zman - Interfaccia riga di comando per la gestione dei prodotti Micro Focus ZENworks, inclusi Asset Management, Configuration Management, Endpoint Security Management e Full Disk Encryption.
L'interfaccia riga di comando zman consente di eseguire rapidamente la maggior parte delle operazioni di gestione di ZENworks. Grazie all'utilizzo dei comandi zman negli script, è possibile automatizzare molti task di gestione di ZENworks.
Nelle sezioni che seguono vengono fornite informazioni su tutti i comandi disponibili nei prodotti ZENworks I comandi sono applicabili a tutti i prodotti, con le eccezioni che seguono.
Comandi per ZENworks Asset Management: sono validi solo per ZENworks Asset Management.
Comandi per i pacchetti ZENworks: sono validi solo per ZENworks Configuration Management.
Comandi per l'imaging ZENworks: sono validi solo per ZENworks Configuration Management.
Comandi per ZENworks Endpoint Security Management: sono validi solo per ZENworks Endpoint Security Management.
Comandi per ZENworks Full Disk Encryption: sono validi solo per ZENworks Full Disk Encryption.
zman <categoria>-<comando> [-opzioni] [argomenti]
Generalmente i comandi zman possono avere un formato lungo e breve. Il formato lungo viene definito nel formato categoria-azione. Ad esempio il comando registration-list elenca tutte le registrazioni di una cartella registrazioni. Benché esistano molti comandi, è generalmente semplice ricordarli poiché sono raggruppati in categorie (workstation, server, pacchetto, policy, amministratore, registrazione, ecc.) e molte delle azioni (elenca, crea, modifica, cancella) sono comuni.
La forma abbreviata di ciascun comando usa una lettera di ogni parola nel formato lungo. Ad esempio, admin-list viene abbreviato in al. Questa regola presenta delle eccezioni che hanno lo scopo di mantenere l'univocità dei nomi brevi. Ad esempio, bc è il formato breve di bundle-create, mentre bcp è il formato breve di bundle-copy.
I comandi possono essere usati con opzioni e argomenti. Le opzioni possono essere specificate in qualunque punto del comando. Gli argomenti dipendono dalla posizione.
Le opzioni sono di due tipi: switch e flag. Entrambi i tipi possono avere un formato breve e lungo. Il formato breve è preceduto da un unico trattino, mentre il formato lungo è preceduto da due trattini. Ad esempio, -n e --namefilter sono rispettivamente la forma breve e lunga di un'opzione con flag utilizzata per filtrare i risultati visualizzati in base al nome per il comando bundle-list.
Switch: parametro che non assume alcun valore. La sua presenza è già sufficiente a indicare il significato. Ad esempio, se si specifica lo switch –recursive in bundle-list significa che è necessario visualizzare anche i contenuti delle sottocartelle.
Opzione con flag: questo parametro viene usato per impostare un valore per un'opzione. Il valore è seguito da uno spazio o dal simbolo uguale dopo il flag breve o lungo dell'opzione. Esempio: zman bundle-list -namefilter "bundle*" -r
Gli argomenti per un comando vengono generalmente ordinati come il comando stesso. Nel caso ad esempio di server-add-bundle viene innanzitutto nominato il server e quindi il pacchetto.
Questa sezione fornisce una descrizione generale della formattazione e delle convenzioni.
Ciascuna azione di zman è controllata dalle limitazioni di accesso definite dall'amministratore. L'account Amministratore creato durante l'installazione iniziale ha diritti di accesso su tutti gli oggetti. Per default gli account amministratore aggiuntivi creati successivamente dispongono solo di diritti di sola lettura. Per consentire a questi account di gestire oggetti, è necessario assegnare loro diritti specifici.
L'interfaccia della riga di comando zman offre assistenza a numerosi livelli. Visualizzare la Guida tramite il comando nativo more del sistema per ottenere l'output in formato visibile.
A livello alto elenca tutte le categorie di comandi disponibili in zman e le opzioni globali per i comandi.
Esempio: zman
A livello di tutte le categorie, elenca tutti i comandi disponibili in zman organizzati per categorie (workstation, server, pacchetto, policy, ecc.).
Esempio: zman-h
Elenca, per ciascuna categoria, i comandi disponibili specifici per la categoria.
Esempio: zman policy /?
A livello di ciascun comando fornisce istruzioni dettagliate sull'uso e esempi di comandi specifici.
Esempio: zman policy-list --help
-h e --help sono le opzioni disponibili per ottenere aiuto.
Se non si specifica una cartella per i comandi che possono accettare un argomento cartella, il comando utilizza la cartella radice. Per specificare il percorso di una ciascuna cartella, occorre elencare ciascuna cartella partendo dalla cartella radice e separare le singole cartelle con una barra in avanti (/).Ad esempio se si dispone di una cartella denominata cartella1 nella cartella radice e la stessa contiene una sottocartella denominata sottocartella1, il riferimento di questa cartella sarà cartella1/sottocartella1. Tutte le cartelle specificate devono già essere presenti.
Gli argomenti racchiusi tra parentesi ( ) sono obbligatori, mentre quelli racchiusi tra parentesi quadre [ ] sono facoltativi.
L'ellissi indica che il comando può accettare più voci dell'ultimo tipo di argomento. Gli argomenti devono essere separati da uno spazio o da virgole, a seconda del comando. Ad esempio:
zman server-add-bundle [opzioni] (server) (pacchetto) [...]
I punti di sospensione indicano che server-add-bundle può accettare più pacchetti. Per maggiore chiarezza nella guida dei comandi, le voci multiple sono indicate nel formato [(pacchetto) (pacchetto) ... (pacchetto)].
Tutti i comandi che hanno più voci dell'ultimo argomento contengono anche un'opzione - f|--folder. Questa opzione è particolarmente utile se tutte le voci dell'argomento si trovano all'interno della stessa cartella. Il percorso delle voci viene calcolato tenendo conto del percorso della cartella. Ad esempio:
zman server-add-bundle server1 bundlefolder/bundle1 bundlefolder/bundle2
può essere specificato anche come:
zman server-add-bundle server bundle1 bundle2 --folder bundlefolder
Se l'argomento richiesto è il percorso di un oggetto di ZENworks, è necessario specificare un percorso relativo alla cartella radice dell'oggetto separato da una barra ('/'), a meno che la guida del comando non specifichi che è necessario inserire il percorso assoluto. Ad esempio:
zman server-add-bundle serverfolder/server bundlefolder/bundle1
dove i percorsi assoluti degli argomenti sono:
/devices/servers/serverfolder/server e /bundles/bundlefolder/bundle1
È possibile usare i comandi di zman, come bundle-export-to-file, policy-export-to-file e settings-export-to-file per esportare rispettivamente definizioni di pacchetti, policy e impostazioni in un file specificato in formato XML. Il file viene creato con il nome e l'estensione specificati. Se l'estensione del file non è specificata, viene aggiunta per default l'estensione xml. È possibile usare questi file per creare pacchetti, policy e impostazioni.
È ora possibile eseguire zman come servizio. Quando si esegue zman come servizio, è possibile eseguire i comandi zman in modalità di servizio, riducendone i tempi di esecuzione.
I comandi del servizio zman, raggruppati nella categoria shell, sono i seguenti:
Avvia il servizio zman.
Accetta le seguenti opzioni:
Arresta il servizio zman.
Visualizza lo stato del servizio zman.
Per eseguire i comandi zman come servizio, è necessario effettuare le operazioni illustrate di seguito.
Prima di avviare il servizio zman, eseguire il comando zman admin-store-credential(asc) per salvare le credenziali. Il servizio zman utilizza le credenziali salvate per eseguire i comandi zman in modalità di servizio.
Se si sceglie di eseguire in modalità di servizio un comando zman che richiede percorsi di file, è necessario specificare il percorso file completo anziché quello relativo. Per default, la directory di lavoro viene inizializzata nell'ubicazione in cui viene avviato il servizio zman.
Se zman viene eseguito come un servizio, verificare che venga riavviato al termine dell'aggiornamento del sistema sul server.
Di seguito sono elencati i comandi zman che vengono eseguiti come processi separati anche quando il servizio zman è attivo e in esecuzione.
Questi comandi vengono utilizzati per caricare file di record acquisti e aggiornare il motore di conformità. Si applicano solo a ZENworks Asset Management.
Importa un contratto in un file. Il comando mette in coda il task di importazione in modo che venga elaborato dal caricatore. Il caricatore quindi carica i contratti dal file.
Questo comando è asincrono, ovvero zman viene eseguito immediatamente senza attendere il completamento dell'importazione. Il completamento del comando potrebbe richiedere molto tempo. È possibile verificare lo stato di avanzamento dell'importazione nel file di log creato dal comando.
Accetta la seguente opzione:
Carica un file di record acquisti. Il caricatore di record acquisti cerca il file di record acquisti da caricare sul server primario nella cartella ZENWORKS_HOME/temp/PurchaseRecordImport/uploaded. Se non è ancora stato utilizzato il caricatore di record acquisti dal Centro di controllo ZENworks, è necessario creare questa cartella.
Questo comando è asincrono, ovvero zman ritorna immediatamente senza attendere che il comando venga completato. Il completamento del comando potrebbe richiedere molto tempo. È possibile verificare lo stato del processo dal centro di controllo ZENworks.
Avvia il software del motore di conformità per aggiornare i dati della licenza software.
Questo comando è asincrono, ovvero zman ritorna immediatamente senza attendere che il comando venga completato. Il completamento del comando potrebbe richiedere molto tempo. È possibile verificare lo stato del processo dal centro di controllo ZENworks.
Questi comandi vengono utilizzati per importare ed esportare i dettagli di configurazione della revisione. I comandi per la revisione iniziano con audit- nel formato lungo o con la lettera a nel formato breve. I seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.
Esporta le impostazioni degli eventi di modifica e di revisione dell'agente in un file XML per una zona, una cartella o un livello di dispositivi.
-s, --source=<percorso dispositivo o cartella dispositivo di origine>: percorso del dispositivo o della cartella dispositivo relativo a /Devices da cui devono essere esportate le impostazioni. Se non si specifica questa opzione, le impostazioni vengono esportate dal livello della zona di gestione.
-a, --auditEventStatus=<Stato evento>: stato dell'evento, ovvero enabled, disabled o all. Il valore di default è all.
-t, --type=<Tipo>: il tipo di evento può essere AgentEvents, ChangeEvents o all. Il valore di default è all.
-e, --effective: se si specifica questa opzione, vengono recuperate le impostazioni effettive. In caso contrario, verranno recuperate solo le impostazioni definite o ignorate nel percorso di origine.
(percorso file XML): file nel quale verranno memorizzati i dati delle impostazioni in formato XML. Se il file non esiste, viene creato un nuovo file.
[nome impostazioni] [...]: nomi delle impostazioni da esportare. Se non si specifica alcun nome, verranno esportate tutte le impostazioni. Se si specificano dei nomi, vengono recuperate le impostazioni effettive. In caso contrario, verranno recuperate solo le impostazioni definite o ignorate nel percorso di origine.
Importa le impostazioni degli eventi di modifica e di revisione dell'agente da un file XML per una zona, una cartella o un livello di dispositivi.
(percorso file XML): file XML che contiene le informazioni sulle impostazioni esportate. Utilizzare audit-settings-export-to-file (asetf) per esportare le informazioni sulle impostazioni in un file XML.
[percorso dispositivo o cartella dispositivo di destinazione][...]: percorso del dispositivo o della cartella dispositivo relativo a /Devices in cui devono essere configurate le impostazioni. Se non si specifica questa opzione, le impostazioni vengono impostate al livello della zona di gestione.
Questi comandi vengono usati per creare e gestire gli account degli amministratori. I comandi per gli amministratori iniziano con admin- nel formato lungo o con la lettera a nel formato breve.
Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.
Elimina il nome utente e la password di ZENworks memorizzati con il comando admin-store-credential. Generalmente è sempre consigliabile e più sicuro cancellare le credenziali salvate dopo aver eseguito i comandi desiderati.
Crea un account amministratore ZENworks.
(amministratore o utente) - Nome dell'amministratore o percorso completo di un utente in un'origine utente.
Accetta le seguenti opzioni:
Il comando richiede la password dell'amministratore per evitare che venga immessa in formato non cifrato. Se l'account dell'amministratore è basato su un utente, verranno usate le stesse credenziali definite nell'origine utente, quindi non verrà richiesta alcuna password.
Cancella un account amministratore ZENworks.
(nome amministratore ZENworks) [...] - Nome dell'amministratore ZENworks. Il carattere jolly * può essere usato per i nomi degli oggetti solo se è racchiuso tra virgolette. Utilizzare i caratteri jolly con molta cautela durante la cancellazione degli oggetti.
Elenca tutti gli account amministratore di ZENworks.
Accetta le seguenti opzioni:
Elenca i ruoli assegnati a un account amministratore ZENworks.
Accetta la seguente opzione:
Rinomina l'account dell'amministratore di ZENworks.
Cancella i diritti assegnati al conto amministratore di ZENworks.
[percorso oggetto] [...] - Percorso dell'oggetto ZENworks che inizia con una barra (/).
Accetta la seguente opzione:
Visualizza i diritti assegnati a un account amministratore di ZENworks.
[percorso oggetto] [...] - Percorso dell'oggetto ZENworks che inizia con una barra (/).
Accetta le seguenti opzioni:
NOTA:questo comando consente di visualizzare l'elenco dei diritti assegnati all'account amministratore. Tuttavia, per elencare i diritti dell'account di un gruppo di amministratori, il percorso dell'oggetto non deve essere incluso nel comando.
Consente o rifiuta i diritti per il conto amministratore di ZENworks.
[categoria diritti] - Nome della categoria in cui sono raggruppati i diritti. Per visualizzare un elenco delle categorie, eseguire il comando zman admin-rights-set --help | more.
[percorso oggetto] [...] - Percorso completo dell'oggetto ZENworks che inizia con una barra (/) su cui devono essere applicati i diritti. Per visualizzare la cartella radice dei tipi di oggetto cui è possibile assegnare i diritti in ciascuna categoria, eseguire il comando zman admin-rights-modify --help | more.
Accetta le seguenti opzioni:
Memorizza il nome utente e la password di ZENworks per utilizzarli con tutti i comandi in modo da evitare di immettere le credenziali per tutti i comandi. Le credenziali vengono archiviate nella home directory dell'utente collegato e utilizzate solo per l'utente in questione. In Linux, verificare che l'utente abbia una home directory. Se si condivide lo stesso login con altri amministratori di ZENworks, è necessario cancellare le credenziali con il comando admin-clear-credential dopo aver eseguito tutti i comandi.
Questi comandi vengono utilizzati per calcolare le assegnazioni per tutti i dispositivi nella zona. I comandi per le assegnazioni iniziano con assignments- nel formato lungo o con la lettera a nel formato breve.
Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali.
Esegue il calcolo delle assegnazioni effettive per tutti i dispositivi gestiti nella zona.
Calcola lo stato delle assegnazioni del pacchetto per tutti i dispositivi gestiti nella zona.
Il comando batch è un comando di utility utilizzato per eseguire un elenco di comandi zman da un file di testo. I comandi vengono eseguiti più velocemente perché è necessario eseguire il login a ZENworks una sola volta e non per ciascun comando. I comandi batch iniziano con batch- nel formato lungo e con la lettera b nel formato breve.
Questo comando accetta i flag delle opzioni elencante nella sezione Opzioni globali. Accetta inoltre le singole opzioni elencate con il comando.
Esegue i comandi zman da file di testo in batch (da non confondere con i file batch di Windows).
(percorso file) [...] - Percorso dei file di testo che contengono i comandi zman da eseguire. Le righe che iniziano con "#", rem, REM, ; e // sono considerate commenti e non vengono elaborate. Per un file di esempio, fare riferimento al file BatchExecuteCommands.txt ubicato in:
In Windows: %ZENWORKS_HOME%\Novell\Zenworks\share\zman\samples\batch
In Linux: /opt/novell/zenworks/share/zman/samples/batch
Accetta la seguente opzione:
Esempi:
Per eseguire comandi zman in più file:
zman bex c:\filetxt c:\filetxt
I file vengono eseguiti nell'ordine di input.
Per eseguire comandi zman in più file, ma uscire in caso di errore di un comando:
zman bex /home/user1/file1 /home/user1/file2 -e
I file vengono eseguiti nell'ordine di input.
Questi comandi possono essere usati per creare, modificare e gestire pacchetti. I comandi per i pacchetti iniziano con bundle- nel formato lungo o con la lettera b nel formato breve.
Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando. Questi comandi sono validi solo per ZENworks Configuration Management.
bundle-add-actions (baa) (percorso pacchetto) (file XML azione) [...] [opzioni]
bundle-copy (bcp) (percorso pacchetto) (nome pacchetto) [cartella superiore] [opzioni]
bundle-create (bc) (nome pacchetto) (file XML pacchetto) [cartella superiore] [opzioni]
bundle-delete (bd) (percorso oggetto Pacchetto) [...][opzioni]
bundle-delete-version (bdv) (percorso pacchetto) [numero versione pacchetto] [opzioni]
bundle-folder-create (bfc) (nome cartella) [cartella superiore] [opzioni]
bundle-group-add (bga) (percorso gruppo pacchetti) (percorso pacchetto) [...] [opzioni]
bundle-group-create (bgc) (nome gruppo) [cartella superiore] [opzioni]
bundle-group-members (bgm) (percorso gruppo pacchetti) [opzioni]
bundle-group-remove (bgr) (percorso gruppo pacchetti) (percorso pacchetto) [...] [opzioni]
bundle-increment-version (biv) (percorso pacchetto) [...] [opzioni]
bundle-list-actions (bla) (percorso pacchetto) [tipo gruppo azioni]
bundle-list-assignments (blas) (pacchetto o gruppo pacchetti) [opzioni]
bundle-move (bmv) (percorso oggetto pacchetto) [percorso cartella di destinazione]
bundle-remove-actions (bra) (percorso pacchetto) (tipo gruppo azioni) [ubicazioni azioni] [...]
bundle-rename (br) (percorso oggetto Pacchetto) (nuovo nome) [opzioni]
bundle-sandbox-create (bsc) (percorso pacchetto) [versione del pacchetto] [opzioni]
bundle-view-advanced-deployment-status (bvads) (percorso pacchetto) [opzioni]
bundle-view-summary-totals (bvst) (percorso pacchetto) [opzioni]
bundle-appdata-calculation (bac) (percorso o GUID pacchetti) [...]
Aggiunge azioni a un pacchetto.
(file XML azione) [...] - I file XML che contengono informazioni sulle azioni da aggiungere. Le azioni sono raggruppate sotto uno dei seguenti gruppi di azioni: Distribuzione, Installa, Avvia, Verifica, Disinstalla o Termina. Il file XML contiene un elemento ActionSet che include le informazioni delle azioni da aggiungere per un gruppo di azioni. È possibile specificare più file XML come input per aggiungere azioni a più gruppi di azioni del pacchetto. I file XML possono essere creati esportando le azioni di un pacchetto esistente tramite il comando bundle-export-actions.
Accetta la seguente opzione:
NOTA:se si sceglie il tipo gruppo azioni Disinstalla, le opzioni seguenti non sono supportate per i pacchetti Linux e per i pacchetti patch Linux: DaysBeforeUninstallWhenNotUsed, DisplayUninstallMessage, IgnoreUninstallAfterUnassociation, IgnoreChainedDependencies e AllowToCancelUninstall.
Assegna un pacchetto o un gruppo di pacchetti a uno o più oggetti dispositivo o utente.
(tipo di dispositivo o di utente) - I valori validi sono dispositivo, server, workstation e utente.
(percorso dispositivo o oggetto Utente) [...] - Percorso del dispositivo o degli oggetti utente relativo alla cartella radice del tipo di dispositivo o utente specificato.
Accetta le seguenti opzioni:
Copia un pacchetto.
Accetta le seguenti opzioni:
Crea un nuovo pacchetto.
(file XML pacchetto) - File XML che contiene le informazioni sul pacchetto esportato. Utilizzare il comando bundle-export-to-file (betf) per esportare le informazioni su un pacchetto esistente in un file XML. Se si desidera riutilizzare i file, è possibile creare i file XML del modello dai pacchetti creati mediante il Centro di Controllo ZENworks. Per un esempio di file XML, vedere WindowsMSIBundle.xml ubicato in /opt/novell/zenworks/share/zman/samples/bundles su un server Linux o Directory_installazione:\Novell\Zenworks\share\zman\samples\bundles su un server Windows.
Accetta le seguenti opzioni:
NOTA:se si sceglie il tipo gruppo azioni Disinstalla, le opzioni seguenti non sono supportate per i pacchetti Linux e per i pacchetti patch Linux: DaysBeforeUninstallWhenNotUsed, DisplayUninstallMessage, IgnoreUninstallAfterUnassociation, IgnoreChainedDependencies e AllowToCancelUninstall.
Cancella uno o più oggetti pacchetto.
(percorso oggetto pacchetto) [...] - Percorso degli oggetti pacchetto (pacchetto, cartella pacchetto o gruppo di pacchetti) relativo a /Bundles. Il carattere jolly * può essere usato per i nomi degli oggetti solo se è racchiuso tra virgolette. Utilizzare i caratteri jolly con molta cautela durante la cancellazione degli oggetti.
Accetta le seguenti opzioni:
Cancella una o più versioni del pacchetto.
[numero versione pacchetto] [...] - Versione del pacchetto da cancellare.
Accetta la seguente opzione:
Esempi:
Per cancellare la versione 5 del pacchetto zenbundle:
zman bdv zenbundle 5
Per cancellare tutte le versioni del pacchetto zenbundle:
zman bdv zenbundle -a
Per cancellare tutte le versioni del pacchetto zenbundle che precedono la versione 3:
zman bdv zenbundle version -p 3
Disabilita i pacchetti.
Accetta la seguente opzione:
Abilita i pacchetti.
Accetta la seguente opzione:
Esporta le azioni aggiunte a un gruppo di azioni del pacchetto in un file. Il file può essere usato come input per il comando bundle-add-actions.
[tipo gruppo azioni] - Tipo di gruppo di azioni. Se si specifica questa opzione, vengono elencate solo le azioni per il gruppo di azioni specificato. I valori validi sono Installa, Avvia, Verifica, Disinstalla, Termina e Preavvio.
NOTA:il gruppo di azioni Termina non è supportato per i pacchetti Linux e i pacchetti patch Linux.
[posizioni azione] [...] - Elenco separato da virgole delle posizioni delle azioni contenute nel gruppo di azioni. La prima azione corrisponde all'ubicazione 1. Usare il comando bundle-list-actions per visualizzare la posizione di un'azione specifica in un gruppo di azioni. Questo comando è facoltativo, ma se non è specificato, vengono esportate tutte le azioni nel gruppo di azioni specificato.
Esporta le informazioni del pacchetto (in formato XML) in un file. Il file XML può essere usato come input per la creazione di pacchetti.
(percorso file XML) - Percorso completo del file XML in cui devono essere esportate le informazioni del pacchetto.
[versione pacchetto] - Versione del pacchetto da esportare. Se questa opzione non è specificata, viene utilizzata la versione pubblicata del pacchetto. Per esportare una versione sandbox del pacchetto, specificare sandbox.
[-c|--export-content] - Esporta il contenuto del pacchetto in una sottodirectory della directory contenente il file XML in cui vengono esportate le informazioni del pacchetto. Se l'opzione non è specificata, il contenuto del pacchetto non viene esportato.
Esempi:
Per esportare la versione sandbox di un pacchetto denominato zenbundle in un file xml denominato bundle.xml:
zman betf cartellapacchetto/zenbundle C:\bundles\bundle.xml sandbox
Per esportare la versione 3 di un pacchetto denominato zenbundle in un file xml denominato bundle.xml:
zman betf cartellapacchetto/zenbundle C:\bundles\bundle.xml 3
Per esportare la versione 5 di un pacchetto denominato zenbundle in un file xml denominato bundle.xml ed esportare il contenuto del pacchetto nella directory C:\bundles\contenuto_bundle:
zman betf cartellapacchetto/zenbundle C:\bundles\bundle.xml 5 -c
Crea una nuova cartella per i pacchetti.
Accetta la seguente opzione:
Aggiunge pacchetti a un gruppo di pacchetti.
Accetta la seguente opzione:
Crea un gruppo di pacchetti e vi aggiunge i membri.
Accetta le seguenti opzioni:
Elenca i membri di un gruppo di pacchetti.
Accetta la seguente opzione:
Rimuove i pacchetti da un gruppo di pacchetti.
Accetta la seguente opzione:
Incrementa la versione dei pacchetti. Questo comando è valido per le versioni precedenti a ZENworks 11 SP1. In ZENworks 11 SP1 o versioni successive, questo comando è stato sostituito dal comando bundle-sandbox-publish (bsp).
Accetta la seguente opzione:
Elenca gli oggetti pacchetto.
Accetta le seguenti opzioni:
Elenca le azioni aggiunte a un pacchetto.
[tipo gruppo azioni] - Tipo di gruppo di azioni. Se si specifica questa opzione, vengono elencate solo le azioni per il gruppo di azioni specificato. I valori validi sono Installa, Avvia, Verifica, Disinstalla, Termina e Preavvio.
NOTA:il gruppo di azioni Termina non è supportato per i pacchetti Linux e i pacchetti patch Linux.
Elenca le assegnazioni dei dispositivi e utenti di un pacchetto.
Accetta le seguenti opzioni:
-t, --typefilter=[tipo assegnazione] - Filtra in base al tipo di assegnazione. I valori validi sono dispositivo e utente.
-s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati da visualizzare.
Elenca i gruppi di pacchetti di cui il pacchetto specificato è membro.
Accetta le seguenti opzioni:
-s, --scrollsize=[dimensioni scorrimento] - Numero di risultati da visualizzare.
Esempi:
Per elencare tutti i gruppi di pacchetti a cui appartiene il pacchetto bundle1 visualizzando cinque risultati alla volta:
zman blg cartellapacchetto/bundle1 -s 5
Elenca tutte le versioni del pacchetto.
Esempi:
Per elencare tutte le versioni del pacchetto zenbundle:
zman blv zenbundle
Sposta un oggetto Pacchetto in una cartella diversa.
(percorso oggetto Pacchetto): percorso dell'oggetto Pacchetto (pacchetto, cartella pacchetto o gruppo di pacchetti) relativo a /Bundles
[percorso cartella di destinazione] Percorso della cartella dei pacchetti in cui spostare l'oggetto Pacchetto relativo a /Bundles.
Rimuove le azioni da un pacchetto.
(tipo gruppo azioni) - Tipo di gruppo di azioni che contiene l'azione. I valori validi sono Installa, Avvia, Verifica, Disinstalla, Termina e Preavvio.
NOTA:il gruppo di azioni Termina non è supportato per i pacchetti Linux e i pacchetti patch Linux.
[posizioni azione] [...] - Elenco separato da virgole delle posizioni delle azioni contenute nel gruppo di azioni. La prima azione corrisponde all'ubicazione 1. Usare il comando bundle-list-actions per visualizzare la posizione di un'azione specifica in un gruppo di azioni. Questo comando è facoltativo, ma se non è specificato, vengono rimosse tutte le azioni nel gruppo di azioni specificato.
Rinomina un oggetto Pacchetto.
(percorso oggetto Pacchetto): percorso dell'oggetto Pacchetto (pacchetto, cartella pacchetto o gruppo di pacchetti) relativo a /Bundles.
(nuovo nome): nuovo nome da assegnare all'oggetto Pacchetto.
Trasferisce le azioni del tipo di gruppo di azioni di origine al tipo di gruppo di azioni di destinazione di un pacchetto.
NOTA:il gruppo di azioni Termina non è supportato per i pacchetti Linux e i pacchetti di patch Linux.
Riordina le azioni di un gruppo di azioni di un pacchetto.
(tipo gruppo azioni) - Tipo di gruppo di azioni che contiene l'azione. I valori validi sono Installa, Avvia, Verifica, Disinstalla, Termina e Preavvio.
(posizione attuale) - Attuale posizione dell'azione nel gruppo di azioni. La prima azione corrisponde all'ubicazione 1.
(nuova posizione) - Nuova posizione in cui spostare l'azione. La prima azione corrisponde all'ubicazione 1.
NOTA:il gruppo di azioni Termina non è supportato per i pacchetti Linux e i pacchetti patch Linux.
Crea una sandbox a partire da una versione esistente di un pacchetto.
[versione pacchetto] - Specificare la versione del pacchetto da utilizzare per la creazione della sandbox.
Accetta la seguente opzione:
Esempio:
Per creare una sandbox dalla versione 2 di un pacchetto zenbundle:
zman bsc zenbundle 2
Pubblica una sandbox per creare una versione pubblicata.
Accetta le seguenti opzioni:
Esempi:
Per pubblicare la versione sandbox di un pacchetto denominato zenbundle:
zman bsp zenbundle
Per pubblicare la versione sandbox di un pacchetto denominato zenbundle1 insieme a tutti i relativi pacchetti dipendenti:
zman bsp zenbundle1 -f -c
Pubblica una sandbox in un nuovo pacchetto.
Accetta la seguente opzione:
Esempi:
Per pubblicare la versione sandbox di un pacchetto denominato zenbundle1 come nuovo pacchetto denominato zenbundle2:
zman bsptn zenbundle1 zenbundle2 /Bundles/Folder1
Per pubblicare la versione sandbox di un pacchetto denominato zenbundle1 come nuovo pacchetto denominato zenbundle2 e pubblicare i pacchetti dipendenti di zenbundle1 come nuovi pacchetti:
zman bsptn zenbundle1 zenbundle2 /Bundles/Folder1 --depsToNewFolder=/Bundles/Folder2
Cancella la sandbox e ripristina l'ultima versione del pacchetto.
Esempio:
Per cancellare la sandbox di un pacchetto zenbundle e ripristinare l'ultima versione del pacchetto:
zman bsr zenbundle
Rimuove l'assegnazione di un pacchetto o di un gruppo di pacchetti da uno o più oggetti dispositivo o utente.
(tipo di dispositivo o di utente) - I valori validi sono dispositivo, server, workstation e utente.
(percorso oggetti dispositivo o utente) [...] - Percorso degli oggetti dispositivo o utente relativo alla cartella radice del tipo di dispositivo o utente specificato.
Accetta la seguente opzione:
Aggiorna l'assegnazione tra un pacchetto o un gruppo di pacchetti e un dispositivo o oggetti utente.
(tipo di dispositivo o di utente) - I valori validi sono dispositivo, server, workstation e utente.
(percorso dispositivo o oggetto Utente) [...] - Percorso del dispositivo o degli oggetti utente relativo alla cartella radice del tipo di dispositivo o utente specificato.
Accetta le seguenti opzioni:
Visualizza lo stato di distribuzione avanzato di un pacchetto.
Accetta le seguenti opzioni:
-v, --version [valore]
Di seguito sono riportati i valori validi:
published: utilizzare questa opzione per visualizzare il numero di dispositivi non di prova sui quali è distribuito il pacchetto.
sandbox: utilizzare questa opzione per visualizzare il numero di dispositivi di prova sui quali è distribuita la versione sandbox del pacchetto.
[version-of-the-object]: utilizzare un numero di versione per ottenere lo stato della versione del pacchetto correlata.
Il valore di default è published.
-c, --status-calculation [valore]
consolidated: utilizzare questa opzione per visualizzare il numero totale di dispositivi sui quali è distribuito il pacchetto.
version: utilizzare questa opzione per visualizzare lo stato di una versione specifica.
Il valore di default è version.
Visualizza le pianificazioni di distribuzione per un pacchetto assegnato a un dispositivo o oggetto Utente.
(tipo di dispositivo o di utente) - I valori validi sono dispositivo, server, workstation e utente.
(percorso dispositivo o oggetto Utente) [...] - Percorso degli oggetti Dispositivo o Utente relativo al gruppo di pacchetti a cui appartengono.
Visualizza un riepilogo dello stato di distribuzione di un determinato pacchetto.
Accetta le seguenti opzioni:
-v, --version [valore]
Di seguito sono riportati i valori validi:
published: utilizzare questa opzione per visualizzare il numero di dispositivi non di prova sui quali è distribuito il pacchetto.
sandbox: utilizzare questa opzione per visualizzare il numero di dispositivi di prova sui quali è distribuita la versione sandbox del pacchetto.
[version-of-the-object]: utilizzare un numero di versione per ottenere lo stato della versione del pacchetto correlata.
Il valore di default è published.
-c, --status-calculation [valore]
consolidated: utilizzare questa opzione per visualizzare il numero totale di dispositivi sui quali è distribuito il pacchetto.
version: utilizzare questa opzione per visualizzare lo stato di una versione specifica.
Il valore di default è version.
Crea un file XML per l'esportazione dei metadati del pacchetto. Utilizzare il comando baa per aggiungere al server il contenuto esportato.
Accetta la seguente opzione:
Mette in coda un'azione del caricatore che consente di calcolare e memorizzare nella cache i dati dell'applicazione per i pacchetti; attende fino al termine dell'azione. I dati memorizzati nella cache vengono utilizzati per preparare le risposte del servizio Web e migliorare le prestazioni.
NOTA:il comando zman bac si applica solo alle policy della patch incluse in ZENworks Patch Management.
Questi comandi vengono utilizzati per impostare e modificare le impostazioni dei pacchetti. I comandi per le impostazioni iniziano con settings- nel formato lungo e con la lettera s nel formato breve.
Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.
Copia le impostazioni.
(percorso pacchetto di origine o cartella dei pacchetti) - Percorso del pacchetto o della cartella dei pacchetti relativo a /Bundles da cui devono essere copiate le impostazioni.
(percorso pacchetto di destinazione o cartella dei pacchetti) [...] - Percorso del pacchetto o della cartella dei pacchetti relativo a /Bundles in cui è necessario copiare le impostazioni.
Accetta la seguente opzione:
Esporta i dati delle impostazioni (in formato XML) in un file. Il file XML viene quindi usato come input per la creazione e la modifica di impostazioni.
(percorso file XML) - File in cui vengono memorizzati i dati delle impostazioni in formato XML. Se il file non esiste, viene creato un nuovo file.
[nome impostazioni] [...] - Nomi delle impostazioni da esportare. Se non si specifica questa opzione, vengono esportate tutte le impostazioni.
Accetta le seguenti opzioni:
Ripristina le impostazioni della cartella superiore.
(percorso pacchetto di origine o cartella dei pacchetti) - Percorso del pacchetto o della cartella dei pacchetti relativo a /Bundles, del quale devono essere ripristinate le impostazioni.
Specifica le impostazioni a vari livelli.
(percorso file XML) - File XML che contiene informazioni sulle impostazioni esportate. Utilizzare settings-export-to-file (setf) per esportare le informazioni sulle impostazioni in un file XML.
Accetta le seguenti opzioni:
[nome impostazioni] [...] - Nomi delle impostazioni da esportare. Se non si specifica questa opzione, vengono esportate tutte le impostazioni.
Questi comandi vengono usati per gestire il ruolo dell'autorità di certificazione dei server ZENworks. I comandi per l'autorità di certificazione iniziano con certificate-authority- nel formato lungo e con le lettere ca nel formato breve.
Esporta le credenziali della coppia di chiavi dell'autorità di certificazione della zona in un file e facoltativamente disabilita il ruolo Autorità di certificazione del server locale.
Accetta la seguente opzione:
Importa le credenziali chiave-coppia dell'autorità di certificazione della zona da un file e abilita il ruolo Autorità di certificazione sul server locale.
Disabilita il ruolo Autorità di certificazione sul server locale.
Abilita il ruolo Autorità di certificazione sul server locale.
Consente di visualizzare il server con ruolo di autorità di certificazione.
Questi comandi vengono utilizzati per gestire le credenziali necessarie per alcuni task e azioni di ZENworks che richiedono l'autenticazione delle risorse. I comandi delle credenziali iniziano con credentials- nel formato lungo o con le lettere cr nel formato breve.
credentials-create (crc) (Nome credenziale) [cartella]) (--userName) [--userPassword] [--desc]
credentials-folder-create (crf) (nome cartella) [cartella superiore] [opzioni]
credentials-move (crm) (nome credenziale) [percorso cartella destinazione]
credentials-rename (crr) (Percorsocredenziali) (nuovoPercorsocredenziali)
Crea le credenziali.
Accetta le seguenti opzioni:
Elimina le credenziali.
Crea una nuova cartella per le credenziali.
Accetta la seguente opzione:
Elenca le credenziali.
Sposta una credenziale.
Rinomina le credenziali.
Crea le credenziali.
Accetta le seguenti opzioni:
I comandi per i contenuti zman consentono di eseguire facilmente il debug di problemi correlati ai contenuti senza dover eseguire interrogazioni complesse all'interno del database.
Crea una voce in sospeso per il contenuto mancante nel database per un determinato GUID o percorso del server.
Accetta i seguenti argomenti:
(serverGUID/path): specifica il GUID o il percorso server in cui si desidera creare voci in sospeso.
Esempio: zman ccpe ce979ba8949c19fd4a2fe50aaad98470
Dove ce979ba8949c19fd4a2fe50aaad98470 è il GUID del server.
Attiva l'azione di pulizia dei contenuti mediante la quale i contenuti senza riferimento vengono rimossi dal database.
Recupera i nomi degli oggetti Contenuto assegnabile (ACO) per un determinato GUID di contenuto.
Gli oggetti Pacchetti, Policy e Aggiornamento del sistema sono denominati ACO.
Accetta i seguenti argomenti:
(contentGUID): specifica il GUID di contenuto.
(-s, --scrollsize): numero massimo dei risultati da visualizzare contemporaneamente.
Recupera i GUID di contenuto per un percorso ACO specificato.
Accetta i seguenti argomenti:
(ACOPath): specifica il percorso ACO di pacchetti, policy o aggiornamento del sistema.
(-d | --display-alias): specifica questo argomento per visualizzare l'alias dell'ACO.
(-v | --version): specifica un numero di versione non negativo dell'ACO. I valori validi sono la versione sandbox e quella effettiva dell'oggetto. Se non si specifica la versione, viene presa in considerazione la versione sandbox pubblicata o autonoma.
(-s, --scrollsize): numero massimo dei risultati da visualizzare contemporaneamente.
Esempio 1: per visualizzare il GUID di contenuto e il nome di una versione specificata dell'oggetto ACO, utilizzare:
zman cnfa /Bundles/bundle1 -v 1
Dove Bundle1 è il nome e 1 è il numero di versione del pacchetto.
Esempio 2: per visualizzare il GUID di contenuto e il nome di una versione sandbox dell'oggetto ACO, utilizzare:
zman cnfa /Bundles/bundle1 -v sandbox
Dove Bundle1 è il nome e sandbox è la versione del pacchetto.
Esempio 3: per visualizzare il GUID di contenuto e il nome di una versione sandbox pubblicata o autonoma dell'oggetto ACO, utilizzare:
zman cnfa /Policies/policy1
NOTA:se la versione non è specificata, viene visualizzata la versione più recente dell'oggetto.
Questi comandi vengono utilizzati per gestire il database PostgreSQL incorporato. I comandi per il database iniziano con database- nel formato lungo o con la lettera d nel formato breve.
NOTA:questi comandi non possono essere utilizzati per gestire un database PostgreSQL esterno.
Recupera le credenziali utilizzate per connettersi al database di revisioni PostgreSQL incorporato e al database PostgreSQL incorporato.
Recupera le credenziali dell'utente con privilegi avanzati utilizzate per eseguire la connessione al database PostgreSQL incorporato.
Esegue il backup del database PostgreSQL incorporato o dei percorsi di rete in cui è stato eseguito il backup dei file del database.
(directory di backup) - Directory locale sul server del database o ubicazione di rete dove è stato eseguito il backup dei file del database. Verificare che la directory superiore esista già e abbia uno spazio su disco sufficiente. Tutti i file database esistenti nella directory vengono sovrascritti.
Questi comandi vengono usati per eseguire task di distribuzione. I comandi per la distribuzione iniziano con deployment- nel formato lungo e le lettere dp nel formato breve.
Annulla il task di distribuzione.
Crea un task di distribuzione per distribuire ZENworks Agent ai dispositivi tramite l'indirizzo IP o il nome DNS.
(file credenziali utente) - Percorso del file che contiene le credenziali necessarie per il collegamento al dispositivo. Ciascuna riga deve contenere un nome utente e una password separati da uno spazio. Ad esempio la password dell'amministratore.
Accetta le seguenti opzioni:
Cancella il task di distribuzione.
Elenca i task di distribuzione e lo stato.
Accetta le seguenti opzioni:
Pianifica l'esecuzione immediata del task di distribuzione. Le credenziali del task devono essere state salve nell'archivio dati.
Questi comandi permettono di visualizzare le informazioni sul rilevamento dei dispositivi. I comandi per il rilevamento iniziano con discovery- nel formato lungo e con la lettera d nel formato breve.
Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.
Elenca i dispositivi rilevati.
Accetta le seguenti opzioni:
Elenca i task di rilevamento e lo stato.
Accetta le seguenti opzioni:
Esegue immediatamente il task di rilevamento.
Questi comandi vengono utilizzati per visualizzare i gruppi dinamici e i membri dei gruppi nonché per aggiornare un gruppo. I comandi dei gruppi dinamici iniziano con dynamic-group-credentials- nel formato lungo o con le lettere dg nel formato breve.
Elenca i gruppi dinamici
Accetta le seguenti opzioni:
Elenca i membri del gruppo dinamico specificato.
Accetta le seguenti opzioni:
Consente di ricalcolare l'appartenenza nel gruppo dinamico in base ai criteri stabiliti per il gruppo.
Accetta le seguenti opzioni:
Elenca i filtri per il gruppo dinamico specificato.
(percorso della cartella del gruppo dinamico) - Percorso del gruppo dinamico. È possibile specificare il percorso completo o relativo della cartella radice.
Questi comandi vengono utilizzati per importare ed esportare policy di sicurezza ed esportare una chiave di cifratura della policy di sicurezza della zona di gestione (KMK). Sono validi solo per ZENworks Endpoint Security Management.
Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali, con l'eccezione che i comandi esmpolicy-export-to-file e esmpolicy-import non possono essere eseguiti in modalità remota e pertanto non accettano l'opzione --host.
Esporta informazioni su una policy di sicurezza in un file di policy XML cifrato. Il file di policy XML può essere utilizzato per importare la policy nella stessa zona di gestione o in un'altra.
NOTA: per importare una policy, è inoltre necessario fornire la chiave di cifratura della policy di sicurezza della zona (KMK) in modo che il file di policy XML cifrato possa essere decifrato. Utilizzare il comando esmpolicy-export-kmk-to-file per creare il file della chiave.
(percorso policy) - Il percorso (incluso il nome di file) dell'oggetto Policy relativo alla cartella radice Policy. Ad esempio, FWpolicy1 o ESMpolicies/DEpolicy4.
(percorso file policy XML) - Il percorso (incluso il nome di file) dove si desidera salvare il file di policy XML. Se si specifica solo un nome di file, il file viene salvato nella directory corrente. Ad esempio, firewallpolicy.xml o c:\firewallpolicy.xml.
Esempi:
zman epetf FWPolicy1 c:\FWpolicy1.xml
zman epetf ESMpolicies/DEpolicy4 DEpolicy4.xml
Esporta la chiave di cifratura della policy di sicurezza della zona di gestione (KMK) in un file. Il file della chiave è necessario per decifrare un file di policy XML (che è stato esportato da una policy della zona) durante l'importazione della policy con il comando esmpolicy-import.
(percorso file chiave di cifratura policy) - Il percorso (incluso il nome di file) dove si desidera salvare il file della chiave di cifratura della policy di sicurezza (KMK). Se si specifica solo un nome di file, il file viene salvato nella directory corrente. Utilizzare qualsiasi nome di file supportato per il file. L'estensione non è importante; è possibile utilizzarne una qualsiasi o nessuna. Ad esempio, KMK.txt, key.xml, KMK, e decryption.file sono tutti nomi di file validi.
Esempi:
zman epektf c:\key.txt
zman epektf EncryptionKey.xml
Importa una policy di sicurezza da un file XML cifrato creato dal comando esmpolicy-export-to-file.
(nome policy) - Il nome da assegnare all'oggetto Policy.
(percorso file chiave di cifratura policy) - Il percorso completo (incluso il nome di file) del file della chiave di cifratura della policy di sicurezza (KMK) per la zona di gestione da cui è stata esportata la policy. Questo file è necessario per decifrare il file XML cifrato. Se il file della chiave è ubicato nella directory corrente, specificare solo il nome di file.
(percorso file policy XML) - Il percorso completo (incluso il nome di file) del file della policy XML cifrato. Se il file è ubicato nella directory corrente, specificare solo il nome di file.
[cartella superiore] - La cartella Policy in cui creare l'oggetto Policy. Se si desidera create l'oggetto nella cartella radice, ignorare questa opzione.
Esempi:
zman epi FWPolicy c:\key.txt c:\FWpolicy.xml
zman epi DEPolicy key.txt encryptionpolicy.xml esmpolicies/encryption
Elimina i record dei rapporti sulle policy effettive dal database ZENworks. Le seguenti opzioni possono essere utilizzate per destinare i record dei rapporti per dispositivi o periodi di tempo specifici.
[(percorso dispositivo) (percorso dispositivo)...(percorso dispositivo)]: per eliminare i record dei rapporti sulle policy effettive per dispositivi specifici, specificare il percorso completo per ciascun dispositivo. Ignorare questa opzione per eliminare i rapporti per tutti i dispositivi.
Questo comando accetta le seguenti opzioni:
[-b|--begin-date=aaaa-MM-gg HH:mm:ss]: per eliminare i record dei rapporti sulle policy effettive che iniziano con una data specifica, specificare la data di inizio. Tutti i record con una registrazione orario nella data di inizio o dopo di essa vengono eliminati. Utilizzare questa opzione con l'opzione end-date per designare un periodo di tempo specifico.
[-e|--end-date=aaaa-MM-gg HH:mm:ss]: per eliminare definitivamente i record dei rapporti sulle policy effettive entro una data specifica, specificare la data di fine. Tutti i record con una registrazione orario nella data di fine o prima di essa vengono eliminati. Utilizzare questa opzione con l'opzione begin-date per designare un periodo di tempo specifico.
[-u|--unregisteredDevices]: consente di eliminare definitivamente i record dei rapporti sulle policy effettive per i dispositivi che non sono più registrati nella zona ma che includono dati dei rapporti nel database ZENworks.
Esempi:
zman epep /Devices/Workstations/device1
zman epep /Devices/Workstations/device1 -b "2010-10-10 10:10:10" -e "2010-12-31 24:00:00"
zman epep -u
Questi comandi sono validi solo per ZENworks Full Disk Encryption. Oltre ai parametri elencati di seguito, i comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali.
Elimina definitivamente i record ERI (Emergency Recovery Information) dal database ZENworks. Le opzioni che seguono possono essere utilizzate per identificare la destinazione dei record per dispositivi o periodi di tempo specifici.
[(percorso dispositivo) (percorso dispositivo) ... (percorso dispositivo)]: per eliminare definitivamente i record ERI per dispositivi specifici, specificare il percorso completo per ciascun dispositivo. Ignorare questa opzione per eliminare definitivamente i record per tutti i dispositivi.
[-b|--begin-date=aaaa-MM-gg HH:mm:ss]: per eliminare definitivamente i record ERI che iniziano con una data specifica, specificare la data di inizio. Tutti i record con una registrazione orario nella data di inizio o dopo di essa vengono eliminati. Utilizzare questa opzione con l'opzione end-date per designare un periodo di tempo specifico.
[-e|--end-date=aaaa=MM-gg HH:mm:ss]: per eliminare definitivamente i record ERI entro una data specifica, specificare la data di fine. Tutti i record con una registrazione orario nella data di fine o prima di essa vengono eliminati. Utilizzare questa opzione con l'opzione begin-date per designare un periodo di tempo specifico.
[-u|--unregisteredDevices]: consente di eliminare definitivamente i record ERI per i dispositivi che non sono più registrati nella zona ma che contengono ancora record ERI nel database ZENworks.
Esempi:
zman fpe /Devices/Workstations/device1
zman fpe /Devices/Workstations/device1 -b "10-10-2010 10.10.10" -e "31-12-2010 24.00.00"
zman fpe -u
Esporta informazioni su una policy Full Disk Encryption in un file di policy XML cifrato. Il file di policy XML può essere utilizzato per importare la policy nella stessa zona di gestione o in un'altra.
NOTA: per importare una policy, è inoltre necessario fornire la chiave di cifratura della policy Full Disk Encryption della zona (KMK) in modo che il file di policy XML cifrato possa essere decifrato. Utilizzare il comando fdepolicy-export-kmk-to-file per creare il file chiave.
(percorso policy) - Il percorso (incluso il nome di file) dell'oggetto Policy relativo alla cartella radice Policy. Ad esempio, FDEpolicies/FDEpolicy4.
(percorso file policy XML) - Il percorso (incluso il nome di file) dove si desidera salvare il file di policy XML. Se si specifica solo un nome di file, il file viene salvato nella directory corrente. Ad esempio, FDEpolicy.xml.
Esempio:
zman fpetf FDEPolicy1 c:\FDEpolicy1.xml
Importa una policy Full Disk Encryption da un file XML cifrato creato dal comando fdepolicy-export-to-file.
(nome policy) - Il nome da assegnare all'oggetto Policy.
(percorso file chiave cifratura policy) - Il percorso completo (incluso il nome di file) del file della chiave di cifratura della policy Full Disk Encryption per la zona di gestione (KMK) da cui è stata esportata la policy. Questo file è necessario per decifrare il file XML cifrato. Se il file della chiave è ubicato nella directory corrente, specificare solo il nome di file.
(percorso file policy XML) - Il percorso completo (incluso il nome di file) del file della policy XML cifrato. Se il file è ubicato nella directory corrente, specificare solo il nome di file.
[cartella superiore] - La cartella Policy in cui creare l'oggetto Policy. Se si desidera create l'oggetto nella cartella radice, ignorare questa opzione.
Esempio:
zman fpi FDEPolicy c:\key.txt c:\FDEpolicy.xml
Esporta la chiave di cifratura della policy Full Disk Encryption della zona di gestione (KMK) in un file. Il file chiave è necessario per decifrare un file di policy XML (che è stato esportato da una policy della zona) durante l'importazione della policy con il comando fdepolicy-import.
(percorso file chiave cifratura policy) - Il percorso (incluso il nome) dove si desidera salvare il file della chiave di cifratura della policy Full Disk Encryption (KMK). Se si specifica solo un nome di file, il file viene salvato nella directory corrente. Utilizzare qualsiasi nome di file supportato per il file. L'estensione non è importante; è possibile utilizzarne una qualsiasi o nessuna. Ad esempio, KMK.txt, key.xml, KMK, e decryption.file sono tutti nomi di file validi.
Esempi:
zman fpektf c:\key.txt
zman fpektf EncryptionKey.xml
Questi comandi vengono utilizzati per abilitare funzioni specifiche in ZENworks. Oltre ai parametri elencati di seguito, i comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali.
Questo comando abilita la piattaforma iPadOS nella zona. Al momento dell'abilitazione della piattaforma:
Tutti i dispositivi iPad con iOS 13 o versione successiva vengono spostati dal gruppo dinamico iOS al gruppo dinamico iPadOS. Tutte le assegnazioni esistenti applicate ai dispositivi spostati nell'ambito del gruppo dinamico iOS non saranno più applicabili. Sarà necessario creare nuovamente tali assegnazioni per il gruppo dinamico iPadOS.
I dispositivi iPadOS non faranno più parte delle regole di registrazione esistenti applicate in precedenza ai dispositivi iOS. Sarà necessario creare nuovamente tali regole di registrazione per i dispositivi iPadOS.
Questo comando consente di visualizzare l'elenco dei dispositivi con errori o avvisi non riconosciuti. Il comando Hotlist inizia con hotlist- nel formato lungo e con la lettera hl nel formato breve.
Accetta inoltre le singole opzioni elencate con il comando.
Elenca i dispositivi con avvisi o errori non riconosciuti.
Accetta le seguenti opzioni:
Questi comandi vengono utilizzati per eseguire operazioni di preprovisioning, provisioning e gestione su dispositivi Intel AMT. I comandi Intel AMT iniziano con iamt- nella forma lunga o con la lettera i nella forma breve.
Le versioni iAMT supportate in ZENworks sono 3, 4, 5 e 6.
Stampa l'hash del certificato radice ZENworks.
Crea o importa il certificato di gestione o provisioning Intel AMT nel formato .DER su ogni server primario utilizzato come server di gestione o provisioning iAMT.
Accetta le seguenti opzioni se si sta importando un certificato esterno:
Ad esempio, per importare un certificato esterno, eseguire il seguente comando:
zman icmc --certpath C:\Certificate.DER
Crea la richiesta di certificato per il server di gestione/provisioning Intel AMT o il dispositivo AMT in un ambiente con CA esterna.
Accetta le seguenti opzioni:
Elimina il certificato di gestione/provisioning Intel AMT.
Importa la CA esterna o la relativa CA subordinata sul server.
Accetta le seguenti opzioni se viene eseguita l'importazione di una CA esterna o della relativa CA subordinata:
Questo comando consente di eseguire operazioni di imaging. I comandi per l'imaging iniziano con imaging- nel formato lungo o con la lettera i nel formato breve.
Applica il pacchetto di preavvio più recente, assegnato direttamente al dispositivo selezionato. Se non sono disponibili assegnazioni dirette, con il comando viene applicato il primo pacchetto di preavvio appartenente alle assegnazioni ereditate del dispositivo selezionato. Il pacchetto viene applicato alla successiva verifica di preavvio del dispositivo.
Accetta le seguenti opzioni:
Ad esempio, per applicare il pacchetto di imaging assegnato a un server denominato server1, eseguire il seguente comando:
zman iaaib server server1
Se l'oggetto Dispositivo è ubicato all'interno di una cartella, utilizzare il seguente comando:
iaaib (Tipo dispositivo) (Cartella/percorso del dispositivo)/(Nome dispositivo)
dove Cartella/percorso del dispositivo è il percorso relativo del dispositivo nella cartella della workstation o del server.
Se sono presenti più workstation in una directory e il loro nome si differenzia per un prefisso di caratteri alfanumerici (ad esempio dev091, dev092,...dev099), è possibile utilizzare il seguente comando da un server Linux per applicare simultaneamente a più dispositivi il pacchetto di imaging assegnato:
zman iaaib workstation folderx/dev{09{1,2,3,4,5,6,7,9}}
Il pacchetto viene applicato ai dispositivi dev091, dev092 e così via.
Questi comandi consentono di avviare scansioni e di inviare il modulo di raccolta dati dell'inventario ai dispositivi gestiti. I comandi per l'inventario iniziano con inventory- nel formato lungo o con la lettera i nel formato breve.
Invia il modulo di raccolta dei dati d'inventario a uno o più dispositivi.
Accetta la seguente opzione:
Avvia una scansione dell'inventario su uno o più dispositivi.
Accetta la seguente opzione:
Esporta le impronte digitali dei prodotti e i prodotti locali definiti dall'amministratore. Solo gli amministratori che dispongono dei diritti CDLP possono esportare i prodotti locali.
Per esportare i dati di prodotto:
zman ielp {pathname}.
Esempio:
Per esportare tutti i prodotti locali definiti dall'amministratore da ZENworks Configuration Management in un file in ./output/lpexports.txt:
zman ielp ./output/lpexports.txt.
Importa le impronte digitali dei prodotti e i prodotti locali definiti dall'amministratore. Solo gli amministratori che dispongono dei diritti CDLP possono importare i prodotti locali.
Per importare i dati di prodotto:
zman iilp {nomepercorso} [-U (Amministratore)] [-P (password)].
Esempio:
per importare i prodotti locali definiti dall'amministratore in ZENworks Configuration Management da un file in ./output/lpimports.txt:
zman iilp ./output/lpimports.txt -U Amministratore -P novell.
Questi comandi permettono di attivare il server ZENworks o di visualizzare le informazioni sulle licenze. I comandi per le licenze iniziano con license- nel formato lungo o con la lettera l nel formato breve.
Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.
Attiva i prodotti ZENworks (Asset Inventory for Linux, ZENworks Configuration Management, ZENworks Asset Management, ZENworks Full Disk Encryption, ZENworks Endpoint Security Management) o ZENworks Suite.
Disattiva i prodotti ZENworks. L'unico argomento obbligatorio è il nome prodotto.
Visualizza le informazioni sulla licenza.
Forza il sistema per aggiornare lo stato della licenza memorizzata, che di policy viene aggiornato una volta al giorno. Utilizzare questo comando in qualsiasi momento per aggiornare la cache, ad esempio quando una licenza di valutazione sta per scadere e tale informazione non corrisponde al contenuto della cache.
Elenca gli stati delle licenze correnti di tutti i componenti conosciuti di ZENworks Configuration Management e dei plug-in DataModel (due elenchi separati).
Questi comandi vengono utilizzati per visualizzare e gestire le ubicazioni. Un'ubicazione è costituita da uno o più ambienti di rete. Quando ZENworks Agent determina che l'ambiente corrente corrisponde a un ambiente di rete associato a un'ubicazione, applica le eventuali policy di sicurezza e le regole del server più vicino assegnate all'ubicazione.
I comandi per le ubicazioni iniziano con location- nel formato esteso o con la lettera l nel formato breve. Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.
location-create (lc) (nome ubicazione) [-d|--desc=<descrizione>] [nome ambiente di rete] [...]
location-delete-all-network-assignments (ldana) (nome ubicazione)
location-delete-network-assignments (ldna) (nome ubicazione) [nome ambiente di rete] [...]
location-list-relationships (llrel) (nome ubicazione) [-c count]
location-network-assign (lna) (nome ubicazione) (nome ambiente di rete) [...]
location preferred protocol communication | lppc <nome ubicazione> [opzioni]
Assegna un'ubicazione a una cartella dispositivo o a un oggetto Dispositivo particolare.
(Cartella dispositivo o percorso oggetto Dispositivo) - Completare il percorso della cartella dispositivo o dell'oggetto Dispositivo.
[Oggetto Ubicazione] [...] - Nome dell'oggetto Ubicazione.
-a, --allLocations - Specificare questo parametro per assegnare tutte le ubicazioni e gli ambienti di rete alla cartella dispositivo o all'oggetto Dispositivo.
Configura l'upload dei dati di revisione per un'ubicazione specificata.
(nome ubicazione) - Nome dell'ubicazione.
(stato) - Selezionare lo stato:
1 per consentire ai dispositivi nell'ubicazione associata di effettuare l'upload dei dati degli eventi di revisione in qualsiasi server satellite (ruolo Collection) o server primario.
2 per impedire ai dispositivi nell'ubicazione associata di effettuare l'upload dei dati degli eventi di revisione in qualsiasi server satellite (ruolo Collection) o server primario.
Crea un'ubicazione e (facoltativamente) le assegna ambienti di rete.
(nome ubicazione) - Nome che si desidera assegnare alla nuova ubicazione.
[nome ambiente di rete] - Nome di un ambiente di rete esistente che si desidera assegnare all'ubicazione. È possibile aggiungere più ambienti di rete diversi. L'aggiunta di ambienti di rete durante la creazione di un'ubicazione è facoltativa. È possibile aggiungere ambienti di rete dopo la creazione utilizzando il comando location-nwenv-assign.
[nome ambiente di rete] - Nome di un ambiente di rete esistente che si desidera assegnare all'ubicazione. È possibile aggiungere più ambienti di rete diversi. L'aggiunta di ambienti di rete durante la creazione di un'ubicazione è facoltativa. È possibile aggiungere ambienti di rete dopo la creazione utilizzando il comando location-nwenv-assign.
Accetta le seguenti opzioni:
-d |--desc=descrizione: specificare una descrizione per l'ubicazione.
-t | -- downloadThrottle=Velocità limite download: specificare una velocità limite per il download.
u | -- uploadThrottle=Velocità limite upload: specificare una velocità limite per l'upload.
a | -- auditUpload=Dati di upload revisione: specificare 0 per abilitare o 1 per disabilitare i dati di upload della revisione.
-e | -- Protocollo di comunicazione preferito: in base al protocollo di comunicazione preferito, specificare IPv4 o IPv6.
Specificare IPv4 se si desidera che i dispositivi nell'ubicazione specificata tentino di comunicare con i server tramite gli URL IPv4 prima di tentare con gli URL IPv6.
Specificare IPv6 se si desidera che i dispositivi nell'ubicazione specificata tentino di comunicare con i server tramite gli URL IPv6 prima di tentare con gli URL IPv4.
C | -- cifsServer=Server CIFS: specificare un server CIFS che consenta di fornire l'accesso condiviso.
-i | --proxyAddress=Indirizzo proxy HTTP IPv4: specificare un indirizzo proxy IPv4.
-p | --proxyPort= Porta proxy HTTP IPv4: specificare il numero di porta di ascolto del server proxy.
-r | --proxyCidr=CIDR proxy HTTP IPv4: specificare l'intervallo dell'indirizzo IPv4 utilizzando la notazione CIDR.
-x | --ipv6ProxyAddress=Indirizzo proxy HTTP IPv6: specificare un indirizzo proxy IPv6
-y –ipv6ProxyPort=Porta proxy HTTP IPv6: specificare il numero di porta di ascolto del server proxy.
-z | -- ipv6ProxyCidr=CIDR proxy HTTP IPv6: specificare l'intervallo dell'indirizzo IPv6 utilizzando la notazione CIDR.
Cancella le ubicazioni.
(nome ubicazione) - Nome dell'ubicazione che si desidera cancellare. È possibile specificare uno o più nomi di ubicazioni.
Rimuove tutti gli ambienti di rete da un'ubicazione.
(nome ubicazione) - Nome dell'ubicazione da cui si desidera rimuovere tutti gli ambienti di rete assegnati.
Rimuove ambienti di rete specifici da un'ubicazione.
(nome ubicazione) - Nome dell'ubicazione da cui si desidera rimuovere gli ambienti di rete.
[nome ambiente di rete] - Nome dell'ambiente di rete che si desidera rimuovere. È possibile rimuovere più ambienti di rete diversi.
Elenca le ubicazioni.
Accetta le seguenti opzioni:
Elenca gli ambienti di rete assegnati a un'ubicazione.
(nome ubicazione) - Nome dell'ubicazione di cui si desidera visualizzare gli ambienti di rete.
Accetta le seguenti opzioni:
Elenca gli oggetti ZENworks, quali policy e pacchetti, associati all'ubicazione specificata.
(nome ubicazione) - Nome dell'ubicazione di cui si desidera visualizzare gli oggetti ZENworks.
Accetta la seguente opzione:
Aggiunge ambienti di rete a un'ubicazione.
(nome ubicazione) - Nome dell'ubicazione a cui si desidera assegnare gli ambienti di rete.
[nome ambiente di rete] - Nome di un ambiente di rete esistente che si desidera aggiungere all'ubicazione. È possibile aggiungere più ambienti di rete diversi.
Rinomina un'ubicazione.
(nome precedente) - Nome dell'ubicazione che si desidera rinominare.
(nome nuovo) - Nuovo nome dell'ubicazione.
Richiede al server di ricalcolare la risposta di configurazione dell'ubicazione in modo che i dispositivi richiedenti possano ottenere le ultime modifiche.
[Cartella dispositivo o percorso oggetto dispositivo][...]: specificare il percorso di una cartella dispositivo o di un oggetto dispositivo.
-f, --forceRecompute: forza il ricalcolo di tutte le risposte di configurazione delle ubicazioni.
Imposta la velocità limite della larghezza di banda da utilizzare per distribuire contenuto ai dispositivi identificati con l'ubicazione specificata. Per massimizzare le prestazioni dei server ZENworks e del sistema di rete, è possibile fare in modo che gli ambienti che richiedono una larghezza di banda elevata utilizzino un gruppo di velocità limite e quelli che richiedono una larghezza di banda bassa ne utilizzino un altro. È possibile ignorare la velocità limite per un pacchetto per consentire una distribuzione più rapida del contenuto delle patch e dei pacchetti con priorità più alta.
(nome ubicazione) - Nome dell'ubicazione per la quale si desidera definire la velocità limite della larghezza di banda.
(velocità limite) - Velocità massima della larghezza di banda in kilobit al secondo (kbps).
Imposta la velocità limite della larghezza di banda da utilizzare per distribuire contenuto ai dispositivi identificati con l'ubicazione sconosciuta.
(velocità limite) - Velocità massima della larghezza di banda in kilobit al secondo (kbps).
Modifica un'ubicazione esistente.
<nome ubicazione>: specificare un nome per l'ubicazione.
Accetta le seguenti opzioni:
IPv4: specificare IPv4 se si desidera che i dispositivi nell'ubicazione specificata tentino di comunicare con i server tramite gli URL IPv4 prima di tentare con gli URL IPv6.
IPv6: specificare IPv6 se si desidera che i dispositivi nell'ubicazione specificata tentino di comunicare con i server tramite gli URL IPv6 prima di tentare con gli URL IPv4.
Questi comandi vengono usati per visualizzare e gestire i messaggi. I comandi per i messaggi iniziano con message- nel formato lungo e con la lettera m nel formato breve.
Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.
Riconosce i messaggi associati con un dispositivo gestito, un pacchetto o una policy di ZENworks.
[percorso oggetto] - Percorso completo dell'oggetto associato a messaggi. L'oggetto può essere un server, una workstation, un pacchetto o una policy.
Accetta le seguenti opzioni:
Cancella tutti i messaggi associati al dispositivo gestito di ZENworks.
[percorso oggetto] - Percorso completo dell'oggetto associato a messaggi. L'oggetto può essere un server, una workstation, un pacchetto o una policy.
Accetta le seguenti opzioni:
Elenca i messaggi associati a un dispositivo gestito, un pacchetto o una policy di ZENworks.
Questi comandi vengono utilizzati per visualizzare e gestire gli ambienti di rete. Gli ambienti di rete sono costituiti da servizi (gateway, server DNS, server DHCP e così via) che identificano l'ambiente.
Gli ambienti di rete costituiscono gli elementi di base delle ubicazioni. Quando ZENworks Agent determina che il proprio ambiente corrente corrisponde a un ambiente di rete assegnato a un'ubicazione, applica le eventuali policy di sicurezza e le regole del server più vicino assegnate all'ubicazione.
I comandi per gli ambienti di rete iniziano con network-environment- nel formato lungo o con le lettere ne nel formato breve. Tutti i seguenti comandi accettano i flag elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.
network-environment-audit-upload (neau) (nome ambiente di rete) (stato)
network-environment-delete (ned) (nome ambiente di rete) [...]
network-environment-export-to-file (neetf) (nome ambiente di rete) (percorso file XML)
network-environment-list-relationships (nelr) (nome ambiente di rete) [-cr count]
network-environment-rename (ner) (nome precedente) (nome nuovo)
network-environment-throttle (net) (nome ambiente di rete) (velocità limite)
(network-preferred-protocol-communication | neppc) (nome ambiente di rete) [opzioni]
Configura l'impostazione di upload dei dati di revisione per un ambiente di rete specificato.
(nome ambiente di rete) - Nome dell'ambiente di rete.
(stato) - Selezionare lo stato:
0 per ripristinare le impostazioni di upload dei dati di revisione configurate per l'ubicazione associata al dispositivo.
1 per consentire ai dispositivi nell'ambiente di rete associato di effettuare l'upload dei dati degli eventi di revisione in qualsiasi server satellite (ruolo Collection) o server primario.
2 per impedire ai dispositivi nell'ambiente di rete associato di effettuare l'upload dei dati degli eventi di revisione in qualsiasi server satellite (ruolo Collection) o server primario.
Crea un ambiente di rete dalle informazioni contenute nel file XML specificato.
(nome ambiente di rete) - Nome che si desidera assegnare al nuovo ambiente di rete.
-d, --desc=<descrizione> - Descrizione dell'ambiente di rete.
[file XML ambiente di rete] - Percorso del file XML in cui sono contenute le informazioni necessarie per creare l'ambiente di rete. Se ancora non si dispone di un file XML, utilizzare il comando network-environment-export-to-file per esportare le informazioni di un ambiente di rete esistente. È quindi possibile utilizzare il file XML così ottenuto come modello per creare nuovi file di ambienti di rete.
Cancella un ambiente di rete.
(nome ambiente di rete) - Nome dell'ambiente di rete che si desidera cancellare. È possibile specificare uno o più nomi.
Esporta le informazioni di un ambiente di rete in un file in formato XML.
Il comando network-environment-create richiede che le informazioni relative all'ambiente di rete vengano inserite tramite un file in formato XML. È possibile utilizzare tale file come modello, modificandolo in base alle proprie necessità in modo che includa le informazioni che si desidera utilizzare durante la creazione di un nuovo ambiente di rete.
(nome ambiente di rete) - Nome dell'ambiente di rete di cui si desidera esportare le informazioni nel file.
(percorso file XML) - Percorso e nome del file di esportazione.
Elenca gli ambienti di rete.
Accetta le seguenti opzioni:
Elenca gli oggetti ZENworks, quali policy e pacchetti, associati all'ambiente di rete specificato.
(nome ambiente di rete) - Nome dell'ambiente di rete di cui si desidera visualizzare gli oggetti ZENworks.
Accetta la seguente opzione:
Rinomina un ambiente di rete.
(nome precedente) - Nome dell'ambiente di rete che si desidera rinominare.
(nome nuovo) - Nuovo nome dell'ambiente di rete.
Imposta la velocità limite della larghezza di banda per distribuire contenuto ai dispositivi presenti in un ambiente di rete specifico. Per massimizzare le prestazioni dei server ZENworks e del sistema di rete, è possibile fare in modo che gli ambienti che richiedono una larghezza di banda elevata utilizzino un gruppo di velocità limite e quelli che richiedono una larghezza di banda bassa ne utilizzino un altro. È possibile ignorare la velocità limite per un pacchetto per consentire una distribuzione più rapida del contenuto delle patch e dei pacchetti con priorità più alta.
(nome ambiente di rete) - Nome dell'ambiente di rete per il quale si desidera definire la velocità limite della larghezza di banda.
(velocità limite) - Velocità massima della larghezza di banda in kilobit al secondo (kbps).
Crea un ambiente di rete
<nome ambiente di rete>: specificare un nome per l'ambiente di rete.
Accetta le seguenti opzioni:
IPv4: specificare IPv4 se si desidera che i dispositivi nell'ambiente di rete specificato tentino di comunicare con i server tramite gli URL IPv4 prima di tentare con gli URL IPv6.
IPv6: specificare IPv6 se si desidera che i dispositivi nell'ambiente di rete specificato tentino di comunicare con i server tramite gli URL IPv6 prima di tentare con gli URL IPv4.
Questo comando viene utilizzato per registrare il server primario in Micro Focus Customer Center.
Il comando per la registrazione in Micro Focus Customer Center inizia con ncc-register nel formato esteso o con nccreg nel formato breve. Questo comando accetta i flag elencati nella sezione Opzioni globali. Accetta inoltre le singole opzioni elencate con il comando.
Registra il server primario in Micro Focus Customer Center.
(abc@xyz.com) - Indirizzo e-mail per registrare il server primario nel server Micro Focus Customer Center.
(chiave-registrazione) - Chiave di registrazione per registrare il server primario nel server Micro Focus Customer Center.
[Percorso server primario] - Percorso del server primario da registrare nel server Micro Focus Customer Center.
-i, --nccConfigXML= ncc-config.xml - File XML in cui sono contenute le informazioni di registrazione, ad esempio il prodotto, la versione, l'architettura e la release.
-r, --reRegister - Ripete la registrazione del server primario nel server Micro Focus Customer Center.
Esempi:
Per registrare il server primario locale nel server Micro Focus Customer Center, eseguire il seguente comando:
zman nccreg e-mail chiave- reg
Per registrare un server specifico nel server Micro Focus Customer Center, eseguire il seguente comando:
zman nccreg e-mail chiave-reg percorso_server
Per registrare di nuovo il server primario locale nel server Micro Focus Customer Center, eseguire il seguente comando:
zman nccreg e-mail chiave-reg -r
Per registrare di nuovo un server specifico nel server Micro Focus Customer Center, eseguire il seguente comando:
zman nccreg e-mail chiave-reg percorso_server -r
Questi comandi vengono utilizzati per gestire i dispositivi mobili. I comandi per i dispositivi mobili iniziano con mobile- nel formato lungo o con la lettera m nel formato breve.
mobile-folder-create (mfc) (percorso oggetto mobile) [...] [opzioni]
mobile-group-create (mgc) (nome gruppo) [cartella superiore] [opzioni]
mobile-move (mmv) (percorso oggetto mobile) [percorso cartella di destinazione]
mobile-delete (mdl) (percorso oggetto mobile) [...] [opzioni]
mobile-group-members (mgm) (percorso gruppo dispositivi mobili) [opzioni]
mobile-list-groups (mlg) (percorso dispositivo mobile) [opzioni]
mobile-add-policy (map) (percorso oggetto mobile) (policy o gruppo di policy) [...] [opzioni]
mobile-remove-policy (mrp) (percorso oggetto mobile) (policy o gruppo di policy) [...] [opzioni]
mobile-list-policies (mlp) (percorso oggetto mobile) [opzioni]
mobile-reorder-policies (mrop) (percorso oggetto mobile) (posizione corrente) (nuova posizione)
mobile-view-all-policies-status (mvaps) (percorso dispositivo mobile) [opzioni]
mobile-refresh (mrf) (percorso oggetto mobile) [...] [opzioni]
mobile-activationlockbypass-export-to-file (malbetf) [file-name]
mobile-frpaccount-export-to-file|mfetf (percorso del file ZIP)
Crea una nuova cartella per i dispositivi mobili.
Accetta la seguente opzione:
Crea un gruppo di dispositivi mobili e vi aggiunge i membri.
Accetta le seguenti opzioni:
Sposta un oggetto Dispositivo mobile in una cartella diversa.
Rinomina un oggetto Dispositivo mobile.
Cancella uno o più oggetti Dispositivi mobili.
(percorso oggetto mobile) [...] - Percorso degli oggetti Dispositivi mobili (dispositivo mobile, cartella dispositivo mobile o gruppo dispositivi mobili) relativo a /Devices/Mobile Devices. Il carattere jolly * può essere usato per i nomi degli oggetti solo se è racchiuso tra virgolette. Utilizzare i caratteri jolly con molta cautela durante la cancellazione degli oggetti.
Accetta le seguenti opzioni:
Aggiunge dispositivi mobili a un gruppo di dispositivi mobili.
Accetta la seguente opzione:
Elenca gli oggetti Dispositivi mobili.
Accetta le seguenti opzioni:
Elenca i membri di un gruppo di dispositivi mobili o un gruppo dinamico di dispositivi mobili.
Accetta la seguente opzione:
Rimuove dispositivi mobili da un gruppo di dispositivi mobili.
Accetta la seguente opzione:
Elenca i gruppi di cui il dispositivo mobile specificato è membro.
Accetta la seguente opzione:
Assegna policy a un oggetto Dispositivo mobile.
Accetta le seguenti opzioni:
Rimuove policy assegnate a un oggetto Dispositivo mobile.
Accetta la seguente opzione:
Elenca le policy assegnate a un oggetto Dispositivo mobile.
Accetta le seguenti opzioni:
Modifica l'ordine delle policy assegnate a un dispositivo mobile. Utilizzare il comando mobile-list-policies per ottenere l'ordine delle policy assegnate.
Visualizza lo stato di distribuzione avanzato delle policy assegnate a un dispositivo mobile.
Accetta le seguenti opzioni:
Imposta un dispositivo mobile come dispositivo di prova.
Esempio:
Per impostare mobiledevice1 come dispositivo di prova:
zman msat mobiledevice1
Imposta un dispositivo mobile come dispositivo non di prova.
Esempio:
Per impostare mobiledevice1 come dispositivo non di prova:
zman msan mobiledevice1
Aggiorna i dispositivi mobili.
Accetta le seguenti opzioni:
-f, --folder=[cartella dispositivo mobile] - Percorso della cartella di un dispositivo mobile relativo a /Devices/Mobile Devices. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti Dispositivi mobili viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più dispositivi mobili nella stessa cartella.
--notify=<minuti> - Tempo in minuti per inviare la notifica a tutti i dispositivi.
--expire=<minuti> - Tempo in minuti per la scadenza dopo la creazione del task rapido. Specificare 0 per applicare una scadenza immediata.
--expirenever - Il task rapido non scade mai nel server primario.
Esporta i codici bypass del blocco attivazione di tutti i dispositivi iOS supervisionati nella zona in un file ZIP.
[file-name] Specificare un nome file per il file ZIP in cui devono essere salvati i codici bypass. Si tratta di un campo opzionale.
Dopo aver eseguito il comando, viene richiesta una password.
Il file ZIP viene salvato nell'attuale directory del prompt dei comandi.
Solo gli amministratori con privilegi avanzati dispongono dei diritti per eseguire il comando.
Esempio: malbetf lock_code
In questo esempio, il file ZIP generato verrà salvato con il nome lock_code. Il nome file è un campo opzionale. Dopo aver eseguito il comando, viene richiesta la password.
Esporta in file CSV i dettagli relativi alla protezione del ripristino dei dati di fabbrica (FRP), ovvero i dettagli degli account aziendali degli utenti autorizzati al provisioning dei dispositivi dopo la reimpostazione predefinita dell'hardware, e li accorpa creando un file di archivio con estensione ZIP.
(Percorso del file ZIP) Specificare il percorso completo in cui salvare l'archivio ZIP contenente i file CSV.
Esempio:
zman mfetf C:\frpbackup\frpaccounts.zip
Esporta i file CSV contenenti i dettagli relativi alla protezione del ripristino dei dati di fabbrica e crea un file di archivio con estensione ZIP, denominato frpaccounts.zip, nel percorso C:\frpbackup.
Elimina i dettagli relativi alla protezione del ripristino dei dati di fabbrica di tutti i dispositivi eliminati dal database ZENworks.
Questi sono comandi utili o pratici che possono essere usati per gli oggetti ZENworks. I comandi per gli oggetti iniziano con object- nel formato lungo o con la lettera o nel formato breve.
Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.
Acquisisce il GUID di un oggetto ZENworks.
(percorso oggetto) - Percorso dell'oggetto ZENworks che inizia con una barra (/).
Recupera il nome di un oggetto ZENworks.
(GUID ZENworks) - GUID ZENworks dell'oggetto costituito da 32 caratteri.
Ottiene il percorso di un oggetto ZENworks specificato il GUID.
(GUID ZENworks) - GUID ZENworks dell'oggetto costituito da 32 caratteri.
Questi comandi vengono utilizzati per gestire il contenuto nel server primario. I comandi per il server primario iniziano con primary-server-.
Replica nel server primario il contenuto del pacchetto o della policy specificata.
Esempi:
Per replicare il contenuto di un pacchetto nel server corrente: zman psrc /Bundle/bundle1
Per replicare il contenuto di una policy nel server corrente: zman psrc /Policy/policy1
Pulisce il contenuto del pacchetto o della policy specificata nel server primario.
Esempi:
Per pulire il contenuto di un pacchetto dal server corrente: zman pscc /Bundle/bundle1
Per pulire il contenuto di una policy dal server corrente: zman psrc /Policy/policy1
Questi comandi possono essere usati per creare, modificare e gestire policy. I comandi per le policy iniziano con policy- nel formato lungo o con la lettera p nel formato breve.
Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.
policy-create (pc) (nome policy) (file XML policy) [cartella superiore] [opzioni]
policy-copy (pcp) (percorso policy) (nome policy) [cartella superiore] [opzioni]
policy-delete (pd) (percorso oggetto Policy) [...] [opzioni]
policy-delete-version (pdv) (percorso policy) [versione della policy da eliminare] [opzioni]
policy-folder-create (pfc) (nome cartella) [cartella superiore] [opzioni]
policy-group-add (pga) (percorso gruppo policy) (percorso policy) [...] [opzioni]
policy-group-create (pgc) (nome gruppo) [cartella superiore] [opzioni]
policy-group-members (pgm) (percorso gruppo policy) [opzioni]
policy-group-remove (pgr) (percorso gruppo policy) (percorso policy) [...] [opzioni]
policy-list-assignments (plas) (policy o gruppo policy) [opzioni]
policy-move (pmv) (percorso oggetto policy) [percorso cartella di destinazione]
policy-sandbox-create (psc) (percorso policy) [versione della policy] [opzioni]
policy-rename (pr) (percorso oggetto policy) (nuovo nome) [opzioni]
policy-view-advanced-deployment-status (pvads) (percorso policy) [opzioni]
policy-view-summary-totals (pvst) (percorso policy) [opzioni]
Assegna una policy o un gruppo di policy a uno o più oggetti dispositivo o utente.
(tipo di dispositivo o di utente) - I valori validi sono dispositivo, server, workstation e utente.
(percorso dispositivo o oggetto Utente) [...] - Percorso del dispositivo o degli oggetti utente relativo alla cartella radice del tipo di dispositivo o utente specificato.
Accetta le seguenti opzioni:
Crea una policy.
(file XML policy) - File XML che contiene le informazioni sulla policy esportata. Utilizzare policy-export-to-file (petf) per esportare le informazioni su una policy in un file XML. Se si desidera riutilizzare i file, è possibile creare i file XML del modello dalle policy create mediante il Centro di controllo ZENworks.
Accetta le seguenti opzioni:
Copia una policy.
Accetta la seguente opzione:
Cancella uno o più oggetti policy.
(percorso oggetto policy) [...] - Percorso degli oggetti policy (policy, cartella policy o gruppo policy) relativo a /Policies. Il carattere jolly * può essere usato per i nomi degli oggetti solo se è racchiuso tra virgolette. Utilizzare i caratteri jolly con molta cautela durante la cancellazione degli oggetti.
Accetta le seguenti opzioni:
Disabilita le policy.
Accetta la seguente opzione:
Cancella una o più versioni della policy.
Esempi:
Per cancellare la versione 3 della policy zenpolicy:
zman pdv zenpolicy 3
Per cancellare tutte le versioni della policy zenpolicy:
zman pdv zenpolicy -a
Per cancellare tutte le versioni della policy zenpolicy che precedono la versione specificata:
zman pdv zenpolicy version -p
Abilita le policy.
Accetta la seguente opzione:
Esporta le informazioni di una policy (in formato XML) in un file. Il file XML può essere usato come input per la creazione di policy.
(percorso file XML) - Percorso completo del file XML in cui devono essere esportate le informazioni sulla policy.
[Versione policy] - Versione della policy da esportare. Se non viene specificata la versione, viene esportata la versione pubblicata della policy. Per esportare una versione sandbox della policy, specificare sandbox.
[-c|--export-content] - Esporta il contenuto della policy in una sottodirectory della directory contenente il file XML in cui vengono esportate le informazioni della policy. Se l'opzione non è specificata, il contenuto della policy non viene esportato.
Esempi:
Per esportare la versione sandbox di una policy denominata zenpolicy in un file XML denominato policy.xml:
zman petf policyfolder/zenpolicy C:\policies\policy.xml sandbox
Per esportare la versione 3 di una policy denominata zenpolicy in un file XML denominato policy.xml:
zman petf policyfolder/zenpolicy C:\policies\policy.xml 3
Per esportare la versione 5 di una policy denominata zenpolicy in un file XML denominato policy.xml ed esportare il contenuto della policy in C:\policies\:
zman petf policyfolder/zenpolicy C:\policies\policy.xml 5 -c
NOTA:quando si utilizza il file XML generato per abilitare la creazione della policy di protezione app iOS Intune in un'altra zona, l'ID tenant specificato nel file XML deve essere sostituito con l'ID tenant della nuova zona.
Crea una nuova cartella per le policy.
Accetta la seguente opzione:
Aggiunge policy a un gruppo di policy.
Accetta la seguente opzione:
Crea un gruppo di policy e vi aggiunge i membri.
Accetta le seguenti opzioni:
Elenca i membri di un gruppo di policy.
Accetta la seguente opzione:
Rimuove policy da un gruppo di policy.
Accetta la seguente opzione:
Elenca gli oggetti policy.
Accetta le seguenti opzioni:
Elenca le assegnazioni dei dispositivi e utenti di una policy.
Accetta le seguenti opzioni:
Elenca i gruppi di cui la policy specificata è membro.
Accetta la seguente opzione:
Elenca tutte le versioni della policy.
Esempi:
Per elencare tutte le versioni della policy zenpolicy:
zman plv zenpolicy
Sposta un oggetto Policy in una cartella diversa.
Crea una sandbox a partire da una versione esistente di un policy
[versione policy] - Specificare la versione della policy da utilizzare per la creazione della sandbox.
Accetta la seguente opzione:
Esempio:
Per creare una sandbox dalla versione 2 di una policy zenpolicy:
zman psc zenpolicy 2
Pubblica una sandbox per creare una versione pubblicata della policy.
Esempio:
Per pubblicare la sandbox di una policy zenpolicy:
zman psp zenpolicy
Pubblica la versione sandbox di una policy in una nuova policy.
(percorso policy) - Percorso dell'oggetto policy relativo alla cartella radice delle policy, /Policies.
(nome policy) - Nome della nuova policy da creare.
[cartella superiore] - Cartella in cui deve essere creata la nuova policy. Se tale cartella non viene specificata, la policy viene creata nella cartella radice.
Accetta le seguenti opzioni:
Esempio:
Per pubblicare la versione sandbox di una policy in una nuova policy:
zman psptn policy1 policy2 /Policies/Folder1
Cancella la sandbox e ripristina l'ultima versione pubblicata della policy.
Esempio:
Per cancellare la sandbox e ripristinare l'ultima versione pubblicata della policy:
zman psr zenpolicy
Rinomina un oggetto Policy.
Rimuove l'assegnazione di una policy o di un gruppo di policy da uno o più oggetti dispositivo o utente.
(tipo di dispositivo o di utente) - I valori validi sono dispositivo, server, workstation e utente.
(percorso oggetti dispositivo o utente) [...] - Percorso degli oggetti dispositivo o utente relativo alla cartella radice del tipo di dispositivo o utente specificato.
Accetta la seguente opzione:
Visualizza lo stato di distribuzione avanzato di una policy.
Accetta le seguenti opzioni:
Visualizza un riepilogo dello stato di distribuzione di una determinata policy.
Accetta le seguenti opzioni:
-v, --version [valore]
Di seguito sono riportati i valori validi:
published: utilizzare questa opzione per visualizzare il numero di dispositivi non di prova sui quali è distribuita la policy.
sandbox: utilizzare questa opzione per visualizzare il numero di dispositivi di prova sui quali è distribuita la versione sandbox della policy.
[version-of-the-object]: utilizzare un numero di versione per ottenere lo stato della versione della policy correlata.
Il valore di default è published.
-c, --status-calculation [valore]
consolidated: utilizzare questa opzione per visualizzare il numero totale di dispositivi sui quali è distribuita la policy.
version: utilizzare questa opzione per visualizzare lo stato di una versione specifica.
Il valore di default è version.
Questi comandi vengono utilizzati per impostare e modificare le impostazioni delle policy. I comandi per le impostazioni iniziano con settings- nel formato lungo e con la lettera s nel formato breve.
Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.
Copia le impostazioni.
(percorso policy di origine o cartella policy) - Percorso della policy o della cartella policy relativo a /Policies dal quale devono essere copiate le impostazioni.
(percorso policy di destinazione o cartella policy) [...] - Percorso delle policy o delle cartelle policy relativo a /Policies in cui è necessario copiare le impostazioni.
Accetta la seguente opzione:
Esporta i dati delle impostazioni (in formato XML) in un file. Il file XML viene quindi usato come input per la creazione e la modifica di impostazioni.
(percorso file XML) - File in cui vengono memorizzati i dati delle impostazioni in formato XML. Se il file non esiste, viene creato un nuovo file.
[nome impostazioni] [...] - Nomi delle impostazioni da esportare. Se non si specifica questa opzione, vengono esportate tutte le impostazioni.
Accetta le seguenti opzioni:
Ripristina le impostazioni della cartella superiore.
(percorso policy di origine o cartella policy) - Percorso della policy o della cartella policy relativo a /Policies, del quale devono essere ripristinate le impostazioni.
Specifica le impostazioni a vari livelli.
(percorso file XML) - File XML che contiene informazioni sulle impostazioni esportate. Utilizzare settings-export-to-file (setf) per esportare le informazioni sulle impostazioni in un file XML.
Accetta le seguenti opzioni:
[nome impostazioni] [...] - Nomi delle impostazioni da esportare. Se non si specifica questa opzione, vengono esportate tutte le impostazioni.
Questi comandi vengono utilizzati per elencare ed eseguire ricerche non salvate. I comandi per le interrogazioni iniziano con query- nel formato lungo o con la lettera q nel formato breve.
Elenca le ricerche salvate.
Accetta la seguente opzione:
Esegue una ricerca salvata.
Accetta le seguenti opzioni:
Questi comandi vengono usati nei casi in cui sia necessario modificare la coda. La coda elabora gli eventi asincroni come gli aggiornamenti del client e la pulizia dei contenuti, senza che sia necessario apportare alcuna modifica. I comandi per le code iniziano con queue- nel formato lungo o con la lettera q nel formato breve.
Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.
Cancella la coda rimuovendone le voci.
(stato coda) [...] - Applica un filtro in base allo stato delle voci della coda. I valori validi sono N, I, C, S e F (Nuovo, In corso, Annullato, Eseguito ed Errore).
Elenca le voci della coda.
[percorso server] - Percorso di un server relativo a /Devices/Servers. Elenca solo le voci della coda che appartengono al server selezionato.
Accetta le seguenti opzioni:
Reimposta la coda impostando lo stato delle voci errate della coda su Nuovo.
[percorso server] - Percorso di un server relativo a /Devices/Servers. Reimposta solo le voci della coda che appartengono al server selezionato.
Questi comandi permettono di creare e modificare le registrazioni. Questi comandi richiedono che venga specificato un tipo di dispositivo. Determina il tipo di cartella dispositivo e di gruppo di dispositivi a cui verrà associata la chiave di registrazione e quindi anche il tipo di dispositivo di registrazione. I comandi per la registrazione iniziano con registration- nel formato lungo o con la lettera r nel formato breve.
Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.
registration-delete (rd) (percorso oggetto Registrazione) [...] [opzioni]
registration-folder-create (rfc) (nome cartella) [cartella superiore] [opzioni]
registration-list-device-groups (rldg) (chiave di registrazione)(rd)
registration-move (rmv) (percorso oggetto registrazione) [percorso cartella di destinazione]
registration-rename (rr) (percorso oggetto registrazione) (nuovo nome)
registration-update-key (ruk) (tipo dispositivo) (chiave di registrazione) [opzioni]
registration-import-devices (rid) (percorso file CSV) (chiave di registrazione)
Aggiunge un'appartenenza nei gruppi di dispositivi specificati per i dispositivi che si stanno registrando con la chiave specificata.
(tipo dispositivo) - Tipo di dispositivo che si sta registrando. I valori validi sono server e workstation.
Accetta la seguente opzione:
Crea una nuova chiave di registrazione.
(tipo dispositivo) - Tipo di dispositivo che si sta registrando. I valori validi sono server e workstation.
Accetta le seguenti opzioni:
Copia una chiave di registrazione.
(chiave registrazione) - Nome della chiave di registrazione.
(nuovo nome) - Nome della chiave di registrazione copiata.
Cancella gli oggetti della registrazione.
(percorso oggetto registrazione) [...] - Percorso degli oggetti registrazione (chiave di registrazione o cartella) relativo a /Keys. Il carattere jolly * può essere usato per i nomi degli oggetti solo se è racchiuso tra virgolette. Utilizzare i caratteri jolly con molta cautela durante la cancellazione degli oggetti.
Accetta le seguenti opzioni:
Crea una nuova cartella di registrazione.
Accetta la seguente opzione:
Visualizza informazioni dettagliate su una chiave di registrazione.
Elenca tutti gli oggetti registrazione.
Accetta le seguenti opzioni:
Elenca i gruppi di dispositivi associati a una chiave di registrazione.
Sposta un oggetto Registrazione in una cartella di registrazione diversa.
Rimuove l'associazione dei gruppi di dispositivi da una chiave di registrazione.
(tipo dispositivo) - Tipo di dispositivo che si sta registrando. I valori validi sono server e workstation.
Accetta la seguente opzione:
Rinomina un oggetto Registrazione.
Aggiorna una chiave di registrazione.
Accetta le seguenti opzioni:
Importa i dispositivi dal file CSV, utilizzato per specificare le informazioni sui dispositivi.
(percorso file CSV) - Nome e percorso del file CSV. Ogni voce del file contiene dettagli relativi a una workstation o a un server.
Per una workstation o un server, il formato della voce è versione, nome host, numero di serie e macAddress.
Per una workstation o un server, la versione è WS_1.0.
I valori per la versione e il nome host sono obbligatori, mentre quelli per il numero di serie e macAddress sono facoltativi.
(chiave registrazione) - Nome della chiave di registrazione.
NOTA:verificare che il file sia in formato UTF-8.
Ad esempio:
Per registrare i dispositivi nel file CSV devicesInfo mediante la chiave di registrazione regkey, eseguire il comando zman rid c:\devicesInfo.csv regkey.
Questi comandi consentono di creare e gestire i ruoli per i diritti in base alla gestione degli account amministratore. I comandi dei ruoli iniziano con role- nel formato lungo o le lettere rl nel formato breve.
Assegna un ruolo a uno o più amministratori ZENworks e associa le categorie diritti a contesti oggetto diversi.
[categoria diritti] - Nome della categoria in cui sono raggruppati i diritti. Per visualizzare l'elenco delle categorie, eseguire il comando zman role-rights-add-admins --help | more.
[percorso oggetto] [...] - Percorso completo dell'oggetto ZENworks che inizia con una barra (/) a cui devono essere applicati i diritti raggruppati in una categoria di diritti. Per visualizzare le cartelle radice dei tipi di oggetto che è possibile associare a una categoria di diritti, eseguire il comando zman role-add-admins --help | more.
Accetta le seguenti opzioni:
Crea un ruolo di amministratore ZENworks.
Rinomina il ruolo amministratore ZENworks.
(nome ruolo) [...] - Nome dei ruoli. Il carattere jolly * può essere usato per i nomi degli oggetti solo se è racchiuso tra virgolette. Utilizzare con cautela i caratteri jolly per la cancellazione degli oggetti.
Elenca tutti i ruoli amministratore di ZENworks.
Accetta le seguenti opzioni:
Elenca gli amministratori ZENworks con il ruolo specificato e i contenuti associati alle categorie di diritti del ruolo.
Rimuove l'assegnazione di un ruolo da uno o più amministratori ZENworks oppure rimuove l'associazione delle categorie diritti dai contesti oggetto.
[categoria diritti] - Nome della categoria in cui sono raggruppati i diritti. Per visualizzare l'elenco delle categorie, eseguire il comando zman role-rights-add-admins --help | more.
[percorso oggetto] [...] - Percorso completo dell'oggetto ZENworks che inizia con / a cui devono essere applicati i diritti raggruppati in una categoria di diritti. Per visualizzare le cartelle radice dei tipi di oggetto che è possibile associare a una categoria di diritti, eseguire il comando zman role-add-admins --help | more.
Accetta la seguente opzione:
Rinomina il ruolo amministratore ZENworks.
Cancella i diritti assegnati al ruolo amministratore ZENworks.
[categoria diritti] - Nome della categoria in cui sono raggruppati i diritti. Per visualizzare l'elenco delle categorie, eseguire il comando zman role-rights-set --help | more.
Visualizza i diritti assegnati a un ruolo amministratore ZENworks.
Accetta le seguenti opzioni:
Consente o nega i diritti per il ruolo amministratore ZENworks.
[categoria diritti] - Nome della categoria in cui sono raggruppati i diritti. Per visualizzare l'elenco delle categorie, eseguire il comando zman role-rights-set --help | more.
Accetta le seguenti opzioni:
Questi comandi permettono di creare e modificare i gruppi di regole di registrazione. I gruppi di regole vengono applicati ai nuovi dispositivi che si registrano sul server ZENworks se non presentano una chiave di registrazione. I comandi richiedono di specificare un tipo di dispositivo, quindi il comando determina il tipo di cartella dispositivo e gruppo dispositivi a cui è associato il gruppo di regole per poter definire il tipo di dispositivi da registrare. I comandi per i gruppi di regole iniziano con ruleset- nel formato lungo o con la lettera rs nel formato breve.
Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.
ruleset-create (rsc) (tipo dispositivo) (nome gruppo regole) (file regole) [posizione] [opzioni]
ruleset-copy (rscp) (nome o posizione set di regole) (nuovo nome) [posizione]
ruleset-export-rules-to-file (rsertf) (nome o posizione set di regole) (percorso file XML)
ruleset-list-device-groups (rsldg) (nome o posizione set di regole)
ruleset-move (rsmv) (nome o posizione set di regole) (nuova posizione)
ruleset-remove-rule (rsrr) (nome o posizione set di regole) (posizioni regole) [...]
ruleset-rename (rsr) (nome o posizione set di regole) (nuovo nome)
ruleset-update (rsu) (tipo dispositivo) (nome o posizione set di regole) [opzioni]
Aggiunge un'appartenenza nei gruppi di dispositivi specificati per i dispositivi importati utilizzando il gruppo di regole specificato.
(tipo dispositivo) - Tipo di dispositivo che si sta registrando. I valori validi sono server e workstation.
(nome o posizione set di regole) - Specificare il nome del set di regole o la relativa posizione tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.
(percorso gruppo dispositivi) - Specificare il percorso del gruppo di dispositivi rispetto alla cartella radice del tipo di dispositivo.
Accetta la seguente opzione:
Aggiunge regole o gruppi di regole a un set di regole.
(nome o posizione set di regole) - Specificare il nome del set di regole o la relativa posizione tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.
(modalità di aggiunta) - Specificare la modalità di aggiunta, indipendentemente dal fatto che vengano aggiunti regole o gruppi di regole. I valori validi sono rule e rulegroup. Se la modalità è rule, vengono selezionate e aggiunte tutte le regole nei diversi gruppi di regole del file di input.
(posizione gruppo di regole) - Specificare la posizione del gruppo di regole. Se si aggiungono gruppi di regole, questo argomento fa riferimento alla posizione in cui devono essere inseriti i nuovi gruppi. Se si aggiungono regole, questo argomento fa riferimento alla posizione nel gruppo di regole in cui deve essere aggiunta la nuova regola. Per puntare all'ultimo gruppo di regole, specificare last. Per aggiungere regole in un nuovo gruppo di regole o aggiungere gruppi di regole alla fine dell'elenco, specificare makenew. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.
(file regole) - Il percorso del file XML contenente le informazioni delle regole o dei gruppi di regole da aggiungere al set di regole. Il file XML può essere creato esportando le regole di un set di regole esistente mediante il comando ruleset-export-rules-to-file. La congiunzione specificata nel file XML è irrilevante. In alternativa, per aggiungere solo le regole è possibile utilizzare ancora il formato precedente.
Per informazioni sul formato del file, fare riferimento al file AddRulesToRuleSet.txt presente in /opt/novell/zenworks/share/zman/samples/rulesets su un server Linux o in <Directory_installazione>:\Novell\Zenworks\share\zman\samples\rulesets su un server Windows.
Ad esempio:
Per aggiungere gruppi di regole nella posizione 4 di un set di regole:
zman rsar ruleset2 rulegroup 4 C:\RuleGroups.xml
Per aggiungere regole al terzo gruppo di regole di un set di regole:
zman rsar ruleset2 rule 3 C:\Rules.xml
Per aggiungere regole all'ultimo gruppo di regole di un set di regole:
zman rsar ruleset2 rule last C:\Rules.xml
Per aggiungere regole come nuovo gruppo di regole di un set di regole:
zman rsar ruleset2 rule makenew C:\Rules.xml
Crea un nuovo gruppo di regole da applicare durante la registrazione di un dispositivo senza chiave di registrazione.
(tipo dispositivo) - Tipo di dispositivo che si sta registrando. I valori validi sono server e workstation.
(nome set di regole) - Specificare il nome del set di regole.
(file regole) - Il percorso del file XML contenente le informazioni delle regole o dei gruppi di regole per il nuovo set di regole. Il file XML può essere creato esportando le regole di un set di regole esistente mediante il comando ruleset-export-rules-to-file. In alternativa, per aggiungere solo le regole (dove la congiunzione è AND) è possibile utilizzare ancora il formato precedente.
Per un esempio del formato del file, fare riferimento al file AddRulesToRuleSet.txt presente in /opt/novell/zenworks/share/zman/samples/rulesets su un server Linux o in Directory_installazione:\Novell\Zenworks\share\zman\samples\ rulesets su un server Windows.
(posizione) - Posizione del set di regole tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.
Accetta le seguenti opzioni:
Ad esempio:
Per creare un set di regole per la registrazione dei server:
zman rsc server ruleset1 C:\RuleSet1.xml --devicefolder serverfolder --desc "regola per importare i server" --site "Edificio A" --dept Finance --loc Brazil
Tutti i dispositivi di registrazione per i quali sono state definite regole in questo set di regole vengono inseriti nella cartella /Devices/Servers/serverfolder con i valori di sito, reparto e ubicazione forniti.
Per creare un set di regole per le workstation di registrazione che potrebbero diventare membri di gruppi di workstation:
zman rsc workstation ruleset3 --devicegroup wsgroup,wsgroup1,wsfolder/wsgroup2
È anche possibile associare gruppi di dispositivi al set di regole dopo la creazione di quest'ultimo mediante il comando ruleset-add-device-group.
Copia un set di regole.
(nome o posizione set di regole) - Specificare il nome del set di regole o la relativa posizione tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.
(nuovo nome) - Nuovo nome da assegnare al set di regole copiato.
(posizione) - Posizione del set di regole tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.
Ad esempio:
Per copiare un set di regole nella prima posizione:
zman rscp ruleset3 newruleset 1
Nota: se la nuova posizione specificata è 0 oppure è maggiore del numero di set di regole, il set di regole viene copiato all'inizio o alla fine dell'elenco.
Esporta le regole di un set di regole in un file.
(nome o posizione set di regole) - Specificare il nome del set di regole o la relativa posizione tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.
(percorso file XML) - Specificare il file nel quale verranno memorizzate le regole in formato XML.
Ad esempio:
Per esportare le regole da un set di regole:
zman rsertf ruleset1 C:\ExportedRuleSet.xml
Cancella un gruppo di regole.
(nome o posizione set di regole) - Specificare il nome del set di regole o la relativa posizione tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.
Visualizza informazioni dettagliate su un gruppo di regole.
(nome o posizione set di regole) - Specificare il nome del set di regole o la relativa posizione tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.
Ad esempio:
Per visualizzare i dettagli sul set di regole MyRegRule:
zman rsi MyRegRule
Elenca tutti i gruppi di regole.
Elenca i gruppi di dispositivi associati a un gruppo di regole.
(nome o posizione set di regole) - Specificare il nome del set di regole o la relativa posizione tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.
Modifica la posizione di un gruppo di regole.
(nome o posizione set di regole) - Specificare il nome del set di regole o la relativa posizione tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.
(nuova posizione) - Specificare la nuova posizione in cui deve essere spostato il set di regole.
Ad esempio:
zman rsmv ruleset3 1
Nota: se la nuova posizione specificata è 0 oppure è maggiore del numero di set di regole, il set di regole viene spostato all'inizio o alla fine dell'elenco.
Rimuove l'associazione di un gruppo di dispositivi da un gruppo di regole.
(tipo dispositivo) - Tipo di dispositivo che si sta registrando. I valori validi sono server e workstation.
(nome o posizione set di regole) - Specificare il nome del set di regole o la relativa posizione tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.
(percorso gruppo dispositivi) - Percorso dei gruppi di dispositivi rispetto alla cartella radice del tipo di dispositivo specificato.
Accetta la seguente opzione:
Rimuove le regole o i gruppi di regole da un set di regole.
(nome o posizione set di regole) - Specificare il nome del set di regole o la relativa posizione tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.
(posizioni regole) - Specificare le posizioni delle regole da rimuovere. Il primo gruppo di regole è indicato come G1 e le prime due regole in G1 sono indicate come G1:1,2. La posizione può essere un gruppo oppure può corrispondere a regole specifiche all'interno di un gruppo.
Ad esempio:
Per rimuovere il secondo gruppo di regole di un set di regole:
zman rsrr ruleset2 G2
Per rimuovere gruppi di regole specifici e regole specifiche da diversi gruppi di regole:
zman rsrr ruleset2 G1:3 G2:2,5,6 G3 G6:4,9 G8
Rinomina un gruppo di regole.
(nome o posizione set di regole) - Specificare il nome del set di regole o la relativa posizione tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.
(nuovo nome) - Specificare il nuovo nome da assegnare al set di regole.
Aggiorna il gruppo di regole.
(tipo dispositivo) - Tipo di dispositivo che si sta registrando. I valori validi sono server e workstation.
(nome o posizione set di regole) - Specificare il nome del set di regole o la relativa posizione tra i set di regole. Il primo gruppo di regole si trova nella posizione 1.
Accetta le seguenti opzioni:
Ad esempio:
Per aggiornare un set di regole per la registrazione dei server:
zman rsu server ruleset1 --devicefolder serverfolder1 --desc "regola per importare i server" --site "Edificio B" --dept Transport --loc Brazil
Per modificare i gruppi di server in cui il server importato deve diventare membro, utilizzare i comandi ruleset-add-device-group e ruleset-remove-device-group.
Per aggiornare la cartella dispositivo da una cartella di workstation in una cartella radice del server:
zman rsu server ruleset2
Questo comando cambia la cartella in cui deve essere inserito il dispositivo di registrazione da /Devices/Workstations in /Devices/Servers.
Questi comandi consentono di visualizzare, creare e rimuovere i satelliti. I comandi satellite iniziano per satellite-server- .
NOTA:a partire dalla release ZENworks 2020 in avanti, la promozione di un dispositivo a 32 bit a un ruolo di server satellite o l'aggiunta di un ruolo a un server satellite a 32 bit esistente non è più supportata.
satellite-server-delete (ssd) (Percorso del dispositivo) [(ruolo),(ruolo),...(ruolo)][-f|--force]
satellite-server-list-authentication-settings (sslas) (percorso del dispositivo)
satellite-server-list-content-replication-settings (sslcrs) (percorso del dispositivo)
satellite-server-remove-imagingrole (ssrimg) (percorso del dispositivo) [-r|--removeImageFiles]
Aggiunge una pianificazione della replica di tipo contenuto e l'impostazione del limite al dispositivo satellite.
Promuove un dispositivo gestito a server satellite con il ruolo di server di imaging. Se il dispositivo gestito funziona già come server satellite, questo comando aggiunge il ruolo di server di Imaging.
Accetta le seguenti opzioni:
NOTA:prima di promuovere un dispositivo gestito come satellite, verificare che la versione di ZENworks installata sul dispositivo gestito corrisponda a quella installata sul server primario. Inoltre, non è possibile promuovere i seguenti dispositivi come satellite:
Un dispositivo gestito su cui è installata una versione precedente dell'agente ZENworks.
Un dispositivo di prova ZENworks
Consente di configurare un ruolo di un satellite.
Accetta le seguenti opzioni:
NOTA:prima di promuovere un dispositivo gestito come satellite, verificare che la versione di ZENworks installata sul dispositivo gestito corrisponda a quella installata sul server primario. Inoltre, non è possibile promuovere i seguenti dispositivi come satellite:
Un dispositivo gestito su cui è installata una versione precedente dell'agente ZENworks.
Un dispositivo di prova ZENworks
Un utente non root può eseguire correttamente questo comando (zman ssc) in un server primario Linux solo se è stato aggiunto al gruppo di utenti ZENworks. Per aggiungere l'utente non root al gruppo di utenti ZENworks, utilizzare il comando usermod -A nomeutente_non_root.
Aggiorna le impostazioni JoinProxy su un server satellite. Al ruolo del satellite JoinProxy è possibile promuovere solo un dispositivo Windows o un dispositivo gestito Linux. Ai server primari viene assegnato per default il ruolo JoinProxy.
Accetta le seguenti opzioni:
NOTA:se non si utilizza il comando ssujs, il server satellite JoinProxy verrà configurato con i seguenti valori di default:
Porta: 7019
Numero massimo di connessioni: 100
Intervallo per la verifica delle connessioni: 1 min
Consente di cancellare i ruoli del satellite dal dispositivo. Se tutti i ruoli vengono rimossi, il dispositivo sarà automaticamente cancellato dall'elenco Gerarchia server nel Centro di controllo ZENworks.
Se la zona di gestione è costituita dal server primario ZENworks e da satelliti ZENworks Configuration Management, non è possibile rimuovere singoli ruoli dai satelliti. È possibile solo abbassare il satellite al livello di un dispositivo gestito. È possibile cancellare un satellite su cui è installata qualsiasi versione di ZENworks Agent.
Accetta le seguenti opzioni:
[-f|--force] - Forza l'abbassamento di un server satellite al livello di un dispositivo gestito e contemporaneamente rimuove tutti i ruoli esistenti specificati. Utilizzare questa opzione solo quando un server satellite è permanentemente offline e non può comunicare con il server ZENworks o quando tutti i ruoli vengono rimossi ed è impossibile rimuovere il server satellite dalla gerarchia di server ZCC poiché la versione di ZENworks sul server satellite è precedente a quella sul server primario.
Configura le connessioni dell'origine utente utilizzate da un satellite con ruolo di autenticazione. Eseguire questo comando più volte per configurare connessioni per più origini utente sullo stesso server satellite, specificando ogni volta un'origine utente diversa. Eseguire questo comando senza alcuna connessione per rimuovere l'origine utente specificata dal ruolo di autenticazione del satellite.
Accetta le seguenti opzioni:
Avvia o interrompe il servizio Proxy DHCP del satellite di imaging.
Esporta i file del contenuto dall'archivio contenuti per l'importazione manuale nell'archivio contenuti del dispositivo satellite. Per importare il contenuto nell'archivio contenuti su un dispositivo gestito, utilizzare il comando zac cdp-import-content (cic).
Accetta le seguenti opzioni:
Esporta una pianificazione della replica di tipo contenuto dal dispositivo satellite a un file.
Elenca le impostazioni del ruolo di autenticazione su un dispositivo satellite.
Elenca i satelliti con il ruolo di imaging.
Elenca la pianificazione della replica del contenuto e le impostazioni del limite sul satellite in base al tipo di contenuto.
Elenca i ruoli del satellite definiti in precedenza.
Accetta la seguente opzione:
Elenca i satelliti e i relativi ruoli.
Rimuove una pianificazione della replica di tipo contenuto e l'impostazione del limite dal dispositivo satellite.
Rimuove il ruolo di imaging del server satellite dal dispositivo gestito.
Se la zona di gestione è costituita dal server primario ZENworks e da satelliti ZENworks Configuration Management, non è possibile rimuovere singoli ruoli dai satelliti. È possibile solo abbassare il satellite al livello di un dispositivo gestito. È possibile cancellare un satellite su cui è installata qualsiasi versione di ZENworks Agent.
Aggiorna una pianificazione della replica di tipo contenuto e l'impostazione del limite al dispositivo satellite.
Accetta la seguente opzione:
Questi comandi vengono usati per gestire i server. I comandi per il server iniziano con la parola server- nel formato lungo e con la lettera s nel formato breve.
Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.
server-add-bundle (sab) (percorso oggetto Server) (pacchetto o gruppo pacchetti) [...] [opzioni]
server-add-certificate (sacert) (percorso oggetto server) (percorso file certificato)[-f]
server-add-policy (sap) (percorso oggetto Server) (policy o gruppo policy) [...] [opzioni]
server-copy-relationships (scr) (percorso server) (percorso oggetto Server) [...] [opzioni]
server-delete (sd) (percorso oggetto Server) [...] [opzioni]
server-folder-create (sfc) [nome cartella] [cartella superiore] [opzioni]
server-group-add (sga) (percorso gruppo server) [percorso server] [...] [opzioni]
server-group-create (sgc) [nome gruppo] [cartella superiore] [opzioni]
server-group-members (sgm) (percorso gruppo server) [opzioni]
server-group-remove (sgr) (percorso gruppo server) [percorso server] [...] [opzioni]
server-list-bundles (slb) (percorso oggetto Server) [opzioni]
server-list-policies (slp) (percorso oggetto Server) [opzioni]
server-move (smv) (percorso oggetto server) [percorso cartella di destinazione]
server-refresh (srf) (percorso oggetto Server) [...] [opzioni]
server-remove-policy (srp) (percorso oggetto Server) (policy o gruppo policy) [...] [opzioni]
server-reorder-bundles (srob) (percorso oggetto server) (ubicazione corrente) (nuova ubicazione)
server-reorder-policies (srop) (percorso oggetto server) (ubicazione corrente) (nuova ubicazione)
server-role-zookeeper-update-cluster (srzuc) [...] [opzioni]
server-role-kafka-restart-connectors (srkrcn) [...] [opzioni]
server-role-kafka-get-connector-config (srkgcc) [...] [opzioni]
server-role-kafka-reconfigure-connectors (srkccn) [...] [opzioni]
server-role-kafka-recreate-connectors (srkrcc) [...] [opzioni]
server-view-all-bundles-status (svabs) (percorso server) [opzioni]
server-view-all-policies-status (svaps) (percorso server) [opzioni]
server-wakeup (sw) (percorso oggetto Server) [...] [opzioni]
Assegna i pacchetti a un oggetto Server.
Accetta le seguenti opzioni:
Prima di ZENworks 11 SP4, si utilizzava questo comando per aggiungere un nuovo certificato valido per un server in modo da sostituire il certificato esistente prossimo alla scadenza. Con l'introduzione della funzione Gestione SSL in ZENworks 11 SP4, questo comando è diventato obsoleto.
Per aggiungere un certificato mancante nel database, è possibile utilizzare questo comando con l'opzione di forzatura ( -f, --force). Se tuttavia nel database è già presente un certificato attivo, non è possibile utilizzare questo comando.
(percorso oggetti server) - Percorso degli oggetti server (server, cartella server o gruppo di server) relativo a /Devices/Servers.
(percorso file certificato)- Percorso del file del certificato in formato DER.
Assegna le policy a un oggetto Server.
Accetta le seguenti opzioni:
Copia relazioni da uno a più server. Le relazioni dei server includono assegnazioni di pacchetti, policy e appartenenze a gruppi.
Accetta le seguenti opzioni:
Ad esempio:
Per copiare tutte le relazioni del server di origine in più tipi di server: zman server-copy-relationships serverfolder/sourceserver --relationship-type=bundles,policies,groups serverfolder/server serverfolder/serverfolder1 serverfolder/servergroup.
Per copiare le assegnazioni policy del server di origine ai server all'interno delle cartelle del server di destinazione in modo ricorsivo: zman scr serverfolder/sourceserver --relationship-type=policies serverfolder1 serverfolder2 -assignment-options=assign-to-folder-members-recursively.
Per sostituire le assegnazioni pacchetti in conflitto dei server di destinazione durante la copia delle assegnazioni dal server di origine: zman scr serverfolder/sourceserver -r=bundles serverfolder/server1 -conflict-resolution=replace-existing-assignments.
Per aggiungere server dei gruppi di server di destinazione ai gruppi del server di origine: zman scr serverfolder/sourceserver -r=groups servergroup -group-membership=add-group-members.
Cancella uno o più oggetti server.
(percorso oggetto server) [...] - Percorso degli oggetti server (server, cartella server o gruppo di server) relativo a /Devices/Servers. Il carattere jolly * può essere usato per i nomi degli oggetti solo se è racchiuso tra virgolette. Utilizzare i caratteri jolly con molta cautela durante la cancellazione degli oggetti.
Accetta le seguenti opzioni:
Crea una nuova cartella per i server.
Accetta la seguente opzione:
Aggiunge server a un gruppo di server.
Accetta la seguente opzione:
Crea un gruppo di server e vi aggiunge i membri.
Accetta le seguenti opzioni:
Elenca i membri di un gruppo di server o di un gruppo di server dinamico.
Accetta la seguente opzione:
Rimuove server da un gruppo di server.
Accetta la seguente opzione:
Fornisce informazioni dettagliate sul server.
Elenca gli oggetti server.
Accetta le seguenti opzioni:
Elenca i pacchetti assegnati a un oggetto Server.
Accetta le seguenti opzioni:
Elenca i gruppi di cui il server specificato è membro.
Accetta la seguente opzione:
Elenca le policy assegnate a un oggetto Server.
Accetta le seguenti opzioni:
Sposta l'oggetto Server in una cartella diversa.
Aggiorna ZENworks Agent sui server.
Accetta la seguente opzione:
-f, --folder=[cartella server] - Percorso di una cartella server relativo a /Devices/Servers. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti server viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti server nella stessa cartella.
--server=<server/cartella server/percorso oggetto gruppo server>[...] - Percorso degli oggetti Server primario (Server, Cartella server o Gruppo server) relativi a /Devices/Servers per inviare le notifiche di task rapido.
--notify=<minuti> - Tempo in minuti per inviare la notifica a tutti i dispositivi.
--expire=<minuti> - Tempo in minuti per la scadenza dopo la creazione del task rapido. Specificare 0 per applicare una scadenza immediata.
--currentserver - Aggiunge un task rapido al server primario attuale.
--anyserver - Aggiunge un task rapido in qualsiasi server primario.
--expirenever - Il task rapido non scade mai nel server primario.
Rimuove i pacchetti assegnati a un oggetto Server.
Accetta la seguente opzione:
Rimuove le policy assegnate a un oggetto Server.
Accetta la seguente opzione:
Rimuove un oggetto Server.
Modifica l'ordine dei pacchetti assegnati al server. Utilizzare il comando workstation-list-bundles per ottenere l'ordine dei pacchetti assegnati.
Modifica l'ordine delle policy assegnate al server. Utilizzare il comando server-list-policies per ottenere l'ordine delle policy assegnate.
Disattiva permanentemente il server selezionato nel sistema ZENworks all'aggiornamento successivo. La disattivazione permanente di un dispositivo non ne determina la cancellazione. Quando si disattiva permanentemente un dispositivo, il relativo GUID viene mantenuto (al contrario di quando si cancella un dispositivo, che comporta anche la cancellazione del GUID). Di conseguenza, tutte le informazioni dell'inventario vengono conservate come accessibili, ma tutte le assegnazioni di policy e pacchetti vengono rimosse. Se successivamente si riattiva il dispositivo, tutte le assegnazioni vengono ripristinate.
Accetta la seguente opzione:
Imposta un server come dispositivo di prova.
Esempi
Per impostare server1 come dispositivo di prova:
zman ssat server1
Assegna il ruolo ZooKeeper a un server primario.
--servers - Elenco di server separato da virgole. GUID, DNS o percorso degli oggetti Server (server, cartella server o gruppo di server) relativo a /Devices/Servers.
Rimuove un server dal cluster ZooKeeper. Almeno un server nella zona deve contenere il ruolo ZooKeeper.
--servers - GUID, DNS o percorso degli oggetti Server (server, cartella server o gruppo di server) relativo a /Devices/Servers.
Elenca i server attualmente configurati nel cluster ZooKeeper.
Aggiorna le proprietà comuni del cluster ZooKeeper.
Accetta le seguenti opzioni:
Configura il cluster Kafka.
Aggiunge un broker al cluster Kafka.
--servers - Elenco di server separato da virgole. È possibile specificare il GUID, DNS o percorso degli oggetti Server (server, cartella server o gruppo di server) relativo a /Devices/Servers.
-i --ignorewarning- Specificare true o false. Si utilizza questa opzione per ignorare il messaggio di avviso correlato al certificato di autenticazione del client visualizzato al momento dell'identificazione di una CA esterna. Per continuare, è possibile impostare questa opzione su true.
Rimuove un broker dal cluster Kafka.
--servers - GUID, DNS o percorso degli oggetti Server (server, cartella server o gruppo di server) relativo a /Devices/Servers.
Riconfigura il broker Kafka.
--servers - Elenco di server separato da virgole. GUID, DNS o percorso degli oggetti Server (server, cartella server o gruppo di server) relativo a /Devices/Servers.
Aggiorna la configurazione del cluster Kafka.
Recupera la configurazione del cluster Kafka.
Recupera l'elenco dei connettori Kafka.
Riavvia i connettori Kafka specificati.
Recupera i dettagli di configurazione del connettore Kafka.
Riconfigura i connettori Kafka specificati.
Crea di nuovo i connettori Kafka. Eseguire questo comando in caso di migrazione del database da un sistema RDBMS a un altro.
Crea un cluster Vertica con uno o più nodi. È il primo comando da eseguire quando si configura Vertica.
--servers- Elenco di server separato da virgole. GUID, DNS o percorso degli oggetti Server (server, cartella server o gruppo di server) relativo a /Devices/Servers.
Aggiunge un server al cluster Vertica.
--servers- Elenco di server separato da virgole. GUID, DNS o percorso degli oggetti Server (server, cartella server o gruppo di server) relativo a /Devices/Servers.
Rimuove un server dal cluster Vertica.
--servers- Elenco di server separato da virgole. GUID, DNS o percorso degli oggetti Server (server, cartella server o gruppo di server) relativo a /Devices/Servers.
Elenca i server nel cluster Vertica.
Aggiorna il fattore K-safety nel cluster.
Recupera le credenziali del database Vertica.
Prepara il server durante il processo di backup e ripristino.
(percorso oggetto Server) - GUID, DNS o percorso degli oggetti Server (server, cartella server o gruppo di server) relativo a /Devices/Servers.
Imposta un server come dispositivo non di prova.
Esempi
Per impostare server1 come dispositivo non di prova:
zman ssan server1
Visualizza le statistiche sull'utilizzo del server ZENworks.
Riattiva il server selezionato al successivo aggiornamento e applica nuovamente tutte le assegnazioni di policy e pacchetti precedenti del dispositivo.
Accetta la seguente opzione:
Visualizza lo stato di distribuzione avanzato dei pacchetti assegnati a un server.
Accetta le seguenti opzioni:
Esempi
Per visualizzare lo stato di distribuzione dei pacchetti assegnati a server1:
zman svabs server1
Per visualizzare lo stato di distribuzione dei pacchetti assegnati a server1 il cui stato di distribuzione è Riuscito o In sospeso:
zman svabs server1 --statusfilter S,P
Visualizza lo stato di distribuzione avanzato delle policy assegnate a un server.
Accetta le seguenti opzioni:
Riattiva un server utilizzando Wake-On-LAN.
Accetta le seguenti opzioni:
Questi comandi vengono usati per impostare e modificare le impostazioni. I comandi per le impostazioni iniziano con settings- nel formato lungo e con la lettera s nel formato breve.
I comandi per le impostazioni non si applicano alle impostazioni di ZENworks Endpoint Security Management (impostazioni policy di zona e impostazioni della chiave di cifratura della data).
Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.
Copia le impostazioni.
(percorso dispositivo di origine o cartella dispositivo) - Percorso del dispositivo o della cartella dispositivo relativo a /Devices da cui devono essere copiate le impostazioni.
(Percorso dispositivo di destinazione o cartella dispositivo) [...] - Percorso dei dispositivi o delle cartelle dispositivo relativo a /Devices in cui è necessario copiare le impostazioni.
Accetta la seguente opzione:
Esporta i dati delle impostazioni (in formato XML) in un file. Il file XML viene quindi usato come input per la creazione e la modifica di impostazioni.
(percorso file XML) - File in cui vengono memorizzati i dati delle impostazioni in formato XML. Se il file non esiste, viene creato un nuovo file.
[nome impostazioni] [...] - Nomi delle impostazioni da esportare. Se non si specifica questa opzione, vengono esportate tutte le impostazioni.
Accetta le seguenti opzioni:
Ripristina le impostazioni della cartella superiore.
(dispositivo di origine o percorso cartella dispositivo) - Percorso del dispositivo o della cartella dispositivo relativo a /Devices, le cui impostazioni devono essere ripristinate.
Specifica le impostazioni a vari livelli.
(percorso file XML) - File XML che contiene informazioni sulle impostazioni esportate. Utilizzare settings-export-to-file (setf) per esportare le informazioni sulle impostazioni in un file XML.
Accetta le seguenti opzioni:
[nome impostazioni] [...] - Nomi delle impostazioni da esportare. Se non si specifica questa opzione, vengono esportate tutte le impostazioni.
Elimina i valori configurati di Google Cloud Messaging. Per rendere effettive le modifiche, è necessario riavviare i servizi ZENworks.
Questi comandi vengono utilizzati per creare, modificare e gestire le sottoscrizioni. I comandi per le sottoscrizioni iniziano con subscription- nel formato lungo o con le lettere sr nel formato breve.
Questo comando accetta i flag delle opzioni elencante nella sezione Opzioni globali. Accetta inoltre le singole opzioni elencate con il comando.
subscription-folder-create (srfc) (nome cartella) [cartella superiore] [opzioni]
subscription-move (srmv) (percorso oggetto Sottoscrizione) [percorso cartella di destinazione]
subscription-replicate (srr) (nome sottoscrizione) [percorso cartella di destinazione] [opzioni]
subscription-export (sre) (nome sottoscrizione) (subscription-data.xml)
subscription-delete (srd) (oggetto Sottoscrizione) […] [opzioni]
subscription-channel-list (srcl) (nome sottoscrizione) (tipo entità archivio) [opzioni]
subscription-rename (srrn) (percorso oggetto Sottoscrizione) (nuovo nome)
subscription-proxy-password (srpp) [Password proxy sottoscrizione]
Subscription-unenroll-android-enterprise |sueae [enterprise-id] [NCC-Username] [password-file-path]
Crea una nuova sottoscrizione.
(file XML sottoscrizione) - File XML contenente le informazioni della sottoscrizione esportate. Utilizzare subscription-export (sre) per esportare in un file XML le informazioni di una sottoscrizione esistente. Se si desidera riutilizzare i file, è possibile creare file XML modello dalle sottoscrizioni create mediante il Centro di controllo ZENworks. Per un file XML di esempio, vedere il file nu.xml ubicato in
Su Linux: /opt/novell/zenworks/share/zman/samples/subscriptions
Su Windows: %ZENWORKS_HOME%\novell\zenworks\share\zman\samples\subscriptions
Accetta le seguenti opzioni:
NOTA:impossibile eseguire questo comando per le sottoscrizioni VPP Apple.
Crea una nuova cartella di sottoscrizioni.
Accetta la seguente opzione:
Sposta un oggetto Sottoscrizione in un'altra cartella.
Avvia una replica di sottoscrizione.
Accetta le seguenti opzioni:
NOTA:durante l'esecuzione del comando, il server in uscita non verrà utilizzato per sottoscrizioni Apple VPP, Per cui, è necessario verificare che il server su cui viene eseguito il comando sia connesso a Internet.
Esporta le informazioni di una sottoscrizione (in formato XML) in un file. Il file XML deve essere usato come input per la creazione di sottoscrizioni.
Cancella uno o più oggetti Sottoscrizione. Le sottoscrizioni con stato In corso, Sospesa e Assegnata non possono essere cancellate.
Accetta le seguenti opzioni:
NOTA:impossibile eseguire questo comando per le sottoscrizioni VPP Apple.
Elenca gli oggetti Sottoscrizione.
Accetta le seguenti opzioni:
Esporta o modifica una sottoscrizione esistente.
Accetta le seguenti opzioni:
NOTA:impossibile eseguire questo comando per le sottoscrizioni VPP Apple.
Restituisce lo stato della sottoscrizione.
Accetta le seguenti opzioni:
NOTA:i task Sospendi e Annulla non sono supportati durante un'esecuzione di prova.
Elenca dati quali raggruppamenti, cataloghi e pacchetti.
Accetta le seguenti opzioni:
Copia una sottoscrizione.
Accetta la seguente opzione:
Rinomina una sottoscrizione.
Per rinominare ad esempio una sottoscrizione SLES10Update in SLED10Update, eseguire il comando riportato di seguito:
zman srrn /Subscription/SLES10Update /Subscription/SLED10Update
Configura la password proxy da utilizzare con qualsiasi sottoscrizione durante la replica. In questo comando l'argomento proxy password è facoltativo. Se non si immette l'argomento proxy password, il comando richiede di immettere la password.
Annulla la registrazione dell'account aziendale Android.
Accetta i seguenti argomenti:
[enterprise-id] Specifica l'ID aziendale di cui si desidera annullare la registrazione
[NCC-username] Specifica il nome utente NCC.
[password-file-path] Specifica l'ubicazione del file di password. È possibile salvare il file di password in qualsiasi formato.
Esempio: sueae LC046w6dx5 MFtest C:\password.txt
In questo esempio, LC046w6dx5 è l'ID aziendale, MFtest è il nome utente NCC e C:\password.txt è l'ubicazione in cui è salvata la password.
Cancella i dati associati alla sottoscrizione ad Android Enterprise di cui è stata annullata la registrazione, quali pacchetti, app, utenti e altri dati correlati.
Questi comandi permettono di gestire gli aggiornamenti di sistema e di riconoscimento dei prodotti (PRU) in ZENworks. Questi comandi iniziano con system-update nel formato lungo o con le lettere su nel formato breve.
system-update-download (sud) (aggiornamento di sistema o nome PRU)
system-update-status (sus) (aggiornamento di sistema o nome PRU)
system-update-delete-update (sudu) (nome PRU o aggiornamento sistema) [opzioni]
system-update-cancel-download (sucd) (aggiornamento di sistema o nome PRU)
system-update-assign (sua) (nome aggiornamento sistema) [percorso dispositivo] [...] [opzione]
system-update-authorize (suaz) (aggiornamento di sistema o nome PRU)
system-update-baseline (sub) (nome aggiornamento di sistema)
system-update-activate-entitlement (suae) (ID posta) (codice di attivazione)
system-update-rebuild-packages (surp) (nome aggiornamento sistema)
system-update-patch-file (supf) (nome dell'aggiornamento di sistema) (percorso alla patch)
Effettua il download degli aggiornamenti del sistema o i PRU più recenti.
(nome pru o aggiornamento sistema) - Nome PRU o UID dell'aggiornamento del sistema.
Visualizza l'elenco di tutti gli aggiornamenti o PRU disponibili, pubblicati sul server di aggiornamento o in un file di aggiornamento.
Accetta le seguenti opzioni:
Visualizza lo stato dell'aggiornamento di sistema o PRU specificato.
(nome pru o aggiornamento sistema) - Nome PRU o UID dell'aggiornamento del sistema.
Cancella un aggiornamento o PRU di sistema dalla zona.
(nome PRU o aggiornamento sistema) - Nome PRU o UID dell'aggiornamento del sistema.
Accetta la seguente opzione:
Annulla il download dell'aggiornamento del sistema o del PRU.
(nome pru o aggiornamento sistema) - Nome PRU o UID dell'aggiornamento del sistema.
Assegna un aggiornamento di sistema autorizzato ai dispositivi.
(nome dell'aggiornamento di sistema) - Nome o UID dell'aggiornamento di sistema.
[percorso dispositivo] [...] - Percorso del dispositivo relativo a /Devices.
Accetta la seguente opzione:
Elenca tutti gli aggiornamenti assegnati al dispositivo o gruppo specificato.
(percorso dispositivo) - Il percorso del dispositivo relativo a /Devices.
Autorizza un aggiornamento o PRU.
(nome PRU o aggiornamento sistema) - Nome PRU o UID dell'aggiornamento del sistema.
Pianifica un tentativo per impostare l'aggiornamento specificato come di base.
(nome dell'aggiornamento di sistema) - Nome o UID dell'aggiornamento di sistema.
Importa un aggiornamento del sistema o un pru da un file Zip o una directory nella zona. Dopo che l'aggiornamento o il PRU sono stati importati nel sistema ZENworks, è possibile gestirli come i PRU o gli aggiornamenti online.
(percorso dell'aggiornamento) - Percorso completo dell'aggiornamento o della directory o del file ZIP PRU.
(nome PRU o aggiornamento sistema) - Nome PRU o UID dell'aggiornamento del sistema.
(-b, --checkbaseline) - Controllare se ci sono aggiornamenti e se applicabile impostarli come linea di base. In base ai valori predefiniti, l'aggiornamento non viene impostato come linea di base.
Attiva l'autorizzazione dell'aggiornamento del sistema per il software ZENworks nella zona di gestione in modo da ricevere la versione più recente di Aggiornamenti di sistema di ZENworks e gli aggiornamenti di riconoscimento dei prodotti (PRU) dal server Micro Focus Customer Center.
(ID posta) - Un indirizzo e-mail valido da utilizzare per la comunicazione con Micro Focus. Si consiglia di specificare l'indirizzo e-mail utilizzato per acquistare l'autorizzazione per la manutenzione dell'aggiornamento del sistema.
(codice di attivazione) - Il codice di attivazione dell'autorizzazione dell'aggiornamento del sistema.
NOTA:prima dell'attivazione dell'autorizzazione, verificare che il server primario che si desidera utilizzare per attivare l'autorizzazione possa comunicare con il server NCC.
Visualizza lo stato dell'autorizzazione dell'aggiornamento del sistema.
Ricompila i pacchetti di distribuzione su questo server con il contenuto dell'aggiornamento specificato.
(nome aggiornamento sistema) - Nome o UID dell'aggiornamento del sistema.
-f, --force - Forza la ricostruzione del pacchetto, anche se nell'aggiornamento non sono inclusi nuovi pacchetti.
Applica la patch all'aggiornamento con le nuove versioni dei file.
(nome dell'aggiornamento di sistema) - Nome o UID dell'aggiornamento di sistema.
(percorso alla patch) - Percorso completo al file zip o alla cartella in cui si trovano i file della patch.
Crea il pacchetto di aggiornamento autonomo specificato. Questo comando consente di creare un pacchetto per un dispositivo specifico utilizzando il GUID dell'aggiornamento e il GUID del dispositivo oppure di creare un pacchetto per la piattaforma utilizzando i dettagli di quest'ultima e dell'architettura.
(nome dell'aggiornamento di sistema) - Nome o UID dell'aggiornamento di sistema.
[percorso dispositivo] - Percorso del dispositivo relativo a /Devices.
-n, --packagename=<Nome pacchetto aggiornamento autonomo> - Nome del pacchetto di aggiornamento autonomo. Se non si specifica questa opzione, il nome viene ricavato in base al nome del dispositivo o alla piattaforma specificata.
-p, --platform=<Piattaforma SO> - Piattaforma del sistema operativo per il pacchetto di aggiornamento autonomo. Il valore valido è Windows.
-a, --arch=<Architettura> - Architettura del dispositivo per il pacchetto di aggiornamento autonomo. I valori validi sono 32 e 64.
Questi comandi permettono di gestire gli utenti che appartengono alle origini utente configurate in ZENworks. Le origini utente devono essere configurate tramite un'origine LDAP con autorità esistente come e-Directory o Active Directory. I comandi per gli utenti iniziano con user- nel formato lungo o con la lettera u nel formato breve.
Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.
user-add-bundle (uab) (percorso oggetto Utente) (pacchetto o gruppo pacchetti) [...] [opzioni]
user-add-policy (uap) (percorso oggetto Utente) (policy o gruppo policy) [...] [opzioni]
user-container-create (ucc) (origine utente) (container utente) (nome visualizzato)
user-group-add (uga) (percorso gruppo utenti ZENworks) (percorso utente) [...] [opzioni]
user-group-delete (ugd) (percorso del gruppo utenti ZENworks) [...]
user-group-remove (ugr) (percorso gruppo utenti ZENworks) (percorso utente) [...] [opzioni]
user-list-policies (ulp) (percorso oggetto Utente) [opzioni]
user-remove-bundle (urb) (percorso oggetto Utente) (pacchetto o gruppo pacchetti) [...] [opzioni]
user-remove-policy (urp) (percorso oggetto Utente) (policy o gruppo policy) [...] [opzioni]
user-reorder-policies (urop) (percorso oggetto utente) (ubicazione corrente) (nuova ubicazione)
user-source-create (usc) (percorso file XML origine utente) [opzioni]
user-source-remove-connection (usrc)(origine utente)(nome connessione)
user-source-trustedcert-add (usta) (alias certificato) (percorso del file del certificato)
user-view-all-bundles-status (uvabs) (percorso utente) [opzioni]
user-view-all-policies-status (uvaps) (percorso utente) [opzioni]
Assegna i pacchetti a un oggetto Utente.
Accetta le seguenti opzioni:
Assegna le policy a un oggetto Utente.
Accetta le seguenti opzioni:
Aggiunge un container utente a un'origine utente configurata in ZENworks.
(container utente) - Container utente da aggiungere al formato RDN (Relative Distinguished Name) riferito alla cartella radice dell'origine LDAP.
(nome visualizzato) - Visualizza il nome del container utente.
Aggiunge utenti al gruppo di utenti di ZENworks.
Accetta la seguente opzione:
Crea un gruppo di utenti ZENworks e vi aggiunge i membri.
Accetta le seguenti opzioni:
Cancella o uno più gruppi di utenti ZENworks.
(percorso gruppo di utenti ZENworks] - Percorso del gruppo di utenti ZENworks relativo a/Users/Zenworks User Groups.
Elenca i membri di un gruppo di utenti di ZENworks o di LDAP Directory.
Accetta la seguente opzione:
Avvia un aggiornamento su tutte le origini utente.
Rimuove utenti da un gruppo di utenti ZENworks.
Accetta la seguente opzione:
Fornisce informazioni dettagliate sull'utente.
Elenca gli oggetti utente.
Accetta le seguenti opzioni:
Elenca i pacchetti assegnati a un oggetto Utente.
Accetta le seguenti opzioni:
Elenca i gruppi di cui l'utente specificato è membro.
Accetta la seguente opzione:
Elenca le policy assegnate a un oggetto Utente.
Visualizza i dispositivi a cui l'utente è collegato.
Elenca la workstation principale dell'utente, il numero di login effettuati e il tempo in minuti trascorso dall'utente collegato alla workstation principale.
Rimuove i pacchetti assegnati a un oggetto Utente.
Accetta la seguente opzione:
Rimuove le policy assegnate a un oggetto Utente.
Accetta la seguente opzione:
Modifica l'ordine delle policy assegnate all'utente.
Imposta un utente come utente di prova.
Esempi
Per impostare user1 come utente di prova:
zman usat user1
Imposta un utente come utente non di prova.
Esempi
Per impostare user1 come utente non di prova:
zman usan user1
Configura un'origine utente.
Accetta la seguente opzione:
-a, --accept-certificate - Accetta il certificato presentato dall'origine utente quando si seleziona la modalità SSL. Questa opzione viene fornita per evitare l'utilizzo della modalità interattiva per gli script. È generalmente consigliabile visualizzare il certificato e accettarlo.
Elenca le origini utente configurate.
Elenca le connessioni server per un'origine utente.
Rimuove una connessione server da un'origine utente.
Aggiunge un ulteriore certificato attendibile per un altro server LDAB a cui fare riferimento durante l'elaborazione di una richiesta di ricerca LDAP quando si utilizzano connessioni sicure origine utente.
Elenca gli ulteriori certificati attendibili utilizzati per le connessioni sicure origine utente.
Elimina un certificato attendibile utilizzato per le connessioni sicure origine utente.
Aggiunge una nuova connessione server per un'origine utente.
Accetta le seguenti opzioni:
-a, --accept-certificate - Accetta il certificato presentato dall'origine utente quando si seleziona la modalità SSL. Questa opzione viene fornita per evitare l'utilizzo della modalità interattiva per gli script. È generalmente consigliabile visualizzare il certificato e accettarlo.
-s, --use-ssl - Specifica che durante l'accesso al nuovo server dovrebbe essere usato SSL.
Visualizza lo stato di distribuzione avanzato dei pacchetti assegnati a un utente.
Accetta le seguenti opzioni:
Visualizza lo stato di distribuzione avanzato delle policy assegnate a un utente.
Accetta le seguenti opzioni:
Questi comandi vengono usati per gestire le workstation. I comandi per le workstation iniziano con workstation- nel formato lungo o con la lettera w nel formato breve.
Tutti i seguenti comandi accettano i flag delle opzioni elencati nella sezione Opzioni globali. Inoltre, possono accettare anche le singole opzioni disponibili per ciascun comando.
workstation-add-policy (wap) (percorso oggetto Workstation) (policy o gruppo policy) [...] [opzioni]
workstation-delete (wd) (percorso oggetto Workstation) [...] [opzioni]
workstation-folder-create (wfc) (nome cartella) [cartella superiore] [opzioni]
workstation-group-add (wga) (percorso gruppo workstation) (percorso workstation) [...] [opzioni]
workstation-group-create (wgc) (nome gruppo) [cartella superiore] [opzioni]
workstation-group-members (wgm) [opzioni] (percorso gruppo workstation)
workstation-group-remove (wgr) (percorso gruppo workstation) (percorso workstation) [...] [opzioni]
workstation-list-bundles (wlb) (percorso oggetto Workstation) [opzioni]
workstation-list-groups (wlg) (percorso workstation) [opzioni]
workstation-list-policies (wlp) (percorso oggetto Workstation) [opzioni]
workstation-move (wmv) (percorso oggetto workstation) [percorso cartella di destinazione]
workstation-refresh (wrf) (percorso oggetto Workstation) [...] [opzioni]
workstation-rename (wr) (percorso oggetto workstation) (nuovo nome)
workstation-set-as-test (wsat) (percorso oggetto workstation)
workstation-set-as-nontest (wsan) (percorso oggetto workstation)
workstation-view-all-bundles-status (wvabs) (percorso workstation) [opzioni]
workstation-view-all-policies-status (wvaps) (percorso workstation) [opzioni]
workstation-wakeup (ww) (percorso oggetto Workstation) [...] [opzioni]
Assegna i pacchetti a un oggetto Workstation.
Accetta le seguenti opzioni:
Assegna le policy a un oggetto Workstation.
Accetta le seguenti opzioni:
Copia le relazioni da una a più workstation. Le relazioni di workstation includono assegnazioni di pacchetti e di policy e appartenenze a gruppi.
Accetta le seguenti opzioni:
Ad esempio:
Per copiare tutte le relazioni della workstation di origine a più workstation: zman workstation-copy-relationships workstationfolder/sourceworkstation --relationship-type=bundles,policies,groups workstationfolder/workstation workstationfolder/workstationfolder1 workstationfolder/workstationgroup.
Per copiare assegnazioni policy della workstation di origine alle workstation all'interno delle cartelle workstation di destinazione in modo ricorsivo: zman wcr workstationfolder/sourceworkstation --relationship-type=bundlesworkstationfolder1 workstationfolder2 -assignment-options=assign-to-group-member,assign-to-folder-members.
Per sostituire le assegnazioni pacchetti in conflitto delle workstation di destinazione mentre si copiano le assegnazioni dalla workstation di origine: zman wcr workstationfolder/sourceworkstation -r=policies workstationfolder/workstation -conflict-resolution=delete-existing-assignments.
Per aggiungere workstation dei gruppi di workstation di destinazione a gruppi della workstation di origine: zman wcr workstationfolder/sourceworkstation -r=groups workstationgroupgroup-membership=add-folder-members-recursively.
Cancella uno o più oggetti workstation.
(percorso oggetto workstation) [...] - Percorso degli oggetti workstation (workstation, cartella workstation o gruppo di workstation) relativo a /Devices/Workstations. Il carattere jolly * può essere usato per i nomi degli oggetti solo se è racchiuso tra virgolette. Utilizzare i caratteri jolly con molta cautela durante la cancellazione degli oggetti.
Accetta le seguenti opzioni:
Crea una nuova cartella per le workstation.
Accetta la seguente opzione:
Aggiunge workstation a un gruppo di workstation.
Accetta la seguente opzione:
Crea un gruppo di workstation e vi aggiunge i membri.
Accetta le seguenti opzioni:
Elenca i membri di un gruppo di workstation o di un gruppo di workstation dinamico.
Accetta la seguente opzione:
Rimuove le workstation da un gruppo di workstation.
Accetta la seguente opzione:
Fornisce informazioni dettagliate sulla workstation.
Elenca gli oggetti workstation.
Accetta le seguenti opzioni:
Elenca i pacchetti assegnati all'oggetto Workstation.
Accetta le seguenti opzioni:
Elenca i gruppi di cui la workstation specificata è membro.
Accetta la seguente opzione:
Elenca le policy assegnate all'oggetto Workstation.
Accetta le seguenti opzioni:
Sposta un oggetto Workstation in una cartella diversa.
Aggiorna ZENworks Agent sulle workstation.
Accetta la seguente opzione:
-f, --folder=[cartella workstation] - Percorso di una cartella workstation relativo a /Devices/Workstations. Se si specifica questa opzione, il percorso degli oggetti workstation viene determinato in base alla cartella selezionata. Può essere usato per specificare più oggetti workstation nella stessa cartella.
--server=<server/cartella server/percorso oggetto gruppo server>[...] - Percorso degli oggetti Server primario (Server, Cartella server o Gruppo server) relativi a /Devices/Servers per inviare le notifiche di task rapido.
--notify=<minuti> - Tempo in minuti per inviare la notifica a tutti i dispositivi.
--expire=<minuti> - Tempo in minuti per la scadenza dopo la creazione del task rapido. Specificare 0 per applicare una scadenza immediata.
--currentserver - Aggiunge un task rapido al server primario attuale.
--anyserver - Aggiunge un task rapido in qualsiasi server primario.
--expirenever - Il task rapido non scade mai nel server primario.
Rimuove i pacchetti assegnati a un oggetto Workstation.
Accetta la seguente opzione:
Rimuove le policy assegnate a un oggetto Workstation.
Accetta la seguente opzione:
Rimuove un oggetto Workstation.
Modifica l'ordine delle policy assegnate alla workstation. Utilizzare il comando server-list-policies per ottenere l'ordine delle policy assegnate.
Disattiva permanentemente la workstation selezionata nel sistema ZENworks all'aggiornamento successivo. La disattivazione permanente di un dispositivo non ne determina la cancellazione. Quando si disattiva permanentemente un dispositivo, il relativo GUID viene mantenuto (al contrario di quando si cancella un dispositivo, che comporta anche la cancellazione del GUID). Di conseguenza, tutte le informazioni dell'inventario vengono conservate come accessibili, ma tutte le assegnazioni di policy e pacchetti vengono rimosse. Se successivamente si riattiva il dispositivo, tutte le assegnazioni vengono ripristinate.
Accetta la seguente opzione:
Imposta una workstation come dispositivo di prova.
Esempi
Per impostare workstation1 come dispositivo di prova:
zman wsat workstation1
Imposta una workstation come dispositivo non di prova.
Esempi
Per impostare workstation1 come dispositivo non di prova:
zman wsan workstation1
Riattiva la workstation selezionata al successivo aggiornamento e applica nuovamente tutte le assegnazioni di policy e pacchetti precedenti della workstation.
Accetta la seguente opzione:
Visualizza lo stato di distribuzione avanzato dei pacchetti assegnati a una workstation.
Accetta le seguenti opzioni:
Esempi
Per visualizzare lo stato di distribuzione dei pacchetti assegnati a workstation1:
zman wvabs workstation1
Per visualizzare lo stato di distribuzione dei pacchetti assegnati a workstation1 il cui stato di distribuzione è Riuscito o In sospeso:
zman wvabs workstation1 --statusfilter S,P
Visualizza lo stato di distribuzione avanzato delle policy assegnate a un workstation.
Accetta le seguenti opzioni:
Riattiva una workstation utilizzando Wake-On-Lan.
Accetta le seguenti opzioni:
Questi comandi permettono di gestire i server installati da ZENworks I comandi del server ZENworks iniziano con zenserver- nel formato lungo o con le lettere zs nel formato breve.
Esegue il backup dei file di configurazione necessari per duplicare il server su un altro server ZENworks.
Ripristina il backup dei file di configurazione del server ZENworks bloccato su una nuova installazione del server ZENworks.
È possibile applicare le seguenti opzioni a tutti i comandi zman:
Fornisce aiuto a vari livelli. Consultare la sezione Guida all'utilizzo per ulteriori informazioni su come utilizzare la Guida.
Visualizza la sintassi del comando.
Visualizza l'output conciso.
Visualizza l'output di debug.
Abilita l'output verbose.
Chiude l'output e stampa solo i messaggi di errore.
Fornisce un nome utente. In caso contrario verrà chiesto di immetterlo.
Specifica una password. In caso contrario verrà chiesto di immetterla.
Specifica il nome host o l'indirizzo IP a cui connettersi (impostazione di default: localhost).
Specifica la porta su cui il server è in ascolto (impostazione di default: 443).
Disabilita l'SSL per il debug. Se la porta non è impostata su una porta di dati non cifrati, la porta di connessione di default è la porta 80.
Reindirizza l'output di una schermata in un file. Utilizzare questa opzione anziché l'operatore di reindirizzamento della riga di comando (>) per salvare i dati in formato UTF-8 e mantenere i caratteri non inglesi.
Ignora il file delle opzioni globali specificato in zman-config.properties.
L'esecuzione di ciascun comando richiede l'autorizzazione dell'amministratore. Per evitare di inserire le credenziali dell'amministratore per ciascun comando, usare il comando admin-store-credential per memorizzare le credenziali. Le credenziali vengono cifrate e memorizzate nella cartella home dell'utente del sistema operativo che esegue il comando. Le credenziali si applicano solo all'utente collegato. È più sicuro cancellare le informazioni eseguendo il comando admin-clear-credential al termine dell'esecuzione di tutti gli altri comandi.
IMPORTANTE:benché esistano opzioni della riga di comando per immettere i nomi utente e le password, evitare di utilizzarle. In Linux vengono visualizzate nell'elenco ps. È inoltre possibile premere i tasti Freccia su o Freccia giù per visualizzare i comandi immessi in precedenza sui sistemi Windows e Linux. Immettere le credenziali quando il sistema lo richiede oppure utilizzare il comando admin-store-credential.
zman-config.properties è un file di proprietà utilizzato per configurare zman, che si trova nelle seguenti ubicazioni:
In Windows: %ZENWORKS_HOME%\conf\zman\properties
In Linux: /etc/opt/novell/zenworks/zman/properties
Le opzioni disponibili sono:
RENDERER_SCROLLSIZE: controlla l'output di un comando di elenco globalmente. I risultati vengono recuperati e visualizzati nel numero specificato per ciascuna schermata. L'impostazione può essere superata utilizzando l'opzione --scrollsize nei comandi di elenco.
GLOBAL_OPTIONS_FILE: le opzioni globali possono essere usate a tutti i comandi salvandole in un file e specificando il percorso del file come valore della proprietà. Per i file Windows usare \\ anziché \. Il contenuto del file deve essere una riga singola simile al comando.
Ad esempio:
GLOBAL_OPTIONS_FILE=C:\\zman\\globaloptions.txt
Di seguito è riportato un contenuto di esempio per il file:
--host=123.34.45.56 --port=8080 –cleartext --verbose
Per ignorare le opzioni archiviate in questo file, utilizzare l'opzione –ignore-global-file. Tutte le opzioni globali eccetto -U|--User e -P|--Password possono essere salvate nel file delle opzioni globali. I comandi admin-store-credential e admin-clear-credential devono essere usati per aggiungere le credenziali di amministratore a ciascun comando. Consultare la sezione Sicurezza per informazioni su come utilizzare le credenziali amministratore.
GLOBAL_OPTIONS_HELP: le opzioni globali per i comandi vengono visualizzate nella Guida di ogni comando. Per attivare la visualizzazione delle opzioni globali, impostare GLOBAL_OPTIONS_HELP=false.
DEBUG_LEVEL: controlla il numero di messaggi di debug memorizzati nel file zman.log ubicato in Unità_installazione:\Novell\zenworks\logs per Windows e /var/opt/novell/log/zenworks per Linux. Il livello 3, che rappresenta l'impostazione di default, registra nel log il comando specificato e le tracce dello stack delle eccezioni se si verificano errori. Il livello 4 memorizza il comando specificato, l'output del comando e altri messaggi di debug.
zman restituisce i codici di uscita nell'intervallo 0-255. 0 indica che il comando è stato eseguito correttamente; 1-255 indica un errore durante l'esecuzione.
Codici di uscita per gli errori di analisi:
Codici di uscita per gli errori generali:
Codici di uscita per gli errori generali correlati agli oggetti:
Codici di uscita per altri errori generali:
Codici di uscita per gli errori correlati ai file:
Codici di uscita specifici per i comandi di registrazione:
Codici di uscita comuni ai comandi dei pacchetti e delle policy:
Codici di uscita specifici per i comandi dei pacchetti:
Codici di uscita comuni per i comandi dei dispositivi e degli utenti:
Codici di uscita specifici per i comandi utente:
Codici di uscita specifici per i comandi della licenza:
Codici di uscita specifici per i comandi dell'amministratore:
Codici di uscita specifici per i comandi del database:
Codici di uscita specifici per i comandi di distribuzione:
Codici di uscita specifici per i comandi dei rapporti:
Il comando zman di ZeUS viene utilizzato per importare gli ultimi MSI di ZeUS nella zona e ottenere la configurazione ZeUS corrente.
Fornisce la configurazione dell'ultimo MSI di ZeUS importato.
Importa gli ultimi MSI di ZeUS nella zona.
(percorso MSI di ZeUS) - Fornisce il percorso completo della directory ZeUS.
Accetta le seguenti opzioni:
-f, --force - Reimporta il file MSI anche se le versioni sono identiche. Comporta la sovrascrittura della configurazione corrente di ZeUS nel server.
Recupera gli aggiornamenti di sistema quando vengono assegnati al dispositivo.
Nota: questo non è un comando ZMAN.