(nome ubicazione) - Nome dell'ubicazione per la quale si desidera definire la velocità limite della larghezza di banda.

(velocità limite) - Velocità massima della larghezza di banda in kilobit al secondo (kbps).

location-unknown-throttle (lut) (velocità limite)

Imposta la velocità limite della larghezza di banda da utilizzare per distribuire contenuto ai dispositivi identificati con l'ubicazione sconosciuta.

(velocità limite) - Velocità massima della larghezza di banda in kilobit al secondo (kbps).

location preferred protocol communication | lppc <nome ubicazione> [opzioni]

Modifica un'ubicazione esistente.

<nome ubicazione>: specificare un nome per l'ubicazione.

Accetta le seguenti opzioni:

IPv4: specificare IPv4 se si desidera che i dispositivi nell'ubicazione specificata tentino di comunicare con i server tramite gli URL IPv4 prima di tentare con gli URL IPv6.

IPv6: specificare IPv6 se si desidera che i dispositivi nell'ubicazione specificata tentino di comunicare con i server tramite gli URL IPv6 prima di tentare con gli URL IPv4.

Comandi per i messaggi

Questi comandi vengono usati per visualizzare e gestire i messaggi. I comandi per i messaggi iniziano con message- nel formato lungo e con la lettera m nel formato breve.

Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.

(messages-acknowledge|ma) [percorso oggetto] [opzioni]

Riconosce i messaggi associati con un dispositivo gestito, un pacchetto o una policy di ZENworks.

[percorso oggetto] - Percorso completo dell'oggetto associato a messaggi. L'oggetto può essere un server, una workstation, un pacchetto o una policy.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -b, --begin-date=[data registrazione messaggio] - I messaggi registrati alla o dopo la data specificata vengono riconosciuti. Il formato della data è AAAA-MM-GG.
  • -e, --end-date=[data registrazione messaggio] - I messaggi registrati alla o prima della data specificata vengono riconosciuti. Il formato della data è AAAA-MM-GG.
  • -a, --all - Riconosce tutti i messaggi registrati per l'oggetto. Se non si specifica un oggetto, vengono riconosciuti tutti i messaggi registrati.
  • -l, --logID=[id log][...] - Elenco separato da virgole degli ID dei log dei messaggi da riconoscere. Per ottenere l'ID dei log, utilizzare il comando messages-view.
  • -L, --logID-file=[percorso file] - Percorso del file che contiene gli ID dei log dei messaggi. Ciascuna riga del file deve contenere un ID del log dei messaggi. Utilizzare questa opzione anziché --log-ID per immettere gli ID dei log.
(messages-delete|md) [percorso oggetto] [opzioni]

Cancella tutti i messaggi associati al dispositivo gestito di ZENworks.

[percorso oggetto] - Percorso completo dell'oggetto associato a messaggi. L'oggetto può essere un server, una workstation, un pacchetto o una policy.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -b, --begin-date=[data registrazione messaggio] - I messaggi registrati nel log alla o dopo la data specificata verranno cancellati. Il formato della data è AAAA-MM-GG.
  • -e, --end-date=[data registrazione messaggio] - I messaggi registrati nel log alla o prima della data specificata verranno cancellati. Il formato della data è AAAA-MM-GG.
  • -l, --logID=[ID log][...] - Elenco separato da virgole degli ID dei log dei messaggi da cancellare. Per ottenere l'ID dei log, utilizzare il comando messages-view.
  • -L, --logID-file=[percorso file] - Percorso del file contenente gli ID dei log dei messaggi. Ciascuna riga del file deve contenere un ID del log dei messaggi. Utilizzare questa opzione anziché --log-ID per immettere gli ID dei log.
messages-view (mv) [opzioni] [percorso oggetto]

Elenca i messaggi associati a un dispositivo gestito, un pacchetto o una policy di ZENworks.

  • -S, --severity=[gravità [ ...] - Applica un filtro in base alla gravità del messaggio. I valori validi sono critico, avviso e info.
  • -t, --type=[tipo di messaggio] - Applica un filtro in base all'origine del messaggio. I valori validi sono server e client. L'applicazione del filtro al server consente di elencare i messaggi generati dal server ZENworks mentre l'applicazione del filtro al client consente di elencare i messaggi generati da ZENworks Agent sul dispositivo.
  • -D, --date-condition=[condizione data] - Applica un filtro ai messaggi in base a un intervallo di date. I valori validi sono prima, dal e tra. Usare le opzioni --begin-date e --end-date per specificare le date. Se si utilizza la condizione data senza selezionare una data, la data attuale è quella di default.
  • -b, --begin-date=[data registrazione messaggio] - Data in cui il messaggio è stato registrato nel log. Il formato della data è AAAA-MM-GG. Questa opzione deve essere usata insieme all'opzione della condizione della data. Se non si specifica alcuna condizione data, vengono visualizzati i messaggi registrati prima di questa data.
  • -e, --end-date=[data registrazione messaggio] - Data in cui è stato registrato il messaggio. Il formato della data è AAAA-MM-GG. Specificare questa opzione se tra è stato impostato come valore per l'opzione della condizione data.
  • -a, --acknowledged - Applica un filtro in base ai messaggi riconosciuti.
  • -n, --not-acknowledged - Applica un filtro in base ai messaggi non riconosciuti.
  • -m, --messagefilter=[messaggio localizzato] - Applica un filtro in base al messaggio localizzato.
  • -c, --count - Visualizza solo il numero di messaggi.
  • -o, --sort-order=[criterio ordinamento] - Ordina i messaggi per data, gravità e riconoscimento.
  • -A, --asc - Specifica la direzione dell'elenco ordinato. L'ordine decrescente è l'impostazione di default.
  • -d, --detailed - Restituisce ulteriori informazioni sui messaggi.
  • -s, --scrollsize=[dimensione scorrimento] - Numero di risultati da visualizzare contemporaneamente.

Comandi per gli ambienti di rete

Questi comandi vengono utilizzati per visualizzare e gestire gli ambienti di rete. Gli ambienti di rete sono costituiti da servizi (gateway, server DNS, server DHCP e così via) che identificano l'ambiente.

Gli ambienti di rete costituiscono gli elementi di base delle ubicazioni. Quando ZENworks Agent determina che il proprio ambiente corrente corrisponde a un ambiente di rete assegnato a un'ubicazione, applica le eventuali policy di sicurezza e le regole del server più vicino assegnate all'ubicazione.

I comandi per gli ambienti di rete iniziano con network-environment- nel formato lungo o con le lettere ne nel formato breve. Tutti i seguenti comandi accettano i flag elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.

network-environment-audit-upload (neau) (nome ambiente di rete) (stato)

Configura l'impostazione di upload dei dati di revisione per un ambiente di rete specificato.

(nome ambiente di rete) - Nome dell'ambiente di rete.

(stato) - Selezionare lo stato:

  • 0 per ripristinare le impostazioni di upload dei dati di revisione configurate per l'ubicazione associata al dispositivo.

  • 1 per consentire ai dispositivi nell'ambiente di rete associato di effettuare l'upload dei dati degli eventi di revisione in qualsiasi server satellite (ruolo Collection) o server primario.

  • 2 per impedire ai dispositivi nell'ambiente di rete associato di effettuare l'upload dei dati degli eventi di revisione in qualsiasi server satellite (ruolo Collection) o server primario.

network-environment-create (nec) (nome ambiente di rete) [-d|--desc=<descrizione>] [file XML ambiente di rete]

Crea un ambiente di rete dalle informazioni contenute nel file XML specificato.

(nome ambiente di rete) - Nome che si desidera assegnare al nuovo ambiente di rete.

-d, --desc=<descrizione> - Descrizione dell'ambiente di rete.

[file XML ambiente di rete] - Percorso del file XML in cui sono contenute le informazioni necessarie per creare l'ambiente di rete. Se ancora non si dispone di un file XML, utilizzare il comando network-environment-export-to-file per esportare le informazioni di un ambiente di rete esistente. È quindi possibile utilizzare il file XML così ottenuto come modello per creare nuovi file di ambienti di rete.

network-environment-delete (ned) (nome ambiente di rete) [...]

Cancella un ambiente di rete.

(nome ambiente di rete) - Nome dell'ambiente di rete che si desidera cancellare. È possibile specificare uno o più nomi.

network-environment-export-to-file (neetf) (nome ambiente di rete) (percorso file XML)

Esporta le informazioni di un ambiente di rete in un file in formato XML.

Il comando network-environment-create richiede che le informazioni relative all'ambiente di rete vengano inserite tramite un file in formato XML. È possibile utilizzare tale file come modello, modificandolo in base alle proprie necessità in modo che includa le informazioni che si desidera utilizzare durante la creazione di un nuovo ambiente di rete.

(nome ambiente di rete) - Nome dell'ambiente di rete di cui si desidera esportare le informazioni nel file.

(percorso file XML) - Percorso e nome del file di esportazione.

network-environment-list (nel) [opzioni]

Elenca gli ambienti di rete.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -c, --count - Visualizza il totale dei risultati.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
network-environment-list-relationships (nelr) (nome ambiente di rete) [-cr count]

Elenca gli oggetti ZENworks, quali policy e pacchetti, associati all'ambiente di rete specificato.

(nome ambiente di rete) - Nome dell'ambiente di rete di cui si desidera visualizzare gli oggetti ZENworks.

Accetta la seguente opzione:

  • -c, --count - Visualizza il totale dei risultati.
network-environment-rename (ner) (nome precedente) (nome nuovo)

Rinomina un ambiente di rete.

(nome precedente) - Nome dell'ambiente di rete che si desidera rinominare.

(nome nuovo) - Nuovo nome dell'ambiente di rete.

network-environment-throttle (net) (nome ambiente di rete) (velocità limite)

Imposta la velocità limite della larghezza di banda per distribuire contenuto ai dispositivi presenti in un ambiente di rete specifico. Per massimizzare le prestazioni dei server ZENworks e del sistema di rete, è possibile fare in modo che gli ambienti che richiedono una larghezza di banda elevata utilizzino un gruppo di velocità limite e quelli che richiedono una larghezza di banda bassa ne utilizzino un altro. È possibile ignorare la velocità limite per un pacchetto per consentire una distribuzione più rapida del contenuto delle patch e dei pacchetti con priorità più alta.

(nome ambiente di rete) - Nome dell'ambiente di rete per il quale si desidera definire la velocità limite della larghezza di banda.

(velocità limite) - Velocità massima della larghezza di banda in kilobit al secondo (kbps).

(network-preferred-protocol-communication | neppc) (nome ambiente di rete) [opzioni]

Crea un ambiente di rete

<nome ambiente di rete>: specificare un nome per l'ambiente di rete.

Accetta le seguenti opzioni:

IPv4: specificare IPv4 se si desidera che i dispositivi nell'ambiente di rete specificato tentino di comunicare con i server tramite gli URL IPv4 prima di tentare con gli URL IPv6.

IPv6: specificare IPv6 se si desidera che i dispositivi nell'ambiente di rete specificato tentino di comunicare con i server tramite gli URL IPv6 prima di tentare con gli URL IPv4.

Comando per la registrazione in Micro Focus Customer Center

Questo comando viene utilizzato per registrare il server primario in Micro Focus Customer Center.

Il comando per la registrazione in Micro Focus Customer Center inizia con ncc-register nel formato esteso o con nccreg nel formato breve. Questo comando accetta i flag elencati nella sezione Opzioni globali. Accetta inoltre le singole opzioni elencate con il comando.

(ncc-register|nccreg) (abc@xyz.com) (chiave-registrazione) [Percorso server primario] [-i|--nccConfigXML=ncc-config.xml] [-r|--reRegister]

Registra il server primario in Micro Focus Customer Center.

(abc@xyz.com) - Indirizzo e-mail per registrare il server primario nel server Micro Focus Customer Center.

(chiave-registrazione) - Chiave di registrazione per registrare il server primario nel server Micro Focus Customer Center.

[Percorso server primario] - Percorso del server primario da registrare nel server Micro Focus Customer Center.

-i, --nccConfigXML= ncc-config.xml - File XML in cui sono contenute le informazioni di registrazione, ad esempio il prodotto, la versione, l'architettura e la release.

-r, --reRegister - Ripete la registrazione del server primario nel server Micro Focus Customer Center.

Esempi:

Per registrare il server primario locale nel server Micro Focus Customer Center, eseguire il seguente comando:

zman nccreg e-mail chiave- reg

Per registrare un server specifico nel server Micro Focus Customer Center, eseguire il seguente comando:

zman nccreg e-mail chiave-reg percorso_server

Per registrare di nuovo il server primario locale nel server Micro Focus Customer Center, eseguire il seguente comando:

zman nccreg e-mail chiave-reg -r

Per registrare di nuovo un server specifico nel server Micro Focus Customer Center, eseguire il seguente comando:

zman nccreg e-mail chiave-reg percorso_server -r

Comandi per i dispositivi mobili

Questi comandi vengono utilizzati per gestire i dispositivi mobili. I comandi per i dispositivi mobili iniziano con mobile- nel formato lungo o con la lettera m nel formato breve.

mobile-copy-relationships (mcr) (percorso dispositivo mobile) (percorso oggetto mobile) [...] [options]

Copia le relazioni da un dispositivo mobile di origine a dispositivi mobili di destinazione. Le relazioni dei dispositivi mobili includono assegnazioni di pacchetti e di policy e appartenenze a gruppi.

Accetta le seguenti opzioni:

-r, --relationship-type: tipi di relazioni da copiare. I valori validi includono bundles, policies e groups. Con l'opzione bundles tutte le assegnazioni di pacchetti associati del dispositivo mobile di origine vengono copiate nei dispositivi mobili di destinazione. Con l'opzione policies tutte le assegnazioni di policy associate del dispositivo di origine vengono copiate nei dispositivi di destinazione. Con l'opzione groups i dispositivi di destinazione vengono aggiunti come membri dei gruppi a cui appartiene il dispositivo di origine.

-a, --assignment-options: opzioni di assegnazione. I valori validi includono assign-to-group-members, assign-to-folder-members e assign-to-folder-members-recursively. Con l'opzione assign-to-group-members le assegnazioni vengono copiate dall'origine ai membri dei gruppi di destinazione. Con l'opzione assign-to-folder-members le assegnazioni vengono copiate dall'origine ai dispositivi all'interno della cartella di destinazione. Con l'opzione assign-to-folder-members-recursively le assegnazioni vengono copiate dall'origine ai dispositivi all'interno delle cartelle di destinazione e delle relative sottocartelle. Se non è specificato alcun valore, le assegnazioni vengono effettuate direttamente ai gruppi o alle cartelle di destinazione.

-c, --conflict-resolution: opzioni di risoluzione dei conflitti per le assegnazioni esistenti. I valori validi includono delete-existing-assignments e replace-existing-assignments. Con l'opzione delete-existing-assignments vengono cancellate tutte le assegnazioni esistenti dei dispositivi di destinazione. Con l'opzione replace-existing-assignments le assegnazioni esistenti dei dispositivi di destinazione vengono sostituite con le assegnazioni selezionate. Se non è specificato alcun valore, vengono mantenute le assegnazioni esistenti sui dispositivi di destinazione.

-g, --group-membership: opzioni di appartenenze a gruppi per il tipo di oggetto di destinazione Gruppi e Cartelle. I valori validi includono add-folder-members-recursively e delete-existing-group-membership. Con l'opzione add-folder-members-recursively i dispositivi all'interno delle cartelle di destinazione e delle relative sottocartelle vengono aggiunti come membri dei gruppi a cui appartiene il dispositivo di origine. Con l'opzione delete-existing-group-membership vengono cancellate le appartenenze ai gruppi esistenti dei dispositivi di destinazione. Se le destinazioni includono gruppi, tutti i membri dei gruppi vengono aggiunti al gruppo selezionato. Se le destinazioni includono cartelle, per default tutti i dispositivi al loro interno vengono aggiunti non ricorsivamente al gruppo selezionato.

-p, --export-path: percorso completo del file in cui dovranno essere esportati in formato CSV i risultati dell'operazione Copia relazioni. È possibile specificare un percorso di file oltre a un nome di file con estensione .csv. Se il percorso non è specificato, il file CSV verrà esportato nel percorso di default (Linux: /var/opt/microfocus/zenworks/tmp; Windows: %zenworks_home%\work\tmp).

-f, --continue-on-failure: questa opzione non è obbligatoria. Se l'opzione è specificata, l'operazione Copia relazioni proseguirà anche in caso di errore. Se l'opzione non è specificata, l'operazione Copia relazioni verrà terminata in caso di errore.

Ad esempio:

Per copiare tutte le relazioni del dispositivo mobile di origine in più tipi di dispositivi mobili:

zman mobile-copy-relationships mobilefolder/sourcemobile --relationship-type=bundles,policies,groups mobilefolder/mobile mobilefolder/mobilefolder1 mobilefolder/mobilegroup

Per copiare ricorsivamente le assegnazioni di policy di un dispositivo mobile di origine in dispositivi mobili all'interno di cartelle di dispositivi mobili di destinazione:

zman mcr mobilefolder/sourcemobile --relationship-type=policies mobilefolder1 mobilefolder2 -assignment-options=assign-to-folder-members-recursively

Per sostituire le assegnazioni pacchetti in conflitto dei dispositivi mobili di destinazione durante la copia delle assegnazioni da un dispositivo mobile di origine:

zman mcr mobilefolder/sourcemobile -r=bundles mobilefolder/mobile1 -conflict-resolution=replace-existing-assignments

Per aggiungere dispositivi mobili di gruppi di dispositivi mobili di destinazione ai gruppi del dispositivo mobile di origine:

zman mcr mobilefolder/sourcemobile -r=groups mobilegroup

Per aggiungere dispositivi mobili di gruppi di dispositivi mobili di destinazione ai gruppi del dispositivo mobile di origine, se sono specificate le opzioni Continua in caso di errore ed Esporta come CSV (nella cartella C:\temp\):

zman mcr mobilefolder/sourcemobile -r=groups mobilegroup -f -p=C:\temp\

mobile-folder-create (mfc) (percorso oggetto mobile) [...] [opzioni]

Crea una nuova cartella per i dispositivi mobili.

Accetta la seguente opzione:

  • --desc=[descrizione] - Descrizione della cartella.
mobile-group-create (mgc) (nome gruppo) [cartella superiore] [opzioni]

Crea un gruppo di dispositivi mobili e vi aggiunge i membri.

Accetta le seguenti opzioni:

  • --desc=[descrizione] - Descrizione del gruppo.
  • -m, --members=[percorso dispositivo mobile][...] - Percorso dei dispositivi mobili relativo a /Devices/Mobile Devices.
  • -f, --folder=[cartella dispositivo mobile] - Percorso della cartella di un dispositivo mobile relativo a /Devices/Mobile Devices. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti Dispositivi mobili viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti Dispositivi mobili nella stessa cartella.
mobile-move (mmv) (percorso oggetto mobile) [percorso cartella di destinazione]

Sposta un oggetto Dispositivo mobile in una cartella diversa.

mobile-rename (mr) (percorso oggetto mobile) (nuovo nome)

Rinomina un oggetto Dispositivo mobile.

mobile-delete (mdl) (percorso oggetto mobile) [...] [opzioni]

Cancella uno o più oggetti Dispositivi mobili.

(percorso oggetto mobile) [...] - Percorso degli oggetti Dispositivi mobili (dispositivo mobile, cartella dispositivo mobile o gruppo dispositivi mobili) relativo a /Devices/Mobile Devices. Il carattere jolly * può essere usato per i nomi degli oggetti solo se è racchiuso tra virgolette. Utilizzare i caratteri jolly con molta cautela durante la cancellazione degli oggetti.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -r, --recursive - Cancella ricorsivamente gli oggetti all'interno di una cartella.
  • -f, --folder=[cartella dispositivo mobile] - Percorso della cartella di un dispositivo mobile relativo a /Devices/Mobile Devices. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti Dispositivi mobili viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti Dispositivi mobili nella stessa cartella.
mobile-group-add (mga) (percorso gruppo dispositivi mobili) (percorso dispositivo mobile) [...] [opzioni]

Aggiunge dispositivi mobili a un gruppo di dispositivi mobili.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella dispositivo mobile] - Percorso della cartella di un dispositivo mobile relativo a /Devices/Mobile Devices. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti Dispositivi mobili viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti Dispositivi mobili nella stessa cartella.
mobile-list (ml) [cartella] [opzioni]

Elenca gli oggetti Dispositivi mobili.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -r, --recursive - Elenca i risultati comprese le sottocartelle ricorsivamente. Se l'opzione non viene specificata, il contenuto delle sottocartelle non viene elencato.
  • -n, --namefilter=[stringa filtro] - Visualizza i risultati che corrispondono al nome specificato. I caratteri jolly * e ? possono essere usati solo se racchiusi tra virgolette.
  • -t, --typefilter=[filtro tipo][...] - Visualizza i risultati che corrispondono all'elenco separato da virgole dei tipi di oggetto specificati. I valori validi sono dispositivo, gruppo e cartella.
  • -c, --count - Visualizza il totale dei risultati.
  • -s, --scrollsize=[dimensione scorrimento] - Numero di risultati visualizzato.
  • -f, --flagfilter=[filtro flag][...] - Visualizza i risultati che corrispondono all'elenco separato da virgole di flag specificati. I valori validi sono retired, notretired, test e non-test.
mobile-group-members (mgm) (percorso gruppo dispositivi mobili) [opzioni]

Elenca i membri di un gruppo di dispositivi mobili o un gruppo dinamico di dispositivi mobili.

Accetta la seguente opzione:

  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
mobile-group-remove (mgr) (percorso gruppo dispositivi mobili) (percorso dispositivo mobile) [...] [opzioni]

Rimuove dispositivi mobili da un gruppo di dispositivi mobili.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella dispositivo mobile] - Percorso della cartella di un dispositivo mobile relativo a /Devices/Mobile Devices. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti Dispositivi mobili viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti Dispositivi mobili nella stessa cartella.
mobile-list-groups (mlg) (percorso dispositivo mobile) [opzioni]

Elenca i gruppi di cui il dispositivo mobile specificato è membro.

Accetta la seguente opzione:

  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
mobile-add-policy (map) (percorso oggetto mobile) (policy o gruppo di policy) [...] [opzioni]

Assegna policy a un oggetto Dispositivo mobile.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -c, --conflicts=[ordine risoluzione conflitti policy] - Specifica come vengono risolti i conflitti delle policy. I valori validi sono userlast o 1, devicelast o 2, deviceonly o 3, useronly o 4. Per userlast vengono applicate innanzitutto le policy associate al dispositivo e quindi le policy associate all'utente. Per devicelast, vengono applicate innanzitutto le policy associate all'utente e quindi le policy associate al dispositivo. Per deviceonly le policy associate all'utente vengono ignorate. Per useronly le policy associate al dispositivo vengono ignorate. Se questa opzione non è specificata, userlast è il valore di default.
  • -e, --enforce-now - Applica immediatamente le policy su tutti i dispositivi assegnati.
  • -f, --folder=[cartella policy] - Percorso di una cartella policy relativo a /Policies. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti policy viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti policy nella stessa cartella.
mobile-remove-policy (mrp) (percorso oggetto mobile) (policy o gruppo di policy) [...] [opzioni]

Rimuove policy assegnate a un oggetto Dispositivo mobile.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella policy] - Percorso di una cartella policy relativo a /Policies. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti policy viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti policy nella stessa cartella.
mobile-list-policies (mlp) (percorso oggetto mobile) [opzioni]

Elenca le policy assegnate a un oggetto Dispositivo mobile.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -a, --all - Elenca sia le policy effettive che non effettive.
  • -e, --effective - Elenca solo le policy effettive.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
mobile-reorder-policies (mrop) (percorso oggetto mobile) (posizione corrente) (nuova posizione)

Modifica l'ordine delle policy assegnate a un dispositivo mobile. Utilizzare il comando mobile-list-policies per ottenere l'ordine delle policy assegnate.

mobile-view-all-policies-status (mvaps) (percorso dispositivo mobile) [opzioni]

Visualizza lo stato di distribuzione avanzato delle policy assegnate a un dispositivo mobile.

Accetta le seguenti opzioni:

  • --statusfilter=[tipo stato][...] - Applica un filtro in base Allo stato dell'evento applicazione policy. I valori validi Sono “S”, “F” e “P” (Eseguito, Errore e In sospeso). È possibile specificare anche un elenco separato da virgole dei tipi di stato.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
mobile-set-as-test (msat) (percorso oggetto mobile)

Imposta un dispositivo mobile come dispositivo di prova.

Esempio:

Per impostare mobiledevice1 come dispositivo di prova:

zman msat mobiledevice1

mobile-set-as-nontest (msan) (percorso oggetto mobile)

Imposta un dispositivo mobile come dispositivo non di prova.

Esempio:

Per impostare mobiledevice1 come dispositivo non di prova:

zman msan mobiledevice1

mobile-refresh (mrf) (percorso oggetto mobile) [...] [opzioni]

Aggiorna i dispositivi mobili.

Accetta le seguenti opzioni:

-f, --folder=[cartella dispositivo mobile] - Percorso della cartella di un dispositivo mobile relativo a /Devices/Mobile Devices. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti Dispositivi mobili viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più dispositivi mobili nella stessa cartella.

--notify=<minuti> - Tempo in minuti per inviare la notifica a tutti i dispositivi.

--expire=<minuti> - Tempo in minuti per la scadenza dopo la creazione del task rapido. Specificare 0 per applicare una scadenza immediata.

--expirenever - Il task rapido non scade mai nel server primario.

mobile-activationlockbypass-export-to-file (malbetf) [file-name]

Esporta i codici bypass del blocco attivazione di tutti i dispositivi iOS supervisionati nella zona in un file ZIP.

[file-name] Specificare un nome file per il file ZIP in cui devono essere salvati i codici bypass. Si tratta di un campo opzionale.

Dopo aver eseguito il comando, viene richiesta una password.

Il file ZIP viene salvato nell'attuale directory del prompt dei comandi.

Solo gli amministratori con privilegi avanzati dispongono dei diritti per eseguire il comando.

Esempio: malbetf lock_code

In questo esempio, il file ZIP generato verrà salvato con il nome lock_code. Il nome file è un campo opzionale. Dopo aver eseguito il comando, viene richiesta la password.

mobile-frpaccount-export-to-file|mfetf (percorso del file ZIP)

Esporta in file CSV i dettagli relativi alla protezione del ripristino dei dati di fabbrica (FRP), ovvero i dettagli degli account aziendali degli utenti autorizzati al provisioning dei dispositivi dopo la reimpostazione predefinita dell'hardware, e li accorpa creando un file di archivio con estensione ZIP.

(Percorso del file ZIP) Specificare il percorso completo in cui salvare l'archivio ZIP contenente i file CSV.

Esempio:

zman mfetf C:\frpbackup\frpaccounts.zip

Esporta i file CSV contenenti i dettagli relativi alla protezione del ripristino dei dati di fabbrica e crea un file di archivio con estensione ZIP, denominato frpaccounts.zip, nel percorso C:\frpbackup.

mobile-frpaccount-purge-records|mfpr

Elimina i dettagli relativi alla protezione del ripristino dei dati di fabbrica di tutti i dispositivi eliminati dal database ZENworks.

Comandi per gli oggetti

Questi sono comandi utili o pratici che possono essere usati per gli oggetti ZENworks. I comandi per gli oggetti iniziano con object- nel formato lungo o con la lettera o nel formato breve.

Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.

object-get-GUID (ogg) (percorso oggetto)

Acquisisce il GUID di un oggetto ZENworks.

(percorso oggetto) - Percorso dell'oggetto ZENworks che inizia con una barra (/).

object-get-name (ogn) (GUID ZENworks)

Recupera il nome di un oggetto ZENworks.

(GUID ZENworks) - GUID ZENworks dell'oggetto costituito da 32 caratteri.

object-get-path (ogp) (GUID di ZENworks)

Ottiene il percorso di un oggetto ZENworks specificato il GUID.

(GUID ZENworks) - GUID ZENworks dell'oggetto costituito da 32 caratteri.

Comandi per il server primario

Questi comandi vengono utilizzati per gestire il contenuto nel server primario. I comandi per il server primario iniziano con primary-server-.

primary-server-replicate-content (psrc) (percorso pacchetto | percorso policy)

Replica nel server primario il contenuto del pacchetto o della policy specificata.

Esempi:

Per replicare il contenuto di un pacchetto nel server corrente: zman psrc /Bundle/bundle1

Per replicare il contenuto di una policy nel server corrente: zman psrc /Policy/policy1

primary-server-cleanup-content (pscc) (pacchetto) (percorso pacchetto | percorso policy)

Pulisce il contenuto del pacchetto o della policy specificata nel server primario.

Esempi:

Per pulire il contenuto di un pacchetto dal server corrente: zman pscc /Bundle/bundle1

Per pulire il contenuto di una policy dal server corrente: zman psrc /Policy/policy1

Comandi per le policy

Questi comandi possono essere usati per creare, modificare e gestire policy. I comandi per le policy iniziano con policy- nel formato lungo o con la lettera p nel formato breve.

Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.

policy-assign (pa) (tipo dispositivo o utente) (policy o gruppo policy) (percorso dispositivo o oggetto Utente) [...] [opzioni]

Assegna una policy o un gruppo di policy a uno o più oggetti dispositivo o utente.

(tipo di dispositivo o di utente) - I valori validi sono dispositivo, server, workstation e utente.

(percorso dispositivo o oggetto Utente) [...] - Percorso del dispositivo o degli oggetti utente relativo alla cartella radice del tipo di dispositivo o utente specificato.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -c, --conflicts=[ordine risoluzione conflitti policy] - Specifica come vengono risolti i conflitti delle policy. I valori validi sono userlast o 1, devicelast o 2, deviceonly o 3, useronly o 4. Per userlast, vengono applicate innanzitutto le policy associate al dispositivo e quindi le policy associate all'utente. Per devicelast, vengono applicate innanzitutto le policy associate all'utente e quindi le policy associate al dispositivo. Per deviceonly le policy associate all'utente vengono ignorate. Per useronly le policy associate al dispositivo vengono ignorate. Se questa opzione non è specificata, userlast è il valore di default.
  • -e, --enforce-now - Applica immediatamente le policy su tutti i dispositivi assegnati.
  • -f, --folder=[cartella dispositivo o utente] - Percorso della cartella dispositivo o utente relativo alla rispettiva cartella radice. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti dispositivo o utente viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti dispositivo o utente nella stessa cartella.
policy-create (pc) (nome policy) (file XML policy) [cartella superiore] [opzioni]

Crea una policy.

(file XML policy) - File XML che contiene le informazioni sulla policy esportata. Utilizzare policy-export-to-file (petf) per esportare le informazioni su una policy in un file XML. Se si desidera riutilizzare i file, è possibile creare i file XML del modello dalle policy create mediante il Centro di controllo ZENworks.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -d, --desc=[descrizione] - Descrizione della policy.
  • -a, --actioninfo=[contenuto file per policy] - File XML che contiene informazioni sul contenuto del file da associare e contenuto nel pacchetto della policy. Ad esempio, il file del driver da installare per una policy Stampante è il contenuto del file. Per il modello del formato XML, fare riferimento al file ActionInfo.xml ubicato in /opt/microfocus/zenworks/share/zman/samples/policies su un server Linux o Directory_installazione:\Micro Focus\Zenworks\share\zman\samples\ policies su un server Windows.
  • -s, --create-as-sandbox=[crea come sandbox] - Crea la policy come sandbox.
  • -n, --create-with-new-grid - Crea l'oggetto Policy con il nuovo GUID. Se l'opzione non è specificata, gli oggetti Policy verranno convalidati per il GUID importato nel file XML della policy. Se il GUID importato non esiste, ne verrà creato uno nuovo, altrimenti verrà mantenuto il GUID importato.
policy-copy (pcp) (percorso policy) (nome policy) [cartella superiore] [opzioni]

Copia una policy.

Accetta la seguente opzione:

  • -d, --desc=[descrizione] - Descrizione della policy.
policy-delete (pd) (percorso oggetto Policy) [...] [opzioni]

Cancella uno o più oggetti policy.

(percorso oggetto policy) [...] - Percorso degli oggetti policy (policy, cartella policy o gruppo policy) relativo a /Policies. Il carattere jolly * può essere usato per i nomi degli oggetti solo se è racchiuso tra virgolette. Utilizzare i caratteri jolly con molta cautela durante la cancellazione degli oggetti.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -r, --recursive - Cancella ricorsivamente gli oggetti all'interno di una cartella.
  • -f, --folder=[cartella policy] - Percorso di una cartella policy relativo a /Policies. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti policy viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti policy nella stessa cartella.
policy-disable (pdl) (percorso policy) [...] [opzioni]

Disabilita le policy.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella policy] - Percorso di una cartella policy relativo a /Policies. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti policy viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti policy nella stessa cartella.
policy-delete-version (pdv) (percorso policy) [versione della policy da eliminare] [opzioni]

Cancella una o più versioni della policy.

Esempi:

Per cancellare la versione 3 della policy zenpolicy:

zman pdv zenpolicy 3

Per cancellare tutte le versioni della policy zenpolicy:

zman pdv zenpolicy -a

Per cancellare tutte le versioni della policy zenpolicy che precedono la versione specificata:

zman pdv zenpolicy version -p

policy-enable (pel) (percorso policy) [...] [opzioni]

Abilita le policy.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella policy] - Percorso di una cartella policy relativo a /Policies. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti policy viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti policy nella stessa cartella.
policy-export-to-file (petf) (percorso policy) (percorso file XML) [versione della policy] [-c|--export-content]

Esporta le informazioni di una policy (in formato XML) in un file. Il file XML può essere usato come input per la creazione di policy.

(percorso file XML) - Percorso completo del file XML in cui devono essere esportate le informazioni sulla policy.

[Versione policy] - Versione della policy da esportare. Se non viene specificata la versione, viene esportata la versione pubblicata della policy. Per esportare una versione sandbox della policy, specificare sandbox.

[-c|--export-content] - Esporta il contenuto della policy in una sottodirectory della directory contenente il file XML in cui vengono esportate le informazioni della policy. Se l'opzione non è specificata, il contenuto della policy non viene esportato.

Esempi:

Per esportare la versione sandbox di una policy denominata zenpolicy in un file XML denominato policy.xml:

zman petf policyfolder/zenpolicy C:\policies\policy.xml sandbox

Per esportare la versione 3 di una policy denominata zenpolicy in un file XML denominato policy.xml:

zman petf policyfolder/zenpolicy C:\policies\policy.xml 3

Per esportare la versione 5 di una policy denominata zenpolicy in un file XML denominato policy.xml ed esportare il contenuto della policy in C:\policies\:

zman petf policyfolder/zenpolicy C:\policies\policy.xml 5 -c

policy-folder-create (pfc) (nome cartella) [cartella superiore] [opzioni]

Crea una nuova cartella per le policy.

Accetta la seguente opzione:

  • --desc=[descrizione] - Descrizione della cartella.
policy-group-add (pga) (percorso gruppo policy) (percorso policy) [...] [opzioni]

Aggiunge policy a un gruppo di policy.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella policy] - Percorso di una cartella policy relativo a /Policies. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti policy viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti policy nella stessa cartella.
policy-group-create (pgc) (nome gruppo) [cartella superiore] [opzioni]

Crea un gruppo di policy e vi aggiunge i membri.

Accetta le seguenti opzioni:

  • --desc=[descrizione] - Descrizione del gruppo.
  • -m, --members=[percorso policy][...] - Percorso delle policy relativo a /Policies.
  • -f, --folder=[cartella policy] - Percorso di una cartella policy relativo a /Policies. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti policy viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti policy nella stessa cartella.
policy-group-members (pgm) (percorso gruppo policy) [opzioni]

Elenca i membri di un gruppo di policy.

Accetta la seguente opzione:

  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
policy-group-remove (pgr) (percorso gruppo policy) (percorso policy) [...] [opzioni]

Rimuove policy da un gruppo di policy.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella policy] - Percorso di una cartella policy relativo a /Policies. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti policy viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti policy nella stessa cartella.
policy-list (pl) [opzioni] [cartella]

Elenca gli oggetti policy.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -r, --recursive - Elenca i risultati comprese le sottocartelle ricorsivamente. Se l'opzione non viene specificata, il contenuto delle sottocartelle non viene elencato.
  • -n, --namefilter=[stringa filtro] - Visualizza i risultati che corrispondono al nome specificato. I caratteri jolly * e ? possono essere usati solo se racchiusi tra virgolette.
  • -c, --count - Visualizza il totale dei risultati.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
policy-list-assignments (plas) (policy o gruppo policy) [opzioni]

Elenca le assegnazioni dei dispositivi e utenti di una policy.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -t, --typefilter=[tipo assegnazione] - Applica un filtro in base al tipo di assegnazione. I valori validi sono dispositivo e utente.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
policy-list-groups (plg) (percorso policy) [opzioni]

Elenca i gruppi di cui la policy specificata è membro.

Accetta la seguente opzione:

  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
policy-list-version (plv) (percorso policy)

Elenca tutte le versioni della policy.

Esempi:

Per elencare tutte le versioni della policy zenpolicy:

zman plv zenpolicy

policy-move (pmv) (percorso oggetto policy) [percorso cartella di destinazione]

Sposta un oggetto Policy in una cartella diversa.

policy-sandbox-create (psc) (percorso policy) [versione della policy] [opzioni]

Crea una sandbox a partire da una versione esistente di un policy

[versione policy] - Specificare la versione della policy da utilizzare per la creazione della sandbox.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --force =[forza] - Sovrascrive eventuali sandbox esistenti.

Esempio:

Per creare una sandbox dalla versione 2 di una policy zenpolicy:

zman psc zenpolicy 2

policy-sandbox-publish (psp) (percorso policy)

Pubblica una sandbox per creare una versione pubblicata della policy.

Esempio:

Per pubblicare la sandbox di una policy zenpolicy:

zman psp zenpolicy

policy-sandbox-publish-to-newpolicy (psptn) (percorso policy) (nome policy) [cartella superiore] [opzioni]

Pubblica la versione sandbox di una policy in una nuova policy.

(percorso policy) - Percorso dell'oggetto policy relativo alla cartella radice delle policy, /Policies.

(nome policy) - Nome della nuova policy da creare.

[cartella superiore] - Cartella in cui deve essere creata la nuova policy. Se tale cartella non viene specificata, la policy viene creata nella cartella radice.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -s, --createAsSandbox =[create as sandbox] - Crea la policy come sandbox.
  • -g, --groups - Aggiunge la policy appena creata a tutti i gruppi di cui la policy di origine è membro.
  • -d, --deviceAssignments - Copia tutte le assegnazioni di dispositivi dalla policy di origine nella nuova policy creata.
  • -u, --userAssignments - Copia tutte le assegnazioni di utenti dalla policy di origine nella nuova policy creata.

Esempio:

Per pubblicare la versione sandbox di una policy in una nuova policy:

zman psptn policy1 policy2 /Policies/Folder1

policy-sandbox-revert (psr) (percorso policy)

Cancella la sandbox e ripristina l'ultima versione pubblicata della policy.

Esempio:

Per cancellare la sandbox e ripristinare l'ultima versione pubblicata della policy:

zman psr zenpolicy

policy-rename (pr) (percorso oggetto policy) (nuovo nome) [opzioni]

Rinomina un oggetto Policy.

  • -p, --publish =[pubblica] - Se si specifica questa opzione e viene modificato il nome visualizzato del pacchetto, il pacchetto viene pubblicato immediatamente. Se tuttavia il nome visualizzato corrente del pacchetto è diverso dal nome del pacchetto esistente oppure esiste già una sandbox per il pacchetto, questa opzione non produce alcun effetto.
policy-unassign (pua) (tipo dispositivo o utente) (policy o gruppo policy) (percorso dispositivo o oggetto Utente) [...] [opzioni]

Rimuove l'assegnazione di una policy o di un gruppo di policy da uno o più oggetti dispositivo o utente.

(tipo di dispositivo o di utente) - I valori validi sono dispositivo, server, workstation e utente.

(percorso oggetti dispositivo o utente) [...] - Percorso degli oggetti dispositivo o utente relativo alla cartella radice del tipo di dispositivo o utente specificato.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella dispositivo o utente] - Percorso della cartella dispositivo o utente relativo alla rispettiva cartella radice. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti dispositivo o utente viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti dispositivo o utente nella stessa cartella.
policy-view-advanced-deployment-status (pvads) (percorso policy) [opzioni]

Visualizza lo stato di distribuzione avanzato di una policy.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -d, --device=[percorso dispositivo] - Visualizza lo stato di distribuzione solo per il dispositivo specificato. Percorso del dispositivo relativo a /Devices.
  • -u, --user=[percorso utente] - Visualizza lo stato di distribuzione solo per l'utente specificato. Percorso dell'utente relativo a /Users. Se è stato specificato anche il dispositivo, vengono visualizzate le informazioni dettagliate per l'utente specificato collegato al dispositivo.
  • -n, --namefilter=[nome dispositivo destinazione] - Applica un filtro in base al nome del dispositivo. Visualizza le opzioni che corrispondono al filtro specificato. Il carattere jolly * e ? possono essere usati solo se racchiusi tra virgolette.
  • --statusfilter=[tipo stato][...] - Applica un filtro in base Allo stato dell'evento applicazione policy. I valori validi sono S, F e P (Riuscito, Errore e In sospeso). È possibile specificare anche un elenco separato da virgole dei tipi di stato.
  • -t, --typefilter=[dispositivo di destinazione o tipo utente][...] - Applica un filtro in base al tipo di destinazione. I valori validi sono server, workstation e utente. È possibile specificare anche un elenco separato da virgole dei tipi di destinazione.
  • -s, --scrollsize=[dimensione scorrimento] - Numero di risultati visualizzato.
  • -v, --version [valore]
  • Di seguito sono riportati i valori validi:
  • published: utilizzare questa opzione per visualizzare il numero di dispositivi non di prova sui quali è distribuita la policy.
  • sandbox: utilizzare questa opzione per visualizzare il numero di dispositivi di prova sui quali è distribuita la versione sandbox della policy.
  • [version-of-the-object]: utilizzare un numero di versione per ottenere lo stato della versione della policy correlata.
  • Il valore di default è published.
  • -c, --status-calculation [valore]
  • Di seguito sono riportati i valori validi:
  • consolidated: utilizzare questa opzione per visualizzare il numero totale di dispositivi sui quali è distribuita la policy.
  • version: utilizzare questa opzione per visualizzare lo stato di una versione specifica.
  • Il valore di default è version.
policy-view-summary-totals (pvst) (percorso policy) [opzioni]

Visualizza un riepilogo dello stato di distribuzione di una determinata policy.

Accetta le seguenti opzioni:

-v, --version [valore]

Di seguito sono riportati i valori validi:

  • published: utilizzare questa opzione per visualizzare il numero di dispositivi non di prova sui quali è distribuita la policy.

  • sandbox: utilizzare questa opzione per visualizzare il numero di dispositivi di prova sui quali è distribuita la versione sandbox della policy.

  • [version-of-the-object]: utilizzare un numero di versione per ottenere lo stato della versione della policy correlata.

    Il valore di default è published.

-c, --status-calculation [valore]

  • consolidated: utilizzare questa opzione per visualizzare il numero totale di dispositivi sui quali è distribuita la policy.

  • version: utilizzare questa opzione per visualizzare lo stato di una versione specifica.

Il valore di default è version.

Comandi per le impostazioni delle policy

Questi comandi vengono utilizzati per impostare e modificare le impostazioni delle policy. I comandi per le impostazioni iniziano con settings- nel formato lungo e con la lettera s nel formato breve.

Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.

policy-settings-copy (pscp) (percorso origine policy) (percorso policy di destinazione o cartella policy) [...] [opzioni]

Copia le impostazioni.

(percorso policy di origine o cartella policy) - Percorso della policy o della cartella policy relativo a /Policies dal quale devono essere copiate le impostazioni.

(percorso policy di destinazione o cartella policy) [...] - Percorso delle policy o delle cartelle policy relativo a /Policies in cui è necessario copiare le impostazioni.

Accetta la seguente opzione:

  • -n, --names=[nome impostazioni][...] - Nomi delle impostazioni da copiare dal percorso di origine. Se non si specifica questa opzione, vengono copiate tutte le impostazioni definite nel percorso di origine.
policy-settings-export-to-file (psetf) (percorso file XML) [nome impostazioni] [opzioni] [...]

Esporta i dati delle impostazioni (in formato XML) in un file. Il file XML viene quindi usato come input per la creazione e la modifica di impostazioni.

(percorso file XML) - File in cui vengono memorizzati i dati delle impostazioni in formato XML. Se il file non esiste, viene creato un nuovo file.

[nome impostazioni] [...] - Nomi delle impostazioni da esportare. Se non si specifica questa opzione, vengono esportate tutte le impostazioni.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -s, --source=[percorso policy di origine o cartella policy] - Percorso della policy o della cartella policy relativo a /Policies dal quale devono essere esportate le impostazioni. Se non si specifica questa opzione, le impostazioni vengono acquisite dalla zona.
  • -e, --effective - Se si specifica questa opzione, le impostazioni effettive vengono recuperate. In caso contrario verranno recuperate le impostazioni definite/ignorate nel percorso di origine.
policy-settings-revert (psrt) (percorso origine policy) (nome impostazioni) [...]

Ripristina le impostazioni della cartella superiore.

(percorso policy di origine o cartella policy) - Percorso della policy o della cartella policy relativo a /Policies, del quale devono essere ripristinate le impostazioni.

policy-settings-set (pss) [opzioni] (percorso file XML) [percorso policy di destinazione o cartella policy] [...]

Specifica le impostazioni a vari livelli.

(percorso file XML) - File XML che contiene informazioni sulle impostazioni esportate. Utilizzare settings-export-to-file (setf) per esportare le informazioni sulle impostazioni in un file XML.

Accetta le seguenti opzioni:

[nome impostazioni] [...] - Nomi delle impostazioni da esportare. Se non si specifica questa opzione, vengono esportate tutte le impostazioni.

  • -f, --force - Forza tutti gli elementi secondari (sottocartelle e singole policy) a ereditare queste impostazioni.
  • -s, --source=[percorso policy di origine o cartella policy] - Percorso della policy o della cartella policy relativo a /Policies per il quale devono essere impostate le impostazioni. Se non si specifica questa opzione, le impostazioni vengono impostate a livello di zona.

Comandi di interrogazione

Questi comandi vengono utilizzati per elencare ed eseguire ricerche non salvate. I comandi per le interrogazioni iniziano con query- nel formato lungo o con la lettera q nel formato breve.

query-list-savedsearches|qls [-d|--detailed]

Elenca le ricerche salvate.

Accetta la seguente opzione:

  • [-d, --detailed] - Elenca i criteri di ricerca per la ricerca salvata.
query-run-savedsearch|qrs (ricerca salvata) [percorso cartella] [-r|--recursive] [-s|--scrollsize=scroll size]

Esegue una ricerca salvata.

Accetta le seguenti opzioni:

  • (ricerca salvata) - Ricerca salvata da eseguire.
  • [percorso cartella] - Percorso della cartella del dispositivo in cui deve essere eseguita la ricerca relativa a /Devices. La cartella di default è /Devices.
  • [-r, --recursive] - Questa opzione è considerata obsoleta in ZENworks 11 SP3. Se la si specifica, verrà ignorata. Il valore ricorsivo è acquisito dalla ricerca salvata.
  • [-s, --scrollsize=scroll size] - Numero di risultati da visualizzare contemporaneamente.

Comandi per le code

Questi comandi vengono usati nei casi in cui sia necessario modificare la coda. La coda elabora gli eventi asincroni come gli aggiornamenti del client e la pulizia dei contenuti, senza che sia necessario apportare alcuna modifica. I comandi per le code iniziano con queue- nel formato lungo o con la lettera q nel formato breve.

Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.

queue-flush (qf) (stato coda)

Cancella la coda rimuovendone le voci.

(stato coda) [...] - Applica un filtro in base allo stato delle voci della coda. I valori validi sono N, I, C, S e F (Nuovo, In corso, Annullato, Eseguito ed Errore).

queue-list (ql) [percorso server] [opzioni]

Elenca le voci della coda.

[percorso server] - Percorso di un server relativo a /Devices/Servers. Elenca solo le voci della coda che appartengono al server selezionato.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -t, --type=[tipo azione coda] - Applica un filtro in base al tipo di voce di coda. Ad esempio, content.cleanup è un tipo di voce di coda.
  • -s, --status=[stato coda] - Applica un filtro in base allo stato delle voci di coda. I valori validi sono N, I, C, S e F (Nuovo, In corso, Annullato, Eseguito ed Errore).
queue-reset (qr) [percorso server]

Reimposta la coda impostando lo stato delle voci errate della coda su Nuovo.

[percorso server] - Percorso di un server relativo a /Devices/Servers. Reimposta solo le voci della coda che appartengono al server selezionato.

queue-exclude-servers (qes) (tipo di azione) [-g|--guids=<GUID server>,<GUID server>,...,<GUID server>] [--clear]

Aggiorna l'elenco di server primari che devono essere esclusi durante l'esecuzione di alcune azioni di coda. Il comando può essere eseguito solo da un amministratore con privilegi elevati.

(tipo di azione) - Tipo di azione di coda per cui deve essere creato l'elenco di server di esclusione.

-g, --guids=<GUID server>[...]: elenco di GUID di server primari che devono essere esclusi durante l'esecuzione di tutte o alcune azioni di coda.

--clear: rimuove l'elenco di server di esclusione creato per una specifica azione di coda.

queue-exclude-servers-list (qesl) [-t|--actionType=<tipo di azione>]

Aggiorna l'elenco di server primari che devono essere esclusi durante l'esecuzione di alcune azioni di coda.

(tipo di azione) - Tipo di azione di coda per cui deve essere creato l'elenco di server di esclusione.

-t, --actionType=<tipo di azione>: tipo di azione di coda per cui deve essere visualizzato l'elenco di server di esclusione.

Comandi per la registrazione

Questi comandi permettono di creare e modificare le registrazioni. Questi comandi richiedono che venga specificato un tipo di dispositivo. Determina il tipo di cartella dispositivo e di gruppo di dispositivi a cui verrà associata la chiave di registrazione e quindi anche il tipo di dispositivo di registrazione. I comandi per la registrazione iniziano con registration- nel formato lungo o con la lettera r nel formato breve.

Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.

registration-add-device-groups (radg) (tipo dispositivo) (chiave di registrazione) (percorso gruppo dispositivi) [...] [opzioni]

Aggiunge un'appartenenza nei gruppi di dispositivi specificati per i dispositivi che si stanno registrando con la chiave specificata.

(tipo dispositivo) - Tipo di dispositivo che si sta registrando. I valori validi sono server e workstation.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella dispositivo] -Percorso della cartella dispositivo relativo alla cartella radice del tipo di dispositivo specificato. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti dispositivo viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti dispositivo nella stessa cartella.
registration-create-key (rck) (tipo dispositivo) (chiave di registrazione) [percorso cartella registrazione] [opzioni]

Crea una nuova chiave di registrazione.

(tipo dispositivo) - Tipo di dispositivo che si sta registrando. I valori validi sono server e workstation.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -f, --devicefolder=[cartella dispositivo] - Percorso della cartella dispositivo riferito alla cartella radice del tipo di dispositivo specificato. I dispositivi di registrazione vengono inseriti in questa cartella.
  • -g, --devicegroup=[percorso gruppo dispositivi][...] - Elenco separato da virgole del percorso dei gruppi di dispositivi. I percorsi specificati devono essere relativi alla cartella radice del tipo di dispositivo specificato. I dispositivi di registrazione diventano membri di questi gruppi di dispositivi.
  • --desc=[descrizione] - Descrizione della chiave di registrazione.
  • --site=[sito] - Sito in cui sono ubicati i dispositivi. I dispositivi che si stanno registrando vengono compilati con queste informazioni sul sito.
  • --dept=[reparto] - Reparto in cui vengono usati i dispositivi. I dispositivi che si stanno registrando vengono compilati con queste informazioni sul reparto.
  • --loc=[ubicazione] - Ubicazione fisica dei dispositivi. I dispositivi che si stanno registrando vengono compilati con queste informazioni sull'ubicazione.
  • --limit=[limite] - Numero di volte in cui è possibile usare la chiave per registrare i dispositivi.
registration-copy (rcp) (chiave registrazione) (nuovo nome)

Copia una chiave di registrazione.

(chiave registrazione) - Nome della chiave di registrazione.

(nuovo nome) - Nome della chiave di registrazione copiata.

registration-delete (rd) (percorso oggetto Registrazione) [...] [opzioni]

Cancella gli oggetti della registrazione.

(percorso oggetto registrazione) [...] - Percorso degli oggetti registrazione (chiave di registrazione o cartella) relativo a /Keys. Il carattere jolly * può essere usato per i nomi degli oggetti solo se è racchiuso tra virgolette. Utilizzare i caratteri jolly con molta cautela durante la cancellazione degli oggetti.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -r, --recursive - Cancella ricorsivamente gli oggetti all'interno di una cartella.
  • -f, --folder=[cartella registrazione] - Percorso di una chiave di registrazione relativo a /Keys. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti di registrazione viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti registrazione nella stessa cartella.
registration-folder-create (rfc) (nome cartella) [cartella superiore] [opzioni]

Crea una nuova cartella di registrazione.

Accetta la seguente opzione:

  • --desc=[descrizione] - Descrizione della cartella.
registration-info (ri) (chiave di registrazione)

Visualizza informazioni dettagliate su una chiave di registrazione.

registration-list (rl) [opzioni] [cartella]

Elenca tutti gli oggetti registrazione.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -r, --recursive - Elenca i risultati ricorsivamente, comprese le sottocartelle. Se l'opzione non viene specificata, il contenuto delle sottocartelle non viene elencato.
  • -n, --namefilter=[stringa filtro] - Visualizza i risultati che corrispondono al nome specificato. I caratteri jolly * e ? possono essere usati solo se racchiusi tra virgolette.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
registration-list-device-groups (rldg) (chiave di registrazione)(rd)

Elenca i gruppi di dispositivi associati a una chiave di registrazione.

registration-move (rmv) (percorso oggetto registrazione) [percorso cartella di destinazione]

Sposta un oggetto Registrazione in una cartella di registrazione diversa.

registration-remove-device-groups (rrdg) (tipo dispositivo) (chiave di registrazione) (percorso gruppo dispositivi) [...] [opzioni]

Rimuove l'associazione dei gruppi di dispositivi da una chiave di registrazione.

(tipo dispositivo) - Tipo di dispositivo che si sta registrando. I valori validi sono server e workstation.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella dispositivo] -Percorso della cartella dispositivo relativo alla cartella radice del tipo di dispositivo specificato. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti dispositivo viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti dispositivo nella stessa cartella.
registration-rename (rr) (percorso oggetto registrazione) (nuovo nome)

Rinomina un oggetto Registrazione.

registration-update-key (ruk) (tipo dispositivo) (chiave di registrazione) [opzioni]

Aggiorna una chiave di registrazione.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -f, --devicefolder=[cartella dispositivo] - Percorso della cartella dispositivo riferito alla cartella radice del tipo di dispositivo specificato. I dispositivi di registrazione vengono inseriti in questa cartella.
  • --desc=[descrizione] - Descrizione della chiave di registrazione.
  • --site=[sito] - Sito in cui sono ubicati i dispositivi. I dispositivi che si stanno registrando vengono compilati con queste informazioni sul sito.
  • --dept=[reparto] - Reparto in cui vengono usati i dispositivi. I dispositivi che si stanno registrando vengono compilati con queste informazioni sul reparto.
  • --loc=[ubicazione] - Ubicazione fisica dei dispositivi. I dispositivi che si stanno registrando vengono compilati con queste informazioni sull'ubicazione.
  • --limit=[limite] - Numero di volte in cui è possibile usare la chiave per registrare i dispositivi.
  • --unlimited - La chiave può essere usata per registrare i dispositivi senza limitazioni.
registration-import-devices (rid) (percorso file CSV) (chiave di registrazione)

Importa i dispositivi dal file CSV, utilizzato per specificare le informazioni sui dispositivi.

(percorso file CSV) - Nome e percorso del file CSV. Ogni voce del file contiene dettagli relativi a una workstation o a un server.

Per una workstation o un server, il formato della voce è versione, nome host, numero di serie e macAddress.

Per una workstation o un server, la versione è WS_1.0.

I valori per la versione e il nome host sono obbligatori, mentre quelli per il numero di serie e macAddress sono facoltativi.

(chiave registrazione) - Nome della chiave di registrazione.

NOTA:verificare che il file sia in formato UTF-8.

Ad esempio:

Per registrare i dispositivi nel file CSV devicesInfo mediante la chiave di registrazione regkey, eseguire il comando zman rid c:\devicesInfo.csv regkey.

Comandi dei ruoli

Questi comandi consentono di creare e gestire i ruoli per i diritti in base alla gestione degli account amministratore. I comandi dei ruoli iniziano con role- nel formato lungo o le lettere rl nel formato breve.

role-add-admins (rlaa) [nome ruolo] [nome amministratore ZENworks] [...] [categoria diritti] [percorso oggetto] [...] [opzioni]

Assegna un ruolo a uno o più amministratori ZENworks e associa le categorie diritti a contesti oggetto diversi.

[categoria diritti] - Nome della categoria in cui sono raggruppati i diritti. Per visualizzare l'elenco delle categorie, eseguire il comando zman role-rights-add-admins --help | more.

[percorso oggetto] [...] - Percorso completo dell'oggetto ZENworks che inizia con una barra (/) a cui devono essere applicati i diritti raggruppati in una categoria di diritti. Per visualizzare le cartelle radice dei tipi di oggetto che è possibile associare a una categoria di diritti, eseguire il comando zman role-add-admins --help | more.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -f, --folder=[nome cartella] - Percorso completo di una cartella. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti viene determinato in base alla cartella selezionata. Questa opzione può essere utile per specificare più oggetti nella stessa cartella.
  • -H, --help - Visualizza informazioni dettagliate sulle categorie di diritti disponibili e le cartelle radice dei tipi di oggetto a cui è possibile applicare questi diritti.
role-create (rlc) (nome ruolo)

Crea un ruolo di amministratore ZENworks.

role-delete (rld) (nome ruolo) [...]

Rinomina il ruolo amministratore ZENworks.

(nome ruolo) [...] - Nome dei ruoli. Il carattere jolly * può essere usato per i nomi degli oggetti solo se è racchiuso tra virgolette. Utilizzare con cautela i caratteri jolly per la cancellazione degli oggetti.

role-list (rll) [opzioni]

Elenca tutti i ruoli amministratore di ZENworks.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -n, --namefilter=[filter string] - Visualizza i risultati ch corrispondono al nome specificato. I caratteri jolly * e ? possono essere usati solo se racchiusi tra virgolette.
  • -N, --name-only - Visualizza solo il nome del ruolo.
  • -T, --name-and-type - Visualizza solo il nome del ruolo e i tipi di privilegi.
  • -l, --longnames - Visualizza i nomi dei diritti. Per default viene visualizzata la forma abbreviata dei nomi dei diritti.
role-list-admins (rlla) [nome ruolo]

Elenca gli amministratori ZENworks con il ruolo specificato e i contenuti associati alle categorie di diritti del ruolo.

role-remove-admins (rlra) (nome ruolo] (nome amministratore ZENworks) [...] [categoria diritti] [percorso oggetto] [...] [opzioni]

Rimuove l'assegnazione di un ruolo da uno o più amministratori ZENworks oppure rimuove l'associazione delle categorie diritti dai contesti oggetto.

[categoria diritti] - Nome della categoria in cui sono raggruppati i diritti. Per visualizzare l'elenco delle categorie, eseguire il comando zman role-rights-add-admins --help | more.

[percorso oggetto] [...] - Percorso completo dell'oggetto ZENworks che inizia con / a cui devono essere applicati i diritti raggruppati in una categoria di diritti. Per visualizzare le cartelle radice dei tipi di oggetto che è possibile associare a una categoria di diritti, eseguire il comando zman role-add-admins --help | more.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[nome cartella] - Percorso completo di una cartella. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti viene determinato in base alla cartella selezionata. Questa opzione può essere utile per specificare più oggetti nella stessa cartella.
role-rename (rlr) (nome ruolo) (nuovo nome)

Rinomina il ruolo amministratore ZENworks.

role-rights-delete (rlrd) (nome ruolo) [categoria diritti]

Cancella i diritti assegnati al ruolo amministratore ZENworks.

[categoria diritti] - Nome della categoria in cui sono raggruppati i diritti. Per visualizzare l'elenco delle categorie, eseguire il comando zman role-rights-set --help | more.

role-rights-info (rlri) (nome ruolo) [opzioni]

Visualizza i diritti assegnati a un ruolo amministratore ZENworks.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -c, --category=[categoria diritti] - Nome della categoria in cui sono raggruppati i diritti. Per visualizzare l'elenco delle categorie, eseguire il comando zman role-rights-set --help | more.
  • -l, --longnames - Visualizza i nomi dei diritti. Per default viene visualizzata la forma abbreviata dei nomi dei diritti.
role-rights-set (rlrs) [nome ruolo] [categoria diritti] [opzioni]

Consente o nega i diritti per il ruolo amministratore ZENworks.

[categoria diritti] - Nome della categoria in cui sono raggruppati i diritti. Per visualizzare l'elenco delle categorie, eseguire il comando zman role-rights-set --help | more.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -a, --allow=[diritto ][...] - Elenco separato da virgole dei nomi brevi o lunghi dei diritti da consentire. Per visualizzare i diritti di ciascuna categoria, eseguire il comando zman role-rights-set --help | more.
  • -A, --allow-all - Consente tutti i diritti della categoria diritti.
  • -d, --deny=[diritto][...] - Elenco separato da virgole dei nomi lunghi o brevi dei diritti da negare. Per visualizzare i diritti di ciascuna categoria, eseguire il comando zman role-rights-set --help | more.
  • -D, --deny-all - Nega tutti i diritti della categoria diritti.
  • -u, --unset=[right][...] - Elenco separato da virgole dei nomi lunghi o brevi dei diritti da annullare. Per visualizzare i diritti di ciascuna categoria, eseguire il comando zman role-rights-set --help | more.
  • -H, --help - Visualizza informazioni dettagliate sulle categorie dei diritti disponibili, unitamente ai nomi brevi e lunghi dei diritti all'interno di ciascuna categoria. Se si specifica il nome di una categoria, vengono visualizzate le relative informazioni sui diritti.

Comandi per gli insiemi di regole

Questi comandi permettono di creare e modificare i gruppi di regole di registrazione. I gruppi di regole vengono applicati ai nuovi dispositivi che si registrano sul server ZENworks se non presentano una chiave di registrazione. I comandi richiedono di specificare un tipo di dispositivo, quindi il comando determina il tipo di cartella dispositivo e gruppo dispositivi a cui è associato il gruppo di regole per poter definire il tipo di dispositivi da registrare. I comandi per i gruppi di regole iniziano con ruleset- nel formato lungo o con la lettera rs nel formato breve.

Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.

ruleset-add-device-groups (rsadg) (tipo dispositivo) (nome o posizione set di regole) (percorso gruppo dispositivi) [...] [opzioni]

Aggiunge un'appartenenza nei gruppi di dispositivi specificati per i dispositivi importati utilizzando il gruppo di regole specificato.

(tipo dispositivo) - Tipo di dispositivo che si sta registrando. I valori validi sono server e workstation.

(nome o posizione set di regole) - Specificare il nome del set di regole o la relativa posizione tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.

(percorso gruppo dispositivi) - Specificare il percorso del gruppo di dispositivi rispetto alla cartella radice del tipo di dispositivo.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella dispositivo] - Percorso del dispositivo riferito alla cartella radice del tipo di dispositivo specificato. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti dispositivo viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti dispositivo nella stessa cartella.
ruleset-add-rule (rsar) (nome o posizione set di regole) (modalità di aggiunta) (posizione gruppo regole) (file regole)

Aggiunge regole o gruppi di regole a un set di regole.

(nome o posizione set di regole) - Specificare il nome del set di regole o la relativa posizione tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.

(modalità di aggiunta) - Specificare la modalità di aggiunta, indipendentemente dal fatto che vengano aggiunti regole o gruppi di regole. I valori validi sono rule e rulegroup. Se la modalità è rule, vengono selezionate e aggiunte tutte le regole nei diversi gruppi di regole del file di input.

(posizione gruppo di regole) - Specificare la posizione del gruppo di regole. Se si aggiungono gruppi di regole, questo argomento fa riferimento alla posizione in cui devono essere inseriti i nuovi gruppi. Se si aggiungono regole, questo argomento fa riferimento alla posizione nel gruppo di regole in cui deve essere aggiunta la nuova regola. Per puntare all'ultimo gruppo di regole, specificare last. Per aggiungere regole in un nuovo gruppo di regole o aggiungere gruppi di regole alla fine dell'elenco, specificare makenew. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.

(file regole) - Il percorso del file XML contenente le informazioni delle regole o dei gruppi di regole da aggiungere al set di regole. Il file XML può essere creato esportando le regole di un set di regole esistente mediante il comando ruleset-export-rules-to-file. La congiunzione specificata nel file XML è irrilevante. In alternativa, per aggiungere solo le regole è possibile utilizzare ancora il formato precedente.

Per il formato di file, fare riferimento al file AddRulesToRuleSet.txt ubicato in /opt/microfocus/zenworks/share/zman/samples/rulesets su un server Linux o in <Directory di installazione>:\Micro Focus\Zenworks\share\zman\samples\rulesets su un server Windows.

Ad esempio:

Per aggiungere gruppi di regole nella posizione 4 di un set di regole:

zman rsar ruleset2 rulegroup 4 C:\RuleGroups.xml

Per aggiungere regole al terzo gruppo di regole di un set di regole:

zman rsar ruleset2 rule 3 C:\Rules.xml

Per aggiungere regole all'ultimo gruppo di regole di un set di regole:

zman rsar ruleset2 rule last C:\Rules.xml

Per aggiungere regole come nuovo gruppo di regole di un set di regole:

zman rsar ruleset2 rule makenew C:\Rules.xml

ruleset-create (rsc) (tipo dispositivo) (nome gruppo regole) (file regole) [posizione] [opzioni]

Crea un nuovo gruppo di regole da applicare durante la registrazione di un dispositivo senza chiave di registrazione.

(tipo dispositivo) - Tipo di dispositivo che si sta registrando. I valori validi sono server e workstation.

(nome set di regole) - Specificare il nome del set di regole.

(file regole) - Il percorso del file XML contenente le informazioni delle regole o dei gruppi di regole per il nuovo set di regole. Il file XML può essere creato esportando le regole di un set di regole esistente mediante il comando ruleset-export-rules-to-file. In alternativa, per aggiungere solo le regole (dove la congiunzione è AND) è possibile utilizzare ancora il formato precedente.

Per un esempio del formato di file, fare riferimento al file AddRulesToRuleSet.txt ubicato in /opt/microfocus/zenworks/share/zman/samples/rulesets su un server Linux o in Directory_installazione:\Micro Focus\Zenworks\share\zman\samples\ rulesets su un server Windows.

(posizione) - Posizione del set di regole tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -f, --devicefolder=[cartella dispositivo] - Percorso della cartella dispositivo riferito alla cartella radice del tipo di dispositivo specificato. I dispositivi di registrazione vengono inseriti in questa cartella.
  • -g, --devicegroup=[percorso gruppo dispositivi][...] - Elenco separato da virgole dei percorsi dei gruppi di dispositivi. I percorsi specificati devono essere relativi alla cartella radice del tipo di dispositivo specificato. Un dispositivo registrato diventa un membro di questi gruppi di dispositivi.
  • --desc=[descrizione] - Descrizione del gruppo di regole.
  • --site=[sito] - Sito in cui sono ubicati i dispositivi. I dispositivi che si stanno registrando vengono compilati con queste informazioni sul sito.
  • --dept=[reparto] - Reparto in cui vengono usati i dispositivi. I dispositivi che si stanno registrando vengono compilati con queste informazioni sul reparto.
  • --loc=[ubicazione] - Ubicazione fisica dei dispositivi. I dispositivi che si stanno registrando vengono compilati con queste informazioni sull'ubicazione.

Ad esempio:

Per creare un set di regole per la registrazione dei server:

zman rsc server ruleset1 C:\RuleSet1.xml --devicefolder serverfolder --desc "regola per importare i server" --site "Edificio A" --dept Finance --loc Brazil

Tutti i dispositivi di registrazione per i quali sono state definite regole in questo set di regole vengono inseriti nella cartella /Devices/Servers/serverfolder con i valori di sito, reparto e ubicazione forniti.

Per creare un set di regole per le workstation di registrazione che potrebbero diventare membri di gruppi di workstation:

zman rsc workstation ruleset3 --devicegroup wsgroup,wsgroup1,wsfolder/wsgroup2

È anche possibile associare gruppi di dispositivi al set di regole dopo la creazione di quest'ultimo mediante il comando ruleset-add-device-group.

ruleset-copy (rscp) (nome o posizione set di regole) (nuovo nome) [posizione]

Copia un set di regole.

(nome o posizione set di regole) - Specificare il nome del set di regole o la relativa posizione tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.

(nuovo nome) - Nuovo nome da assegnare al set di regole copiato.

(posizione) - Posizione del set di regole tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.

Ad esempio:

Per copiare un set di regole nella prima posizione:

zman rscp ruleset3 newruleset 1

Nota: se la nuova posizione specificata è 0 oppure è maggiore del numero di set di regole, il set di regole viene copiato all'inizio o alla fine dell'elenco.

ruleset-export-rules-to-file (rsertf) (nome o posizione set di regole) (percorso file XML)

Esporta le regole di un set di regole in un file.

(nome o posizione set di regole) - Specificare il nome del set di regole o la relativa posizione tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.

(percorso file XML) - Specificare il file nel quale verranno memorizzate le regole in formato XML.

Ad esempio:

Per esportare le regole da un set di regole:

zman rsertf ruleset1 C:\ExportedRuleSet.xml

ruleset-delete (rsd) (nome o posizione set di regole)

Cancella un gruppo di regole.

(nome o posizione set di regole) - Specificare il nome del set di regole o la relativa posizione tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.

ruleset-info (rsi) (nome o posizione set di regole)

Visualizza informazioni dettagliate su un gruppo di regole.

(nome o posizione set di regole) - Specificare il nome del set di regole o la relativa posizione tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.

Ad esempio:

Per visualizzare i dettagli sul set di regole MyRegRule:

zman rsi MyRegRule

ruleset-list (rsl)

Elenca tutti i gruppi di regole.

ruleset-list-device-groups (rsldg) (nome o posizione set di regole)

Elenca i gruppi di dispositivi associati a un gruppo di regole.

(nome o posizione set di regole) - Specificare il nome del set di regole o la relativa posizione tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.

ruleset-move (rsmv) (nome o posizione set di regole) (nuova posizione)

Modifica la posizione di un gruppo di regole.

(nome o posizione set di regole) - Specificare il nome del set di regole o la relativa posizione tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.

(nuova posizione) - Specificare la nuova posizione in cui deve essere spostato il set di regole.

Ad esempio:

zman rsmv ruleset3 1

Nota: se la nuova posizione specificata è 0 oppure è maggiore del numero di set di regole, il set di regole viene spostato all'inizio o alla fine dell'elenco.

ruleset-remove-device-groups (rsadg) (tipo dispositivo) (nome o posizione set di regole) (percorso gruppo dispositivi) [...] [opzioni]

Rimuove l'associazione di un gruppo di dispositivi da un gruppo di regole.

(tipo dispositivo) - Tipo di dispositivo che si sta registrando. I valori validi sono server e workstation.

(nome o posizione set di regole) - Specificare il nome del set di regole o la relativa posizione tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.

(percorso gruppo dispositivi) - Percorso dei gruppi di dispositivi rispetto alla cartella radice del tipo di dispositivo specificato.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella dispositivo] -Percorso della cartella dispositivo relativo alla cartella radice del tipo di dispositivo specificato. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti dispositivo viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti dispositivo nella stessa cartella.
ruleset-remove-rule (rsrr) (nome o posizione set di regole) (posizioni regole) [...]

Rimuove le regole o i gruppi di regole da un set di regole.

(nome o posizione set di regole) - Specificare il nome del set di regole o la relativa posizione tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.

(posizioni regole) - Specificare le posizioni delle regole da rimuovere. Il primo gruppo di regole è indicato come G1 e le prime due regole in G1 sono indicate come G1:1,2. La posizione può essere un gruppo oppure può corrispondere a regole specifiche all'interno di un gruppo.

Ad esempio:

Per rimuovere il secondo gruppo di regole di un set di regole:

zman rsrr ruleset2 G2

Per rimuovere gruppi di regole specifici e regole specifiche da diversi gruppi di regole:

zman rsrr ruleset2 G1:3 G2:2,5,6 G3 G6:4,9 G8

ruleset-rename (rsr) (nome o posizione set di regole) (nuovo nome)

Rinomina un gruppo di regole.

(nome o posizione set di regole) - Specificare il nome del set di regole o la relativa posizione tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.

(nuovo nome) - Specificare il nuovo nome da assegnare al set di regole.

ruleset-update (rsu) (tipo dispositivo) (nome o posizione set di regole) [opzioni]

Aggiorna il gruppo di regole.

(tipo dispositivo) - Tipo di dispositivo che si sta registrando. I valori validi sono server e workstation.

(nome o posizione set di regole) - Specificare il nome del set di regole o la relativa posizione tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -f, --devicefolder=[cartella dispositivo] - Percorso della cartella dispositivo riferito alla cartella radice del tipo di dispositivo specificato. I dispositivi di registrazione vengono inseriti in questa cartella.
  • --desc=[descrizione] - Descrizione del gruppo di regole.
  • --site=[sito] - Sito in cui sono ubicati i dispositivi. I dispositivi che si stanno registrando vengono compilati con queste informazioni sul sito.
  • --dept=[reparto] - Reparto in cui vengono usati i dispositivi. I dispositivi che si stanno registrando vengono compilati con queste informazioni sul reparto.
  • --loc=[ubicazione] - Ubicazione fisica dei dispositivi. I dispositivi che si stanno registrando vengono compilati con queste informazioni sull'ubicazione.

Ad esempio:

Per aggiornare un set di regole per la registrazione dei server:

zman rsu server ruleset1 --devicefolder serverfolder1 --desc "regola per importare i server" --site "Edificio B" --dept Transport --loc Brazil

Per modificare i gruppi di server in cui il server importato deve diventare membro, utilizzare i comandi ruleset-add-device-group e ruleset-remove-device-group.

Per aggiornare la cartella dispositivo da una cartella di workstation in una cartella radice del server:

zman rsu server ruleset2

Questo comando cambia la cartella in cui deve essere inserito il dispositivo di registrazione da /Devices/Workstations in /Devices/Servers.

Comandi per server satellite

Questi comandi vengono utilizzati per visualizzare, creare e rimuovere server satellite. I comandi per server satellite iniziano con satellite-server-.

NOTA:a partire dalla release ZENworks 2020 in avanti, la promozione di un dispositivo a 32 bit a un ruolo di server satellite o l'aggiunta di un ruolo a un server satellite a 32 bit esistente non è più supportata.

satellite-server-add-content-replication-setting (ssacrs) (percorso del dispositivo) (tipo di contenuto) [-s|--scheduleFileName=percorso file] [-t|--throttleRate=Velocità limite] [-d|--duration=Durata] [--noSchedule]

Aggiunge una pianificazione della replica di tipo contenuto e l'impostazione del limite al dispositivo satellite.

  • (Percorso del dispositivo) - Nome completo del dispositivo satellite al quale aggiungere l'impostazione di replica.
  • (Tipo di contenuto) - Nome del tipo di contenuto per l'impostazione di replica da aggiungere al dispositivo satellite.
  • -s, --scheduleFileName=<percorso file> - Percorso completo di un file con i dati di pianificazione per le impostazioni di replica salvate in formato XML.
  • -t, --throttleRate=<velocità limite> - Velocità limite in kbps per l'impostazione di replica da aggiungere al dispositivo satellite.
  • -d, --duration=<durata> - Durata del periodo di replica del contenuto (in minuti).
  • --noSchedule - Utilizzare questa opzione se non si desidera specificare una pianificazione per la replica del contenuto.
satellite-server-add-imagingrole|ssaimg) (Percorso del dispositivo) [Server primario superiore] [-p|--proxydhcp=Servizio ProxyDHCP] [-s|--serverPort=Porta server satellite] (-r|--Content-Replication-Schedule=Pianificazione replica contenuto server satellite) [--force-port-change] [--force-parent-change]

Promuove un dispositivo gestito a server satellite con il ruolo di server di imaging. Se il dispositivo gestito funziona già come server satellite, questo comando aggiunge il ruolo di server di Imaging.

Accetta le seguenti opzioni:

  • (Percorso del dispositivo) - Percorso del dispositivo gestito relativo a /Devices o percorso assoluto del dispositivo gestito.
  • [Server primario superiore] - Percorso del server primario relativo a /Devices o percorso assoluto del server primario che fungerà da server superiore per il nuovo server satellite.
  • -p, --proxydhcp=<Servizio ProxyDHCP> - Avvia o interrompi il servizio Proxy DHCP. I valori validi sono start e stop.
  • -s, --serverPort=<Porta server satellite> - Porta che deve essere utilizzata dal server satellite per l'ascolto delle richieste del dispositivo gestito. Se non si specifica questa opzione, verrà utilizzata la porta 80.
  • -r, --Content-Replication-Schedule=<Pianificazione replica contenuto server satellite> - File XML con la pianificazione della replica del contenuto. In Pianificazione replica del contenuto, specificare la frequenza di aggiornamento del contenuto del server satellite dal server primario superiore immettendo il numero di giorni, ore e minuti. Per il modello del formato XML, fare riferimento al file ContentReplicationSchedule.xml ubicato in /opt/microfocus/zenworks/share/zman/samples/schedules su un server Linux o <Directory di installazione>:\Micro Focus\Zenworks\share\zman\samples\schedules su un server Windows.
  • --force-port-change - Se il dispositivo gestito funziona già come server satellite, questa opzione consente di cambiare la porta di ascolto di tutti i componenti del server satellite per le richieste del dispositivo gestito.
  • --force-parent-change - Se il dispositivo gestito funziona già come server satellite, questa opzione consente di cambiare il server primario superiore per tutti i componenti del server satellite sul dispositivo.

NOTA:prima di promuovere un dispositivo gestito come satellite, verificare che la versione di ZENworks installata sul dispositivo gestito corrisponda a quella installata sul server primario. Inoltre, non è possibile promuovere i seguenti dispositivi come satellite:

  • Un dispositivo gestito su cui è installata una versione precedente dell'agente ZENworks.

  • Un dispositivo di prova ZENworks

satellite-server-create (ssc) (percorso dispositivo) ((ruolo),(ruolo),...(ruolo)) [server primario superiore] [porta server satellite] [porta HTTPS sicura server satellite] [velocità limite output server satellite] [--enable-ssl=<rolename>,<rolename>,...,<rolename>] [--force-port-change] [--force-parent-change]

Consente di configurare un ruolo di un satellite.

Accetta le seguenti opzioni:

  • (percorso del dispositivo) - Nome completo del dispositivo gestito da creare come server satellite.
  • (ruolo) - Ruoli del satellite da aggiungere al dispositivo gestito. I ruoli includono Authentication, Collection, Content e JoinProxy. Se si desidera assegnare il ruolo satellite di imaging o promuovere un dispositivo gestito a satellite con il ruolo di server di imaging, è necessario utilizzare il comando zman ssaimg invece che questo comando. Se si desidera riconfigurare le impostazioni del ruolo JoinProxy, è necessario utilizzare il comando zman ssujs.
  • [ primario superiore] - Nome completo del server primario in cui il server satellite esegue il roll-up della relativa raccolta dati o da cui ottiene il relativo contenuto. Se il dispositivo gestito è già un satellite, il campo è facoltativo.
  • [Porta server satellite] - Porta che deve essere utilizzata dal satellite per ascoltare le richieste di roll-up della raccolta o per ottenere il contenuto dal server primario superiore. Se non è specificata, viene utilizzata la porta 80.
  • [Porta HTTPS sicura server satellite] - Porta che deve essere utilizzata dal satellite per ascoltare le richieste di autenticazione HTTPS sicure. Se la porta non è specificata, viene utilizzata la porta 443.
  • [velocità limite output server satellite]: velocità limite dell'output del server satellite (in KB/s).
  • [--enable-ssl=<rolename>,<rolename>,...,<rolename>]: ruoli del server satellite per cui è necessario abilitare SSL. I ruoli di contenuto e raccolta sono valori validi.
  • [--force-port-change] - Se il dispositivo gestito funziona già come satellite, questa opzione consente di cambiare la porta utilizzata da tutti i componenti del satellite nel dispositivo per ascoltare le richieste o ottenere il contenuto.
  • [--force-parent-change] - Se il dispositivo gestito funziona già come satellite, questa opzione consente di cambiare il server primario superiore per tutti i componenti del satellite nel dispositivo.

NOTA:prima di promuovere un dispositivo gestito come satellite, verificare che la versione di ZENworks installata sul dispositivo gestito corrisponda a quella installata sul server primario. Inoltre, non è possibile promuovere i seguenti dispositivi come satellite:

  • Un dispositivo gestito su cui è installata una versione precedente dell'agente ZENworks.

  • Un dispositivo di prova ZENworks

Un utente non root può eseguire correttamente questo comando (zman ssc) in un server primario Linux solo se è stato aggiunto al gruppo di utenti ZENworks. Per aggiungere l'utente non root al gruppo di utenti ZENworks, utilizzare il comando usermod -A nomeutente_non_root.

satellite-server-enable-ssl (sses) (percorso del server satellite) (<ruolo>,<ruolo>,...,<ruolo>)

Abilita SSL su un elenco importato di server satellite con ruolo di contenuto, ruolo di raccolta o entrambi.

-f, --fileName=<percorso file>: percorso completo del file con valori separati da virgole (.csv o .txt) da importare. Il file deve contenere un elenco di GUID o percorsi di server satellite.

-r, --role=<ruolo>[...]: ruoli dei server satellite per cui è necessario abilitare SSL. I ruoli di contenuto e raccolta sono valori validi.

satellite-server-enable-ssl (sses) (-f|--fileName=<percorso file>) (-r|--role=<ruolo>,<ruolo>,...,<ruolo>)

Abilita SSL su un elenco importato di server satellite con ruolo di contenuto, ruolo di raccolta o entrambi.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -f, --fileName=<percorso file> - Percorso completo del file con valori separati da virgole (.csv o .txt) da importare. Il file deve contenere un elenco di GUID o percorsi di server satellite.
  • GUID di esempio: 422d4e7dc31506ef2c44b54a2a2fa7db
  • Percorso server di esempio: /Devices/Workstations/Linux-SS-01
  • -r, --role=<ruolo>[...] - Ruoli dei server satellite per cui è necessario abilitare SSL. I ruoli di contenuto e raccolta sono valori validi.

Esempio: zman sses|satellite-server-enable-ssl -f "satellite_server_guids.csv|satellite_server_guids.txt" -r "Content|Collection|Content,Collection"

satellite-server-update-joinproxy-settings (ssujs) (Percorso del dispositivo) [-j|--jpport=portajp] [-m|--maxconnections=maxConnessioni] [-c|--connectionCheckInterval=intervalloVerificaConnessioni]

Aggiorna le impostazioni JoinProxy su un server satellite. Al ruolo del satellite JoinProxy è possibile promuovere solo un dispositivo Windows o un dispositivo gestito Linux. Ai server primari viene assegnato per default il ruolo JoinProxy.

Accetta le seguenti opzioni:

  • (Percorso del dispositivo) - Nome completo del server satellite per il quale aggiornare le impostazioni JoinProxy.
  • -j, --jpport=<portajp> - Porta sulla quale il server JoinProxy resterà in ascolto della connessione.
  • -m, --maxconnections=<maxConnessioni> - Numero massimo di dispositivi consentiti per la connessione a JoinProxy.
  • -c, --connectionCheckInterval=<intervalloVerificaConnessioni> - Intervallo di tempo che determina la frequenza con cui il server JoinProxy verifica periodicamente se i dispositivi sono ancora connessi a esso.

NOTA:se non si utilizza il comando ssujs, il server satellite JoinProxy verrà configurato con i seguenti valori di default:

  • Porta: 7019

  • Numero massimo di connessioni: 100

  • Intervallo per la verifica delle connessioni: 1 min

satellite-server-delete (ssd) (Percorso del dispositivo) [(ruolo),(ruolo),...(ruolo)][-f|--force]

Consente di cancellare i ruoli del satellite dal dispositivo. Se tutti i ruoli vengono rimossi, il dispositivo sarà automaticamente cancellato dall'elenco Gerarchia server nel Centro di controllo ZENworks.

Se la zona di gestione è costituita dal server primario ZENworks e da satelliti ZENworks Configuration Management, non è possibile rimuovere singoli ruoli dai satelliti. È possibile solo abbassare il satellite al livello di un dispositivo gestito. È possibile cancellare un satellite su cui è installata qualsiasi versione di ZENworks Agent.

Accetta le seguenti opzioni:

  • (Percorso del dispositivo) - Nome completo del server satellite dal quale cancellare i ruoli Satellite.
  • [ruolo] - Ruoli del satellite da cancellare dal dispositivo. Se non si specifica alcun ruolo, verranno cancellati dal dispositivo tutti i ruoli del satellite. È possibile cancellare i seguenti ruoli: Autenticazione, Raccolta, Contenuto e Join Proxy. Per rimuovere il ruolo di imaging, utilizzare il comando satellite-server-remove-imagingrole (ssrimg) anziché questo.

[-f|--force] - Forza l'abbassamento di un server satellite al livello di un dispositivo gestito e contemporaneamente rimuove tutti i ruoli esistenti specificati. Utilizzare questa opzione solo quando un server satellite è permanentemente offline e non può comunicare con il server ZENworks o quando tutti i ruoli vengono rimossi ed è impossibile rimuovere il server satellite dalla gerarchia di server ZCC poiché la versione di ZENworks sul server satellite è precedente a quella sul server primario.

satellite-server-configure-authentication-user-source (sscaus) (percorso del dispositivo) (origine utente) [connessione utente, connessione utente, ..., connessione utente]

Configura le connessioni dell'origine utente utilizzate da un satellite con ruolo di autenticazione. Eseguire questo comando più volte per configurare connessioni per più origini utente sullo stesso server satellite, specificando ogni volta un'origine utente diversa. Eseguire questo comando senza alcuna connessione per rimuovere l'origine utente specificata dal ruolo di autenticazione del satellite.

Accetta le seguenti opzioni:

  • (Percorso del dispositivo) - Nome completo del satellite per il quale configurare l'origine utente del ruolo di autenticazione.
  • (Origine utente) - Il nome dell'origine utente da configurare.
  • [Connessione utente] - Connessioni utente elencate nell'ordine in cui vengono utilizzate da questo satellite per autenticare gli utenti con l'origine utente specificata.
satellite-server-edit-imagingrole (sseimg) (percorso del dispositivo) (azione sul servizio proxydhcp)

Avvia o interrompe il servizio Proxy DHCP del satellite di imaging.

  • (Percorso del dispositivo) - Percorso del dispositivo relativo a /Devices/Workstations. Il dispositivo specificato deve essere un satellite con il ruolo di imaging.
  • (Azione su servizio ProxyDHCP) - Avvia o interrompi il servizio Proxy DHCP. I valori validi sono start e stop.
satellite-server-export-content (ssec) (percorso del dispositivo) (directory di esportazione) [opzioni]

Esporta i file del contenuto dall'archivio contenuti per l'importazione manuale nell'archivio contenuti del dispositivo satellite. Per importare il contenuto nell'archivio contenuti su un dispositivo gestito, utilizzare il comando zac cdp-import-content (cic).

  • (Percorso del dispositivo) - Nome completo del dispositivo satellite per il quale esportare i file del contenuto.
  • (Esporta directory) - Percorso completo a una directory nella quale esportare i file del contenuto.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -a, --exportAll - Esporta tutti i contenuti assegnati al dispositivo satellite (per default, viene esportato solo il contenuto mancante).
satellite-server-export-content-replication-setting-schedule (ssecrss) (percorso del dispositivo) (tipo di contenuto) (-s | --scheduleFileName = percorso file)

Esporta una pianificazione della replica di tipo contenuto dal dispositivo satellite a un file.

  • (Percorso del dispositivo) - Nome completo del dispositivo satellite dal quale esportare la pianificazione dell'impostazione di replica.
  • (Tipo di contenuto) - Nome del tipo di contenuto per l'impostazione di replica da esportare dal dispositivo satellite.
  • -s, --scheduleFileName =<percorso file> - Percorso completo di un file nel quale esportare i dati di pianificazione.
satellite-server-list-authentication-settings (sslas) (percorso del dispositivo)

Elenca le impostazioni del ruolo di autenticazione su un dispositivo satellite.

  • (percorso del dispositivo) - Nome completo del dispositivo satellite dal quale elencare le impostazioni del ruolo di autenticazione.
satellite-server-list-imagingservers (sslimg)

Elenca i satelliti con il ruolo di imaging.

satellite-server-list-content-replication-settings (sslcrs) (percorso del dispositivo)

Elenca la pianificazione della replica del contenuto e le impostazioni del limite sul satellite in base al tipo di contenuto.

  • (percorso del dispositivo) - Nome completo del dispositivo satellite dal quale elencare le impostazioni di replica.
satellite-server-list-roles (sslr) [dispositivo gestito]

Elenca i ruoli del satellite definiti in precedenza.

Accetta la seguente opzione:

  • [Dispositivi gestiti] - Nome completo del dispositivo gestito per cui elencare i ruoli del satellite. Se non specificato, vengono visualizzati tutti i ruoli del satellite.
Satellite-server-list-servers (ssls)

Elenca i satelliti e i relativi ruoli.

satellite-server-remove-content-replication-setting (ssrcrs) (percorso del dispositivo) (tipo contenuto)

Rimuove una pianificazione della replica di tipo contenuto e l'impostazione del limite dal dispositivo satellite.

  • (Percorso del dispositivo) - Nome completo del dispositivo satellite dal quale rimuovere l'impostazione di replica.
  • (Tipo contenuto) - Nome del tipo di contenuto per l'impostazione di replica da rimuovere dal dispositivo satellite.
satellite-server-remove-imagingrole (ssrimg) (percorso del dispositivo) [-r|--removeImageFiles]

Rimuove il ruolo di imaging del server satellite dal dispositivo gestito.

Se la zona di gestione è costituita dal server primario ZENworks e da satelliti ZENworks Configuration Management, non è possibile rimuovere singoli ruoli dai satelliti. È possibile solo abbassare il satellite al livello di un dispositivo gestito. È possibile cancellare un satellite su cui è installata qualsiasi versione di ZENworks Agent.

  • (Percorso del dispositivo) - Percorso del dispositivo gestito relativo a /Devices/Workstations. Il dispositivo specificato deve essere un satellite con il ruolo di imaging.
  • -r, --removeImageFiles - Cancella i file di immagine dal dispositivo specificato.
satellite-server-update-content-replication-setting (ssucrs) (percorso del dispositivo) (tipo di contenuto) (-s| --scheduleFileName=percorso file) [opzioni]

Aggiorna una pianificazione della replica di tipo contenuto e l'impostazione del limite al dispositivo satellite.

  • (Percorso del dispositivo) - Nome completo del dispositivo satellite sul quale aggiornare l'impostazione di replica.
  • (Tipo contenuto) - Il nome del tipo di contenuto per l'impostazione di replica da aggiornare sul dispositivo satellite.
  • -s, --scheduleFileName=(percorso file) - Percorso completo di un file con i dati di pianificazione per l'impostazione di replica salvata in formato XML.

Accetta la seguente opzione:

  • -d, --duration=<durata> - Durata del periodo di replica del contenuto (in minuti).
  • -t, --throttleRate=<Velocità limite> - Velocità limite in kbps per l'impostazione di replica per aggiornamento del dispositivo satellite.

Comandi per il server

Questi comandi vengono usati per gestire i server. I comandi per il server iniziano con la parola server- nel formato lungo e con la lettera s nel formato breve.

Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.

server-add-bundle (sab) (percorso oggetto Server) (pacchetto o gruppo pacchetti) [...] [opzioni]

Assegna i pacchetti a un oggetto Server.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -f, --folder=[cartella pacchetto] - Percorso della cartella pacchetto riferito a /Bundles. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti pacchetto viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti pacchetto nella stessa cartella.
  • -I, --icon-location=[file XML ubicazione applicazione] - File XML che contiene le ubicazioni dell'icona per l'applicazione pacchetto. Per il formato di file XML, fare riferimento al file IconLocation.xml ubicato in /opt/microfocus/zenworks/share/zman/samples/bundles su un server Linux o Directory_installazione:\Micro Focus\Zenworks\share\zman\samples\ bundles su un server Windows.
  • -d, --distribution-schedule=[file XML pianificazione della distribuzione] - File XML che contiene la pianificazione della distribuzione.
  • -l, --launch-schedule=[file XML pianificazione avvio] - File XML che contiene la pianificazione di avvio.
  • -a, --availability-schedule=[file XML pianificazione disponibilità] - File XML che contiene la pianificazione di disponibilità. Per i modelli dei file XML di pianificazione, fare riferimento ai file XML ubicati in /opt/microfocus/zenworks/share/zman/samples/schedules su un server Linux o Directory_installazione:\Micro Focus\Zenworks\share\zman\samples\ schedules su un server Windows.
  • -D, --dry-run - Verifica e visualizza le azioni richieste senza tuttavia eseguirle.
  • -i, --install-immediately - Installa il pacchetto subito dopo la distribuzione. Per utilizzare questa opzione, è anche necessario specificare la Pianificazione distribuzione. È possibile specificare la Pianificazione distribuzione utilizzando l'opzione --distribution-schedule, --distribute-now o --distribute-on-device-refresh
  • -L, --launch-immediately - Avvia il pacchetto immediatamente dopo l'installazione. Per utilizzare questa opzione, è anche necessario specificare la Pianificazione distribuzione. È possibile specificare la Pianificazione distribuzione utilizzando l'opzione --distribution-schedule, --distribute-now o --distribute-on-device-refresh
  • -n, --distribute-now - Imposta la pianificazione della distribuzione in modo che il pacchetto venga distribuito immediatamente. Se si specifica questa opzione, le opzioni --distribution-schedule e --distribute-on-device-refresh vengono ignorate. Le opzioni --distribute-now, --distribute-on-device-refresh e --distribution-schedule si escludono a vicenda e vengono usate per impostare la pianificazione della distribuzione. Viene prima considerata l'opzione --distribute-now, seguita dalle opzioni --distribute-on-device-refresh e --distribution-schedule.
  • -r, --distribute-on-device-refresh - Imposta la pianificazione di distribuzione in modo che il pacchetto venga distribuito al momento dell'aggiornamento del dispositivo. Se si specifica questa opzione, l'opzione --distribution-schedule viene ignorata.
  • -s, --launch-on-device-refresh - Imposta la pianificazione di avvio in modo che il pacchetto venga avviato al momento dell'aggiornamento del dispositivo. Se si specifica questa opzione, l'opzione --launch-schedule viene ignorata.
  • -w, --wakeup-device-on-distribution - Riattiva il dispositivo usando Wake-On-Lan se è stato arrestato durante la distribuzione del pacchetto. Per utilizzare questa opzione, è necessario specificare anche la pianificazione della distribuzione. È possibile specificare la pianificazione della distribuzione utilizzando l'opzione --distribution-schedule, --distribute-now o --distribute-on-device-refresh.
  • -B, --broadcast=[Indirizzo di diffusione][...] - Elenco separato da virgole degli indirizzi utilizzati per diffondere i magic packet Wake-On-LAN. Questa opzione può essere utilizzata solo se si è scelto di riattivare il dispositivo mediante la tecnologia Wake-On-LAN. Un indirizzo IP valido è un valore valido.
  • -S, --server=[Percorso degli oggetti Server primario o proxy relativo a /Devices][...] - Elenco separato da virgole degli oggetti Server primario o proxy utilizzato per riattivare il dispositivo. Questa opzione può essere utilizzata solo se si è scelto di riattivare il dispositivo mediante la tecnologia Wake-On-LAN.
  • -C, --retries=[Numero di tentativi] - Numero di volte in cui vengono inviati i magic packet WOL al dispositivo o ai dispositivi. Questa opzione può essere utilizzata solo se si è scelto di riattivare il dispositivo mediante la tecnologia Wake-On-LAN. Il valore deve essere compreso tra 0 e 5. Il valore di default è 1.
  • -T, --timeout=[Intervallo di tempo tra i tentativi] - Intervallo di tempo tra due tentativi. Questa opzione può essere utilizzata solo se si è scelto di riattivare il dispositivo mediante la tecnologia Wake-On-LAN. Il valore (in minuti) deve essere compreso tra 2 e 10. Il valore di default è 2.
server-add-certificate (sacert) (percorso oggetto server) (percorso file certificato)[-f]

Prima di ZENworks 11 SP4, si utilizzava questo comando per aggiungere un nuovo certificato valido per un server in modo da sostituire il certificato esistente prossimo alla scadenza. Con l'introduzione della funzione Gestione SSL in ZENworks 11 SP4, questo comando è diventato obsoleto.

Per aggiungere un certificato mancante nel database, è possibile utilizzare questo comando con l'opzione di forzatura ( -f, --force). Se tuttavia nel database è già presente un certificato attivo, non è possibile utilizzare questo comando.

(percorso oggetti server) - Percorso degli oggetti server (server, cartella server o gruppo di server) relativo a /Devices/Servers.

(percorso file certificato)- Percorso del file del certificato in formato DER.

  • -f, --force - Forza l'aggiunta del certificato come certificato attivo. Questa opzione funzionerà solo se nel database non è disponibile un certificato attivo.
server-add-policy (sap) (percorso oggetto Server) (policy o gruppo policy) [...] [opzioni]

Assegna le policy a un oggetto Server.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -c, --conflicts=[ordine risoluzione conflitti policy] - Specifica come vengono risolti i conflitti delle policy. I valori validi sono userlast o 1, devicelast o 2, deviceonly o 3, useronly o 4. Per userlast vengono applicate innanzitutto le policy associate al dispositivo e quindi le policy associate all'utente. Per devicelast, vengono applicate innanzitutto le policy associate all'utente e quindi le policy associate al dispositivo. Per deviceonly le policy associate all'utente vengono ignorate. Per useronly le policy associate al dispositivo vengono ignorate. Se questa opzione non è specificata, userlast è il valore di default.
  • -e, --enforce-now - Applica immediatamente le policy su tutti i dispositivi assegnati.
  • -f, --folder=[cartella policy] - Percorso di una cartella policy relativo a /Policies. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti policy viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti policy nella stessa cartella.
server-copy-relationships (scr) (percorso server) (percorso oggetto Server) [...] [opzioni]

Copia relazioni da un server selezionato ad altri server. Le relazioni dei server includono assegnazioni di pacchetti, policy e appartenenze a gruppi.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -r, --relationship-type: tipi di relazioni da copiare. I valori validi sono bundles, policies e groups. Con l'opzionebundles verranno copiate tutte le assegnazioni di pacchetti associate del dispositivo di origine. Con l'opzionepolicy verranno copiate tutte le assegnazioni di policy associate del dispositivo di origine. Con l'opzionegroups i dispositivi di destinazione verranno aggiunti come membri dei gruppi associati ai dispositivi di origine. È possibile fornire più tipi di valori separati da virgole.
  • -a, --assignment-options: opzioni di assegnazione. I valori validi sono assign-to-group-members, assign-to-folder-members e assign-to-folder-members-recursively. Con l'opzione assign-to-group-members verranno copiate le assegnazioni ai membri dei gruppi di destinazione. Con l'opzione assign-to-folder-members verranno copiate le assegnazioni ai dispositivi all'interno della cartella di destinazione. Con l'opzione assign-to-folder-members-recursively le assegnazioni verranno copiate nei dispositivi all'interno delle cartelle di destinazione e delle rispettive sottocartelle. Se non è specificato alcun valore, le assegnazioni vengono effettuate direttamente ai gruppi o alle cartelle di destinazione.
  • -c, --conflict-resolution: opzioni di risoluzione dei conflitti per le assegnazioni esistenti. I valori validi sono delete-existing-assignments e replace-existing-assignments. Con l'opzione delete-existing-assignments verranno cancellate tutte le assegnazioni esistenti dei dispositivi di destinazione. Con l'opzione replace-existing-assignments verranno sostituite le assegnazioni esistenti dei dispositivi di destinazione con le assegnazioni selezionate. Se non è specificato alcun valore, vengono mantenute le assegnazioni esistenti sui dispositivi di destinazione.
  • -g --group-membership: opzioni di appartenenza a gruppi per il tipo di oggetto di destinazione Gruppi e Cartelle. I valori validi sono add-group-members, add-folder-members, add-folder-members-recursively e delete-existing-group-membership. Con l'opzione add-group-members verranno aggiunti i membri del gruppo di destinazione come membri dei gruppi di cui è membro il dispositivo di origine. Con l'opzione add-folder-members verranno aggiunti i dispositivi all'interno delle cartelle di destinazione come membri dei gruppi di cui è membro il dispositivo di origine. Con l'opzione add-folder-members-recursively verranno aggiunti i dispositivi all'interno delle cartelle di destinazione e delle rispettive sottocartelle come membri dei gruppi di cui è membro il dispositivo di origine. Con l'opzione delete-existing-group-membership verranno cancellate le appartenenze ai gruppi esistenti di cui sono membri i dispositivi di destinazione.
  • -g, --group-membership: opzioni di appartenenze a gruppi per il tipo di oggetto di destinazione Gruppi e Cartelle. I valori validi sono add-folder-members-recursively e delete-existing-group-membership. Con l'opzione add-folder-members-recursively i dispositivi all'interno delle cartelle di destinazione e delle relative sottocartelle vengono aggiunti come membri dei gruppi a cui appartiene il dispositivo di origine. Con l'opzione delete-existing-group-membership vengono cancellate le appartenenze ai gruppi esistenti dei dispositivi di destinazione. Se le destinazioni includono gruppi, tutti i membri dei gruppi vengono aggiunti al gruppo selezionato. Se le destinazioni includono cartelle, tutti i dispositivi al loro interno vengono aggiunti non ricorsivamente come membri al gruppo selezionato.
  • -p, --export-path: percorso completo del file in cui dovranno essere esportati in formato CSV i risultati dell'operazione Copia relazioni. È possibile specificare un percorso di file oltre a un nome di file con estensione .csv. Se il percorso non è specificato, il file CSV verrà esportato nel percorso di default (Linux: /var/opt/microfocus/zenworks/tmp; Windows: %zenworks_home%\work\tmp).
  • -f, --continue-on-failure: questa opzione non è obbligatoria. Se l'opzione è specificata, l'operazione Copia relazioni proseguirà anche in caso di errore. Se l'opzione non è specificata, l'operazione Copia relazioni verrà terminata in caso di errore.

Esempi:

Per copiare tutte le relazioni del server di origine in più tipi di server:

zman server-copy-relationships serverfolder/sourceserver --relationship-type=bundles,policies,groups serverfolder/server serverfolder/serverfolder1 serverfolder/servergroup

Per copiare le assegnazioni policy del server di origine ai server all'interno delle cartelle del server di destinazione in modo ricorsivo: zman scr serverfolder/sourceserver --relationship-type=policies serverfolder1 serverfolder2 -assignment-options=assign-to-folder-members-recursively.

Per sostituire le assegnazioni pacchetti in conflitto dei server di destinazione durante la copia delle assegnazioni dal server di origine:

Per aggiungere server dei gruppi di server di destinazione ai gruppi del server di origine: zman scr serverfolder/sourceserver -r=groups servergroup -group-membership=add-group-members.

zman scr serverfolder/sourceserver -r=bundles serverfolder/server1 -conflict-resolution=replace-existing-assignments

Per aggiungere server dei gruppi di server di destinazione ai gruppi del server di origine:

zman scr serverfolder/sourceserver -r=groups servergroup

Per copiare tutte le relazioni del server di origine in più server, se sono specificate le opzioni Continua in caso di errore ed Esporta come CSV (nella cartella C:\temp\):

zman server-copy-relationships serverfolder/sourceserver --relationship-type=bundles,policies,groups serverfolder/server serverfolder/serverfolder1 serverfolder/servergroup -f -p=C:\temp\

Per copiare le assegnazioni di policy del server di origine nei server all'interno delle cartelle di destinazione in modo ricorsivo, se sono specificate le opzioni Termina in caso di errore ed Esporta come CSV (in C:\temp\copyresult.csv):

zman scr serverfolder/sourceserver --relationship-type=policies serverfolder1 serverfolder2 -assignment-options=assign-to-folder-members-recursively -p=C:\temp\copyresult.csv

server-delete (sd) (percorso oggetto Server) [...] [opzioni]

Cancella uno o più oggetti server.

(percorso oggetto server) [...] - Percorso degli oggetti server (server, cartella server o gruppo di server) relativo a /Devices/Servers. Il carattere jolly * può essere usato per i nomi degli oggetti solo se è racchiuso tra virgolette. Utilizzare i caratteri jolly con molta cautela durante la cancellazione degli oggetti.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -r, --recursive - Cancella ricorsivamente gli oggetti all'interno di una cartella.
  • -p, --preapproved - Aggiunge i dispositivi cancellati all'elenco dei dispositivi preapprovati.
  • -f, --folder=[cartella server] - Percorso di una cartella server riferito a /Devices/Servers. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti server viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti server nella stessa cartella.
server-folder-create (sfc) [nome cartella] [cartella superiore] [opzioni]

Crea una nuova cartella per i server.

Accetta la seguente opzione:

  • --desc=[descrizione] - Descrizione della cartella.
server-group-add (sga) (percorso gruppo server) [percorso server] [...] [opzioni]

Aggiunge server a un gruppo di server.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella server] - Percorso di una cartella server riferito a /Devices/Servers. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti server viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti server nella stessa cartella.
server-group-create (sgc) [nome gruppo] [cartella superiore] [opzioni]

Crea un gruppo di server e vi aggiunge i membri.

Accetta le seguenti opzioni:

  • --desc=[descrizione] - Descrizione del gruppo.
  • -m, --members=[percorso server][...] - Percorso dei server riferito a /Devices/Servers.
  • -f, --folder=[cartella server] - Percorso di una cartella server riferito a /Devices/Servers. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti server viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti server nella stessa cartella.
server-group-members (sgm) (percorso gruppo server) [opzioni]

Elenca i membri di un gruppo di server o di un gruppo di server dinamico.

Accetta la seguente opzione:

  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
server-group-remove (sgr) (percorso gruppo server) [percorso server] [...] [opzioni]

Rimuove server da un gruppo di server.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella server] - Percorso di una cartella server riferito a /Devices/Servers. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti server viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti server nella stessa cartella.
server-info (si) (percorso server)

Fornisce informazioni dettagliate sul server.

server-list (sl) [opzioni] [cartella]

Elenca gli oggetti server.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -r, --recursive - Elenca i risultati comprese le sottocartelle ricorsivamente. Se l'opzione non viene specificata, il contenuto delle sottocartelle non viene elencato.
  • -n, --namefilter=[stringa filtro] - Visualizza i risultati che corrispondono al nome specificato. I caratteri jolly * e ? possono essere usati solo se racchiusi tra virgolette.
  • -t, --typefilter=[filtro tipo][...] - Visualizza i risultati che corrispondono all'elenco separato da virgole dei tipi di oggetto specificati. I valori validi sono dispositivo, gruppo e cartella.
  • -c, --count - Visualizza il totale dei risultati.
  • -s, --scrollsize=[dimensione scorrimento] - Numero di risultati visualizzato.
  • -f, --flagfilter=[filtro flag][...] - Visualizza i risultati che corrispondono all'elenco separato da virgole di flag specificati. I valori validi sono retired, notretired, test e non-test.
server-list-bundles (slb) (percorso oggetto Server) [opzioni]

Elenca i pacchetti assegnati a un oggetto Server.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -a, --all - Elenca sia i pacchetti effettivi che non effettivi.
  • -e, --effective - Elenca solo i pacchetti effettivi.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
server-list-groups (slg) (percorso server) [opzioni]

Elenca i gruppi di cui il server specificato è membro.

Accetta la seguente opzione:

  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
server-list-policies (slp) (percorso oggetto Server) [opzioni]

Elenca le policy assegnate a un oggetto Server.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -a, --all - Elenca sia le policy effettive che non effettive.
  • -e, --effective - Elenca solo le policy effettive.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
server-move (smv) (percorso oggetto server) [percorso cartella di destinazione]

Sposta l'oggetto Server in una cartella diversa.

server-refresh (srf) (percorso oggetto Server) [...] [opzioni]

Aggiorna ZENworks Agent sui server.

Accetta la seguente opzione:

-f, --folder=[cartella server] - Percorso di una cartella server relativo a /Devices/Servers. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti server viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti server nella stessa cartella.

--server=<server/cartella server/percorso oggetto gruppo server>[...] - Percorso degli oggetti Server primario (Server, Cartella server o Gruppo server) relativi a /Devices/Servers per inviare le notifiche di task rapido.

--notify=<minuti> - Tempo in minuti per inviare la notifica a tutti i dispositivi.

--expire=<minuti> - Tempo in minuti per la scadenza dopo la creazione del task rapido. Specificare 0 per applicare una scadenza immediata.

--currentserver - Aggiunge un task rapido al server primario attuale.

--anyserver - Aggiunge un task rapido in qualsiasi server primario.

--expirenever - Il task rapido non scade mai nel server primario.

server-remove-bundle (srb) (percorso oggetto server) (pacchetto o gruppo di pacchetti) [...] [opzioni]

Rimuove i pacchetti assegnati a un oggetto Server.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella pacchetto] - Percorso della cartella pacchetto riferito a /Bundles. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti pacchetto viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti pacchetto nella stessa cartella.
server-remove-policy (srp) (percorso oggetto Server) (policy o gruppo policy) [...] [opzioni]

Rimuove le policy assegnate a un oggetto Server.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella policy] - Percorso di una cartella policy relativo a /Policies. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti policy viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti policy nella stessa cartella.
server-rename (sr) (percorso oggetto server) (nuovo nome)

Rimuove un oggetto Server.

server-reorder-bundles (srob) (percorso oggetto server) (ubicazione corrente) (nuova ubicazione)

Modifica l'ordine dei pacchetti assegnati al server. Utilizzare il comando workstation-list-bundles per ottenere l'ordine dei pacchetti assegnati.

server-reorder-policies (srop) (percorso oggetto server) (ubicazione corrente) (nuova ubicazione)

Modifica l'ordine delle policy assegnate al server. Utilizzare il comando server-list-policies per ottenere l'ordine delle policy assegnate.

server-retire (sret) (percorso oggetto server)

Disattiva permanentemente il server selezionato nel sistema ZENworks all'aggiornamento successivo. La disattivazione permanente di un dispositivo non ne determina la cancellazione. Quando si disattiva permanentemente un dispositivo, il relativo GUID viene mantenuto (al contrario di quando si cancella un dispositivo, che comporta anche la cancellazione del GUID). Di conseguenza, tutte le informazioni dell'inventario vengono conservate come accessibili, ma tutte le assegnazioni di policy e pacchetti vengono rimosse. Se successivamente si riattiva il dispositivo, tutte le assegnazioni vengono ripristinate.

Accetta la seguente opzione:

  • -i, --immediate - Forza un aggiornamento del dispositivo per disattivarlo subito in modo permanente.
server-set-as-test (ssat) (percorso oggetto server)

Imposta un server come dispositivo di prova.

Esempi

Per impostare server1 come dispositivo di prova:

zman ssat server1

server-role-zookeeper-add-server (srzas)

Assegna il ruolo ZooKeeper a un server primario.

--servers - Elenco di server separato da virgole. GUID, DNS o percorso degli oggetti Server (server, cartella server o gruppo di server) relativo a /Devices/Servers.

server-role-zookeeper-remove-server (srzrs)

Rimuove un server dal cluster ZooKeeper. Almeno un server nella zona deve contenere il ruolo ZooKeeper.

--servers - GUID, DNS o percorso degli oggetti Server (server, cartella server o gruppo di server) relativo a /Devices/Servers.

server-role-zookeeper-list-cluster (srzlc)

Elenca i server attualmente configurati nel cluster ZooKeeper.

server-role-zookeeper-update-cluster (srzuc) [...] [opzioni]

Aggiorna le proprietà comuni del cluster ZooKeeper.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -l --leader-connect-port: definire la porta leader che verrà utilizzata dai follower per eseguire la connessione a un leader nel cluster. La porta di default è la 6790. È tuttavia possibile specificare una porta non utilizzata compresa tra 6000 e 65535.
  • -c --client-port: definire la porta di ascolto di ZooKeeper per le connessioni in entrata. La porta di default è la 6789. È tuttavia possibile specificare una porta non utilizzata compresa tra 6000 e 65535.
  • -e --leader-elect-port: definire la porta scelta per l'uso da parte di tutti i server nel cluster per eleggere il leader. La porta di default è la 6791. È tuttavia possibile specificare una porta non utilizzata compresa tra 6000 e 65535.
  • -t --tick-time: definire la durata di un singolo tick, che corrisponde a un'unità di tempo di base espressa in millisecondi, utilizzato da ZooKeeper per regolare heartbeat e timeout. Il valore di default è 2000.
  • -i --init-limit: definire la quantità di tempo, in tick, per consentire ai follower di eseguire la connessione al leader. Il valore di default è 10.
  • -s --sync-limit: definire la quantità di tempo, in tick, per consentire ai follower di sincronizzarsi con ZooKeeper. Il valore di default è 5.
  • -x --max-connections: specificare il numero massimo di connessioni client che il cluster ZooKeeper è in grado di accettare. Il valore di default è 60.
server-role-kafka-configure-cluster (srkcc) [...] [opzioni]

Configura il cluster Kafka.

  • Accetta le opzioni seguenti:
  • -a --logRetentionPeriod: specificare per quanto tempo (in ore) si devono conservare i log Kafka.
  • -c --replication count: specificare il numero di copie da creare per ciascun argomento.
  • -l --logRetentionBytes: specificare le dimensioni massime consentite del log, oltre cui i dati esistenti vengono sovrascritti con i nuovi dati. Per default, le dimensioni del log sono illimitate.
  • -t --zkSessionTimeout: specificare il timeout della sessione ZooKeeper (in millisecondi). Il valore di default è 30000 ms. Se il server non segnala un heartbeat a ZooKeeper entro questo periodo di tempo, il server viene considerato inattivo. Una richiesta di heartbeat consente di identificare se il server è ancora connesso al cluster Kafka.
  • -r --retainDetectedLogsDuration: specificare la durata massima per conservare i log cancellati.
  • -p --logCleanupPolicy: specificare la policy di pulizia di default per i segmenti che hanno superato la finestra di permanenza massima consentita. I valori possibili sono Elimina e Compatta. Il valore di default è Elimina. La policy Elimina rimuoverà i segmenti precedenti quando vengono raggiunti la durata di permanenza o il limite delle dimensioni. La policy Compatta abiliterà la compattazione del log sull'argomento, in modo da assicurare che Kafka manterrà sempre almeno l'ultimo valore noto per ciascuna chiave di messaggio nel log di dati per una singola partizione dell'argomento.
  • -s --schemaregistryport: specificare la porta sulla quale è in esecuzione Schema Registry. La porta di default è la 8081.
  • -k, --kafkaport: specificare la porta di ascolto di Kafka. La porta di default è la 9093.
  • -x, --connectport: specificare la porta di ascolto di Kafka Connect. La porta di default è la 8083.
server-role-kafka-add-broker (srkab)

Aggiunge un broker al cluster Kafka.

--servers - Elenco di server separato da virgole. È possibile specificare il GUID, DNS o percorso degli oggetti Server (server, cartella server o gruppo di server) relativo a /Devices/Servers.

-i --ignorewarning- Specificare true o false. Si utilizza questa opzione per ignorare il messaggio di avviso correlato al certificato di autenticazione del client visualizzato al momento dell'identificazione di una CA esterna. Per continuare, è possibile impostare questa opzione su true.

server-role-kafka-remove-broker (srkrb)

Rimuove un broker dal cluster Kafka.

--servers - GUID, DNS o percorso degli oggetti Server (server, cartella server o gruppo di server) relativo a /Devices/Servers.

server-role-kafka-reconfig-broker (srkrcb)

Riconfigura il broker Kafka.

--servers - Elenco di server separato da virgole. GUID, DNS o percorso degli oggetti Server (server, cartella server o gruppo di server) relativo a /Devices/Servers.

server-role-kafka-update-cluster (srkuc) [...] [opzioni]

Aggiorna la configurazione del cluster Kafka.

  • Accetta le seguenti opzioni:
  • -l --logRetentionBytes: specificare le dimensioni massime consentite del log, oltre cui i dati esistenti vengono sovrascritti con i nuovi dati. Per default, le dimensioni del log sono illimitate.
  • -t --zkSessionTimeout: specificare il timeout della sessione ZooKeeper (in millisecondi). Il valore di default è 30000 ms. Se il server non segnala un heartbeat a ZooKeeper entro questo periodo di tempo, il server viene considerato inattivo. Una richiesta di heartbeat consente di identificare se il server è ancora connesso al cluster Kafka.
  • -r --retainDetectedLogsDuration: specificare la durata massima per conservare i log cancellati.
  • -p --logCleanupPolicy: specificare la policy di pulizia di default per i segmenti che hanno superato la finestra di permanenza massima consentita. I valori possibili sono Elimina e Compatta. Il valore di default è Elimina. La policy Elimina rimuoverà i segmenti precedenti quando vengono raggiunti la durata di permanenza o il limite delle dimensioni. La policy Compatta abiliterà la compattazione del log sull'argomento, in modo da assicurare che Kafka manterrà sempre almeno l'ultimo valore noto per ciascuna chiave di messaggio nel log di dati per una singola partizione dell'argomento.
  • -c, --replication count: specificare il numero di copie da effettuare per ciascun argomento.
  • -s --schemaregistryport: specificare la porta sulla quale è in esecuzione Schema Registry.
  • -k, --kafkaport: specificare la porta di ascolto di Kafka.
  • -x, --connectport: specificare la porta di ascolto di Kafka Connect.
server-role-kafka-list-cluster (srklc)

Recupera la configurazione del cluster Kafka.

server-role-kafka-list-connectors (srklcn)

Recupera l'elenco dei connettori Kafka.

server-role-kafka-restart-connectors (srkrcn) [...] [opzioni]

Riavvia i connettori Kafka specificati.

  • Accetta la seguente opzione:
  • -c --connectors: specifica un elenco di connettori separato da virgole.
server-role-kafka-get-connector-config (srkgcc) [...] [opzioni]

Recupera i dettagli di configurazione del connettore Kafka.

  • Accetta l'opzione seguente:
  • -c --connector: specifica il nome del connettore per recuperare i rispettivi dettagli di configurazione.
server-role-kafka-reconfigure-connectors (srkccn) [...] [opzioni]

Riconfigura i connettori Kafka specificati.

  • Accetta la seguente opzione:
  • -c --connectors: specifica un elenco di connettori separato da virgole.
server-role-kafka-recreate-connectors (srkrcc) [...] [opzioni]

Crea di nuovo i connettori Kafka. Eseguire questo comando in caso di migrazione del database da un sistema RDBMS a un altro.

  • Accetta la seguente opzione:
  • -f --force: forza la nuova creazione dei connettori Kafka cancellando tutti i connettori esistenti.
server-role-vertica-create-cluster (srvcc) [...] [opzioni]

Crea un cluster Vertica con uno o più nodi. È il primo comando da eseguire quando si configura Vertica.

--servers- Elenco di server separato da virgole. GUID, DNS o percorso degli oggetti Server (server, cartella server o gruppo di server) relativo a /Devices/Servers.

  • Accetta la seguente opzione:
  • -k --replication-factor: specificare il numero di repliche dei dati che dovrebbero essere presenti nel database. È necessario specificare un valore in base al numero di nodi nel cluster e il numero minimo di nodi richiesti è misurato come 2k+1. Vertica consiglia un fattore K-safety di 1.
server-role-vertica-add-server (srvas)

Aggiunge un server al cluster Vertica.

--servers- Elenco di server separato da virgole. GUID, DNS o percorso degli oggetti Server (server, cartella server o gruppo di server) relativo a /Devices/Servers.

server-role-vertica-remove-server (srvrs)

Rimuove un server dal cluster Vertica.

--servers- Elenco di server separato da virgole. GUID, DNS o percorso degli oggetti Server (server, cartella server o gruppo di server) relativo a /Devices/Servers.

server-role-vertica-list-cluster (srvlc)

Elenca i server nel cluster Vertica.

server-role-vertica-update-cluster (srvuc)

Aggiorna il fattore K-safety nel cluster.

  • Accetta la seguente opzione:
  • -k --replication-factor: modificare il fattore di replica per indicare il numero totale di repliche da aggiornare nel cluster.
server-role-vertica-get-credentials (srvgc)

Recupera le credenziali del database Vertica.

server-role-vertica-prepare-server (srvps)

Prepara il server durante il processo di backup e ripristino.

(percorso oggetto Server) - GUID, DNS o percorso degli oggetti Server (server, cartella server o gruppo di server) relativo a /Devices/Servers.

server-set-as-nontest (ssan) (percorso oggetto server)

Imposta un server come dispositivo non di prova.

Esempi

Per impostare server1 come dispositivo non di prova:

zman ssan server1

server-statistics (sst) (percorso server)

Visualizza le statistiche sull'utilizzo del server ZENworks.

server-unretire (suret) (percorso oggetto server)

Riattiva il server selezionato al successivo aggiornamento e applica nuovamente tutte le assegnazioni di policy e pacchetti precedenti del dispositivo.

Accetta la seguente opzione:

  • -i, --immediate - Forza un aggiornamento del dispositivo per annullarne subito la disattivazione permanente.
server-view-all-bundles-status (svabs) (percorso server) [opzioni]

Visualizza lo stato di distribuzione avanzato dei pacchetti assegnati a un server.

Accetta le seguenti opzioni:

  • --statusfilter=[tipo stato][...] - Filtro sullo stato degli Eventi di installazione e distribuzione pacchetto. I valori validi sono Riuscito (S), Successo parziale (R), Completato (C), Completamento parziale (A), Errore (F) e In sospeso (P). È possibile specificare anche un elenco separato da virgole dei tipi di stato.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.

Esempi

Per visualizzare lo stato di distribuzione dei pacchetti assegnati a server1:

zman svabs server1

Per visualizzare lo stato di distribuzione dei pacchetti assegnati a server1 il cui stato di distribuzione è Riuscito o In sospeso:

zman svabs server1 --statusfilter S,P

server-view-all-policies-status (svaps) (percorso server) [opzioni]

Visualizza lo stato di distribuzione avanzato delle policy assegnate a un server.

Accetta le seguenti opzioni:

  • --statusfilter=[tipo stato][...] - Applica un filtro in base Allo stato dell'evento applicazione policy. I valori validi Sono “S”, “F” e “P” (Eseguito, Errore e In sospeso). È possibile specificare anche un elenco separato da virgole dei tipi di stato.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
server-wakeup (sw) (percorso oggetto Server) [...] [opzioni]

Riattiva un server utilizzando Wake-On-LAN.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -f, --folder=[cartella server] - Percorso di una cartella server riferito a /Devices/Servers. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti server viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti server nella stessa cartella.
  • -b, --broadcast=[Indirizzo di diffusione][...] - Elenco separato da virgole degli indirizzi utilizzati per diffondere i magic packet Wake-On-LAN. Questa opzione può essere utilizzata solo se si è scelto di riattivare il dispositivo mediante la tecnologia Wake-On-LAN. Un indirizzo IP valido è un valore valido.
  • -s, --server=[Percorso degli oggetti server primario o proxy relativo a /Devices][...] - Elenco separato da virgole degli oggetti server primario o proxy utilizzati per riattivare il dispositivo. Questa opzione può essere utilizzata solo se si è scelto di riattivare il dispositivo mediante la tecnologia Wake-On-LAN.
  • -C, --retries=[Numero di tentativi] - Numero di volte in cui i magic packet Wake-On-Lan vengono inviati ai dispositivi. Questa opzione può essere utilizzata solo se si è scelto di riattivare il dispositivo mediante la tecnologia Wake-On-LAN. Il valore deve essere compreso tra 0 e 5. Il valore di default è 1.
  • -t, --timeout=[Intervallo di tempo tra i tentativi] - Intervallo di tempo tra due tentativi. Questa opzione può essere utilizzata solo se si è scelto di riattivare il dispositivo mediante la tecnologia Wake-On-LAN. Il valore (in minuti) deve essere compreso tra 2 e 10. Il valore di default è 2.

Comandi per le impostazioni

Questi comandi vengono usati per impostare e modificare le impostazioni. I comandi per le impostazioni iniziano con settings- nel formato lungo e con la lettera s nel formato breve.

I comandi per le impostazioni non si applicano alle impostazioni di ZENworks Endpoint Security Management (impostazioni policy di zona e impostazioni della chiave di cifratura della data).

Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.

settings-copy (scp) (percorso dispositivo di origine o cartella dispositivo) (percorso dispositivo di destinazione o cartella dispositivo) [...] [opzioni]

Copia le impostazioni.

(percorso dispositivo di origine o cartella dispositivo) - Percorso del dispositivo o della cartella dispositivo relativo a /Devices da cui devono essere copiate le impostazioni.

(Percorso dispositivo di destinazione o cartella dispositivo) [...] - Percorso dei dispositivi o delle cartelle dispositivo relativo a /Devices in cui è necessario copiare le impostazioni.

Accetta la seguente opzione:

  • -n, --names=[nome impostazioni][...] - Nomi delle impostazioni da copiare dal percorso di origine. Se non si specifica questa opzione, vengono copiate tutte le impostazioni definite nel percorso di origine.
settings-export-to-file (setf) [opzioni] (percorso file XML) [nome impostazioni] [...]

Esporta i dati delle impostazioni (in formato XML) in un file. Il file XML viene quindi usato come input per la creazione e la modifica di impostazioni.

(percorso file XML) - File in cui vengono memorizzati i dati delle impostazioni in formato XML. Se il file non esiste, viene creato un nuovo file.

[nome impostazioni] [...] - Nomi delle impostazioni da esportare. Se non si specifica questa opzione, vengono esportate tutte le impostazioni.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -s, --source=[percorso cartella dispositivo di origine o destinazione] - Percorso del dispositivo o della cartella dispositivo relativo a /Devices da cui devono essere esportate le impostazioni. Se non si specifica questa opzione, le impostazioni vengono acquisite dalla zona.
  • -e, --effective - Se si specifica questa opzione, le impostazioni effettive vengono recuperate. In caso contrario verranno recuperate le impostazioni definite/ignorate nel percorso di origine.
settings-revert (srt) (dispositivo di origine o percorso cartella dispositivo) (nome impostazioni) [...]

Ripristina le impostazioni della cartella superiore.

(dispositivo di origine o percorso cartella dispositivo) - Percorso del dispositivo o della cartella dispositivo relativo a /Devices, le cui impostazioni devono essere ripristinate.

settings-set (ss) (percorso file XML) [percorso dispositivo di destinazione o cartella dispositivo] [...]

Specifica le impostazioni a vari livelli.

(percorso file XML) - File XML che contiene informazioni sulle impostazioni esportate. Utilizzare settings-export-to-file (setf) per esportare le informazioni sulle impostazioni in un file XML.

Accetta le seguenti opzioni:

[nome impostazioni] [...] - Nomi delle impostazioni da esportare. Se non si specifica questa opzione, vengono esportate tutte le impostazioni.

  • -s, --source=[percorso cartella dispositivo di origine o destinazione] - Percorso del dispositivo o della cartella dispositivo relativo a /Devices per cui devono essere configurate le impostazioni. Se non si specifica questa opzione, le impostazioni vengono impostate a livello di zona.
settings-gcm-delete (sgd) [...]

Elimina i valori configurati di Google Cloud Messaging. Per rendere effettive le modifiche, è necessario riavviare i servizi ZENworks.

Comandi di sicurezza

I seguenti comandi consentono di abilitare o disabilitare le impostazioni di protezione delle comunicazioni tra l'agente e il server

Questo comando accetta i flag delle opzioni elencante nella sezione Opzioni globali. Accetta inoltre le singole opzioni elencate con il comando.

Security-Set-Agent-Server-Secure-Communication --option=(true/false)

Abilita o disabilita le impostazioni di protezione delle comunicazioni tra l'agente e il server. Per default, questa impostazione è abilitata sulla nuova istanza installata di ZENworks (2020 Update 2). Nella zona sottoposta a upgrade, la funzione di sicurezza avanzata è disabilitata per consentire agli agenti con ZENworks 2020 Update 1 e versioni precedenti di continuare a comunicare con i server di cui è stato eseguito l'upgrade. Se tuttavia si esegue l'upgrade di tutti i dispositivi nella zona, è consigliabile abilitare la funzione di sicurezza avanzata. Se la funzione di sicurezza è abilitata, eventuali dispositivi con una versione precedente non potranno comunicare con il server primario. Dopo aver abilitato questa funzione, per registrare un dispositivo, è necessario creare una chiave di autorizzazione o aggiungerlo all'elenco dei dispositivi preapprovati. Per ulteriori informazioni, vedere ZENworks Discovery, Deployment, and Retirement Reference (Riferimento per la rilevazione, la distribuzione e la disattivazione permanente di ZENworks).

Dopo aver abilitato la funzione di sicurezza:

Per abilitare l'impostazione di sicurezza, eseguire zman ssassc --option=true

Per disabilitare l'impostazione di sicurezza, eseguire zman ssassc --option=false

Dopo aver modificato l'impostazione, è necessario riavviare il servizio del server ZENworks (microfocus-zenworks-configure -c Start) per applicare le modifiche.

Comandi per le sottoscrizioni

Questi comandi vengono utilizzati per creare, modificare e gestire le sottoscrizioni. I comandi per le sottoscrizioni iniziano con subscription- nel formato lungo o con le lettere sr nel formato breve.

Questo comando accetta i flag delle opzioni elencante nella sezione Opzioni globali. Accetta inoltre le singole opzioni elencate con il comando.

subscription-create (src) (nome sottoscrizione) (file XML sottoscrizione) [cartella superiore] [opzioni]

Crea una nuova sottoscrizione.

(file XML sottoscrizione) - File XML contenente le informazioni della sottoscrizione esportate. Utilizzare subscription-export (sre) per esportare in un file XML le informazioni di una sottoscrizione esistente. Se si desidera riutilizzare i file, è possibile creare file XML modello dalle sottoscrizioni create mediante il Centro di controllo ZENworks. Per un file XML di esempio, vedere il file nu.xml ubicato in

Su Linux: /opt/microfocus/zenworks/share/zman/samples/subscriptions

Su Windows: %ZENSERVER_HOME%\Micro Focus\zenworks\share\zman\samples\subscriptions

Accetta le seguenti opzioni:

  • -d, --desc=[descrizione] - Descrizione della sottoscrizione.
  • -s, --sysIDpath=[rhel-systemid]

NOTA:impossibile eseguire questo comando per le sottoscrizioni VPP Apple.

subscription-folder-create (srfc) (nome cartella) [cartella superiore] [opzioni]

Crea una nuova cartella di sottoscrizioni.

Accetta la seguente opzione:

  • --desc=[descrizione] - Descrizione della cartella.
subscription-move (srmv) (percorso oggetto Sottoscrizione) [percorso cartella di destinazione]

Sposta un oggetto Sottoscrizione in un'altra cartella.

subscription-replicate (srr) (nome sottoscrizione) [percorso cartella di destinazione] [opzioni]

Avvia una replica di sottoscrizione.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -s, --schedule=[nome file XML] - File XML contenente la pianificazione per l'avvio della sottoscrizione. Il file Eventsch.xml non è applicabile per le sottoscrizioni.
  • -r, --fromRepository - Archivio a partire dal quale replicare il contenuto.

NOTA:durante l'esecuzione del comando, il server in uscita non verrà utilizzato per sottoscrizioni Apple VPP, Per cui, è necessario verificare che il server su cui viene eseguito il comando sia connesso a Internet.

subscription-export (sre) (nome sottoscrizione) (subscription-data.xml)

Esporta le informazioni di una sottoscrizione (in formato XML) in un file. Il file XML deve essere usato come input per la creazione di sottoscrizioni.

subscription-delete (srd) (oggetto Sottoscrizione) [...] [opzioni]

Cancella uno o più oggetti Sottoscrizione. Le sottoscrizioni con stato In corso, Sospesa e Assegnata non possono essere cancellate.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -r, --recursive - Cancella ricorsivamente gli oggetti all'interno di una cartella.
  • -b, --delete-bundles - Cancella tutti i pacchetti creati dalla sottoscrizione specificata.
  • -f, --folder=[cartella sottoscrizione] - Percorso di una cartella di sottoscrizioni riferito a /Subscriptions. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti Sottoscrizione viene determinato in base a questa cartella. Questa opzione può essere utilizzata per specificare più oggetti Sottoscrizione nella stessa cartella.

NOTA:impossibile eseguire questo comando per le sottoscrizioni VPP Apple.

subscription-list (srl) [opzioni]

Elenca gli oggetti Sottoscrizione.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -r, --recursive - Elenca i risultati ricorsivamente, comprese le sottocartelle. Se l'opzione non viene specificata, il contenuto delle sottocartelle non viene elencato.
  • -n, --namefilter=[stringa filtro] - Visualizza i risultati che corrispondono al nome specificato. I caratteri jolly * e ? possono essere usati solo se tra virgolette.
  • -c, --count - Visualizza il totale dei risultati.
  • -s, --scrollsize=[dimensione scorrimento] - Numero di risultati visualizzato.
  • [cartella] - Elenca il contenuto della cartella specificata. Se non si specifica una cartella, viene elencato il contenuto della cartella radice.
subscription-modify (srm) (nome sottoscrizione) (subscription-data.xml) [cartella superiore] [opzioni]

Esporta o modifica una sottoscrizione esistente.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -d, --desc=[descrizione] - Descrizione della sottoscrizione.
  • -s, --sysIDpath=[rhel-systemid]

NOTA:impossibile eseguire questo comando per le sottoscrizioni VPP Apple.

subscription-status (srs) (nome sottoscrizione) [opzioni]

Restituisce lo stato della sottoscrizione.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -s, --suspend - Sospende la replica e imposta lo stato in sospeso per la sottoscrizione.
  • -c, --cancel - Annulla la replica e cambia lo stato della sottoscrizione in Annullato.

NOTA:i task Sospendi e Annulla non sono supportati durante un'esecuzione di prova.

subscription-channel-list (srcl) (nome sottoscrizione) (tipo entità archivio) [opzioni]

Elenca dati quali raggruppamenti, cataloghi e pacchetti.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -r, --fromRepository - Ignora la cache ed effettua il download dei metadati dall'archivio a partire dal quale replicare il contenuto.
  • -i, --ignoreFilters - Elenca il contenuto, ignorando gli eventuali filtri configurati.
subscription-copy (srcp) (percorso sottoscrizione) (nome sottoscrizione) [cartella superiore] [opzioni]

Copia una sottoscrizione.

Accetta la seguente opzione:

  • -d, --desc=descrizione - Descrizione del pacchetto.
subscription-rename (srrn) (percorso oggetto Sottoscrizione) (nuovo nome)

Rinomina una sottoscrizione.

Per rinominare ad esempio una sottoscrizione SLES10Update in SLED10Update, eseguire il comando riportato di seguito:

zman srrn /Subscription/SLES10Update /Subscription/SLED10Update

subscription-proxy-password (srpp) [Password proxy sottoscrizione]

Configura la password proxy da utilizzare con qualsiasi sottoscrizione durante la replica. In questo comando l'argomento proxy password è facoltativo. Se non si immette l'argomento proxy password, il comando richiede di immettere la password.

Subscription-unenroll-android-enterprise |sueae [enterprise-id] [NCC-Username] [password-file-path]

Annulla la registrazione dell'account aziendale Android.

Accetta i seguenti argomenti:

[enterprise-id] Specifica l'ID aziendale di cui si desidera annullare la registrazione

[NCC-username] Specifica il nome utente NCC.

[password-file-path] Specifica l'ubicazione del file di password. È possibile salvare il file di password in qualsiasi formato.

Esempio: sueae LC046w6dx5 MFtest C:\password.txt

In questo esempio, LC046w6dx5 è l'ID aziendale, MFtest è il nome utente NCC e C:\password.txt è l'ubicazione in cui è salvata la password.

Subscription-clear-ae | sca

Cancella i dati associati alla sottoscrizione ad Android Enterprise di cui è stata annullata la registrazione, quali pacchetti, app, utenti e altri dati correlati.

Comandi per gli aggiornamenti di sistema/il riconoscimento dei prodotti

Questi comandi permettono di gestire gli aggiornamenti di sistema e di riconoscimento dei prodotti (PRU) in ZENworks. Questi comandi iniziano con system-update nel formato lungo o con le lettere su nel formato breve.

system-update-download (sud) (aggiornamento di sistema o nome PRU)

Effettua il download degli aggiornamenti del sistema o i PRU più recenti.

(nome pru o aggiornamento sistema) - Nome PRU o UID dell'aggiornamento del sistema.

system-update-view-available (suva) [opzioni]

Visualizza l'elenco di tutti gli aggiornamenti o PRU disponibili, pubblicati sul server di aggiornamento o in un file di aggiornamento.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -i, --importFile=[path to import file/directory] - Percorso completo del file di importazione su cui eseguire l'interrogazione.
  • -u, --url=[url server aggiornamenti] - URL del server su cui ricercare gli aggiornamenti di sistema nel formato http://servername:[port]/path.
  • -f, --product=[codice prodotto] - Codice prodotto per controllare gli aggiornamenti (ad esempio zcm, pru).
  • -v, --version=[versione base prodotto] - Versione di base del prodotto per cui controllare gli aggiornamenti (ad esempio 10.0, 10.1).
system-update-status (sus) (aggiornamento di sistema o nome PRU)

Visualizza lo stato dell'aggiornamento di sistema o PRU specificato.

(nome pru o aggiornamento sistema) - Nome PRU o UID dell'aggiornamento del sistema.

system-update-delete-update (sudu) (nome PRU o aggiornamento sistema) [opzioni]

Cancella un aggiornamento o PRU di sistema dalla zona.

(nome PRU o aggiornamento sistema) - Nome PRU o UID dell'aggiornamento del sistema.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --force - Applica l'aggiornamento da cancellare. L'assegnazione viene rimossa solo dal server. Se si aggiorna il dispositivo ed è disponibile l'aggiornamento, questo verrà applicato a tale dispositivo. Usare questo comando con cautela e solo se si è certi che l'aggiornamento non è attivo.
system-update-cancel-download (sucd) (aggiornamento di sistema o nome PRU)

Annulla il download dell'aggiornamento del sistema o del PRU.

(nome pru o aggiornamento sistema) - Nome PRU o UID dell'aggiornamento del sistema.

system-update-assign (sua) (nome aggiornamento sistema) [percorso dispositivo] [...] [opzione]

Assegna un aggiornamento di sistema autorizzato ai dispositivi.

(nome dell'aggiornamento di sistema) - Nome o UID dell'aggiornamento di sistema.

[percorso dispositivo] [...] - Percorso del dispositivo relativo a /Devices.

Accetta la seguente opzione:

  • -a, --all - Assegna a tutti i dispositivi.
system-update-list-assign (sula) (percorso dispositivo)

Elenca tutti gli aggiornamenti assegnati al dispositivo o gruppo specificato.

(percorso dispositivo) - Il percorso del dispositivo relativo a /Devices.

system-update-authorize (suaz) (aggiornamento di sistema o nome PRU)

Autorizza un aggiornamento o PRU.

(nome PRU o aggiornamento sistema) - Nome PRU o UID dell'aggiornamento del sistema.

system-update-baseline (sub) (nome aggiornamento di sistema)

Pianifica un tentativo per impostare l'aggiornamento specificato come di base.

(nome dell'aggiornamento di sistema) - Nome o UID dell'aggiornamento di sistema.

system-update-import (sui) (percorso aggiornamento) [aggiornamento di sistema o nome PRU] [-b, --checkbaseline]

Importa un aggiornamento del sistema o un pru da un file Zip o una directory nella zona. Dopo che l'aggiornamento o il PRU sono stati importati nel sistema ZENworks, è possibile gestirli come i PRU o gli aggiornamenti online. Su un server Linux, il file ZIP da importare deve trovarsi nell'ubicazione var/tmp.

(percorso dell'aggiornamento) - Percorso completo dell'aggiornamento o della directory o del file ZIP PRU.

(nome PRU o aggiornamento sistema) - Nome PRU o UID dell'aggiornamento del sistema.

(-b, --checkbaseline) - Controllare se ci sono aggiornamenti e se applicabile impostarli come linea di base. In base ai valori predefiniti, l'aggiornamento non viene impostato come linea di base.

NOTA:a partire da ZENworks 2020 Update 2, l'aggiornamento del sistema o PRU non può essere importato da /tmp directory. Utilizzare la directory /var/tmp.

system-update-activate-entitlement (suae) (ID posta) (codice di attivazione)

Attiva l'autorizzazione dell'aggiornamento del sistema per il software ZENworks nella zona di gestione in modo da ricevere la versione più recente di Aggiornamenti di sistema di ZENworks e gli aggiornamenti di riconoscimento dei prodotti (PRU) dal server Micro Focus Customer Center.

(ID posta) - Un indirizzo e-mail valido da utilizzare per la comunicazione con Micro Focus. Si consiglia di specificare l'indirizzo e-mail utilizzato per acquistare l'autorizzazione per la manutenzione dell'aggiornamento del sistema.

(codice di attivazione) - Il codice di attivazione dell'autorizzazione dell'aggiornamento del sistema.

NOTA:prima dell'attivazione dell'autorizzazione, verificare che il server primario che si desidera utilizzare per attivare l'autorizzazione possa comunicare con il server NCC.

system-update-view-entitlement-status (suves)

Visualizza lo stato dell'autorizzazione dell'aggiornamento del sistema.

system-update-rebuild-packages (surp) (nome aggiornamento sistema)

Ricompila i pacchetti di distribuzione su questo server con il contenuto dell'aggiornamento specificato.

(nome aggiornamento sistema) - Nome o UID dell'aggiornamento del sistema.

-f, --force - Forza la ricostruzione del pacchetto, anche se nell'aggiornamento non sono inclusi nuovi pacchetti.

system-update-patch-file (supf) (nome dell'aggiornamento di sistema) (percorso alla patch)

Applica la patch all'aggiornamento con le nuove versioni dei file. Su un server Linux, il file ZIP deve trovarsi nell'ubicazione /var/tmp.

(nome dell'aggiornamento di sistema) - Nome o UID dell'aggiornamento di sistema.

(percorso alla patch) - Percorso completo al file zip o alla cartella in cui si trovano i file della patch.

(system-update-create-package | sucp) (nome dell'aggiornamento di sistema) [percorso dispositivo] [-n|--packagename=Nome pacchetto aggiornamento autonomo] [-p|--platform=Piattaforma SO] [-a|--arch=Architettura]

Crea il pacchetto di aggiornamento autonomo specificato. Questo comando consente di creare un pacchetto per un dispositivo specifico utilizzando il GUID dell'aggiornamento e il GUID del dispositivo oppure di creare un pacchetto per la piattaforma utilizzando i dettagli di quest'ultima e dell'architettura.

(nome dell'aggiornamento di sistema) - Nome o UID dell'aggiornamento di sistema.

[percorso dispositivo] - Percorso del dispositivo relativo a /Devices.

-n, --packagename=<Nome pacchetto aggiornamento autonomo> - Nome del pacchetto di aggiornamento autonomo. Se non si specifica questa opzione, il nome viene ricavato in base al nome del dispositivo o alla piattaforma specificata.

-p, --platform=<Piattaforma SO> - Piattaforma del sistema operativo per il pacchetto di aggiornamento autonomo. Il valore valido è Windows.

-a, --arch=<Architettura> - Architettura del dispositivo per il pacchetto di aggiornamento autonomo. I valori validi sono 32 e 64.

Comandi per l'utente

Questi comandi permettono di gestire gli utenti che appartengono alle origini utente configurate in ZENworks. Le origini utente devono essere configurate tramite un'origine LDAP con autorità esistente come e-Directory o Active Directory. I comandi di origine utente elencati in questa sezione consentono inoltre di gestire e visualizzare certificati. I comandi per gli utenti iniziano con user- nel formato lungo o con la lettera u nel formato breve.

Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.

user-add-bundle (uab) (percorso oggetto Utente) (pacchetto o gruppo pacchetti) [...] [opzioni]

Assegna i pacchetti a un oggetto Utente.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -f, --folder=[cartella pacchetto] - Percorso della cartella pacchetto riferito a /Bundles. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti pacchetto viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti pacchetto nella stessa cartella.
  • -I, --icon-location=[file XML ubicazione applicazione] - File XML che contiene le ubicazioni dell'icona per l'applicazione pacchetto. Per il formato di file XML, fare riferimento al file IconLocation.xml ubicato in /opt/microfocus/zenworks/share/zman/samples/bundles su un server Linux o Directory_installazione:\Micro Focus\Zenworks\share\zman\samples\ bundles su un server Windows.
  • -d, --distribution-schedule=[file XML pianificazione distribuzione] - File XML che contiene la pianificazione della distribuzione.
  • -l, --launch-schedule=[file XML pianificazione avvio] - File XMLche contiene la pianificazione dell'avvio.
  • -b, --install-schedule=[file XML pianificazione installazione] - File XML che contiene la pianificazione dell'installazione.
  • -a, --availability-schedule=[file XML pianificazione disponibilità] - File XML che contiene la pianificazione della disponibilità. Per i modelli dei file XML di pianificazione, fare riferimento ai file XML ubicati in /opt/microfocus/zenworks/share/zman/samples/schedules su un server Linux o Directory_installazione:\Micro Focus\Zenworks\share\zman\samples\ schedules su un server Windows.
  • -i, --install-immediately - Installa il pacchetto subito dopo la distribuzione. Per utilizzare questa opzione, è necessario specificare anche la pianificazione della distribuzione. È possibile specificare la pianificazione della distribuzione utilizzando l'opzione --distribution-schedule, --distribute-now o --distribute-on-device-refresh.
  • -L, --launch-immediately - Avvia il pacchetto immediatamente dopo l'installazione. Per utilizzare questa opzione, è necessario specificare anche la pianificazione della distribuzione. È possibile specificare la pianificazione della distribuzione utilizzando l'opzione --distribution-schedule, --distribute-now o --distribute-on-device-refresh.
  • -n, --distribute-now - Imposta la pianificazione della distribuzione in modo che il pacchetto venga distribuito immediatamente. Se si specifica questa opzione, le opzioni --distribution-schedule e --distribute-on-device-refresh vengono ignorate. Le opzioni --distribute-now, --distribute-on-device-refresh e --distribution-schedule si escludono a vicenda e vengono usate per impostare la pianificazione della distribuzione. Viene prima considerata l'opzione --distribute-now, seguita dalle opzioni --distribute-on-device-refresh e --distribution-schedule.
  • -r, --distribute-on-device-refresh - Imposta la pianificazione di distribuzione in modo che il pacchetto venga distribuito al momento dell'aggiornamento del dispositivo. Se si specifica questa opzione, l'opzione --distribution-schedule viene ignorata.
  • -s, --launch-on-device-refresh - Imposta la pianificazione di avvio in modo che il pacchetto venga avviato al momento dell'aggiornamento del dispositivo. Se si specifica questa opzione, l'opzione --launch-schedule viene ignorata.
user-add-policy (uap) (percorso oggetto Utente) (policy o gruppo policy) [...] [opzioni]

Assegna le policy a un oggetto Utente.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -e, --enforce-now - Applica immediatamente le policy su tutti i dispositivi assegnati.
  • -f, --folder=[cartella policy] - Percorso di una cartella policy relativo a /Policies. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti policy viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti policy nella stessa cartella.
user-container-create (ucc) (origine utente) (container utente) (nome visualizzato)

Aggiunge un container utente a un'origine utente configurata in ZENworks.

(container utente) - Container utente da aggiungere al formato RDN (Relative Distinguished Name) riferito alla cartella radice dell'origine LDAP.

(nome visualizzato) - Visualizza il nome del container utente.

user-group-add (uga) (percorso gruppo utenti ZENworks) (percorso utente) [...] [opzioni]

Aggiunge utenti al gruppo di utenti di ZENworks.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella utente] - Percorso di una cartella utente relativo a /Users. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti utente viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti utente nella stessa cartella.
user-group-create (ugc) (nome gruppo) [opzioni]

Crea un gruppo di utenti ZENworks e vi aggiunge i membri.

Accetta le seguenti opzioni:

  • --desc=[descrizione] - Descrizione del gruppo.
  • -m, --members=[percorso utente][...] - Percorso degli utenti relativo a /Users.
  • -f, --folder=[cartella utente] - Percorso di una cartella utente relativo a /Users. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti utente viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti utente nella stessa cartella.
user-group-delete (ugd) (percorso del gruppo utenti ZENworks) [...]

Cancella o uno più gruppi di utenti ZENworks.

(percorso gruppo di utenti ZENworks] - Percorso del gruppo di utenti ZENworks relativo a/Users/Zenworks User Groups.

user-group-members (ugm) (percorso gruppo utenti) [opzioni]

Elenca i membri di un gruppo di utenti di ZENworks o di LDAP Directory.

Accetta la seguente opzione:

  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
user-source-refresh (usr)

Avvia un aggiornamento su tutte le origini utente.

user-group-remove (ugr) (percorso gruppo utenti ZENworks) (percorso utente) [...] [opzioni]

Rimuove utenti da un gruppo di utenti ZENworks.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella utente] - Percorso di una cartella utente relativo a /Users. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti utente viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti utente nella stessa cartella.
user-info (ui) (percorso utente)

Fornisce informazioni dettagliate sull'utente.

user-list (ul) [opzioni] [cartella]

Elenca gli oggetti utente.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -r, --recursive - Elenca i risultati comprese le sottocartelle ricorsivamente. Se l'opzione non viene specificata, il contenuto delle sottocartelle non viene elencato.
  • -n, --namefilter=[stringa filtro] - Visualizza i risultati che corrispondono al nome specificato. I caratteri jolly * e ? possono essere usati solo se racchiusi tra virgolette.
  • -t, --typefilter=[filtro tipo][...] - Visualizza i risultati che corrispondono all'elenco separato da virgole dei tipi di oggetto specificati. I valori validi sono utente, gruppo e cartella.
  • -c, --count - Visualizza il totale dei risultati.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
user-list-bundles (ulb) (percorso oggetto utente) [opzioni]

Elenca i pacchetti assegnati a un oggetto Utente.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -a, --all - Elenca sia i pacchetti effettivi che non effettivi.
  • -e, --effective - Elenca solo i pacchetti effettivi.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
user-list-groups (ulg) (percorso utente) [opzioni]

Elenca i gruppi di cui l'utente specificato è membro.

Accetta la seguente opzione:

  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
user-list-policies (ulp) (percorso oggetto Utente) [opzioni]

Elenca le policy assegnate a un oggetto Utente.

  • -a, --all - Elenca sia le policy effettive che non effettive.
  • -e, --effective - Elenca solo le policy effettive.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
user-logged-in-devices (ulid) (percorso utente)

Visualizza i dispositivi a cui l'utente è collegato.

user-primary-workstation (upws) (percorso utente)

Elenca la workstation principale dell'utente, il numero di login effettuati e il tempo in minuti trascorso dall'utente collegato alla workstation principale.

user-remove-bundle (urb) (percorso oggetto Utente) (pacchetto o gruppo pacchetti) [...] [opzioni]

Rimuove i pacchetti assegnati a un oggetto Utente.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella pacchetto] - Percorso della cartella pacchetto riferito a /Bundles. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti pacchetto viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti pacchetto nella stessa cartella.
user-remove-policy (urp) (percorso oggetto Utente) (policy o gruppo policy) [...] [opzioni]

Rimuove le policy assegnate a un oggetto Utente.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella policy] - Percorso di una cartella policy relativo a /Policies. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti policy viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti policy nella stessa cartella.
user-reorder-policies (urop) (percorso oggetto utente) (ubicazione corrente) (nuova ubicazione)

Modifica l'ordine delle policy assegnate all'utente.

user-set-as-test (usat) (percorso oggetto utente)

Imposta un utente come utente di prova.

Esempi

Per impostare user1 come utente di prova:

zman usat user1

user-set-as-nontest (usan) (percorso oggetto utente)

Imposta un utente come utente non di prova.

Esempi

Per impostare user1 come utente non di prova:

zman usan user1

user-source-create (usc) (percorso file XML origine utente) [opzioni]

Configura un'origine utente.

Accetta la seguente opzione:

-a, --accept-certificate - Accetta il certificato presentato dall'origine utente quando si seleziona la modalità SSL. Questa opzione viene fornita per evitare l'utilizzo della modalità interattiva per gli script. È generalmente consigliabile visualizzare il certificato e accettarlo.

Il file XML deve includere il seguente contenuto:

Per Active Directory

<UserSourceInformation xmlns="http://novell.com/zenworks/zman/usersource" xmlns:xsi="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">
<!--Configuring a user source, allows bundle and policy objects to be assigned to identities contained in an LDAP directory-->

  <!--Please enter the connection information for the LDAP directory.-->
  <ConnectionInformation>    
<!--Specify the IP Address of the LDAP Server. For example, 192.168.1.60-->
    <Address>xxx.xxx.xx.xx</Address>
    <UseSSL>true</UseSSL>
    <IgnoreDynamicGroups>false</IgnoreDynamicGroups>
    <Port>636</Port>
<!--389 is the default non-ssl port -->
    <RootLDAPContext></RootLDAPContext>
  </ConnectionInformation>
  
  <!--Please enter the LDAP credentials that will be used when information is needed from the user source. 
       These credentials need to provide read access to the contexts of your tree where users reside.-->
  <CredentialsInformation>
    <Username>ZENworks@domain.com</Username>
    <Password>Password</Password>
  </CredentialsInformation>
  
  <!--Include the containers of your user source where your users reside. In order to minimize browsing 
        include user containers directly. You may include any number of containers independently and manage them as a set or individually-->
  <UserContainers>
    <UserContainer>
      <Context>cn=Users</Context>
      <DisplayName>Users</DisplayName>
    </UserContainer>
  </UserContainers>
  
  <!-- Optionally include authentication mechanisms to use with your user source. Add zero or more mechanism types. 
       Accepted mechanisms are "Username/Password" and "Kerberos". -->
  <Mechanism><Type>Username/Password</Type></Mechanism>
  <!--Mechanism><Type>Kerberos</Type></Mechanism-->
  
</UserSourceInformation>

Per eDirectory

<UserSourceInformation xmlns="http://novell.com/zenworks/zman/usersource" xmlns:xsi="http://www.w3.org/2001/XMLSchema-instance">
<!--Configuring a user source, allows bundle and policy objects to be assigned to identities contained in an LDAP directory-->

  <!--Please enter the connection information for the LDAP directory.-->
  <ConnectionInformation>  
<!--Specify the IP Address of the LDAP Server. For example, 192.168.1.60--> 
    <Address>xxx.xx.xx.xx</Address>
    <UseSSL>true</UseSSL>
    <IgnoreDynamicGroups>false</IgnoreDynamicGroups>
    <Port>636</Port>
<!--389 is the non-ssl port-->
    <RootLDAPContext></RootLDAPContext>
  </ConnectionInformation>
  
  <!--Please enter the LDAP credentials that will be used when information is needed from the user source. 
       These credentials need to provide read access to the contexts of your tree where users reside.-->
  <CredentialsInformation>
    <Username>cn=admin,o=novell</Username>
    <Password>novell</Password>
  </CredentialsInformation>
  
  <!--Include the containers of your user source where your users reside. In order to minimize browsing 
        include user containers directly. You may include any number of containers independently and manage them as a set or individually-->
  <UserContainers>
    <UserContainer>
      <Context>ou=Container1,o=Novell</Context>
      <DisplayName>Container1</DisplayName>
    </UserContainer>
    <UserContainer>
      <Context>ou=Container2,o=Novell</Context>
      <DisplayName>Container2</DisplayName>
    </UserContainer>
  </UserContainers>
  
  <!-- Optionally include authentication mechanisms to use with your user source. Add zero or more mechanism types. 
       Accepted mechanisms are "Username/Password" and "Shared Secret". -->
  <Mechanism><Type>Username/Password</Type></Mechanism>
  <Mechanism><Type>Shared Secret</Type></Mechanism>
  
</UserSourceInformation>
user-source-list (usl)

Elenca le origini utente configurate.

user-source-list-connections (uslc) (origine utente)

Elenca le connessioni server per un'origine utente.

user-source-remove-connection (usrc)(origine utente)(nome connessione)

Rimuove una connessione server da un'origine utente.

user-source-servercert-remove (ussr) (<parametri di input>,<parametri di input>,...,<parametri di input>)

Rimuove i certificati del server di origine utente.

  • (parametri di input): specificare i parametri pertinenti:
  • Per rimuovere un singolo certificato server di origine utente, specificare il nome dell'origine utente e il nome della connessione server nel seguente formato: <nome origine utente>,<nome connessione server>
  • Per rimuovere più certificati server di origine utente, specificare il percorso del file CSV contenente l'elenco dei nomi delle origini utente e i nomi delle connessioni server nel seguente formato: <nome origine utente>,<nome connessione server>
user-source-trustedcert-add (usta) (alias certificato) (percorso del file del certificato)

Aggiunge un ulteriore certificato attendibile per un altro server LDAB a cui fare riferimento durante l'elaborazione di una richiesta di ricerca LDAP quando si utilizzano connessioni sicure origine utente.

  • (alias certificato) - Alias utilizzato per identificare il certificato nell'archivio chiavi.
  • (percorso file certificato) - Percorso del file del certificato in formato DER.
  • -c, --ca-cert: aggiunge un certificato CA. Il nome dell'alias deve essere il nome o il GUID di un'origine utente.
  • Per ulteriori informazioni sui dettagli delle origini utente, vedere il comando user-source-list.
user-source-trustedcert-list (ustl)

Elenca gli ulteriori certificati attendibili utilizzati per le connessioni sicure origine utente.

user-source-trustedcert-remove, ustr (alias certificato)

Elimina un certificato attendibile utilizzato per le connessioni sicure origine utente.

  • (alias certificato) - Alias utilizzato per identificare il certificato nell'archivio chiavi.
user-source-add-connection (usac) (origine utente) (nome connessione) (indirizzo server) (porta server) [opzioni]

Aggiunge una nuova connessione server per un'origine utente.

Accetta le seguenti opzioni:

-a, --accept-certificate - Accetta il certificato presentato dall'origine utente quando si seleziona la modalità SSL. Questa opzione viene fornita per evitare l'utilizzo della modalità interattiva per gli script. È generalmente consigliabile visualizzare il certificato e accettarlo.

-s, --use-ssl - Specifica che durante l'accesso al nuovo server dovrebbe essere usato SSL.

user-view-all-bundles-status (uvabs) (percorso utente) [opzioni]

Visualizza lo stato di distribuzione avanzato dei pacchetti assegnati a un utente.

Accetta le seguenti opzioni:

  • --statusfilter=[tipo stato][...] - Applica un filtro in base allo stato degli eventi di installazione e distribuzione pacchetto. I valori validi Sono “S”, “E” e “S” (Eseguito, Errore e In sospeso). È possibile specificare anche un elenco separato da virgole dei tipi di stato.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
user-view-all-policies-status (uvaps) (percorso utente) [opzioni]

Visualizza lo stato di distribuzione avanzato delle policy assegnate a un utente.

Accetta le seguenti opzioni:

  • --statusfilter=[tipo stato][...] - Applica un filtro in base Allo stato dell'evento applicazione policy. I valori validi Sono “S”, “F” e “P” (Eseguito, Errore e In sospeso). È possibile specificare anche un elenco separato da virgole dei tipi di stato.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.

Comandi per le workstation

Questi comandi vengono usati per gestire le workstation. I comandi per le workstation iniziano con workstation- nel formato lungo o con la lettera w nel formato breve.

Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.

workstation-add-bundle (wab) (percorso oggetto Workstation) (pacchetto o gruppo pacchetti) [...] [opzioni]

Assegna i pacchetti a un oggetto Workstation.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -f, --folder=[cartella pacchetto] - Percorso della cartella pacchetto riferito a /Bundles. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti pacchetto viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti pacchetto nella stessa cartella.
  • -I, --icon-location=[file XML ubicazione applicazione] - File XML che contiene le ubicazioni dell'icona per l'applicazione pacchetto. Per il formato di file XML, fare riferimento al file IconLocation.xml ubicato in /opt/microfocus/zenworks/share/zman/samples/bundles su un server Linux o Directory_installazione:\Micro Focus\Zenworks\share\zman\samples\ bundles su un server Windows.
  • -d, --distribution-schedule=[file XML pianificazione distribuzione] - File XML che contiene la pianificazione della distribuzione.
  • -l, --launch-schedule=[file XML pianificazione avvio] - File XMLche contiene la pianificazione dell'avvio.
  • -a, --availability-schedule=[file XML pianificazione disponibilità] - File XML che contiene la pianificazione della disponibilità. Per i modelli dei file XML di pianificazione, fare riferimento ai file XML ubicati in /opt/microfocus/zenworks/share/zman/samples/schedules su un server Linux o Directory_installazione:\Micro Focus\Zenworks\share\zman\samples\ schedules su un server Windows.
  • -b, --install-schedule=[file XML pianificazione installazione] - File XML che contiene la pianificazione dell'installazione.
  • -i, --install-immediately - Installa il pacchetto subito dopo la distribuzione. Per utilizzare questa opzione, è necessario specificare anche la pianificazione della distribuzione. È possibile specificare la pianificazione della distribuzione utilizzando l'opzione --distribution-schedule, --distribute-now o --distribute-on-device-refresh.
  • -L, --launch-immediately - Avvia il pacchetto immediatamente dopo l'installazione. Per utilizzare questa opzione, è necessario specificare anche la pianificazione della distribuzione. È possibile specificare la pianificazione della distribuzione utilizzando l'opzione --distribution-schedule, --distribute-now o --distribute-on-device-refresh.
  • -n, --distribute-now - Imposta la pianificazione della distribuzione in modo che il pacchetto venga distribuito immediatamente. Se si specifica questa opzione, le opzioni --distribution-schedule e --distribute-on-device-refresh vengono ignorate. Le opzioni --distribute-now, --distribute-on-device-refresh e --distribution-schedule si escludono a vicenda e vengono usate per impostare la pianificazione di distribuzione. Viene prima considerata l'opzione --distribute-now, seguita dalle opzioni --distribute-on-device-refresh e --distribution-schedule.
  • -r, --distribute-on-device-refresh - Imposta la pianificazione di distribuzione in modo che il pacchetto venga distribuito al momento dell'aggiornamento del dispositivo. Se si specifica questa opzione, l'opzione --distribution-schedule viene ignorata.
  • -s, --launch-on-device-refresh - Imposta la pianificazione di avvio in modo che il pacchetto venga avviato al momento dell'aggiornamento del dispositivo. Se si specifica questa opzione, l'opzione --launch-schedule viene ignorata.
  • -w, --wakeup-device-on-distribution - Riattiva il dispositivo usando Wake-On-Lan se è stato arrestato durante la distribuzione del pacchetto. Per utilizzare questa opzione, è anche necessario specificare la Pianificazione distribuzione. È possibile specificare la Pianificazione distribuzione utilizzando l'opzione --distribution-schedule, --distribute-now o --distribute-on-device-refresh
  • -D, --dry-run - Verifica e visualizza le azioni richieste senza tuttavia eseguirle.
  • -B, --broadcast=[Indirizzo di diffusione][...] - Elenco separato da virgole degli indirizzi utilizzati per diffondere i magic packet Wake-On-LAN. Questa opzione può essere utilizzata solo se si è scelto di riattivare il dispositivo mediante la tecnologia Wake-On-LAN. Un indirizzo IP valido è un valore valido.
  • -S, --server=[Percorso degli oggetti server primario o server proxy relativo a /Devices][...] - Elenco separato da virgole degli oggetti server primario o proxy utilizzato per riattivare il dispositivo. Questa opzione può essere utilizzata solo se si è scelto di riattivare il dispositivo mediante la tecnologia Wake-On-LAN.
  • -C, --retries=[Numero di tentativi] - Numero di volte in cui i pacchetti magici Wake-On-LAN vengono inviati al dispositivo. Questa opzione può essere utilizzata solo se si è scelto di riattivare il dispositivo mediante la tecnologia Wake-On-LAN. Il valore deve essere compreso tra 0 e 5. Il valore di default è 1.
  • -T, --timeout=[Intervallo di tempo tra i tentativi] - Intervallo di tempo tra due tentativi. Questa opzione può essere utilizzata solo se si è scelto di riattivare il dispositivo mediante la tecnologia Wake-On-LAN. Il valore (in minuti) deve essere compreso tra 2 e 10. Il valore di default è 2.
workstation-add-policy (wap) (percorso oggetto Workstation) (policy o gruppo policy) [...] [opzioni]

Assegna le policy a un oggetto Workstation.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -c, --conflicts=[ordine risoluzione conflitti policy] - Specifica come vengono risolti i conflitti delle policy. I valori validi sono userlast o 1, devicelast o 2, deviceonly o 3, useronly o 4. Per userlast vengono applicate innanzitutto le policy associate al dispositivo e quindi le policy associate all'utente. Per devicelast, vengono applicate innanzitutto le policy associate all'utente e quindi le policy associate al dispositivo. Per deviceonly le policy associate all'utente vengono ignorate. Per useronly le policy associate al dispositivo vengono ignorate. Se questa opzione non è specificata, userlast è il valore di default.
  • -e, --enforce-now - Applica immediatamente le policy su tutti i dispositivi assegnati.
  • -f, --folder=[cartella policy] - Percorso di una cartella policy relativo a /Policies. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti policy viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti policy nella stessa cartella.
workstation-copy-relationships (wcr) (percorso workstation) (percorso oggetto Workstation) [...] [opzioni]

Copia relazioni da una workstation selezionata ad altre workstation. Le relazioni di workstation includono assegnazioni di pacchetti e di policy e appartenenze a gruppi. Se non è specificato alcun valore, le assegnazioni vengono effettuate direttamente ai gruppi o alle cartelle di destinazione.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -r, --relationship-type: tipi di relazioni da copiare. I valori validi sono bundles, policies e groups. Con l'opzionebundles verranno copiate tutte le assegnazioni di pacchetti associate del dispositivo di origine. Con l'opzionepolicy verranno copiate tutte le assegnazioni di policy associate del dispositivo di origine. Con l'opzionegroups i dispositivi di destinazione verranno aggiunti come membri dei gruppi associati ai dispositivi di origine. Se non è specificato alcun valore, vengono mantenute le assegnazioni esistenti sui dispositivi di destinazione.
  • -a, --assignment-options: opzioni di assegnazione. I valori validi sono assign-to-group-members, assign-to-folder-members e assign-to-folder-members-recursively. Con l'opzione assign-to-group-members verranno copiate le assegnazioni ai membri dei gruppi di destinazione. Con l'opzione assign-to-folder-members verranno copiate le assegnazioni ai dispositivi all'interno della cartella di destinazione. Con l'opzione assign-to-folder-members-recursively le assegnazioni verranno copiate nei dispositivi all'interno delle cartelle di destinazione e delle rispettive sottocartelle.
  • -c, --conflict-resolution: opzioni di risoluzione dei conflitti per le assegnazioni esistenti. I valori validi sono delete-existing-assignments e replace-existing-assignments. Con l'opzione delete-existing-assignments verranno cancellate tutte le assegnazioni esistenti dei dispositivi di destinazione. Con l'opzione replace-existing-assignments verranno sostituite le assegnazioni esistenti dei dispositivi di destinazione con le assegnazioni selezionate. Se non è specificato alcun valore, vengono mantenute le assegnazioni esistenti sui dispositivi di destinazione.
  • -g, --group-membership: le opzioni di appartenenze a gruppi per il tipo di oggetto di destinazione Gruppi e Cartelle. I valori validi sono add-folder-members-recursively e delete-existing-group-membership. Con l'opzione add-folder-members-recursively i dispositivi all'interno degli oggetti di destinazione e delle relative sottocartelle vengono aggiunti come membri dei gruppi a cui appartiene il dispositivo di origine. Con l'opzione delete-existing-group-membership vengono cancellate le appartenenze ai gruppi esistenti dei dispositivi di destinazione. Se le destinazioni includono gruppi, tutti i membri dei gruppi vengono aggiunti come membri al gruppo selezionato. Se le destinazioni includono cartelle, tutti i dispositivi al loro interno vengono aggiunti non ricorsivamente al gruppo selezionato.
  • -p, --export-path: percorso completo del file in cui dovranno essere esportati in formato CSV i risultati dell'operazione Copia relazioni. È possibile specificare un percorso di file oltre a un nome di file con estensione .csv. Se il percorso non è specificato, il file CSV verrà esportato nel percorso di default (Linux: /var/opt/microfocus/zenworks/tmp; Windows: %zenserver_home%\work\tmp).
  • -f, --continue-on-failure: questa opzione non è obbligatoria. Se l'opzione è specificata, l'operazione Copia relazioni proseguirà anche in caso di errore. Se l'opzione non è specificata, l'operazione Copia relazioni verrà terminata in caso di errore.

Esempi:

Per copiare tutte le relazioni della workstation di origine in più workstation:

zman workstation-copy-relationships workstationfolder/sourceworkstation --relationship-type=bundles,policies,groups workstationfolder/workstation workstationfolder/workstationfolder1 workstationfolder/workstationgroup

Per copiare assegnazioni di policy della workstation di origine alle workstation all'interno delle cartelle di workstation di destinazione in modo ricorsivo:

zman wcr workstationfolder/sourceworkstation --relationship-type=bundlesworkstationfolder1 workstationfolder2 -assignment-options=assign-to-group-member,assign-to-folder-members

Per sostituire le assegnazioni di pacchetti in conflitto delle workstation di destinazione durante la copia delle assegnazioni dalla workstation di origine:

zman wcr workstationfolder/sourceworkstation -r=policies workstationfolder/workstation -conflict-resolution=delete-existing-assignments

Per aggiungere workstation dei gruppi delle workstation di destinazione a gruppi della workstation di origine:

zman wcr workstationfolder/sourceworkstation -r=groups workstationgroup group-membership=add-folder-members-recursively

Per aggiungere workstation di gruppi delle workstation di destinazione ai gruppi della workstation di origine, se sono specificate le opzioni Continua in caso di errore ed Esporta come CSV (nella cartella C:\temp\):

zman wcr workstationfolder/sourceworkstation -r=groups workstationgroup group-membership=add-folder-members-recursively -f -p=C:\temp\

Per copiare le assegnazioni di policy della workstation di origine nelle workstation all'interno delle cartelle delle workstation di destinazione in modo ricorsivo, se sono specificate le opzioni Termina in caso di errore ed Esporta come CSV (in C:\temp\copyresult.csv):

zman wcr workstationfolder/sourceworkstation --relationship-type=bundlesworkstationfolder1 workstationfolder2 -assignment-options=assign-to-group-member,assign-to-folder-members -p=C:\temp\copyresult.csv

workstation-delete (wd) (percorso oggetto Workstation) [...] [opzioni]

Cancella uno o più oggetti workstation.

  • Tutte le assegnazioni di policy e pacchetti e le informazioni di inventario associate ai dispositivi vengono cancellate dal server ZENworks.

  • Viene annullata la registrazione dell'agente ZENworks dalla zona.

  • I dati sui dispositivi e l'agente ZENworks non vengono cancellati o disinstallati dai dispositivi.

  • Il profilo MDM non viene cancellato dai dispositivi. Per cancellare il profilo MDM, utilizzare il task rapido di annullamento della registrazione.

  • Il client MDM non verrà nuovamente registrato nella zona al successivo aggiornamento pianificato.

  • L'agente ZENworks verrà nuovamente registrato in modo automatico al successivo aggiornamento pianificato. Se tuttavia ZENworks Secure Configuration è abilitata, l'agente verrà nuovamente registrato solo se la chiave di autorizzazione è disponibile nei dispositivi o se i dispositivi vengono aggiunti all'elenco dei dispositivi preapprovati.

(percorso oggetto workstation) [...] - Percorso degli oggetti workstation (workstation, cartella workstation o gruppo di workstation) relativo a /Devices/Workstations. Il carattere jolly * può essere usato per i nomi degli oggetti solo se è racchiuso tra virgolette. Utilizzare i caratteri jolly con molta cautela durante la cancellazione degli oggetti.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -r, --recursive - Cancella ricorsivamente gli oggetti all'interno di una cartella.
  • -f, --folder=[cartella workstation] - Percorso di una cartella workstation relativo a /Devices/Workstations. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti workstation viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti workstation nella stessa cartella.
  • -p, --preapprove - Aggiunge i dispositivi cancellati all'elenco dei dispositivi preapprovati.
  • -f, --folder=[cartella workstation] - Percorso di una cartella workstation relativo a /Devices/Workstations. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti workstation viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti workstation nella stessa cartella.
workstation-folder-create (wfc) (nome cartella) [cartella superiore] [opzioni]

Crea una nuova cartella per le workstation.

Accetta la seguente opzione:

  • --desc=[descrizione] - Descrizione della cartella.
workstation-group-add (wga) (percorso gruppo workstation) (percorso workstation) [...] [opzioni]

Aggiunge workstation a un gruppo di workstation.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella workstation] - Percorso di una cartella workstation relativo a /Devices/Workstations. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti workstation viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti workstation nella stessa cartella.
workstation-group-create (wgc) (nome gruppo) [cartella superiore] [opzioni]

Crea un gruppo di workstation e vi aggiunge i membri.

Accetta le seguenti opzioni:

  • --desc=[descrizione] - Descrizione del gruppo.
  • -m, --members=[percorso workstation][...] - Percorso delle workstation relativo a /Devices/Workstations.
  • -f, --folder=[cartella workstation] - Percorso di una cartella workstation relativo a /Devices/Workstations. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti workstation viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti workstation nella stessa cartella.
workstation-group-members (wgm) [opzioni] (percorso gruppo workstation)

Elenca i membri di un gruppo di workstation o di un gruppo di workstation dinamico.

Accetta la seguente opzione:

  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
workstation-group-remove (wgr) (percorso gruppo workstation) (percorso workstation) [...] [opzioni]

Rimuove le workstation da un gruppo di workstation.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella workstation] - Percorso di una cartella workstation relativo a /Devices/Workstations. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti workstation viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti workstation nella stessa cartella.
workstation-info (wi) (percorso workstation)

Fornisce informazioni dettagliate sulla workstation.

workstation-list (wl) [cartella] [opzioni]

Elenca gli oggetti workstation.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -r, --recursive - Elenca i risultati comprese le sottocartelle ricorsivamente. Se l'opzione non viene specificata, il contenuto delle sottocartelle non viene elencato.
  • -n, --namefilter=[stringa filtro] - Visualizza i risultati che corrispondono al nome specificato. I caratteri jolly * e ? possono essere usati solo se racchiusi tra virgolette.
  • -t, --typefilter=[filtro tipo][...] - Visualizza i risultati che corrispondono all'elenco separato da virgole dei tipi di oggetto specificati. I valori validi sono dispositivo, gruppo e cartella.
  • -c, --count - Visualizza il totale dei risultati.
  • -s, --scrollsize=[dimensione scorrimento] - Numero di risultati visualizzato.
  • -f, --flagfilter=[filtro flag][...] - Visualizza i risultati che corrispondono all'elenco separato da virgole di flag specificati. I valori validi sono retired, notretired, test e non-test.
workstation-list-bundles (wlb) (percorso oggetto Workstation) [opzioni]

Elenca i pacchetti assegnati all'oggetto Workstation.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -a, --all - Elenca sia i pacchetti effettivi che non effettivi.
  • -e, --effective - Elenca solo i pacchetti effettivi.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
workstation-list-groups (wlg) (percorso workstation) [opzioni]

Elenca i gruppi di cui la workstation specificata è membro.

Accetta la seguente opzione:

  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
workstation-list-policies (wlp) (percorso oggetto Workstation) [opzioni]

Elenca le policy assegnate all'oggetto Workstation.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -a, --all - Elenca sia le policy effettive che non effettive.
  • -e, --effective - Elenca solo le policy effettive.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
workstation-move (wmv) (percorso oggetto workstation) [percorso cartella di destinazione]

Sposta un oggetto Workstation in una cartella diversa.

workstation-refresh (wrf) (percorso oggetto Workstation) [...] [opzioni]

Aggiorna ZENworks Agent sulle workstation.

Accetta la seguente opzione:

-f, --folder=[cartella workstation] - Percorso di una cartella workstation relativo a /Devices/Workstations. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti workstation viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti workstation nella stessa cartella.

--server=<server/cartella server/percorso oggetto gruppo server>[...] - Percorso degli oggetti Server primario (Server, Cartella server o Gruppo server) relativi a /Devices/Servers per inviare le notifiche di task rapido.

--notify=<minuti> - Tempo in minuti per inviare la notifica a tutti i dispositivi.

--expire=<minuti> - Tempo in minuti per la scadenza dopo la creazione del task rapido. Specificare 0 per applicare una scadenza immediata.

--currentserver - Aggiunge un task rapido al server primario attuale.

--anyserver - Aggiunge un task rapido in qualsiasi server primario.

--expirenever - Il task rapido non scade mai nel server primario.

workstation-remove-bundle (wrb) (percorso oggetto Workstation) (pacchetto o gruppo pacchetti) [...] [opzioni]

Rimuove i pacchetti assegnati a un oggetto Workstation.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella pacchetto] - Percorso della cartella pacchetto riferito a /Bundles. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti pacchetto viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti pacchetto nella stessa cartella.
workstation-remove-policy (wrp) (percorso oggetto Workstation) (policy o gruppo policy) [...] [opzioni]

Rimuove le policy assegnate a un oggetto Workstation.

Accetta la seguente opzione:

  • -f, --folder=[cartella policy] - Percorso di una cartella policy relativo a /Policies. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti policy viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti policy nella stessa cartella.
workstation-rename (wr) (percorso oggetto workstation) (nuovo nome)

Rimuove un oggetto Workstation.

workstation-reorder-policies (wrop) (percorso oggetto workstation) (ubicazione corrente) (nuova ubicazione)

Modifica l'ordine delle policy assegnate alla workstation. Utilizzare il comando server-list-policies per ottenere l'ordine delle policy assegnate.

workstation-retire (wret) (percorso oggetto workstation)

Disattiva permanentemente la workstation selezionata nel sistema ZENworks all'aggiornamento successivo. La disattivazione permanente di un dispositivo non ne determina la cancellazione. Quando si disattiva permanentemente un dispositivo, il relativo GUID viene mantenuto (al contrario di quando si cancella un dispositivo, che comporta anche la cancellazione del GUID). Di conseguenza, tutte le informazioni dell'inventario vengono conservate come accessibili, ma tutte le assegnazioni di policy e pacchetti vengono rimosse. Se successivamente si riattiva il dispositivo, tutte le assegnazioni vengono ripristinate.

Accetta la seguente opzione:

  • -i, --immediate - Forza un aggiornamento del dispositivo per disattivarlo subito in modo permanente.
workstation-set-as-test (wsat) (percorso oggetto workstation)

Imposta una workstation come dispositivo di prova.

Esempi

Per impostare workstation1 come dispositivo di prova:

zman wsat workstation1

workstation-set-as-nontest (wsan) (percorso oggetto workstation)

Imposta una workstation come dispositivo non di prova.

Esempi

Per impostare workstation1 come dispositivo non di prova:

zman wsan workstation1

workstation-unretire (wuret) (percorso oggetto workstation)

Riattiva la workstation selezionata al successivo aggiornamento e applica nuovamente tutte le assegnazioni di policy e pacchetti precedenti della workstation.

Accetta la seguente opzione:

  • -i, --immediate - Forza un aggiornamento del dispositivo per annullarne subito la disattivazione permanente.
workstation-view-all-bundles-status (wvabs) (percorso workstation) [opzioni]

Visualizza lo stato di distribuzione avanzato dei pacchetti assegnati a una workstation.

Accetta le seguenti opzioni:

  • --statusfilter=[tipo stato][...] - Filtro sullo stato degli Eventi di installazione e distribuzione pacchetto. I valori validi sono Riuscito (S), Successo parziale (R), Completato (C), Completamento parziale (A), Errore (F) e In sospeso (P). È possibile specificare anche un elenco separato da virgole dei tipi di stato.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.

Esempi

Per visualizzare lo stato di distribuzione dei pacchetti assegnati a workstation1:

zman wvabs workstation1

Per visualizzare lo stato di distribuzione dei pacchetti assegnati a workstation1 il cui stato di distribuzione è Riuscito o In sospeso:

zman wvabs workstation1 --statusfilter S,P

workstation-view-all-policies-status (wvaps) (percorso workstation) [opzioni]

Visualizza lo stato di distribuzione avanzato delle policy assegnate a un workstation.

Accetta le seguenti opzioni:

  • --statusfilter=[tipo stato][...] - Applica un filtro in base Allo stato dell'evento applicazione policy. I valori validi Sono “S”, “F” e “P” (Eseguito, Errore e In sospeso). È possibile specificare anche un elenco separato da virgole dei tipi di stato.
  • -s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati visualizzati.
workstation-wakeup (ww) (percorso oggetto Workstation) [...] [opzioni]

Riattiva una workstation utilizzando Wake-On-Lan.

Accetta le seguenti opzioni:

  • -f, --folder=[cartella workstation] - Percorso di una cartella workstation relativo a /Devices/Workstations. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti workstation viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti workstation nella stessa cartella.
  • -b, --broadcast=[Indirizzo di diffusione][...] - Elenco separato da virgole degli indirizzi utilizzati per diffondere i magic packet Wake-On-LAN. Questa opzione può essere utilizzata solo se si è scelto di riattivare il dispositivo mediante la tecnologia Wake-On-LAN. Un indirizzo IP valido è un valore valido.
  • -s, --server=[Percorso degli oggetti server primario o proxy relativo a /Devices][...] - Elenco separato da virgole degli oggetti server primario o proxy utilizzati per riattivare il dispositivo. Questa opzione può essere utilizzata solo se si è scelto di riattivare il dispositivo mediante la tecnologia Wake-On-LAN.
  • -C, --retries=[Numero di tentativi] - Numero di volte in cui vengono inviati i magic packet WOL al dispositivo o ai dispositivi. Questa opzione può essere utilizzata solo se si è scelto di riattivare il dispositivo mediante la tecnologia Wake-On-LAN. Il valore deve essere compreso tra 0 e 5. Il valore di default è 1.
  • -t, --timeout=[Intervallo di tempo tra i tentativi] - Intervallo di tempo tra due tentativi. Questa opzione può essere utilizzata solo se si è scelto di riattivare il dispositivo mediante la tecnologia Wake-On-LAN. Il valore (in minuti) deve essere compreso tra 2 e 10. Il valore di default è 2.

Comandi del server di ZENworks

Questi comandi permettono di gestire i server installati da ZENworks I comandi del server ZENworks iniziano con zenserver- nel formato lungo o con le lettere zs nel formato breve.

zenserver-backup (zsb) (percorso file) [stringa di cifratura]

Esegue il backup dei file di configurazione necessari per duplicare il server su un altro server ZENworks.

NOTA:questo comando è obsoleto in ZENworks2020 Update 2. Utilizzare la utility zen-backup-restore o aggiungere il flag --force a questo comando per eseguire il backup dello stato del server. Per ulteriori informazioni, vedere Backing Up a ZENworks Server (Backup di un server ZENworks)

  • (percorso file) - Percorso del file in cui vengono salvati i file di configurazione del server ZENworks. Se il server contiene il database incorporato, usare il comando database-backup per eseguire il backup del database. Per ripristinare il server su un'altra installazione del server, è anzitutto necessario ripristinare i file di configurazione utilizzando il comando zenserver-restore prima di ripristinare il database. Il comando richiede l'immissione di una stringa di cifratura per cifrare il file di backup. Annotare la stringa di cifratura specificata. Sarà necessario immetterla per ripristinare il server.
  • [Stringa di cifratura] - La stringa di cifratura per cifrare il file di backup. La stringa di cifratura deve essere lunga almeno 10 caratteri.
zenserver-restore (zsr) (percorso file) [stringa di cifratura]

Ripristina il backup dei file di configurazione del server ZENworks bloccato su una nuova installazione del server ZENworks.

NOTA:questo comando è obsoleto in ZENworks2020 Update 2. Utilizzare la utility zen-backup-restore o aggiungere il flag --force a questo comando per eseguire il ripristino dello stato del server. Per ulteriori informazioni, vedere Restoring a ZENworks Server (Ripristino di un server ZENworks)

  • (percorso file) - Percorso del file che contiene il backup dei file di configurazione da ripristinare. Il server deve presentare lo stesso nome DNS e lo stesso indirizzo IP del server che si sta ripristinando. Appena il prompt dei comandi richiede l'immissione della stringa di cifratura per decriptare il file di backup, immettere la stringa di cifratura utilizzata per cifrare i file di cui si sta eseguendo il backup.
  • [Stringa di cifratura] - La stringa di cifratura utilizzata per cifrare i file al momento del backup.

Opzioni globali

È possibile applicare le seguenti opzioni a tutti i comandi zman:

-h, --help

Fornisce aiuto a vari livelli. Consultare la sezione Guida all'utilizzo per ulteriori informazioni su come utilizzare la Guida.

--usage

Visualizza la sintassi del comando.

--terse

Visualizza l'output conciso.

--debug

Visualizza l'output di debug.

-V , --verbose

Abilita l'output verbose.

--quiet

Chiude l'output e stampa solo i messaggi di errore.

-U, --User=<nomeutente>

Fornisce un nome utente. In caso contrario verrà chiesto di immetterlo.

-P, --Password=<password>

Specifica una password. In caso contrario verrà chiesto di immetterla.

---host=<host>

Specifica il nome host o l'indirizzo IP a cui connettersi (impostazione di default: localhost).

--port=<porta>

Specifica la porta su cui il server è in ascolto (impostazione di default: 443).

--cleartext

Disabilita l'SSL per il debug. Se la porta non è impostata su una porta di dati non cifrati, la porta di connessione di default è la porta 80.

-R, --Redirect=<percorso file>

Reindirizza l'output di una schermata in un file. Utilizzare questa opzione anziché l'operatore di reindirizzamento della riga di comando (>) per salvare i dati in formato UTF-8 e mantenere i caratteri non inglesi.

-G, --ignore-global-file

Ignora il file delle opzioni globali specificato in zman-config.properties.

Sicurezza

L'esecuzione di ciascun comando richiede l'autorizzazione dell'amministratore. Per evitare di inserire le credenziali dell'amministratore per ciascun comando, usare il comando admin-store-credential per memorizzare le credenziali. Le credenziali vengono cifrate e memorizzate nella cartella home dell'utente del sistema operativo che esegue il comando. Le credenziali si applicano solo all'utente collegato. È più sicuro cancellare le informazioni eseguendo il comando admin-clear-credential al termine dell'esecuzione di tutti gli altri comandi.

IMPORTANTE:benché esistano opzioni della riga di comando per immettere i nomi utente e le password, evitare di utilizzarle. In Linux vengono visualizzate nell'elenco ps. È inoltre possibile premere i tasti Freccia su o Freccia giù per visualizzare i comandi immessi in precedenza sui sistemi Windows e Linux. Immettere le credenziali quando il sistema lo richiede oppure utilizzare il comando admin-store-credential.

File

zman-config.properties è un file di proprietà utilizzato per configurare zman, che si trova nelle seguenti ubicazioni:

  • In Windows: %ZENSERVER_HOME%\conf\zman\properties

  • In Linux: /etc/opt/microfocus/zenworks/zman/properties

Le opzioni disponibili sono:

  • RENDERER_SCROLLSIZE: controlla l'output di un comando di elenco globalmente. I risultati vengono recuperati e visualizzati nel numero specificato per ciascuna schermata. L'impostazione può essere superata utilizzando l'opzione --scrollsize nei comandi di elenco.

  • GLOBAL_OPTIONS_FILE: le opzioni globali possono essere usate a tutti i comandi salvandole in un file e specificando il percorso del file come valore della proprietà. Per i file Windows usare \\ anziché \. Il contenuto del file deve essere una riga singola simile al comando.

    Ad esempio:

    GLOBAL_OPTIONS_FILE=C:\\zman\\globaloptions.txt

    Di seguito è riportato un contenuto di esempio per il file:

    --host=123.34.45.56 --port=8080 -cleartext --verbose

    Per ignorare le opzioni archiviate in questo file, utilizzare l'opzione -ignore-global-file. Tutte le opzioni globali eccetto -U|--User e -P|--Password possono essere salvate nel file delle opzioni globali. I comandi admin-store-credential e admin-clear-credential devono essere usati per aggiungere le credenziali di amministratore a ciascun comando. Consultare la sezione Sicurezza per informazioni su come utilizzare le credenziali amministratore.

  • GLOBAL_OPTIONS_HELP: le opzioni globali per i comandi vengono visualizzate nella Guida di ogni comando. Per attivare la visualizzazione delle opzioni globali, impostare GLOBAL_OPTIONS_HELP=false.

  • DEBUG_LEVEL: controlla il numero di messaggi di debug memorizzati nel file zman.log ubicato in Unità_installazione:\Micro Focus\zenworks\logs su Windows e /var/opt/microfocus/log/zenworks su Linux. Il livello 3, che rappresenta l'impostazione di default, registra nel log il comando specificato e le tracce dello stack delle eccezioni se si verificano errori. Il livello 4 memorizza il comando specificato, l'output del comando e altri messaggi di debug.

Codici di uscita

zman restituisce i codici di uscita nell'intervallo 0-255. 0 indica che il comando è stato eseguito correttamente; 1-255 indica un errore durante l'esecuzione.

  • 0 - Operazione completata.

Codici di uscita per gli errori di analisi:

  • 1 - Errore di analisi sconosciuto.
  • 2 - Argomento obbligatorio non specificato.
  • 3 - È stato specificato un flag sconosciuto
  • 4 - È stato specificato un valore per il parametro switch.
  • 5 - Non è stato specificato alcun valore per l'opzione con flag.
  • 6 - È stato specificato un argomento aggiuntivo imprevisto.
  • 7 - Il valore specificato non è corretto.
  • 8 - Impossibile convertire un valore nel tipo previsto.
  • 9 - Comando sconosciuto.
  • 10 - Nessuna opzione immessa anche quando è necessario specificarne almeno una. Ad esempio, per modificare i diritti, è necessario specificare almeno l'opzione Assegna o Revoca.

Codici di uscita per gli errori generali:

  • 11 - Errore sconosciuto.
  • 12 - La funzionalità non è disponibile perché almeno uno dei file zman jar dipendenti non è disponibile.
  • 13 - Autenticazione non riuscita.
  • 14 - È stata specificata una stringa vuota per il nome utente e la password, oppure la password specificata non soddisfa i requisiti minimi relativi alla lunghezza.
  • 15 - Licenza di ZENworks scaduta.
  • 16 - Errore di connessione. Il server database potrebbe essere inattivo.
  • 17 - L'amministratore di ZENworks non dispone di diritti sufficienti per eseguire l'operazione.
  • 18 - Impossibile leggere il certificato necessario per stabilire la connessione SSL.
  • 19 - Comando eseguibile solo sull'host locale.

Codici di uscita per gli errori generali correlati agli oggetti:

  • 21 - L'oggetto specificato non è del tipo atteso. Ad esempio viene specificato un pacchetto anziché un dispositivo.
  • 22 - L'oggetto non è stato trovato.
  • 23 - La cartella specificata contiene già un oggetto con lo stesso nome.
  • 24 - L'oggetto specificato è in una cartella diversa rispetto a quella specificata.
  • 25 - La cartella superiore non può essere spostata nella sottocartella specificata.
  • 26 - L'oggetto non può essere rinominato.
  • 27 - L'oggetto non può essere cancellato.
  • 28 - Tentativo di cancellare una cartella non vuota.
  • 29 - L'oggetto è già membro del gruppo.
  • 30 - L'oggetto non è un membro del gruppo.
  • 31 - L'oggetto è già assegnato al dispositivo o all'utente.
  • 32 - L'oggetto non è stato ancora assegnato al dispositivo o all'utente.
  • 33 - Il tipo di oggetto non può essere assegnato a un dispositivo o a un utente.
  • 34 - L'assegnazione di un oggetto a un dispositivo non è consentita. Ad esempio, non è possibile assegnare una policy specifica di un utente a un dispositivo.

Codici di uscita per altri errori generali:

  • 41 - Il nome specificato non è valido. Ad esempio, il nome di un oggetto non può contenere caratteri come * o %.
  • 42 - È previsto il percorso assoluto che inizia con uno slash (/).
  • 43 - La pianificazione specificata non è valida.
  • 44 - Il file XML non conteneva l'input previsto. Ad esempio, il file XML di un gruppo di azioni è stato specificato come input quando era previsto il file XML di un pacchetto esportato.
  • 45 - Il file XML non era conforme allo schema atteso.
  • 46 - Il GUID specificato non è valido.
  • 47 - Il valore specificato ha superato la lunghezza massima.
  • 48 - Non è stato specificato un argomento dipendente. Ad esempio, il comando utilizza l'opzione per l'installazione di un pacchetto immediatamente al momento della distribuzione, ma non specifica la pianificazione della distribuzione.

Codici di uscita per gli errori correlati ai file:

  • 61 - È prevista una directory.
  • 62 - Il file non esiste o è una directory.
  • 63 - Il file esiste già.
  • 64 - Errore durante la lettura del file.
  • 65 - Errore durante la scrittura nel file.
  • 66 - Errore durante la creazione del file.
  • 67 - Errore durante la creazione della directory.
  • 68 - Errore durante la copia del file.
  • 69 - Errore durante il caricamento del file.
  • 70 - Il file non può essere caricato perché lo spazio su disco sul dispositivo di destinazione non è sufficiente.

Codici di uscita specifici per i comandi di registrazione:

  • 71 - La cartella e il gruppo associati alla chiave di registrazione o al gruppo di regole non appartengono allo stesso tipo di dispositivo.
  • 72 - Un gruppo di regole deve contenere almeno una regola.

Codici di uscita comuni ai comandi dei pacchetti e delle policy:

  • 76 - Creazione del contenuto non riuscita.
  • 77 - La copia del file dei contenuti in una directory temporanea è stata annullata perché il nome file esiste già.
  • 78 - È in corso il tentativo di creazione di un pacchetto o di una policy con il contenuto del file su un server non di contenuti.

Codici di uscita specifici per i comandi dei pacchetti:

  • 81 - Il file specificato per l'icona del pacchetto non è un file di immagine valido.
  • 82 - Il set di azioni non contiene azioni da riordinare, rimuovere o esportare.
  • 83 - Il set di azioni non contiene azioni per il riordino, la rimozione o l'esportazione nell'ubicazione specificata.
  • 84 - Set di azioni non supportato per il tipo di pacchetto. Ad esempio il gruppo di azioni preavvio non è supportato per il pacchetto Windows.
  • 85 - Azione non supportata per il set di azioni. Ad esempio, l'azione Verifica pacchetto non è supportata per il set di azioni Installa.
  • 86 - L'azione non può essere cancellata.
  • 87 - Il tipo di azione è unico. Non è possibile aggiungere lo stesso tipo di azione più volte allo stesso set di azioni.
  • 88 - Il tipo di azione non supporta i pacchetti dipendenti. Ad esempio non è possibile specificare il percorso di un pacchetto dipendente per l'azione Installa MSI.
  • 89 - Il percorso del pacchetto specificato punta a una dipendenza circolare di pacchetti.
  • 90 - Impossibile creare la pianificazione Wake-On-LAN durante l'assegnazione dei pacchetti.
  • 91 - Impossibile rimuovere la pianificazione Wake-On-LAN durante la rimozione dell'assegnazione dei pacchetti.

Codici di uscita comuni per i comandi dei dispositivi e degli utenti:

  • 101 - Il dispositivo o l'utente non è associato a pacchetti o policy.

Codici di uscita specifici per i comandi utente:

  • 106 - Certificato dell'origine utente scaduto.
  • 107 - È richiesto SSL per connettere l'origine utente.

Codici di uscita specifici per i comandi della licenza:

  • 116 - Impossibile attivare la licenza.
  • 118 - Il server non dispone del ruolo Autorità di certificazione.
  • 119 - Il server non contiene i file richiesti per abilitare il ruolo Autorità di certificazione.
  • 120 - L'Autorità di certificazione usata non è quella interna di ZENworks.

Codici di uscita specifici per i comandi dell'amministratore:

  • 121 - Il diritto non appartiene alla categoria dei diritti.

Codici di uscita specifici per i comandi del database:

  • 126 - Il database non è un database incorporato.
  • 127 - L'istruzione SQL non è valida.
  • 128 - È stata trovata un'eccezione SQL.

Codici di uscita specifici per i comandi di distribuzione:

  • 131- È stato specificato un indirizzo IP o un nome host non valido.
  • 132 - Le credenziali richieste per la connessione al dispositivo non sono state specificate.
  • 133 - Specificato un dispositivo gestito o un dispositivo già pianificato per la distribuzione.

Codici di uscita specifici per i comandi dei rapporti:

  • 136 - Impossibile cancellare il rapporto.
  • 137 - La richiesta per la generazione dei rapporti non è stata inviata.
  • 138 - Documento di rapporti non valido.

Comandi di ZeUS

Il comando zman di ZeUS viene utilizzato per importare gli ultimi MSI di ZeUS nella zona e ottenere la configurazione ZeUS corrente.

zeus-msi-config | zmc

Fornisce la configurazione dell'ultimo MSI di ZeUS importato.

zeus-msi-import | zmi (percorso MSI di ZeUS) [-f|--force]

Importa gli ultimi MSI di ZeUS nella zona.

(percorso MSI di ZeUS) - Fornisce il percorso completo della directory ZeUS.

Accetta le seguenti opzioni:

-f, --force - Reimporta il file MSI anche se le versioni sono identiche. Comporta la sovrascrittura della configurazione corrente di ZeUS nel server.

zac zeus-refresh / zeus-ref

Recupera gli aggiornamenti di sistema quando vengono assegnati al dispositivo.

Nota: questo non è un comando ZMAN.